Final Fantasy Anniversary Edition
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a cura di Garese
Venti anni sono ormai passati dalla release originale del primo Final Fantasy, durante i quali numerosi remake si sono susseguiti per celebrare il successo del titolo che ha dato inizio ad una delle serie J-RPG più amate dai giocatori di tutto il mondo. In occasione del ventennale, Square Enix ha deciso di riproporre nuovamente Final Fantasy in una versione destinata alla console portatile di Sony, separando però in due release distinte i primi due capitoli della serie, contrariamente a quanto fatto per il package Dawn of Souls rilasciato qualche anno fa per GameBoy Advance.
Un mondo in pericoloIl mondo è avvolto dall’oscurità. I venti hanno smesso di soffiare… I mari sono in tempesta… La terra sta marcendo… Ma la gente crede in una profezia, aspettando pazientemente che si compia:“ Quando l’oscurità avvolgerà il mondo, quattro Guerrieri della Luce appariranno…”Dopo un lungo viaggio giunsero infine quattro giovani viaggiatori… ognuno dei quali stringeva tra le mani un cristallo.
Con questo prologo ha inizio l’avventura che porterà i quattro avventurieri a salvare il loro mondo, attraverso una storia ben più semplice delle complicate trame degli ultimi episodi della serie, dense di intricati rapporti fra personaggi dal passato difficile, ma sicuramente di un certo spessore per i prodotti videoludici degli anni ’80.Non appena avviata una nuova partita, dovremo procedere alla creazione del party. I nostri quattro Guerrieri della Luce potranno appartenere ad una delle sei classi di personaggi presenti, tre delle quali specializzate nel combattimento (Guerriero, Ladro e Monaco), mentre le restanti tre classi sono specializzate nell’uso di incantesimi (Mago Rosso, Mago Bianco, Mago Nero); ogni personaggio, infine, se durante il gioco soddisferemo determinati requisiti, potrà passare alla rispettiva classe di rango superiore, ad esempio il Guerriero diverrà Cavaliere, ed i Maghi diverranno Stregoni. Una volta scelti i nomi per i nostri quattro eroi, inventati da noi stessi oppure generati casualmente, saremo pronti a dare inizio all’avventura.
Più classico di cosìIl gameplay del titolo è concettualmente semplice, forse troppo rispetto agli standard attuali ai quali ci ha abituato il genere con le sue ultime incarnazioni. Girovagando fra le città ed i dungeon, dovremo parlare con alcuni personaggi non giocanti per ottenere informazioni sulla nostra prossima meta e sugli obiettivi da portare a termine, che solitamente consisteranno nel ritrovamento di un oggetto o nell’eliminazione di uno specifico avversario. Durante la nostra prima visita alla città iniziale del gioco, potremo parlare con quattro saggi all’interno della locanda, i quali, tramite i loro insegnamenti, fungeranno da mini-tutorial sugli aspetti principali del titolo. Le città non sono unicamente luoghi in cui far proseguire la trama, ma anche e soprattutto zone in cui avremo la possibilità di acquistare nuove armi, oggetti, armature ed incantesimi per potenziare il nostro party, il quale recupererà le energie perdute, riposando all’interno di una locanda.I nostri spostamenti da un luogo all’altro, siano essi a piedi o a bordo di un mezzo di trasporto, saranno frequentemente interrotti da scontri casuali, nei quali il gioco passerà alla schermata di combattimento. Da qui potremo tentare la fuga, oppure impartire ai membri del party l’azione da eseguire, scegliendo fra attacco, incantesimo, utilizzo di un oggetto o difesa. Tali azioni saranno eseguite dai vari personaggi a turni prestabiliti, dopodiché ripeteremo il procedimento fino alla disfatta dei nemici, o a quella del nostro party, nel peggiore dei casi. Portare a termine l’avventura richiederà una notevole quantità di tempo, e ciò è dovuto in buona parte alla frequenza dei combattimenti casuali, in alcune zone decisamente eccessiva. Il gameplay classico del titolo è stato giustamente mantenuto in questo remake, ma forse Square Enix avrebbe potuto optare per l’implementazione di alcuni piccoli particolari, i quali avrebbero aiutato i giocatori odierni ad adattarsi alla semplicità di un titolo piuttosto datato; certamente non si sente la necessità di un complesso sistema di Sferografie simile a quello di FFX, ma un semplice diario in-game in cui controllare i propri progressi e gli obiettivi delle quest da portare a termine sarebbe stato indubbiamente utile, anziché ritrovarsi costretti a ricordare le parole di quell’anonimo personaggio incontrato in un piccolo villaggio ad est. Fortunatamente è presente una mappa, che segnala la posizione del giocatore e dei luoghi più importanti del mondo, ma stranamente è richiamabile tramite una combinazione di tasti piuttosto scomoda (Select + tasto Cerchio) per un così utile strumento.
Tirato a lucido per l’occasionePer celebrare il ventennale della serie, Square Enix ha svolto un notevole lavoro di restyling per quanto riguarda l’aspetto tecnico del titolo, pur mantenendo lo stesso feeling grafico della versione originale. I colori vivaci che caratterizzano città e personaggi riempiono alla perfezione lo schermo di PSP, e durante i combattimenti potremo notare le versioni rimodernizzate degli effetti di magie ed incantesimi. Anche il comparto audio è stato remixato per l’occasione, e sarà possibile ascoltare le musiche e gli effetti sonori originali del titolo, orecchiabili anche a distanza di vent’anni. La localizzazione nella nostra lingua di questo remake sarebbe stata sicuramente gradita, ma le uniche possibilità di scelta sono fra la lingua inglese e quella nipponica; in ogni caso, questo non preclude il divertimento ai non anglofoni, data la relativa semplicità di trama e dialoghi. Infine, i contenuti aggiuntivi rispetto alla versione originale del titolo consistono in un nuovo dungeon, un bestiario visualizzabile in-game che verrà riempito in seguito ai vari incontri con le creature ostili, ed una galleria di immagini.
– Il capostipite della serie
– Ottimo restyling del comparto tecnico
– Mancano contenuti aggiuntivi di importanza significativa
– Gameplay troppo semplice per gli standard attuali
7.0
Final Fantasy è, e resterà, un pezzo di storia videoludica per gli amanti dei giochi di ruolo orientali, e questa Anniversary Edition rappresenta l’occasione di riviverlo sulla console portatile di Sony con una veste grafica aggiornata. Pur rimanendo un gioco estremamente affascinante e dotato di una notevole longevità, il titolo sarà in ogni caso apprezzato più dai fan di vecchia data che dalle nuove leve, a causa del suo gameplay semplice, ormai superato dai prodotti odierni appartenenti allo stesso genere.
Voto Recensione di Final Fantasy Anniversary Edition - Recensione
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