Nata molto tempo fa su PC, la serie Football Manager di Sega, è stata ad esclusivo appannaggio di sistemi desktop sia per l’ incredibile mole di dati necessari di cui tenere conto, che per la natura prettamente statica del genere. Da un paio di anni a questa parte, complice il notevole bacino d’utenza che vanta la portatile Sony, la serie è emigrata anche su PSP, sfruttando il notevole potenziale che il titolo ha da offrire grazie alle capacità di calcolo del gioiellino Sony. Nonostante un avvio incoraggiante al suo esordio, i predecessori non sono riusciti a colmare le ovvie differenze con le controparti PC, offrendo un prodotto deludente soprattutto in ambito di controlli e grafica. Riuscirà Sports Interactive quest’anno a riproporre i fasti di una saga che su PSP stenta a decollare ? Scopriamolo insieme nelle prossime righe.
Piccoli allenatori cresconoCome ogni allenatore in erba, anche voi avrete la possibilità di settare un buon numero di opzioni iniziali e di configurazioni che caratterizzeranno il mondo calcistico nel quale vi muoverete. Oltre alle scelte di base riguardanti la lingua e la valuta, più interessante è il discorso relativo ai campionati da inserire per la vostra partita. Potendo scegliere fra ben undici competizioni esistenti (Australia, Belgio, Brasile, Inghilterra, Francia Germania, Italia, Olanda, Portogallo Scozia e Spagna), seppur con diversi limiti legati alle ridotte capacità della macchina. Sarà possibile, infatti, definire soltanto opportune combinazioni fra quelle a disposizione, permettendo inoltre di stabilire se includere o meno, per ciascun campionato, anche le serie minori. Ad esempio se sceglierete di giocare tutto il campionato italiano (compresa la serie B e C1) dovrete scendere a compromessi per i restanti campionati potendo selezionare soltanto la lega maggiore, e sarete comunque legati a quattro campionati al massimo. In fin dei conti i limiti non appaiono asfissianti, permettendo a ciascun giocatore di scegliere con oculatezza i campionati (e le leghe relative) da inserire in relazione ai propri gusti. Stabilita la configurazione iniziale e la squadra da allenare, sarete catapultati letteralmente nell’immenso universo manageriale che il titolo Sega ha da offrire. Chi è alle prime armi potrà inizialmente spaventarsi dinnanzi alla mole di dati da visionare e le relative varianti da gestire ma, grazie a menu esaurienti, la situazione sarà sempre sotto controllo, offrendo anche al giocatore in erba notevoli possibilità di miglioramento man mano che si prende confidenza con le dinamiche di gioco.
Di tutto e di piùCome in ogni manageriale che si rispetti, gran parte del tempo lo spenderete girovagando fra le opzioni disponibili per rafforzare la vostra squadra in occasione delle prossime partite, ed è qua che Football Manager offre il meglio di sé. Ogni aspetto del gioco e della vostra carriera è curato in modo maniacale e in qualsiasi momento potrete accedere, infatti, ad informazioni relative alla rosa, al vostro status, ai contratti da gestire, al mercato, alle partite da fare o da programmare e tanto altro ancora, tramite un vastissimo ventaglio di opzioni. Inizialmente affronterete qualche partita amichevole grazie alle quali studiare la rosa, gli uomini più in forma, il modulo in cui potreste esprimervi al meglio e le tattiche da adottare durante la partita. In tal caso sarà comodo consultare l’allenatore in seconda che stilerà un rapporto sulla squadra utile a comprendere meglio le caratteristiche di ciascun giocatore da mandare potenzialmente in campo. Chi invece ha tempo e pazienza da dedicare alla scelta dei singoli e alle impostazioni pre-gara, troverà un affollatissimo e funzionale set di opzioni davvero esauriente. Oltre la canonica formazione e la scelta del modulo (con tutte le varianti del caso e possibilità di modifica), sarà possibile intervenire sul comportamento di ciascun giocatore in diverse componenti : dalla frequenza di tiro, alla propensione all’attacco, dal tipo di passaggi e al ricevitore dei suddetti, dalla marcatura al pressing, e tanto altro ancora per poter definire minuziosamente ogni aspetto durante la gara. Da questo punto di vista FMH 2010 non delude di certo le aspettative, proponendo una libertà equiparabile alla controparte PC con tutti i limiti del caso, garantendo un personalizzazione, in alcuni casi, estrema. Man mano che ci si addentra nel gioco, infatti, emergeranno nuove cose, si proveranno altre opzioni e ci si sentirà sempre più all’interno di una realtà calcistica riprodotta in maniera profonda ed avvolgente. Sebbene sia possibile pensare soltanto allo stretto necessario seguendo l’iter formazione – modulo – calciomercato – partita, il fulcro di un’esperienza totale riguarda sicuramente anche altri aspetti meno pratici fra i quali la possibilità di organizzare ritiri, vacanze, allenamenti ad hoc, gestire i contratti individuali, investire nel settore giovanile, che Football Manager non manca di offrire. Per tenere traccia di tutto ciò che avviene, potrete consultare il menu delle notizie aggiornato quotidianamente che riporterà sia rumor di mercato (che in caso vi riguardino potrete smentire o meno) che altre informazioni quali trasferimenti di giocatori, allenatori, offerte, infortuni e via dicendo. Tutto questo rende l’immersione del giocatore quanto mai azzeccata. Non mancano infine, le competizioni extra quali coppe europee varie raggiungibili mediante opportune qualificazioni.
