Il Verdetto di SpazioGames
Dopo i primi capitoli di rodaggio e un’identità ricercata per oltre un lustro, il gestionale calcistico di casa EA Sports ha raggiunto la piena consapevolezza di sé da appena 5 edizioni, e Fifa Manager 12 rappresenta l’evoluzione di un titolo che negli ultimi 2 anni è maturato sotto tutti punti di vista. Quest’anno il titolo punta a raffinare l’impianto di gameplay rendendolo più competo e competitivo, oltre a fornire un motore 3D quasi completamente rivisto e, dunque, più credibile ed affascinante. Il tutto condito da un’atmosfera da ufficio che impressiona sin dal primo approccio.
Carriera a quattro livelli di profonditàAvviato il gioco ci si accorge subito che Fifa Manager 12 presenta il classico stile EA, quell’inconfondibile atmosfera professionale tipica della software house canadese. Tuttavia il titolo partorito dallo studio interno Bright Future eredita davvero poco dalla serie di simulazione calcistica, anche a livello di interfaccia grafica, e in questo caso la scelta si rivela azzeccata; quello che ne risulta è un vestito su misura perfetto per il titolo.È possibile avviare una nuova carriera manageriale seguendo una tra le diverse opzioni disponibili: oltre alla normale carriera scegliendo la propria squadra di appartenenza, vi è anche la possibilità di iniziare ad allenare una tra alcune rose proposte in automatico, oppure decidere fin da subito se associare anche l’eventuale gestione parallela di una nazionale. Infine, e questa è sicuramente la modalità più originale e stuzzicante, l’utente può creare da zero un proprio club scegliendone nome, divisa, sponsor, lega e quant’altro.Tutte le possibili scelte su come iniziare la carriera sono decisamente simili in quanto, al di là di qualche variabile che le differenzia, l’utente si troverà a vestire i panni di un manager tuttofare che ricopre più ruoli oltre a quello di allenatore e Direttore Generale. Volendo giocare con i confronti, Fifa Manager 12 è senz’altro il titolo che più si avvicina a quel gioiellino che fu PC Calcio, saga scomparsa prematuramente e che è rimasta nel cuore di chi ha potuto viverla. Azzardiamo il paragone poiché il team EA Sports ha introdotto diverse idee originali – e geniali – per staccare il proprio prodotto dalla concorrenza, proponendo un gestionale molto più profondo e completo sotto alcuni punti di vista, senza fermarsi solo ed esclusivamente sul calcio giocato.Una volta scelta la modalità, fissati i parametri del database e indicati i campionati da seguire – e di conseguenza giocabili – il videogiocatore inizierà a trovarsi davanti tutte le opzioni preliminari che andranno a modificare sensibilmente l’esperienza di gioco e, volendo, i compiti di cui occuparsi. Infatti, a seconda delle opzioni selezionate, la carriera permetterà di gestire oltre che le mere vicende societarie anche aspetti finanziari avanzati e addirittura la vita privata dell’alter ego del videogiocatore.Impostati i parametri fisici dell’allenatore, come il viso o l’abbigliamento e iniziata finalmente la nuova carriera, l’utente si ritrova ad osservare una scrivania d’ufficio, con tanto di gadget da poter posare attorno alla schermata principale, proprio a regalare quella sensazione di uomo d’affari attraverso la desk, che assume l’importanza di un centro dati. Attraverso i gadget è possibile richiamare diverse finestre riassuntive che, a seconda della risoluzione del proprio schermo, è possibile scorrere in verticale. Cliccando col tasto destro su uno slot vuoto sulla scrivania viene richiamato un menù a tendina che mostra diversi post-it informativi: si può visualizzare un navigatore di campionati, il riassunto dei trasferimenti, altre finestre utili o addirittura posare il proprio cellulare touchscreen sul quale visualizzare i messaggi che arrivano in ufficio. Le utility da poter richiamare sono tantissime e per tutte le esigenze, ma non mancano anche numerose chicche puramente estetiche, volte ad abbellire la propria desk, di cui molte sbloccabili solo dopo aver raggiunto determinati requisiti. La vera e propria interfaccia di comandi è però quella centrale, dove risiedono tutte le varie opzioni attraverso una riproduzione in stile agenda, con tanto di copertina in pelle ai bordi.Nella parte superiore è posta la timeline, che mostra gli impegni della settimana, mentre a seguire in basso vi è il menù principale di gioco, necessario a richiamare tutte le schermate interne di gestione, relativi alla squadra, ai trasferimenti, alla società o a quelle personali.Il tutto è consultabile tramite espedienti d’ufficio attraverso tablet, giornali, fascicoli e le classiche scartoffie tipiche degli amministratori.
