Recensione

Final Fantasy XI

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a cura di umbojami

Il 16 maggio 2002 viene e verrà ricordata come una data importante per la Square ed in particolare per la saga Final Fantasy, dato che segnò l’ uscita del primo ed unico capitolo, l’ undicesimo, giocabile esclusivamente online e disponibile inizialmente solo per PC. Nel corso di questi quattro anni, anche grazie alla conversione fatta per PS2, la quota di iscritti a questo mmorpg è salita a oltre mezzo milione ed oggi anche i possessori di X360 possono entrare a far parte del magico mondo di Vana’ diel. Nella confezione, oltre al client base, sono state inserite le prime due espansioni, Rise of the Zilart e Chains of Promathia, ma anche la nuovissima Treasure of Aht Urhgan che garantisce di poter esplorare nella sua completezza l’ immenso universo creato da Sakaguchi e dal suo team.

Primi passi a Vana’ dielDopo una lunghissima installazione, comprendente anche della registrazione e quindi della creazione dell’ account PlayOnline, siamo finalmente pronti per partire. Visto il genere di gioco, ci dobbiamo aspettare di utilizzarlo per molto tempo e quindi la creazione del personaggio avrà un ruolo fondamentale e deve essere ponderata. Le razze tra cui scegliere sono cinque e tutte si differenziano, oltre che per l’ estetica, per una diversa distribuzione degli attributi e delle capacità:

-Hume: esteticamente sono l’ equivalente degli umani e la loro città natale è Bastok. Come caratteristiche sono abili in tutte le professioni ma in nessuna eccellenti, sono la razza più equilibrata e quindi una buona scelta per cominciare.-Mithra: provenienti da Windurst e dalle sembianze feline, come gli hume sono una razza capace di interpretare tutti i job, con una maggiore agilità e una minore resistenza che comunque non toglie la grande versatilità di fondo. -Galka: dalle sembianze imponenti, questi grandi esseri sono molto forti e possiedono il maggior numero di punti vita. L’ altro lato della medaglia è rappresentato da una intelligenza non sopraffina e da un basso numero di mana points, fattori questi che riducono la loro capacità di utilizzare professioni legate alla magia. Ottimi tank.-Elvaan: sono l’ interpretazione in chiave Final Fantasy degli elfi e possono essere considerati come i miglior damage dealer del gioco. Hanno inoltre un alto numero di hp, non comunque al livello dei Galka, ma una non significativa intelligenza. -Tarutaru: molto piccoli e dall’ aspetto indifeso possiedono meno hp, vitalità e hit point rispetto a tutte le altre razze. In compenso sono i mage per antonomasia, posseggono molti mana points ed una grande intelligenza. Personaggi da scegliere con attenzione e con cui è complesso iniziare a giocare visto la brutta tendenza a morire a ripetizione.

Personalizzato il proprio alter ego e prima di cominciare l’ avventura, non ci resta che determinare quale sarà la sua professione. In FFXI esistono i job base e quelli expert. La scelta di quello principale è tra sei diverse discipline:

-Warrior: ottimi nell’ uso delle armature pesanti e capaci di usare ogni arma. Procurano molti danni all’ avversario e riescono anche ad assorbirne in quantità, motivi questi che lo rendono, assieme al mago bianco, un personaggio essenziale in ogni team degno di rispetto. -Monk: la loro specialità è il combattimento a mani nude che infligge parecchi danni attraverso una serie di bonus a loro esclusivi. Utilizzano l’ armatura leggera e solo alcune armi a due mani.-Black Mage: come è facile intuire sono coloro che attraverso elementi come acqua, fuoco e ghiaccio producono grosse quantità di danni agli avversari. Hanno anche altre utili magie che permettono il teletrasporto o una fuga di maggior efficacia. -White Mage: le magie curative sono la loro caratteristica principe. Molto difficili da usare i primi livelli, diventano poi fondamentali e vista la loro mai sufficiente presenza, non faticano a trovare party a cui aggregarsi. -Red Mage: una via di mezzo tra i maghi neri e bianchi, di cui condividono molte magie. Ai più alti livelli sono molto utili le loro magie specifiche e in aggiunta sono in grado di vestire alcune armature e usare certe armi che appartengo alla sfera di competenza dei guerrieri. Forse la classe più bella da giocare. -Thief: come i Red Mage sono capaci di interpretare più ruoli: usano tutte le armi e armature, ad esclusione dei modelli di maggior peso, e posseggono alcune abilità Treasure Hunter che permettono il ritrovamento di più e più preziosi tesori ed oggetti.

