Recensione

Formula 1

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a cura di Tsubasa

Chi di voi ha un Xbox oppure un Xbox 360 ed ama i giochi di guida conosce sicuramente “Bizarre Creations”, il team di sviluppatori responsabili dei vari Project Gotham Racing sulle console Microsoft e di Metropolis Street Racing per il tanto amato Dreamcast. Ma qual’è stato il titolo che ha permesso a questo team di sviluppo di sfondare?

Formula 1!Esatto proprio lui! Chi ha avuto la Playstation in quegli anni probabilmente ricorderà l’effetto di Formula 1 sul pubblico e non solo su di esso. Un paio di dati, 14 mesi per portarlo a termine, è stato il gioco più venduto del 1996 in Europa e, cosa più importate, è stato il motivo per cui acquistai la Playstation (anche se ho il sospetto che la cosa non importi a nessuno). Il primo impatto col gioco era impressionante. Licenza ufficiale FIA del Campionato del Mondo del 1995, tutti e 17 i circuiti (più alcuni segreti), tutti i piloti di quell’anno (collaudatori compresi!), telecronaca in diverse lingue (tra cui l’italiano), una colonna sonora eccezionale (Joe Satriani, e scusate se è poco) ed una concorrenza praticamente ridicola (guardatevi la recensione F-1 Live information uscito per Sauturn poco prima e capirete cosa intendo). Ma andiamo ad analizzare il gioco nel dettaglio.

Al paddock…Appena inserito il CD nella scatoletta grigia partirà una presentazione davvero bella. Niente battaglie tra macchine rivali o sorpassi al limite del possibili: la presentazione altri non è che un filmato dove viene rappresentata una macchina nel buio dei box e, all’apertura della saracinesca che da sulla pit-lane, la luce che filtra ilumina prima la macchina (che si rivela poi essere una Jordan) ed infine il casco del pilota (l’ex spalla di Schumi Eddie Irvine). Fa capolino al breve e silenzioso filmato una distorsione di chitarra elettrica ed il logo della FIA. Non meno d’impatto è l’accesso ai menù, enfatizzato da un adrenalinico pezzo del chitarrista Joe Satriani. Quì abbiamo la possibilità di spulciare tra le varie opzioni e, per i più irruenti, entrare subito in pista grazie alla “gara veloce” mentre per gli altri le scelte fondamentali (e che modificheranno la nostra condotta di guida) saranno due “Arcade” e “Simulazione”. Inutile dire che l’arcade prevede un modello di guida più derapato e sporco mentre quello simulativo un modello di guida più pulito e realistico, anche se comunque abbastanza immediato. In entrambe le modalità possiamo decidere se fare una gara singola su un circuito a nostra scelta oppure se fare il campionato. Da notare che il campionato è totalmente customizzabile, nel senso che è possibile scegliere quante gare correre (da un minimo di una ad un massimo di 17), le condizioni metereologiche e se abilitare il consumo di pneumatici e benzina. I livelli di difficoltà disponibili sono ottimamente bilanciati: bisogna conoscere davvero bene i circuiti ed scegliere una monoposto decente per vincere al livello massimo. Ora, fin quì nulla di sconcertante, ma è una volta arrivati alla selezione del pilota che l’appassionato di Fomula 1 (chi se no comprerebbe un gioco simile?) rimaneva di stucco. Sono presenti tutte le scuderie che hanno corso in quell’anno, con relative schede informative e, cosa che ancora oggi non ho mai visto in altri giochi del genere, sono presenti tutti i piloti di tutte le scuderie. Banale? No di certo, vi faccio un esempio: allla McLaren quell’anno gareggiarono non due ma quattro piloti (tra cui l’ormai decaduto Nigel Mansell), ebbene noi possiamo scegliere anche lui. Non poco per gli appassionati che hanno seguito a fondo il campionato del 1995. Ovviamente queste finezze sarebbero trascurabili se non accompagnata da un modello di guida solido e divertente…