La società nelle tue mani: la bella vitaCome detto in precedenza, l’incredibile profondità di gameplay che raggiunge Fifa Manager 12 al di fuori del calcio giocato è paragonabile solo a quel PC Calcio rimasto nella storia del genere, per via di tanti punti in comune ed alcuni assolutamente originali. EA Sports ha pensato in grande, consentendo di offrire al videogiocatore una panoramica a 360 gradi della vita del proprio alter ego, ma solo qualora lo desideri.Infatti, tra le opzioni che vanno a cambiare radicalmente l’approccio verso una carriera, quelle che spiccano sono soprattutto la gestione approfondita delle finanze e la vita personale del proprio allenatore. È proprio la profondità delle sfaccettature gestibili per le finanze che ricorda molto da vicino PC Calcio, poiché se l’opzione è disponibile per la carriera verranno abilitati diversi menù che consentiranno al videogiocatore di settare, modificare e creare diverse variabili societarie molto importanti. Ad esempio, è possibile ampliare la struttura dello stadio, ingrandendo manualmente i settori degli spalti, ma potrete mettere le mani anche su opzioni ben più gratificanti. Come tutti sanno, nelle casse delle società le entrate maggiori arrivano soprattutto dagli sponsor, ed è proprio per questo che Fifa Manager 12 mette a disposizione diversi strumenti di merchandising. E’ possibile creare campagne pubblicitarie, eventi per lo stadio e la biglietteria, gestire autonomamente gli sponsor tecnici e addirittura i cartelloni pubblicitari. Inoltre, si possono stipulare diversi contratti legati agli sponsor che il titolo pone su di una piramide a seconda dell’incidenza che hanno questi ultimi verso i tifosi e il mondo del mercato. Chiaramente, più risultati otterrà la squadra sul campo, maggiori saranno gli incassi possibili con i nuovi contratti proposti dagli sponsor.Tutti i ricavi del club possono essere investiti in vari modi: oltre che a metterli a disposizione per la campagna acquisti e fissare bugdet ingaggio e trasferimenti è altresì possibile investirli altrove, come nella costruzione di nuovi edifici del club o strutture degli allenamenti. Ad esempio si può decidere di impiegarli per mettere su altri magazzini, creare un centro sportivo, espandere le strutture degli allenamenti o dei settori giovanili. Insomma: nell’anno dell’inaugurazione dello Juventus Stadium, ogni amante del calcio può desiderare di fare lo stesso nel suo mondo virtuale, ed EA Sports mette a disposizione tutto il suo genio per realizzare i progetti che gli utenti hanno per la propria squadra del cuore.Decisamente meno incisiva, e per qualcuno sarà anche ritenuta dispersiva, è la possibilità di gestire la vita privata del proprio alter ego: attivando questa opzione durante i settaggi della nuova carriera, il videogiocatore può decidere fin da subito se creare un allenatore single, sposato o con figli, decidendone addirittura gli hobby e l’interesse verso il calcio. Una volta iniziato il gioco in sé, sarà disponibile una voce nel menù Carriera da cui gestire tutti i vari impegni familiari e personali: ad esempio, l’allenatore può curare i propri hobby, fissare altri impegni personali, investire in borsa, comprarsi una villa, concedersi altri lussi ed addirittura chiedere alla propria moglie un figlio o il divorzio. Purtroppo possedere o meno una famiglia e gestire i propri impegni non incide in maniera significativa nelle meccaniche basilari del gioco come fa ad esempio il merchandising, dunque tale opzione – di default non disponibile – si rivela solo come l’essere una interessante aggiunta fine a sé stessa.L’ultima opzione che regala qualcosa di diverso all’interno di una classica carriera è quella che permette di creare un allenatore-giocatore in stile Vialli e Roberto Carlos, dando dunque la possibilità all’utente di far progredire il proprio profilo anche come calciatore. Ovviamente, vengono meno tutte le features legate al calciomercato, come la discussione del contratto o la cessione.Infine, tramite l’acquisto del servizio Live Season, è possibile aggiornare le statistiche e le caratteristiche dei giocatori e partecipare a tornei che seguono l’andamento reale. Il Live Season non è disponibile con l’acquisto del gioco, ma va acquistato separatamente.
