Recensione

Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus

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a cura di Antonello Buzzi

Senior Staff Writer

Final Fantasy VII è sicuramente uno degli JRPG più amati e ben riusciti della storia videoludica, per molti il miglior gioco mai concepito da mente umana e non a caso i fan tardano a dimenticare personaggi storici e ben caratterizzati come quelli presenti nel capolavoro Square (non Square-Enix, ma proprio la cara e vecchia Square), quali Cloud, Sephiroth, Vincent, Tifa, Barret e tutta l’allegra compagnia. Negli ultimi anni, infatti, la software house nipponica ha tentato di riportare alla ribalta questo leggendario titolo, prima di tutto dedicandogli un intero film d’animazione dall’eccelsa qualità tecnica, intitolato Final Fantasy VII: Advent Children, disponibile dallo scorso maggio anche in Italia sia su DVD che su UMD Video per PlayStation Portable, ed inoltre con alcuni titoli, quali Final Fantasy VII: Before Crisis, purtroppo distribuito solo per cellulari, che racconta alcuni fatti antecedenti il capitolo originale nei panni dei TURKS, agenti speciali della Shin-Ra, Final Fantasy VII: Crisis Core, action RPG in uscita su PSP il prossimo anno, incentrato sulle vicende di Nibelheim, in particolare su Zack, Cloud e Sephiroth ai tempi dell’incidente alla Shin-Ra Mansion; ed infine questo Final Fantasy VII: Dirge Of Cerberus, con protagonista indiscusso Vincent Valentine, che racconta avvenimenti successivi al film d’animazione Advent Children. Andiamo quindi a vedere se questo titolo è degno del nome che porta…..

Mi chiamo Vincent ValentinePer tutti coloro che non hanno avuto ancora modo di giocare a Final Fantasy VII (cosa state aspettando?), riassumo brevemente la storia del nostro eroe. Vincent Valentine era un membro dei Turks, squadra d’elite della Shin-Ra, inviato alla Shin-Ra Mansion per proteggere una squadra di scienziati che lavorava al progetto J-E-N-O-V-A. Qui si innamorò di Lucrecia, una ricercatrice sposata con il dottor Hojo a capo della ricerca. In seguito la donna rimase incinta, e il suo folle marito decise di condurre un esperimento sul bambino, il cui nome era Sephiroth. Vincent non tollera la cosa e si ribella al volere del professore, ma, per sua sfortuna, quest’ultimo ha la meglio su di lui e lo utilizza per i suoi mostruosi esperimenti, tramutandolo in un essere spaventoso ed incontrollabile, che decide di rinchiudere in una bara. Liberato in seguito da Cloud e dai suoi amici, riprende coscienza di sé e giura di continuare a lottare per salvare in mondo.Il gioco è ambientato dopo gli avvenimenti raccontati in Final Fantasy VII: Advent Children e vede il nostro eroe fronteggiare il gruppo dei DeepGround, un’organizzazione terroristica che vuole riportare in vita l’Omega Weapon e distruggere il mondo, ma per far questo hanno bisogno di Vincent, che è il portatore della “Protomateria”. L’avventura vedrà quindi Vincent combattere i componenti di questa squadra, ma anche svelare alcuni retroscena sul suo passato, in particolar modo su Lucrecia e gli esperimenti alla magione Shin-Ra.

