Recensione

Fired Up

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a cura di Fabfab

Quali sono i giochi ideali per una console portatile? Bè, naturalmente quelli immediati, di facile comprensione e con pochi e semplici comandi. Quelli con una struttura tale che il videogiocatore possa capire tutto subito al primo sguardo e premere i tasti senza stare a ragionarci troppo sopra. Quelli che, incontrati altri amici con la Psp, permettono di dare vita a divertenti sfide multigiocatore.Da questo punto di vista Fired Up è semplicemente perfetto: fin da subito saremo messi alla guida di un veicolo pesantemente armato, con l’unico compito di blastare tutto ciò che si muove su schermo e raccogliere i power-up. Acceleratore, freno, 2 tasti per sparare: che volere di più dalla vita?

L’invasioneFired Up ha due anime, una in single player, l’altra multiplayer fino a 8 giocatori.La campagna in singolo vi vede arruolati tra i membri della resistenza di un imprecisato paese dell’Est Europa, appena invaso dalle truppe della malvagia Repubblica (già, proprio così: i cattivi sono i repubblicani). Nei panni di uno dei membri della resistenza vi troverete a girare in uno dei pochi – ma relativamente vasti – scenari, messi a disposizione dal gioco, intenti a portare a termine le missioni assegnate: queste possono consistere nel recuperare casse di rifornimenti, nello scortare veicoli o semplicemente nel distruggere determinati obiettivi.A seconda del membro della resistenza impersonato, varia il mezzo da guidare: sostanzialmente si tratta di scegliere tra veicoli agili e veloci, ma poco corazzati, o viceversa. Comunque è sempre possibile tornare alla base a cambiare vettura, magari per utilizzare quella più adatta al tipo di missione da affrontare.Lo stile di guida non è assolutamente realistico: i controlli si limitano ad acceleratore e freno, mentre i veicoli tendono a non avvertire molto la forza di gravità e spesso e volentieri prendono letteralmente il volo al minimo contatto. Schianti, incidenti, cadute da rovinose altezze non comportano alcun danno al mezzo che, anche se ribaltato, può essere girato con un semplice movimento dello stick: l’unica cosa da temere sono dunque i colpi inferti dai nemici.Ogni veicolo ha in dotazione una mitragliatrice standard dai colpi infiniti, ma, per fare male davvero, è meglio accaparrarsi al più presto le armi più potenti che si trovano sparse per il livello, oppure ottenibili completando le missioni: missili, granate, cannoni, sono decisamente più efficaci anche se i loro attacchi sono contati.

La resistenzaGli ambienti di gioco risultano sufficientemente vasti ed articolati, anche se non molto vari e con un livello di dettaglio piuttosto basso: le ambientazioni spaziano dalle città diroccate a catene montuose e deserti, ed in generale il senso di desolazione è piuttosto marcato. Ma quel che importa davvero è che sono strutturati su più livelli e letteralmente stracolmi di rampe con cui salire e scendere da colline e palazzi. Una piccola mappa su schermo aiuta ad orientarsi e ad individuare la posizione dei nemici più prossimi.Ogni ambiente è, inoltre, disseminato di decine di power-up, la cui raccolta è essenziale perchè permettono di curarsi, di aumentare la propria corazza e di potenziare le proprie armi. Saltuariamente si trovano anche postazioni fisse di cui bisognerà prenderne il controllo, per riversare la loro potenza devastante sul nemico, oppure specifiche sfide che richiedono di distruggere un certo numero di veicoli avversari entro un tempo limite.Oltre ai power-up, i livelli di gioco sono popolati anche da un grande numero di veicoli nemici, spazianti dai possenti ma lenti carri armati a più agili jeep: è praticamente impossibile percorrere 100 metri “virtuali” senza incrociare nessuno, il tutto a vantaggio della frenesia dell’azione. Purtroppo non è che l’I.A. avversaria risulti particolarmente curata: i nemici si limitano a braccarvi, incuranti del volume di fuoco che scaricate su di loro. In pratica l’unica loro vera forza è il numero elevato.Il motore di gioco regge relativamente bene la presenza di numerosi mezzi su schermo, pur se con qualche titubanza nei momenti più concitati. I veicoli risultano abbastanza dettagliati, anche se tutti un po’ troppo simili: in tal senso l’inclusione di un editor che permettesse di variarne almeno il colore non sarebbe stata una cattiva idea. Gli scontri sono vivacizzati dalle ottime esplosioni, che risultano piuttosto realistiche e rendono soddisfacente l’eliminazione degli avversari.Nel complesso, dunque, un buon titolo, che però soffre proprio il fatto che l’azione risulta ben presto troppo ripetitiva, rivelandosi sempre uguale, indipendentemente dagli obiettivi da conseguire: l’unico scopo è girare per i livelli sparando a tutto ciò che si muove.

LongevitàLa modalità principale si esaurisce in una ventina di missioni che, una volta presa la mano, si completano in non più di 3 o 4 ore, il che non è necessariamente un male considerando la sostanziale ripetitività delle stesse. Il vero punto di forza del titolo dei London Studios è pertanto rappresentato dalla possibilità di impegnarsi in divertenti e caotiche sfide in multiplayer: sfruttando la connessione wireless di Psp, fino a 8 giocatori possono infatti sfidarsi in 13 modalità di gioco diverse ambientate in 5 livelli a tema. In questo caso Fired Up dà il meglio di se, riuscendo a divertire davvero e senza limiti di tempo. Non dimentichiamo, poi, l’annunciata possibilità di scaricare sulla propria Psp nuove mappe di gioco: una è già disponibile sul sito http://www.yourpsp.com e molte altre seguiranno a breve.

– Divertentissimo in multiplayer

– Nuovi livelli scaricabili on-line

– Immediato e divertente

– Poco longevo se giocato da soli

– Ogni giocatore deve avere la propria copia di gioco

6.7

Fired Up è l’equivalente per Psp di Hardware Online Arena per PS2: un gioco frenetico, ricco di azione ed esplosioni, poco longevo in single player ma divertentissimo in multiplayer.

Voto Recensione di Fired Up - Recensione


6.7

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