Calcio giocato con pochi fronzoliCome abbiamo già discusso, Fifa Manager 12 è molto più di un manageriale di calcio, e ciò potrebbe essere apprezzato da alcuni e criticato da altri. Sfortunatamente, il prodotto EA Sports perde profondità proprio laddove dovrebbe eccellere, ovvero in tutto l’impianto di gameplay per ciò che concerne la gestione della squadra e dei giocatori.A pagarne le spese è soprattutto il calciomercato, che manca decisamente di atmosfera: una volta scelto il calciatore da acquistare, un menù indicherà il livello di successo della trattativa se verranno rispettate le richieste della società che dispone del cartellino del giocatore. Senza contrattazioni varie, basterà dunque soddisfare determinate richieste prefissate e una volta formulata l’offerta arriverà la risposta della squadra, senza dover aspettare neanche un giorno. Tutto molto automatico insomma. Qualora la società abbia accettato l’offerta, permetterà al calciatore di negoziare il contratto avviando una trattativa col videogiocatore, ed anche in questo caso a farla da padrone non sarà il classico tira e molla tra dirigenti e procuratori, bensì la previsione che offrirà il gioco. Fortunatamente è comunque possibile attivare determinate clausole e bonus interessanti, come il rinnovo automatico del contratto al raggiungimento di specifici risultati durante la permanenza nel club.Purtroppo si sente una certa povertà di rifiniture anche in altri aspetti, come il profilo di ciascun giocatore che mostra pochissime statistiche e analisi della forma, dei ruoli e dei comportamenti in campo, nonostante sfoggi per ogni calciatore la skill principale che ne influenza direttamente le prestazioni e lo stile di gioco. Anche le opzioni di dialogo si rivelano abbastanza inconcludenti, sia col singolo che a tutta la squadra nel pre-gara: se le conferenze stampa regalano qualche punto stima verso i fan e maggior sicurezza generale, i giocatori non rispondono sentendosi davvero chiamati in causa prima di entrare in campo, e il successo del dialogo iniziale si basa tutto su una variabile di reazione decisamente random e poco legata al contesto in cui viaggia la squadra.Pecca di poca cura anche l’impianto tattiche, davvero basilare sia nell’ufficio che durante la partita: oltre al modulo e alla disposizione dei calciatori, è possibile settare anche alcuni comportamenti importanti come la linea difensiva, la percentuale di spinta della squadra, il modo in cui direzionare gli attacchi, il tipo di passaggi e qualche altro parametro già visto, il tutto gestibile in-game mentre si osserva la partita da un menù semplice e poco invasivo fatto di icone e posto in basso a sinistra. Molto più curato è invece il rapporto con lo staff e la gestione degli allenamenti: tutto il corpo degli osservatori può essere spedito alla ricerca di giovani talenti o giocatori già affermati, ma è soprattutto possibile inviare gli scout a fare un aggiornamento che ne aumenti le caratteristiche professionali. Il training, invece, può essere pianificato con lo staff sia giornalmente che settimanalmente, fornendo piani individuali per i giocatori oppure dividendoli in gruppi, disposti magari per ruolo.
