Fifa Manager 08
Advertisement
a cura di Alex90
La Games Convention di Lipsia, tenutasi ad Agosto, si è dimostrata un buon banco di prova per verificare in anteprima il lavoro compiuto dai ragazzi di EA Sports sulla promettente edizione ’08 della serie Fifa Manager. Nell’occasione di quella prima presentazione al pubblico, gli applausi avevano di gran lunga rubato la scena ai fischi e si respirava ottimismo nell’aria, riguardo il possibile prodotto finale. Ora che lo abbiamo fra le mani, e lo abbiamo sviscerato, ci è d’obbligo anticiparvi che l’idea finale che ci siamo fatti non si discosta più di tanto da quella ‘estiva’. Fifa Manager 08 si è dimostrato indubbiamente un buon manageriale che ha tutti i connotati per divenire un ottimo passatempo nell’immediato futuro. Certo, deve acquisire più esperienza nel campo e fare ancora un po’ di strada per riuscire a dare qualche grattacapo ai rincalzanti successi del capoclasse Football Manager, ma si vede che la squadra EA si sta muovendo nella direzione giusta.
Spalletti vi chiama…E’ evidente che questa edizione ’08 è figlia di un graduale e progressivo processo di miglioramento cui sta andando incontro la serie. Il gioco si porta dietro tutta la filosofia che fin dagli esordi ha contraddistinto il manageriale Fifa, e rappresenta un altro passettino in avanti mosso per raggiungere la completezza e la gloria.Immediatezza e semplicità sono ancora una volta i filoni ludici perseguiti, puntando su un concept di gioco mirato, che badi più alla sostanza che alla forma. E in effetti è proprio così. Le azioni da compiere sono molteplici e difficilmente annoiano, il problema è che spesso e volentieri danno la sensazione di non essere rese al meglio, quasi mancassero di quel particolare che permetterebbe loro di fare il salto di qualità decisivo. L’esperienza e la competenza sono i punti cardine per tappare questo tipo di falle, che in fin dei conti sono sottigliezze, considerando l’ampio ventaglio di finezze e opportunità offerte. A cominciare dalla possibilità di scegliersi il proprio destino da manager-allenatori senza alcun tipo di limitazione. Nel senso che siete voi a decidere se intraprendere la carriera con una squadra di alta o bassa reputazione o addirittura guardare oltre e gettare le basi per una nuova società. Nella fattispecie, il gioco vi permette di incasellare tutte le formalità del caso, a partire dalla fattezza e il colore delle maglie alla costruzione di un nuovo stadio, grazie ad un sontuoso editor. Sta a voi poi scegliere se imperniare la vostra esperienza di gioco solo sulla figura dell’allenatore o conciliarla anche con il difficile lavoro del manager, che vi vedrà intavolare settimanalmente rapporti con sponsor e merchandising. Insomma, il gioco da libero sfogo al vostro modo di concepire il genere manageriale, mettendo a nudo una versatilità di gestione che va certamente premiata. Di pari passo va sottolineata la maniera in cui EA è riuscita a rimpinguare l’esperienza ludica, dando particolare rilievo ad ogni piccola sfaccettatura che fa un manager degno di tale nome. Cominciata la stagione, il titolo scopre le sue carte. L’interfaccia principale, divisa in quattro sezioni, risulta piuttosto accessibile, seppur migliorabile ulteriormente, e denota una particolare attenzione rivolta nei confronti dei novizi. Fermo restando ciò, il deja vu, tuttavia, è inevitabile, tenuto presente che, in fin dei conti, sono davvero pochi i cambiamenti apportati rispetto al prequel. La banca dati messa a disposizione si comporta tutto sommato bene e si presenta sufficientemente pronta per il genere, considerando anche la mole di licenze e foto acquisite, anche se con alcune imprecisioni e mancanze. Il database inoltre annovera migliaia di risultati storici, 75.000 circa, di molte squadre del calcio italiano e non solo. Capitolano il discorso l’annessione di due nuove competizioni: la FIFA Confederations Cup e il Campionato mondiale di calcio Under-20.Restringendo il raggio d’azione, però, i più evidenti interventi effettuati riguardano il sistema d’allenamento, l’attività giovanile e il calciomercato. Per quanto concerne l’allenamento, il rinnovamento è stato netto e deciso. Il gioco dà adito sia a una panoramica di tipo generale evidenziando la maniera in cui tutto il gruppo reagisce ai carichi di lavoro, sia ad una più ristretta, con la quale è possibile essere a conoscenza della condizione fisica di ogni pedina del vostro scacchiere. In particolare vi è concesso di seguire giorno per giorno i margini di miglioramento palesati dai singoli ragazzi, avendo un occhio di riguardo nei confronti delle potenziali stelle emergenti dalla squadra primavera. A muovere i fili del training system potete decidere di occuparvene voi, in modo da creare un programma di allenamento totalmente ‘vostro’ che triplicherebbe la soddisfazione in caso del raggiungimento di un traguardo. A proposito di potenziali stelle, nel caso vogliate puntare su dei giovani interessanti provenienti da terre lontane da quelle nostrane, il titolo permette di fondare delle scuole calcio sul territorio mondiale. D’altronde esterofili non si nasce ma lo si può diventare, e qui ci sono tutte le condizioni perché questo avvenga. Questi ragazzi, una volta maturi, vi saranno riconoscenti dell’opportunità concessagli e accetteranno volentieri di venire a rinforzare la vostra rosa. Poi sta a voi scegliere: o prospettargli un avvenire da protagonista nel team o venderli ad un club più blasonato e guadagnarci sopra un po’ di quattrini. Insomma, a voi l’ardua sentenza. Le strutture da edificare, comunque, non si fermano qui. A livello societario, avete l’opportunità di adeguare/erigere il settore giovanile, il centro sviluppo e il centro stampa e arrotondare gli introiti con la sistemazione di cinema, ristoranti e hotel lungo tutta l’area che delimita lo stadio.