Gli expert job saranno invece ad uso e consumo dei giocatori di livello più avanzato, che cioè avranno già molte ore di gioco alle spalle. Mi limito quindi a dirvi che, tra gli altri, ne esistono alcune davvero interessanti come i summoner, i tipici evocatori presenti in tutti i Final Fantasy, ma anche i bardi che sono particolarmente abili nell’ uso di strumenti musicali e della loro voce per danneggiare gli avversari. Di seguito descrivo solo le tre specializzazioni che sono state introdotte con Treasure of Aht Urhgan e che rappresentano quindi una ghiotta novità:

-Blu Mage: sarà quasi certamente la più giocata tra le nuove entrate, dato che ha l’ esclusivo potere di poter fare suoi gli attacchi che subisce dai diversi nemici e di ricevere esperienza tramite questa operazione. Tra gli attacchi che saranno disponibili alcuni sono noti agli appassionati della serie: su tutti il Bomb Toss e il Cactuar’s 1000 Needles.-Corsar: principalmente un personaggio di supporto che però è arricchito da un curioso sistema di dadi e carte, quindi gestito dal caso e dalla fortuna, che regala agli altri componenti del party doppi attacchi, potenziamenti, etc. Come arma usa la pistola e quindi predilige i ranged attack. -PuppetsMaster: una sorta di negromante che sfrutta diversi tipi di pet per far incrementare la propria potenza. Davvero molto accattivante il design che è stato riversato a questa classe, il più curioso assieme al Corsar.

L’ inizio del viaggioTerminata la creazione del pg e dopo il saggio consiglio da parte di Square di ricordarsi che esiste la real life, inizieremo finalmente a toccare con mano il gioco vero e proprio. Le prime ore saranno abbastanza traumatiche, dato che tutto attorno a noi si muoverà ad una velocità molto superiore a quella di cui è capace un newbe appena arrivato. Sarà molto importante familiarizzare con un’ interfaccia che inizia a sentire il peso del tempo e risulta molto meno versatile di quella di altri mmorpg più recenti come WOW o RFO. Qualsiasi città d’ origine abbiate voi scelto, appena fuori le mura troverete un certo numero di nemici che vi faranno crescere per i primi livelli e con i quali poter raccogliere i primi oggetti e capire il sistema di combattimento. Tutto sommato non sarà un impresa difficile e tornati in città sarà il momento di conoscere i vari servizi offerti, su tutti quelli legati alle gilde e all’ Action house. Se la seconda rappresenta la classica casa d’ aste dove vendere e comprare cercando di spuntare i prezzi più convenienti, le prime sono davvero importanti dato che aggregandosi ad una di queste potremo acquisire conoscenze fondamentali: dalla gilda dei sarti a quella dei pescatori, da quella dei cuochi a quella dei carpentieri, tutto ciò che creeremo o tratteremo sarà utile a procurarci equipaggiamenti o gil, la moneta corrente nel mondo di FFXI. A questo punto dovremmo avere qualche ora di gioco alle spalle e dopo aver visitato la Mog House, la nostra casa multifunzionale e arredabile a piacimento, possiamo tirare le prime somme. Certamente, come già detto, il gameplay non è all’ ultimo grido e spesso risulta un po’ macchinoso dover anche solo selezionare un oggetto in battaglia o utilizzare la chat in modo decente, operazioni per cui è comunque caldissimamente consigliato l’ uso di una tastiera. Nonostante questi impacci però, il mondo creato da Square è come al solito assolutamente di prima qualità, pulsante e ricco di fascino, come si percepirà sempre più nettamente nelle ore, nelle settimane e nei mesi che molti di quanti decideranno di avvicinarcisi, decideranno anche di dedicare.