…e in pistaBeh, se avevamo belle aspettative prima di entrare in pista sappiate che saranno tutte ampiamente ripagate. Eh sì perché appena si iniziano a scaldare i motori non si può non notare l’estrama cura che Bizzare ha dispensato agli utenti di Playstation. Fatta la premessa che all’epoca non c’era ancora l’analogico (almeno sulla macchina Sony ) Il modello di guida è semplice ed abbastanza realistico. Un tasto per accellerare, uno per frenare ed uno per la retromarcia. Lo sterzo si autoregola in base alla nostra velocità: più andiamo veloci e meno la monoposto sterza e viceversa rendendo obbligatorio l’utilizzo della traiettoria e di ogni singolo centimetro di pista. E’ sufficiente però accellerare sull’erba per finire in testacoda per cui, un volta usciti di pista, è importante rientrare in maniera più lenta possibile. Tutto ciò rende l’esperienza di guida abbastanza realistica (nel senso che dovrete prendere le curve in maniera consona) ma comunque non troppo complessa (perchè capirete subito come guidare). Purtroppo l’altra faccia della medaglia sono delle collisioni con le altre vetture non troppo realistiche. Innanzitutto la moposto rimane sempre incollata all’asfalto qualunque cosa voi facciate. Inoltre è pressochè inditruttibile a parte gli alettoni posteriori ed inferiori che si staccheranno solamente dopo diversi scontri. Se però a prima vista la cosa potrà non gradirvi dopo diverse ore di gioco inizierete ad apprezzarla. Perdere l’alettone della vostra monoposto per un semplice contatto con una vettura avversaria è pittosto frustrante mentre perderlo dopo diversi contatti lo è di meno, come dire: se sfasciate la macchina è perchè proprio ve lo siete meritato! E’ comunque possibile fermarsi ai box per sostituire gli alettoni danneggiati o per modificare l’assetto della macchina (fra cinque diverse soluzioni possibili),

E’ lui, è Schumacher! E’ contro le barriere!Meriti di menzione sono il comparto grafico e sonoro. Per quanto riguarda il comparto grafico c’è da elogiare la perfetta ricostruzione di ogni singola vettura in tutti i suoi particolari: chi ricorda il buffo (e probabilmente inutile) terzo alettone situato tra il pilota ed il retrotreno nella McLaren? Ebbene c’è; e notate la cura con cui è ricreata la Ferrari una delle uniche macchine quell’anno che presentava il muso schiacciato a terra (al contrario di Benetton di Schumacher ed Herbert e delle Williams di Hill e Coulthard). Inoltre è possibili selezionare tra 5 visuali diverse: da quella schiacciatissima ad una quasi a volo d’uccello (inutile dire che userete quasi solo quest’ultima). La nostra monoposto corre su circuiti ricreati nei minimi particolari (per essere un gioco del 1995 ovviamente) a 30 fps con piccole sbavatore nei momenti di maggior afflusso. Inoltre si nota un leggero (dicesi leggero, nulla a che vedere con quello riscontrabile in Sega Rally o addirittura in Daytona per Saturn) bad clipping: ma è poca cosa ripetto alla sensazione data dal correre su circuito realistici in mezzo alle vetture fotorealistiche. Che dire poi dei replay? Era possibile rivedere tutta la gara facendo i registi, ovvero passando in tempo reale da un’auto ad un’altra e da una monoposto all’altra.Per quanto riguarda invece il versante sonoro c’è da segnalare per la prima volta la telecronaca in italiano (carina i primi 5 minuti, da disattivere sbito) e, cosa più importante, una colonna sonora rockeggiante (acustica) a cura di Joe Satriani e Steve Vai, a mio parere molto bella ed adatta ai Gran Premi.

Piccoli bugsOltre alle collisioni imperfette è giusto ricordare che il lavoro di Bizzare è imperfetto e presente alcuni fastidiosi, ma eliminabili, bugs. Correndo con la benziane ed il consumo delle gomme attivate spesso la CPU si ferma inutilmente ai box permettendoci di vincere senza praticamente fare nulla, per cui è opportuno correre disattivandoli.

Bizzare Cretions si occupò anche del seguito di Formula 1, Formula 1 97 che ha portato innovazioni quali una grafica in media risoluzione (dicevano alta risoluzione ma così non era), dei danni più realistici e guasti tecnici ma continuo a preferire l’edizione del 1995. Purtroppo Psygnosis affido a Visual Sciences e Studio 33 la realizzazione dei seguiti ma purtroppo non si rivelarolo all’altezza dei precedenti (personalmente le ritengo delle schifezze colossali).

– Tutte le vetture ricreate fedelmente

– Giusto connubio tra Simulazione ed Arcade

– Colonna sonora Eccezionale

– Pop Up e Bad Clipping

– Collisioni poco realistiche

8.5

Formula 1 è stata una delle killer application (anche se il termine può essere considerato improprio) per Playstation. Dopo Wipeout, Ridge Racer e Ridge Racer Revolution con questo Formula 1 Playstation risultava irresistibile per gli appassionati dei giochi di guida. Il primo gioco su licenza per la console Sony vantava una quantità notevole di circuiti, tutte le auto e i piloti ricreati ad arte, e un metodo di controllo tanto semplice quanto realistico. Peccato per le collisioni tra le monoposto non proprio impeccabile.

Accanto al mitico Grand Prix 2 per PC (capolavoro simulativo di Geoff Crammond) è probabilmente il migliore gioco di Formula 1 dell’epoca e si poneva come valida alternativa allo stesso per il modello di guida più semplice ed accessibile.

Voto Recensione di Formula 1 - Recensione


8.5

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