…fatevi trovare preparati!Ogni manager che si rispetti deve saper ben sfruttare il budget messo a disposizione dalla società, e magari, una tantum, fare il colpo “che non ti aspetti”. Affinché ciò possa divenire realtà è d’uopo seguire attentamente i vari movimenti di mercato e avere ben chiare in testa le caratteristiche fisiche e qualitative dell’uomo da acquistare. Dopodiché si sceglie la potenziale ‘preda’, si valutano le condizioni perché il trasferimento possa concretizzarsi o meno e in caso di risposta affermativa si parte all’attacco. E qui giungiamo alla parte cruciale dell’operazione. Innanzitutto, bisogna essere intelligenti a raggiungere un accordo ragionevole con la società detenente il cartellino del giocatore. Badate bene, un accordo che soddisfi entrambi i club. Di seguito, passare alla contrattazione con l’indeciso interessato. Attenzione, però: se vi rendete conto che i tempi di negoziazione stanno andando troppo oltre le previsioni, è bene che vi dimostriate decisi e, così come il gioco permette, lanciare l’ultima e decisiva offerta. Il calciatore si sentirà sicuramente sotto pressione e il più delle volte, qualora la condizione contrattuale lo permetterà, propenderà verso di voi e il team che dirigete. Insomma, come avete avuto modo di intuire, le fasi del calciomercato ben ricreano l’atmosfera tipica che pervade questo periodo, e in particolare l’ultima giornata potenzialmente utile a rimaneggiare la rosa la si vive con intensità, proprio come succede nella realtà. Ad impreziosire la fervente attività di manager, si è aggiunta la nuova opportunità di offrire giocatori militanti nel vostro team ad altre squadre e si è perfezionato l’operato degli osservatori. Parimenti interessanti, appaiono i dettagli più frivoli come le interviste e le conferenze stampa, la vita privata (potete crearvi una famiglia e provare ad allacciare rapporti amichevoli con il presidente, giocandoci a golf) e il merchandising anche se giocano un ruolo minino se non addirittura nullo sull’economia di gioco. Questi aspetti, infatti, seppur presi singolarmente risultano anche abbastanza appassionanti, trasudano più un significato decorativo e completivo che uno marchiante in profondità l’esperienza ludica. Decisamente più significativo e redditizio, invece, risulta l’intrattenere rapporti con i giocatori del vostro team e il confrontarsi assiduamente con il gruppo. Ogni vostra espressione si ripercuote in una determinata maniera sul morale del singolo o della squadra. Ad esempio, il mancato mantenimento di una promessa fatta ad un giocatore, produce violente ripercussioni sul calciatore stesso e sulla vostra reputazione. Insomma è importante essere coerenti con se stessi.
