Recensione

Fight Night Round 2

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a cura di Crashman

Sudore, fatica e sacrificio: questa è la vita di un pugile. Lottare, sin dal momento della nascita, passando per la dura vita nei ghetti di Philadephia, fino ad arrivare a sfogare la propria rabbia, a saziare la sete di vendetta che attanaglia animo e corpo, all’interno di un ring. E lì, tra le roboanti grida di un anonimo pubblico assetato di sangue e violenza, conta solo vincere: ogni momento può essere fatale, qualsiasi movimento può decidere l’esito dello scontro e un esitazione di troppo può tramutarsi in disfatta. Volete una vita da pugile? EA ve ne da l’opportunità!

Tutto sotto controlloEA Sport, con l’episodio originale di Fight Night, era riuscita a rinnovare un genere ormai stantio grazie all’introduzione di un rivoluzionario sistema di controllo che permetteva di controllare il proprio pugile virtuale attraverso l’utilizzo combinato dei tasti dorsali e, oltre che dello stick sinistro deputato al movimento, della levetta analogica destra. L’uso di quest’ultima consisteva proprio nel mimare tipici movimenti della boxe facendo della naturalezza la propria arma vincente: ecco che quindi un rapito movimento dello stick in avanti portava ad un veloce jab, l’esecuzione di un arco da destra o sinistra in avanti si tramutava in un gancio, mentre lo stesso movimento, iniziato da una posizione della levetta leggermente più arretrata faceva partire un micidiale montante. Altre tecniche, le più letali ma anche le più difficili da eseguire a causa del tempo che richiede la loro esecuzione e della elevata quantità di fatica che procurano al pugile, erano eseguibili caricando dapprima all’indietro lo stick e poi facendogli compire una semicirconferenza in avanti: la posizione di partenza della levetta, più o meno arretrata, determinava il tipo di mossa che sarebbe stata eseguita. Utilizzando invece gli stessi movimenti insieme ai vari tasti dorsali era possibile schivare o parare i colpi dei propri avversari. Questo era il Total Punch Control. E lo è ancora visto che ha deciso di mantenerlo, a ragione, anche in Fight Night Round 2. Grazie a questo sistema di combattimento gli incontri acquistano una nuova profondità, una nuova chiave di lettura atta ad incrementare l’immedesimazione del giocatore nel suo pugile virtuale. E sono proprio l’immedesimazione ed il senso di fisicità che trasmette le vere armi vincenti di questo titolo: ogni incontro si trasforma in una lotta all’ultimo sangue, grazie all’ottima e oserei dire “cattiva” IA avversaria, dove la strategia diventa importante almeno quanto l’istinto e le barre dell’energia e della fatica si riducono a semplici optional di fronte all’eloquenza delle espressioni e dei movimenti dei pugili. Dove il gioco pecca di originalità è nelle varie modalità tutte piuttosto classiche:– Play Now: che consiste in un incontro veloce tra i vari campioni disponibili;– Play online: è la modalità online del gioco, che permetterà di sfidare un’altro giocatore;– Create Champ: dove, attraverso un ottimo editor è possibile creare il proprio pugile;– Play Modes: nella quale si può scegliere la classica modalità carriera fatta di incontri e allenamenti, più altre meno impegnative;– EA Extras: una serie di tutorial per imparare a padroneggiare alla perfezione il sistema di controllo del gioco;In oltre, nella versione dedicata al GameCube sono presenti degli extra come un personaggio inedito e il gioco Super Punch-Out!, uscito oltra 10 anni fa sul leggendario SNES.Tra le varie chicche presenti nel gioco è da segnalare la sostituzione di ogni evento legato alla vita agonistica del pugile con spassosi minigame: sarà possibile far curare le ferite in automatico alla cpu, ma perché privarci della possibilità di farlo manualmente? Lo stesso vale per gli allenamenti, che si trasformano in prove a punteggio, ma anche per i 10 secondi in cui si finisce KO: per potersi rialzare bisogna tentare di far combaciare due figure dell’arbitro, opportunamente separate per simulare uno sdoppiamento della vista, conseguenza del colpo subito.

Occhio vede, cuore non duoleCome detto in precedenza il punto di forza di questo gioco è proprio quel senso di “esserci” che riesce a suscitare. Il merito di questo risultato è senza ombra di dubbio, oltre che degli aspetti precedentemente descritti, dell’ottimo motore grafico, coadiuvato da un altrettanto eccellente comparto sonoro. Se le mesh dei vari pugili non fanno gridare al miracolo, lo stesso non si può dire delle animazioni, soprattutto di quelle facciali: le smorfie di dolore, nonché le deformazioni del viso provocate da un pugno ben assestato hanno dell’incredibile, e basterà vedere la reazione del proprio avversario per rendersi conto dell’efficacia che ha avuto il proprio pugno (e viceversa per un colpo subito). Tra le pecche è invece da annoverare il pubblico: solamente mediocre il dettaglio, anche nei pressi della zona d’azione.Il sonoro è ottimo per quanto riguarda gli effetti sul ring, mentre la parte musicale, pur essendo di alta qualità, risulta essere nel complesso abbastanza ripetitiva.

– Riconfermato il “Total Punch Control”

– Immersion ai massimi livelli

– Ottime animazioni facciali

– Poche tracce musicali

8.5

EA ce l’ha fatta ancora: è riuscita a creare dal nulla un nuovo trend e Fight Night Round 2 ne è la dimostrazione. La filosofia del colosso dei videogame è sempre la stessa, ovvero nuovo gioco a cadenza annuale con poche innovazioni rispetto al predecessore. Ma in questo caso la scelta è giustificata visto che il primo Fight Night era gia un ottimo titolo e stravolgerlo non avrebbe avuto senso. Il secondo lo migliora leggermente sotto quasi tutti gli aspetti e dunque ben vengano i seguiti. Almeno finché siamo solo al secondo episodio…

Voto Recensione di Fight Night Round 2 - Recensione


8.5

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