Recensione

FlatOut Head On

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a cura di Darth Cyborg Trooper

Se avete già giocato o letto qualche recensione di FlatOut 2 o FlatOut: Ultimate Carnage siete perfettamente a conoscenza di ciò che può offrire Head On. Non c’è veramente nulla di nuovo aggiunto a questo titolo rispetto ai due sopra citati. Head On infatti è il medesimo titolo già visto su Ps2 e 360, con lievissime modifiche tese ad adattarlo alla sua nuova dimensione portatile. Si tratta in sostanza di un mix tra le diverse versioni già uscite.

Tempo di distruzioneGli sviluppatori hanno implementato una mole impressionante di modalità di gioco, tracciati e veicoli disponibili: dai 40 percorsi distribuiti in 6 locazioni, passando per le 45 vetture e le 6 modalità disponibili. Particolarmente interessante è la Carnage mode (presa di peso dalla versione next-gen), comprensiva di 36 sfide nelle quali lo scopo sarà quello di guidare nel peggior modo possibile scontrandosi contro qualunque oggetto presente in pista e spiccando il volo col nostro mezzo appena se ne presenta l’occasione. Questa modalità immediata è l’ideale per giocare al volo senza perdere troppo tempo, e ben si adatta alla filosofia di gioco portatile nonostante non sia stata concepita in quest’ottica (infatti è nata su un titolo per una console da tavolo).La modalità carriera (qui rinominata Flatout Mode) prevede, invece, un lungo campionato durante il quale potremo potenziare il nostro veicolo con vari upgrade. Importante sottolineare come, a differenza della versione Next-Gen, i potenziamenti non saranno visibili durante le gare, relegando la loro funzione solo a livello prestazionale. Non poteva mancare nemmeno il classico Demolition Derby, competizione che ci catapulterà all’interno di arene dove lo scopo sarà quello di restare con l’unica automobile integra. Presente, inoltre, anche una serie di 12 differenti minigiochi basati sulla fisica rag-doll che caratterizza il modello 3D del nostro pilota: in pratica, queste deliranti sfide ci vedranno scagliare il nostro alter ego contro birilli da bowling, dentro ad un canestro da basket, in mezzo a cerchi di fuoco e così via facendolo saltare come un sasso sul pelo dell’acqua di una piscina e altro ancora.Per quanto riguarda la modalità multigiocatore è possibile sfidare i propri amici via LAN fino ad un massimo di 4 partecipanti o giocare con una sola console (fino ad 8 giocatori) organizzando tornei e minigiochi passandosi a turno la PSP. Manca però la componente online, omissione che certamente farà storcere il naso ad un numero abbastanza ampio di persone.

Mazzate automobilisticheOvviamente un gioco dalla fisica complessa come questo risulta piuttosto pesante da gestire per una console portatile ma, complice lo sblocco dei 333Mhz, il porting è straordinariamente fedele alla versione Ps2 del gioco. Le uniche differenze si ravvisano sul lato puramente estetico: laddove la versione a 128bit aveva una cosmesi notevole, qui sono stati eliminati tutti gli effetti di illuminazione (tra cui ombre, blur, riflessi), le texture sono meno definite e le piste sono generalmente meno ricche di poligoni. Restano intatte la fisica, l’ottimo sistema di danneggiamento delle vetture, le quali vanno letteralmente in pezzi in seguito alle collisioni, e i quasi 4000 elementi da poter distruggere o colpire presenti in ogni circuito. Ad ogni modo in alcuni frangenti il sistema di collisione tra auto ed oggetti non sembra aver mantenuto la stessa fedeltà presente nei titoli precedenti: mentre il comportamento del veicolo in curva, in frenata o durante gli sconti con altre auto sia molto realistico, colpire o passare sopra ad oggetti presenti sul tracciato porta talvolta a comportamenti inaspettati del mezzo. Ad esempio, colpire alcuni scatoloni di cartone spesso avrà un impatto maggiore sulla vostra velocità di una brusca frenata. E’ curioso comunque notare che sia stato sacrificato gran parte dell’ottimo impatto estetico originale in favore di elementi tutto sommato accessori come i modelli dei piloti che sterzano in tempo reale e vengono sbatacchiati fuori dai veicoli, particolare che sarebbe stato meglio omettere nelle gare “normali” (non basate sul lancio dei piloti) in favore di qualche artificio grafico in più. Così com’è infatti, la grafica di Head On è piuttosto bruttina e slavata (soprattutto se paragonata ai 2 titoli Burnout), nonostante il gioco faccia uso della piena potenza della PSP (con conseguente durata inferiore della batteria).

Il framerate, a causa del pesante motore fisico, si attesta intorno ai 25 fps, ma anche se non è perfetto risulta comunque stabile e non si notano quasi mai rallentamenti (gli unici momenti rallentati riscontrabili si presentano durante i Destruction Derby quando 5-6 macchine si scontrano nello stesso punto coinvolgendo il giocatore). Meccaniche di gioco e longevità restano identiche alle precedenti versioni; ciò significa che abbiamo a che fare con uno stile di guida arcade, il quale però pone comunque una certa enfasi sulla fisica, quindi è necessario rimanere sempre concentrati perché nelle fasi avanzate di gioco il minimo errore (o il caso, se ad esempio un avversario ci scartavetra la fiancata) può compromettere seriamente l’esito di una gara. La durata di gioco è senza dubbio buona, le uniche pecche sono i caricamenti non velocissimi e il già menzionato uso intensivo della batteria. Il frangente sonoro è buono, con un’ottima selezione musicale a base di rock ed effetti curati. La localizzazione del testo è di buon livello anche se personalmente ho riscontrato un errore un pò particolare: se durante una gara, o alla fine della stessa vorrete ripartire non troverete l’opzione Ricomincia Gara, ma piuttosto Giro record. Ovviamente tale opzione non serve per visualizzare il giro record ba bensì per ricominciare la gara. Tale problema di traduzione non si riscontra nelle altre modalità, ma solo durante le gare. Non capisco comunque come un errore così grossolano sia passato inosservato agli occhi di chi curava la localizzazione.

– L’apoteosi della distruzione automobilistica

– Fisica riprodotta con grande fedeltà…

– Grande varietà di tracciati, veicoli, potenziamenti e modalità di gioco

– Racchiude quanto di buono presente nelle precedenti versioni…

– Manca l’online

– …anche se inferiore alla controparte casalinga

– Motore grafico penalizzato in funzione di quello fisico

– …ma non ha veramente niente di nuovo

– Framerate non eccelso

– La vostra batteria verrà letteralmente prosciugata

7.5

Nonostante FlatOut Head On sia un titolo ben lontano dalla perfezione, è comunque capace di regalare “sano” divertimento. Un framerate forse non all’altezza di un racing game, una fisica non riprodotta fedelmente rispetto alle versioni per le console maggiori ma abbastanza pesante da penalizzare il comparto grafico uniti ad un uso veramente smodato della batteria e all’assenza di una modalità online, non consentono a Head On di raggiungere il livello qualitativo della serie Burnout. In ogni caso il gioco in questione è godibile e divertente e riesce ad offrire sia partite rapidissime e immediate che ore di divertimento. Se vi mancano le Furie Stradali e gli scontri negli incroci pieni di traffico, Head On saprà quietare la vostra sete di distruzione!

Voto Recensione di FlatOut Head On - Recensione


7.5

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