Non sarà Fifa, ma è già qualcosa…Anche vestendo i panni dell’ allenatore, il titolo concede una grande libertà di movimento e di scelta al giocatore. Personalizzare e fare proprie le strategie e le tattiche del team per poi porle in essere in vista di un incontro, è un gioco abbastanza semplice ed immediato. Si è fatto di tutto per regalare un’esperienza ludica abbastanza eterogenea senza però perdersi in numeri e dati statistici che ben poco si conciliano con la primordiale concezione contrassegnante la serie. Naturalmente, è plausibile che a causa di questa scelta ne risenta la profondità, vista e considerata una curva di apprendimento piuttosto bassa. Insomma, i novizi sicuramente gradiranno, gli hardcore gamers molto meno.Quando si arriva al tipico match-day, dopo aver ultimato la formazione, il gioco permette una visualizzazione in 3D dell’incontro che, seppur non ha nulla a che vedere con ciò che mette in mostra il cugino Fifa 08, non ha rivali nel genere, comparandolo al pacchetto grafico proposto in questa annata dai rivali. Prima del fischio di inizio potete inoltre scegliere di seguire la partita dal vivo o impersonando uno degli undici in campo del vostro team o, qualora abbiate selezionato la modalità carriera, divenendo parte integrante della squadra con l’ambivalente figura di calciatore e allenatore, emulando l’attività di Vialli al Chelsea di qualche anno fa. Riallacciandoci al discorso del comparto grafico disposto per la visualizzazione della partita, abbiamo notato alcuni miglioramenti rispetto all’edizione ’07. La risoluzione è stata ottimizzata a 1280×1024 pixel, il gioco ora scorre fluidamente, il dettaglio delle texture è stato rifinito e l’ IA dei giocatori è accettabile. Tuttavia, come è logico che sia, abbiamo di fronte una simulazione calcistica piuttosto approssimativa, sebbene sia la migliore. Ciò è giustificabile e comprensibile per il fatto che il gioco, rifacendosi alla sua natura manageriale, non intende raggiungere picchi simulativi e colpi d’occhio di prima qualità, ma si limita ad offrire al giocatore quanto basta per appagarlo e coinvolgerlo appieno nel match. Questa filosofia di pensiero trova tutto il nostro appoggio possibile e distanzia nettamente Fifa Manager dagli altri manageriali, Football Manager in primis. Per quanto concerne il sonoro, anche qui il lavoro profuso è buono e visibile ed il titolo si evidenza positivamente. La colonna sonora preconfigurata focalizza l’attenzione su musiche tratte dal Britpop o il Chill, ma, come da consuetudine, gli sviluppatori vi danno l’opportunità di rimpiazzarle con le vostre canzoni preferite, grazie ad un lettore mp3 interno. Nel corso dei match, invece, la situazione è leggermente diversa. La telecronaca è affidata ad un valido Bruno Longhi, ma non è esente da difetti, anzi, fin troppo spesso il buon Longhi inciampa in commenti che hanno ben poca attinenza con le azioni di gioco in corso, strappando qualche sorrisetto sarcastico. Nemmeno il pubblico riesce a trasmettere le sensazioni ‘da stadio’, risultando piuttosto ripetitivo e non molto ispirato. Una caratteristica comune a molti titoli manageriali, ma non per questo da giustificare.
HARDWARE
Microsoft Windows 2000/Xp, Windows Vista (Windows 95/98/Nt non supportati) Intel Pentium III 1.3 Ghz o equivalente RAM: 512 MB Scheda video: 32 Megabyte Direct3D HD: 4.5 GB CD DVD 8x Scheda audio: DirectX 9.0MULTIPLAYER
Come da tradizione, il titolo permette a più giocatori di gestire una singola squadra simultaneamente.
– Il migliore simulatore 3D…
– Tante licenze..
– Intuitivo e dilettevole
– Lettore mp3 interno
-…del genere manageriale
– …ma sono evidenti alcune imprecisioni
– Manca di profondità
7.0
Fifa Manager 08 si è dimostrato un prodotto valido, con tutte le carte in regola per essere ritenuto una credibile alternativa al capoclasse Football Manager. Il titolo, pur appartenendo alla categoria dei manageriali, non intende puntare necessariamente sul fattore profondità, ma offrire una ‘variazione ludica al tema’, strizzando l’occhio sugli aspetti più frivoli del mondo manageriale, spesso relegati in secondo piano dalla concorrenza. Tuttavia, questa scelta potrebbe dimostrarsi un’arma a doppio taglio e non accontentare proprio tutti, quel che è certo però, è che i più “smanettoni” avranno pane per i propri denti, grazie a una valida simulazione in 3d degli incontri e un’ergonomia sempre più soddisfacente. Bella anche l’opportunità di sfogliare settimanalmente il Corriere dello Sport e vedere cosa dicono nelle interviste alla carta stamapata i giocatori. Per concludere, ci sentiamo di consigliare il titolo a tutti coloro che vogliono un primo approccio, più soft, verso il mondo manageriale e ci sentiamo di catalogare la serie tra quelle che ha più chance in prospettiva di scardinare la porta che conduce al successo. Per intenderci, quella che fino ad ora solo la serie Foootball Manager è riuscita a varcare.