Recensione

Fire Department 2

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a cura di Maxduro

Alcuni anni fa, la casa di sviluppo francese MonteCristo presentava Fire Department: un interessante RTS, il cui obiettivo era quello di farci provare l’emozione della gestione di una squadra anti incendio impegnata in una serie di missioni critiche urbane ed extraurbane. Pur non riuscendo pienamente nel suo intento a causa soprattutto di una scarsa intelligenza artificiale di uomini e mezzi, Fire Department ha riscosso un consenso piuttosto allargato dalla critica, non fosse altro che per l’ambientazione particolare e l’inventiva riposta nella struttura delle missioni. Fire Department 2 (FD2) non si discosta minimamente dalla filosofia che caratterizzava il suo predecessore pur presentando un apparato tecnico e stilistico più maturo e completo. Anche il gameplay è rimasto sostanzialmente invariato rispetto a Fire Department anche se il tuning più fine dell’intelligenza artificiale degli uomini e dei mezzi che andremo a controllore contribuisce fortemente al miglioramento globale dell’esperienza di gioco.

Attraverso una serie di estenuanti caricamenti, il primo passo che andremo a compiere nell’affascinante mondo delle “Fire department agencies”, sarà quello di un esaustivo tutorial che ci permetterà di fare pratica con le tecniche di base per un corretto approccio ad una emergenza fuoco. Tutte le tecniche e le teorie alla base della gestione di incendi critici sono trattate in maniera molto seria e completa ed il gioco fornisce una pletora di informazioni interessanti ed utili sulle varie caratteristiche degli incendi e dei fenomeni ad essi collegati. In particolare il “backdraft”,che avevamo già imparato a conoscere nel primo FD, rappresenterà nel corso delle nostre missioni urbane uno dei pericoli maggiori. Questo spiacevole fenomeno consiste in una violenta esplosione che si può determinare quando si accede ad una stanza chiusa in cui avvampino le fiamme. Queste ultime, come è noto, consumano ossigeno per alimentarsi e ben presto, se il locale è chiuso, si crea una condizione di depressione. Quando si tenta di accedere attraverso una porta, ad esempio, l’ossigeno presente all’esterno della stanza viene rapidamente richiamato all’interno ed, entrando in contatto con le fiamme ad alta temperatura ed i gas di combustione, determina l’esplosione. Nel corso del tutorial ci verrà insegnato come fronteggiare tutte queste situazioni e prevenire ulteriori spiacevoli incidenti. I nostri uomini infatti potranno interagire variamente con gli ambienti urbani sfondando alla bisogna porte e finestre, arrampicandosi su irte scalette antincendio e recuperando i corpi asfissiati delle eventuali vittime civili. L’obiettivo primario delle 15 missioni che saremo chiamati ad affrontare nel corso del gioco è infatti primariamente quello di salvaguardare le vite umane in pericolo e solo di rado di prevenire la distruzione di peculiari beni naturalistici.

Ogni missione è presentata con un briefing esaustivo che mostra i principali focolai dell’incendio, la presenza di eventuali vittime civili, la direzione del vento (amico terribile delle fiamme) e la presenza delle bocchette di accesso all’acqua. A differenza del primo episodio, in cui bisognava armarsi di autocisterna per rifornire le pompe e gli idranti, in FD2 avremo sempre accesso (tranne nelle situazioni naturalistiche ovviamente) alle bocchette per gli idranti che costituiscono una affidabile e continua fonte di approvvigionamento del prezioso alleato acquoso. Non in tutte le situazioni però l’acqua è lo strumento migliore per fronteggiare le fiamme. Fiamme ad esempio generate da un cortocircuito o dalla combustione di sostanze chimiche potrebbero non spegnersi se irrorate d’acqua o addirittura bruciare più intensamente. Nel corso di FD2 quindi sarà necessario pianificare attentamente le nostre azioni, coordinare al meglio la squadra che ci è stata assegnata per quella missione, valutare le situazioni potenziali di rischio e la direzione di propagamento delle fiamme, valutare correttamente la tipologia di incendio e la sua origine ed agire conseguentemente. Le cose da fare insomma non mancano e, per i patiti della gestione e della organizzazione, avere la meglio su un vasto incendio alimentato dal vento traditore sarà sicuramente sorgente di una certa soddisfazione. Detto questo, anche gli approcci possibili al conseguimento del successo in una determinata missione sono vari. Si può decidere di concentrare le forze per cercare di spegnere il più rapidamente possibile i focolai delle fiamme oppure di puntare alla rapida messa in sicurezza dei civili o ancora circoscrivere le fiamme raffreddando e irrorando gli oggetti infiammabili che sono attorno. Da questo punto di vista un plauso va certamente agli sviluppatori che hanno creato mappe ricche di dettaglio ed oggetti che interagiscono con le fiamme in maniera varia e verosimile. Macchine che si scaldano ed esplodono, costruzioni incenerite che collassano, aiuole che si infiammano, allarmi che scattano, insomma tutta una serie di particolari che corroborano notevolmente la sensazione di realismo trasmessa dal titolo.