Sparatorie nell’universo di Final FantasySebbene la saga di Final Fantasy sia famosa per il suo spessore come JRPG, gli sviluppatori di Dirge Of Cerberus hanno deciso di cambiare rotta per il titolo, trasformandolo in tutto e per tutto in uno sparatutto in terza persona, addirittura implementando la possibilità di utilizzare una tastiera e un mouse USB per una migliore precisione di tiro. Dopo aver seguito l’iniziale tutorial per familiarizzare con i comandi, possiamo subito gettarci nella mischia, non prima di aver visto lo splendido filmato introduttivo in computer grafica, la cui qualità potrebbe rivaleggiare con il film d’animazione Advent Children. I controlli sono abbastanza intuitivi e nel pieno stile FPS, con lo stick analogico sinistro adibito al movimento del personaggio, mentre quello destro serve per il free look della telecamera, il resto dei pulsanti serve per sparare, saltare, ingaggiare combattimenti corpo a corpo, accedere all’inventario, alla mappa e cambiare arma. Grazie all’editor presente potremo creare 3 diversi tipi di armi, dotandole ad esempio di mirino telescopico per mirare con precisione a distanza, oppure equipaggiarle con una materia (le pietre magiche presenti nell’universo di Final Fantasy VII) per effettuare colpi infuocati, congelanti o altro, privilegiarle per il combattimento ravvicinato e altro ancora. Sarà possibile passare immediatamente da un profilo al successivo nel bel mezzo del combattimento premendo l’apposito pulsante (di default è L1), senza ogni volta passare per l’inventario per cambiare arma. Fortunatamente è presente un sistema di puntamento semi-automatico, con la quale i nemici vengono automaticamente inquadrati con un cerchio rosso se presenti nell’area di tiro (abbastanza ampia) per colpirli con più facilità. Il gioco in sé si limita nel superamento di 12 missioni, nelle quali non dovremo fare altro che attraversare i livelli uccidendo tutte le creature e soldati nemici che ci si parano davanti, raccogliendo eventuali chiavi per aprire porte chiuse, generamente distruggendo il classico boss di fine livello. Al termine di ogni missione vi verrà dato un certo punteggio, che servirà per aumentare le proprie caratteristiche come un classico GDR. Per aumentare i punti acquisiti vi consiglio di svolgere completamente le sottomissioni che possono comparire durante la vostra avventura, come l’eliminazione di tutti i cecchini di una zona, il salvataggio di civili in fuga, oppure il disinnesco di alcune bombe nascoste in una stanza; almeno un pizzico di varietà in una sequela di livelli tutti uguali. Ovviamente sparsi in giro per le ambientazioni troverete munizioni, medikit, armi e anche luoghi in cui è possibile effettuare la compravendita di oggetti. Il salvataggio è completamente automatico una volta raggiunto un checkpoint, la procedura è totalmente trasparente al gioco ed è avvisabile da un’apposita icona posta in alto a destra. Tramite l’utilizzo di un determinato oggetto o la pressione simultanea dei pulsanti L1 e R1 quando la barra della magia è piena, è possibile liberare “Chaos”, trasformandoci in una bestia fortissima per un limitato periodo di tempo. Bisogna dire che il titolo è in sé è abbastanza facile e, vista anche la ripetitività dell’azione, l’unico vero pretesto per continuare è quello di vedere come continuerà la storia, specialmente per i fan che vogliono sapere di più sul passato di Vincent. Una volta terminata l’avventura principale, della durata di circa 8-10 ore di gioco, verrano sbloccati una serie di minigiochi ad obiettivi che aumentano un po’ la longevità complessiva.

Aspetto TecnicoDirge of Cerberus purtroppo non eccelle neppure nella grafica. Seppur i personaggi siano stato modellati decentemente e ricoperti da discrete texture, lo stesso non si può dire degli ambienti di gioco, cubettosi e spogli; la cosa è abbastanza deprimente quando ci troveremo in alcune zone che abbiamo già potuto ammirare nell’originale Final Fantasy VII o nel film Advent Children, risultando quasi luoghi del tutto differenti. Da far presente inoltre che saltuariamente si assiste a qualche calo di frame rate nelle azioni più concitate. Menzione d’onore per i filmati in Computer Grafica, la cui qualità visiva li renderebbe degni di essere stati integrati anche in Advent Children.Il sonoro è senza infamia né lode, con musiche di sottofondo che certo non vi rimarranno in mente a lungo ma in generale sono adatte alla situazione, così come gli effetti sonori. Il doppiaggio, ovviamente in inglese (con la possibilità di visualizzare i sottotitoli anche durante i filmati) è di discreta qualità.

– Fantastici filmati in FMV

– Approfondimenti sulla storia di uno dei personaggi più carismatici di Final Fantasy VII

– Numerose missioni extra da sbloccare

– Supporto a mouse e tastiera USB

– Telecamera non perfetta

– Level design ripetitivo

– Ambienti di gioco scialbi

6.3

In definitiva Final Fantasy VII: Dirge Of Cerberus è un titolo indirizzato maggiormente alla vasta schiera di fan del titolo originale. Nella marea di action game e sparatutto presenti sulla console Sony, infatti, il gioco nel gameplay, così come nel level design, non fa nulla per elevarsi dalla massa. Per questo motivo lo consiglio principalmente a tutti coloro che vogliono conoscere di più sul passato di Vincent e vedere che fine hanno fatto i nostri eroi dopo gli avvenimenti dell’Advent Children, oppure, in secondo luogo, a chi cerca un action game con cui passare un paio di weekend in tranquillità.

Voto Recensione di Final Fantasy VII: Dirge of Cerberus - Recensione


6.3

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