Sistema di controllo e Comparto tecnicoTralasciando per un momento la libertà di personalizzazione e il succoso numero di opzioni messe a disposizione, il successo di un manageriale dipende anche dal sistema di controllo e dal connubio praticità-velocità di quest’ultimo. Da questo punto di vista, purtroppo, il lavoro di Sports Interactive non soddisfa appieno le aspettative. Se da un lato la grafica dei menu è pulita e mai stancante, dall’altro la navigazione affidata al solo d-pad appare eccessivamente scomoda limitandone di conseguenza la fruibilità. Non bastano, infatti, i continui collegamenti fra i menu disponibili ad evitare, in molti casi, di dover fare uno scrolling di alcune sezioni piuttosto corpose, relegando l’analogico in secondo piano soltanto per spostarsi velocemente fra il menu delle notizie e il sommario. Sarebbe stata gradita, infatti, la possibilità di utilizzare anche l’analogico per muoversi più velocemente come un puntatore. Nonostante quest’aspetto controverso, una volta acquisita una certa dimestichezza, la fluidità con cui manipolare il tutto sarà abbastanza elevata grazie alla chiarezza di fondo di ciascun componente testuale e l’intuitiva disposizione dei collegamenti.Giudicare il comparto tecnico di un manageriale calcistico è un’impresa non semplice. Da un lato il giocatore sa che la maggior parte del tempo lo passerà fra semplici menu di testo e poco altro, scartabellando statistiche e lambiccandosi il cervello alla ricerca delle opzioni più adatte al suo stile di gioco, ed è in gran parte quello che il titolo offre ad ampio spettro, dall’altra ci si attende un aspetto gradevole e rilassante per non portare all’immediata noia visiva. Dal punto di vista del motore di gioco, possiamo constatare che tutto ciò che si è stabilito in fase di pre-gara, riguardante tattiche, moduli, formazioni, comportamento,etc. avrà una sua collocazione ben definita durante la partita vera e propria, sottolineata con dovizia di particolari nella telecronaca. Questo valore positivo però stona con una rappresentazione grafica dell’incontro totalmente assente, se non attraverso uno schema bidimensionale caratterizzato dai classici ed obsoleti calciatori-pallini. Sarebbe stato più opportuno per i tempi attuali ed appagante, perlomeno, sfruttare le capacità grafiche della console, incrementando l’appeal visivo tramite una rappresentazione degna. Purtroppo, infatti, spesso si cercherà di saltare il più velocemente possibile al risultato finale, scoraggiati inoltre da una scelta cromatica a volte infelice per il menu della telecronaca. Può capitare di avere testo bianco su sfondo giallo e casi simili che renderanno illeggibile, per non dire fastidiosa, la cronaca delle azioni. Se a questo si aggiunge la mancanza di un qualsivoglia effetto sonoro (esclusi ovviamente i click dei menu) la carenza di Football Manager Handheld 2010 sotto questo profilo appare piuttosto evidente. Si segnalano infine, tempi di caricamento a volte piuttosto lunghi, che spezzano notevolmente il ritmo, già non elevato, di gioco.In definitiva il titolo targato Sega non delude le aspettative dei fan più accaniti i quali avranno di che gioire nella pletora di opzioni da personalizzare. Rammarica soltanto la presenza (sarebbe meglio dire assenza) di un comparto audiovisivo di qualità al pari degli standard attuali della serie, a lungo emigrata ad una rappresentazione grafica più appariscente.
– Database vasto
– Controllo totale su ogni aspetto di gioco
– Sistema di controllo snellito..
– Manca una simulazione visiva della partita
– Sonoro inesistente
– Caricamenti lunghetti
– ..ma ancora troppo rigido
Lo sforzo di Sega e Sports Interactive nel produrre un’ esperienza al pari del fratello maggiore per pc si vede tutto, dalla mole incredibile del database alle moltissime opzioni disponibili e alla vasta libertà che ne consegue, tuttavia la sensazione che al gioco manchi una certa cura di fondo si avverte purtroppo in notevoli aspetti. Innanzitutto, sebbene non sia possibile eguagliare la comodità dell’accoppiata mouse/tastiera per ovvie ragioni, un sistema di controllo più fluido avrebbe sicuramente giovato alla sorte del titolo, troppo ancorato all’utilizzo dello scomodo d-pad; in seconda analisi i tempi di caricamento piuttosto lunghi e un comparto tecnico scialbo e quasi inesistente potrebbero scoraggiare anche i potenziali fan del suddetto manageriale. Chiudendo un occhio su questi limiti, però, ci si ritrova un gioco in grado di attrarre fin da subito gli appassionati (vero target a cui è indirizzato il titolo) che avranno pane per i loro denti per molto tempo a venire.