La scrivania che realizza i tuoi sogniDal punto di vista tecnico, il pezzo forte di Fifa Manager 12 è senz’altro l’interfaccia grafica che, come abbiamo già accennato ad inizio articolo, richiama in maniera perfetta la sensazione di stare dietro una scrivania, con tanto di gadget, block notes, smarphone e tablet su cui visualizzare le notizie dei giornali.A seconda del campionato scelto è possibile collegarsi al sito di riferimento – ad esempio in Italia c’è la Gazzetta – riprodotto addirittura come è nella realtà, con lo stesso stile del menù e delle notizie. Tutte le schermate sono presentate sotto forma di fascicoli e schede tecniche, mentre la presentazione delle partite è affidata a varie finestre eccezionalmente dettagliate. Anche le schermate più recondite e semplici, come la bacheca e la gestione approfondita delle finanze, regala più di una piacevole idea estetica che rende ogni menù non solo chiaro nelle sue opzioni ma anche bello da navigare.Lo stile EA si protrae anche in campo e nella visuale 3D, affidata ad un motore grafico che rimane più vicino al Fifa old gen della versione PC piuttosto che ad uno recente. La presentazione della partita e l’incedere della stessa è rimpinguata da diverse ottime cinematics che ricalcano alla perfezione momenti importanti come un fallo, una situazione da gol o lo stato d’animo dei giocatori, sempre molto generosi nel lasciarsi andare a polemiche con l’arbitro, accenni di rissa ed esultanze che vengono dal cuore. Il taglio televisivo adottato per i replay e le stesse cinematics viene riproposto anche attraverso alcune statistiche che compaiono direttamente in campo, mentre restano numerosi difetti, ereditati dalle versioni precedenti, sulla fisica del pallone, gestione delle collisioni e modelli poligonali, spesso poco credibili. Tra gli sviluppatori canadesi di certo non manca la voglia di regalare realismo anche al 3D, ma per adesso Fifa Manager 12 si presenta in bassa risoluzione e con animazioni non perfettamente curate, frutto probabilmente del dover lasciare la possibilità al videogiocatore di plasmare il comportamento della squadra a suo piacimento.Migliorabile anche il comparto audio: nonostante la telecronaca faccia più o meno bene il suo compito, senza sprecarsi in dettagli tecnici purtroppo, a deludere è soprattutto la soundtrack che poco si amalgama con lo stile calmo e ragionato del gioco e che, fortunatamente, può essere facilmente sostituita da brani a scelta dell’utente. Completa il quadro tecnico l’eccellente editor del database, che consente di modificare a piacimento le caratteristiche dei giocatori e le squadre, permettendo quindi di rimpiazzare facilmente società esistenti con altre nuove e personalizzate.Purtroppo, anche quest’anno Fifa Manager 12 non dispone di alcuna localizzazione in italiano: fortunatamente il tutto è gestibile anche da chi mastica poco le lingue straniere, ma non nascondiamo di certo il nostro rammarico, considerato che da sempre gli italiani sono un popolo che vive di calcio.In ogni caso, anche quest’anno alcuni editer nostrani rilasceranno una traduzione amatoriale del titolo.
HARDWARE
Sistemi operativi supportati:Microsoft Windows XP SP3, Windows Vista™ SP2, Windows 7 (Microsoft Windows 95, Windows 98/ME, Windows 2000 e Microsoft Windows NT non sono supportati).
Configurazione minima:
Windows XP SP3:CPU: Intel Pentium 4 a 2,4 GHz o equivalente, 1 GB di RAMScheda video:ATI Radeon 9500 Pro da 128 MB o superiore, NVIDIA GeForce 6600 da 256 MB o superiore. È necessario il supporto alla versione Shader Model 2.0 o superiore.
Windows Vista™ SP2/Windows 7:CPU: Intel Pentium 4 a 2,8 GHz o equivalente, 1,5 GB di RAMScheda video:ATI Radeon 9500 Pro da 128 MB o superiore, NVIDIA GeForce 6600 da 256 MB o superiore. È necessario il supporto alla versione Shader Model 2.0 o superiore.
8 GB di spazio libero su discoUnità DVD-ROM 8xScheda audio compatibile con DirectX 9.0c
– Interfaccia bellissima e chiara
– Molto originale
– Per chi cerca gloria è il manageriale perfetto
– La miglior visuale 3D del genere
– Ha bisogno di completezza nelle opzioni cuore del gioco
– Superficiale in alcuni punti fondamentali
– Per molti sarà troppo dispersivo
– Manca l’italiano: che gli abbiamo fatto di male?
7.5
Fifa Manager 12 si presenta come un manageriale di calcio a tutto tondo che riesce ad offrire un’esperienza di gioco unica anche a chi già conosce il genere. Attraverso una serie di idee originali ed alcune rinnovate, è in grado di staccarsi dal calcio giocato con notevole nonchalance, spaziando per la gestione approfondita delle finanze – come sponsor e stadio – fino a regalare una piccola esperienza di simulazione di vita quotidiana per il proprio alter ego, purtroppo fine a sé stessa.
La stessa profondità non si ottiene per il cuore del gioco: aldilà di alcune opzioni interessanti per lo staff, si nota una certa superficialità generale legata al calciomercato e al rapporto con i giocatori, che va ad invadere anche la gestione delle tattiche, piuttosto semplicistica e scontata. Tecnicamente, l’eccellente e curatissima interfaccia grafica non viene affiancata da un motore 3D perfetto, ma grazie ad alcuni stratagemmi ed un uso massiccio di cinematics e tagli televisivi, guardare le partite piuttosto che far scorrere velocemente il tutto si rivela piacevole.
Merita almeno una stagione di prova da tutti gli amanti del genere.