Oltre alle bocchette d’acqua presenti negli ambienti urbani, le principali differenze di FD2 dal suo predecessore sono l’implementazione di una grafica nettamente migliorata e di una cura encomiabile agli effetti grafici che costituiscono il cuore del gioco e cioè gli incendi e l’acqua. Inoltre, è stata introdotta la possibilità non indifferente di poter cambiare l’equipaggiamento dei pompieri durante la missione a seconda del tipo di incendio che via via si andrà a determinare. Un ulteriore ed importante “upgrade” risiede nell’intelligenza artificiale di uomini e mezzi che nel primo FD costituiva forse il principale difetto. Ora i mezzi da noi gestiti si spostano abbastanza facilmente da un punto all’altro della mappa, affrontando (ma non sempre!) con discreta disinvoltura curve a gomito e retromarce; inoltre, gli uomini sono dotati di una migliorata capacità decisionale rispetto al primo FD. Purtroppo la loro IA non si attesta su livelli tali da consentire la completa spensieratezza durante un azione e sarà necessario un continuo e costante monitoraggio da parte nostra se non vogliamo che restino immobili o che rivolgano erroneamente la loro attenzione alla cuccia del cane che prende fuoco mentre la Casa Bianca è in fiamme.

Quest’ultimo aspetto è in realtà più importante di quanto si creda in termini di giocabilità complessiva, visto che gli “oggetti” e le situazioni da gestire contemporaneamente durante un’emergenza sono davvero tanti ed un pizzico di brillantezza in più da parte dei nostri uomini avrebbe alleggerito notevolmente l’incalzante sensazione d’affanno ingenerata dalla loro estenuante microgestione. Anche le “routines” di pathfindings sarebbero potute essere sviluppate in maniera più completa e troppo spesso gli uomini e i vari mezzi si fermano o sbagliano strada durante uno spostamento (cruciale!) da un punto all’altro della mappa.

L’aspetto grafico del titolo è come accennavo di ottima fattura. Vi è una coerenza grafica e coloristica e le icone associate alle varie abilità sono ben disegnate e funzionali. Il cuore del motore grafico pare infine dedicato alla gestione delle fiamme, realizzate ed animate con grande cura e che certamente conferiscono al titolo quell’appeal particolare. Meno solido il motore grafico in termini di gestione dei poligoni. Questo si rivela infatti decisamente pesante, pur considerando le spesso ridottissime dimensioni delle varie locazioni di gioco. Insomma, vi ritroverete costretti a scalare notevolmente (a meno che non possediate macchine molto potenti) i vari livelli di dettaglio grafico per godere della fluidità minima propedeutica ad una ottimale giocabilità.

L’ultimo commento riguarda la patch pubblicata e scaricabile dal sito ufficiale del gioco, senza la quale, purtroppo, FD2 presenta una serie di fastidiosissimi bug che ne inficiano notevolmente la giocabilità comportando l’impossibilità di muovere i mezzi dopo il caricamento di una partita salvata o l’interminabile tempo necessario al salvataggio di una partita che inoltre ingenera non di rado lo stallo del sistema. Non è questa la sede per intavolare una discussione circa la liceità di un atteggiamento simile da parte di una casa produttrice e cioè la pubblicazione di fatto di un gioco non ottimizzato perfettamente. Il rilascio successivo di una pesante ed obbligatoria patch infatti, oltre al fastidio, può ingenerare anche ulteriori costi per l’utente finale. A me solo la responsabilità di avvertirvi di questo problema.

HARDWARE

Requisiti minimi: Windows98/2000/XP/ME; CPU 1GHz o superiore; 256 RAM; scheda grafica con 64MB RAM compatibile con DirectX 9.0c; Scheda audio compatibile direct 9; 1,5GB di spazio su disco fisso.

MULTIPLAYER

Fino a 4 aspiranti pompieri possono interagire in LAN o in rete,in cooperativa, per cercare di spegnere fuochi e focolai.

– Ottima struttura delle missioni

– Eccellente grafica delle fiamme

– Vari bug sparsi qua e la

– Sistema di gestione degli uomini perfettibile

7.5

Concludendo, Fire Department 2 rappresenta un ottimo seguito di FD ed un buon gioco in generale. L’unione di un’ambientazione sempre più di moda, di una marcata componente informativa e di un gameplay più che godibile ne fanno un prodotto vario ed interessante e che farà certamente la gioia degli appassionati.

Voto Recensione di Fire Department 2 - Recensione


7.5

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