Sempre più a fondoA questo punto inizierà l’ avventura vera e propria. Come accennavo prima, sarete chiamati a scegliere da quale città cominciare la vostra avventura. Il motivo di tutto questo non ha una sola funzione estetica, dovrete infatti combattere per la vostra nazione, sconfiggendo i mostri che popolano le zone di sua competenza e completando determinate quest. Per rendere il tutto ancora più avvincente, tra le nazioni esiste una graduatoria che mostra quale è superiore e quali invece devono rincorrere la prima per cercare di essere al vertice del mondo di Vana’ diel. In ogni caso i molti personaggi non giocanti presenti, vi assegneranno dei compiti che vi porteranno a visitare tutte le centinaia di zone che caratterizzano il mondo in questione. Ogni zona ha determinate caratteristiche sia geologiche che atmosferiche, con una conseguente diversità di forme di vita e, ad esempio, una diversa efficacia di certi elementi su altri. Per un personaggio che si rispetti, sarà importante tenere presente il discorso del rank e quello della fama. Il primo è legato a delle missioni particolari che le guardie della vostra nazione vi possono assegnare. In totale ci sono nove diversi livelli di rank e maggiore sarà questo, maggiori e migliori saranno gli equipaggiamenti che potrete acquisire dalle stesse guardie che vi assegnano i compiti. La fama invece chiama in causa gli altri NPC e le quest che saranno loro ad assegnarvi: più ne completerete, più la vostra fama aumenterà. Certe quest si attiveranno solo dopo aver raggiunto una certa fama, così da non sbilanciare l’ esperienza e far crescere i personaggi gradualmente.Giunti al livello 30 potrete scegliere uno tra gli expert job, ma già al 18 potrete intraprendere un job secondario. In questo contesto così articolato, in cui potrete avanzare in diverse specialità e sopratutto ai livelli più alti, non sarà più sufficiente vagare da soli per i paesaggi uccidendo i mob che vi si pareranno contro. Sarà invece necessario dover trovare o formare un party che possa avere chance contro i nemici più tosti. Questi sono composti da una massimo di 6 giocatori anche se è possibile creare un’ alliance, composta da un totale di 18 partecipanti. Molto spesso queste spedizioni si rivelano davvero estenuanti, con percentuali di riuscita piuttosto basse e una durata che arriva a essere anche di alcune ore. Ovviamente si tratta di discorsi che riguardano l’ end-game e quindi non devono impensierire che ci si avvicina, però è giusto sapere che la sfida raggiunge livelli di complessità molto alti, nel bene e nel male.

Non è tutto oro quello che luccicaFino a questo momento abbiamo parlato di come l’ esperienza creata da Square abbia moltissimi aspetti esaltanti, sia legati all’ esplorazione che al fascino insito nelle ambientazioni e nelle sfide proposte. Ci sono però alcuni problemi oggettivi riguardanti il gameplay, che vanno oltre una interfaccia vecchio stile, come osservato precedentemente. Prima di tutto essendo FFXI un mmorpg, sarebbe corretto aspettarsi oltre ad un ottimo pve, dove quindi ci si confronta con le sfide offerte dal computer, un pvp in grado di soddisfare la voglia di farsi valere in sfide che riguardino i personaggi creati dagli altri utenti. Nel nostro caso questo aspetto del gameplay è rappresentato dal Ballista, una sfida tra giocatori davvero poco profonda e non in grado di essere paragonata ad altri sistemi di combattimento tra giocatori, creati per opere come Guild Wars, Dark Age of Camelot o Lineage II. Questo aspetto poteva non essere ritenuto grave o definitivo all’ uscita del gioco o al massimo dopo le prime espansioni, ma che proprio a ridosso del lancio della terza, con la necessità di ringiovanire un prodotto che innegabilmente inizia ad avere i suoi anni, non si sia fatto nulla, è inspiegabile e poco intelligente.Questione più spinosa e difficilmente affrontabile senza un dibattito serio e plurilaterale, è quello legata al comportamento di molti giocatori che abitano i server, sopratutto farmers. Per chi non lo sapesse questi simpatici personaggi, spesso orientali, passano la loro giornata nelle zone popolate dai nemici che garantiscono i drop più remunerativi, monopolizzando l’ economia e vendendo il frutto del loro lavoro su internet per soldi reali. Questo problema, secondo la mia opinione personale, deve essere generalizzato e represso con forza, più di quanto fatto in genere. Se ad esempio io vendo un oggetto per denaro reale e poi, grazie alle dinamiche di certi mmorpg e per fortuna non di questo, posso rubare quanto appena venduto, diventa difficile decidere come valutare il mio gesto e chi ci perde sono sempre i giocatori leali. Nel caso di Final Fantasy XI si era giunti al punto, in certi server, in cui per reperire grosse somme di denaro si era costretti a comprarle, alla faccia delle singole capacità di gioco.

Il peso del tempoNel 2002 la grafica di questo gioco aveva incantato: mai in un mmorpg si era visto qualche cosa di simile e gli scorci offerti da certi paesaggi mandavano in sollucchero migliaia di appassionati. Oggi le cose sono cambiate, WoW e molti altri ci hanno abituati a ben più alti standard, graficamente parlando, e vedere quel prodotto così old style, anche in hd, girare dentro le nostre fiammanti x360 fa inevitabilmente una certa impressione. In ogni caso bisogna distinguere. Da una parte dobbiamo constatare come il numero di poligoni e sopratutto la definizione di certe texture siano davvero troppo antiquate e necessitassero una ringiovanita che invece non è stata fatta. Dall’ altra il design e la varietà delle ambientazioni rimane molto grande e per chi non si accontentasse di quanto offerto nel client base, sappiate che nelle tre espansioni incluse è stata posta grande cura per la varietà e per cercare di offrire ancora una volta quanto di magico e fiabesco la saga ha saputo dare nella sua gloriosa storia.

Note da favolaLa musica per fortuna non sente il peso dei quattro anni passati e ancora una volta emoziona e dimostra una grande attenzione al sonoro e a come questo debba accompagnare, amplificare le emozioni che passano sullo schermo. In questo sono stati maestri e non occorre dire altro riguardo ad un comparto eccellente.

-Mondo immenso e vario

-Unico Final Fantasy giocabile online

-Grande sonoro

-Grafica non aggiornata

-Gameplay a tratti datato

-PvP mediocre

7.6

Mi sono avvicinato a questa recensione sapendo che i fattori da tener presente fossero parecchi e di come all’ interno della comunità 360tiana le visioni siano discordanti. Final Fantasy XI a distanza di tempo rimane un ottimo prodotto, con dei limiti tecnici legati al tempo ed altri al gameplay dovuti ad un genere che in poco è cresciuto molto e che si rinnova con il passare non degli anni ma dei semestri. Tenete per di più presente che ad un prezzo non troppo superiore a quello di vendita dell’ ultima espansione per PC, compresa anche nella versione recensita, portate a casa tutto il pacchetto, centinaia di ore di pura qualità targata Square e qualche difettuccio. Avrei molto gradito una versione in bundle con una tastiera “griffata”, oggetto indispensabile per comunicare con gli altri giocatori, senza è inutile partecipare. Per concludere, l’ acquisto è consigliato a tutti coloro hanno amato la saga, che non possono farsi sfuggire l’ ultima possibilità di provare un capitolo irripetibile per modalità e per volontà degli stessi produttori. Per tutti gli altri è consigliata una prova, tenendo presente che per 360 nel breve termine rimarrà unico nel genere.

NOTA: ovviamente è indispensabile la banda larga. L’ abbonamento Live Silver è sufficiente ed all’ interno della confezione sono inclusi 30 giorni di gioco gratuiti. Passato questo periodo il prezzo è di 13 euro mensili.

Voto Recensione di Final Fantasy XI - Recensione


7.6

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