Recensione

Fifa 2005

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a cura di Blade

Negli ultimi anni, al campionato nostrano che ha visto il susseguirsi delle vittorie soprattutto di Juve e Milan, se ne è affiancato un altro giocato sui campi virtuali dei monitor. Pensate alla squadra bianconera, pratica e completa e quella rossonera, più votata alla spettacolarità: non vi ricorda forse la terribile sfida tra “Pes” e “Fifa” (evitando di includere gli outsider)? La concorrenza è sempre un bene per il pubblico perchè obbliga gli addetti ai lavori, calciatori o sviluppatori che siano, a dare il meglio di loro stessi, ma quando manca possono essere dolori. Questo accade nel mercato per il GameBoy Advance che, al contrario delle sorelle maggiori, non prevede ulteriori prodotti aggiornati oltre a “Fifa”.Il titolo EA Sports deve essere considerato il migliore per le mancanze degli altri o sarà capace di imporsi grazie alle proprie caratteristiche? Vediamo.

I love footballDopo aver scelto l’idioma a noi più congeniale e visto che EA “è nel gioco”, ci ritroviamo nella schermata principale. La sfida che salta subito all’occhio è la “Carriera”, il vero cuore del titolo capace di garantirgli una discreta longevità. In pratica, selezioniamo la nostra squadra preferita ed avremo il compito di guidarla per cinque anni. A seconda del team, la dirigenza ci elencherà degli obiettivi da raggiungere per evitare l’esonero. Le partite, che spaziano dal campionato alla coppa nazionale e continentale (supercoppe comprese) si giocano una dopo l’altra, possono essere simulate ed alla fine di ognuna ci aggiungono/tolgono dei “punti prestigio” a seconda del risultato conseguito e di altri fattori, come l’imbattibilità consecutiva o il passivo rimediato. Questi punteggi ci permettono di aumentare le nostre quotazioni come allenatore e di ricevere dei bonus per allenare meglio i calciatori in rosa.Altra sezione abbastanza appetitosa è quella denominata “Sfide”, in cui dobbiamo “rivisitare” delle partite già giocate del panorama internazionale. Il nostro compito potrà variare dalla rimonta di uno svantaggio al dover eguagliare delle goleade.Infine, non mancano mai l’opportunità di organizzare delle amichevoli e partecipare ad un compionato o una coppa (esistenti nella realtà e non personalizzabili).

A bordo campoCome tradizione vuole, il titolo EA Sports mette sul piatto una valanga di licenze e pare quasi impossibile come il limitato GBA possa gestire una tale mole di dati. Dai più importanti, come la Serie A italiana, la Liga spagnola e la Premier League inglese, alle categorie cadette sino ai più insoliti (chi giocherà mai in Messico o Corea???) sono una ventina circa i campionati disponibili. E ovviamente, ogni squadra (qualche volta non “reale”, come la Doria controparte della Sampdoria) presenta la propria rosa di giocatori veri, ma non sempre aggiornata alla fine dei trasferimenti estivi. Emerson alla Roma, Crespo al Chelsea e Owen al Liverpool sono solo gli esempi più lampanti e vi assicuro che di imprecisioni ce ne sono tante altre (la Fiorentina sembra più quella dell’anno passato senza i vari Lupatelli, Maresca, Miccoli, Obodo e Chiellini) a confermare una certa frettolosità nella realizzazione del prodotto. I giocatori sono comunque ben impostati nei parametri di velocità, tiro, passaggio, testa, contrasto, forma e forza e si differenziano sufficientemente tra loro in queste abilità non personalizzabili. Dispiace manchi il calciomercato per adattare la squadra ai nostri gusti ed alla stagione in corso, ma sarebbe stato davvero una richiesta troppo esosa.

Guida la squadraPrima di iniziare una partita, non manca l’opportunità di schierare come meglio crediamo il nostro team, scegliendo i titolari, la tattica preimpostata e gli uomini chiave che si occuperanno di battere gli angoli, tirare i rigori e fare da capitano. Passeremo poi alle opzioni di gioco, per selezionare il livello di difficoltà, la durata, la presenza del vento ed il meteo.Finita tutta questa “burocrazia”, le squadre entreranno in campo e, dopo l’amichevole stretta di mano, avranno inizio le ostilità. Ed è proprio sul terreno di gioco che la simulazione della EA stecca, presentandosi troppo veloce e poco credibile. L’IA è sicuramente progredita ma non riesce a donare quella sensazione di realismo e profondità capace di coinvolgere totalmente: i calciatori sono sempre alla ricerca della giocata spettacolare, spesso si lasciano andare a serpentine ubriacanti ed appaiono sempre più virtuali. Di buono c’è da dire che i controlli si mostrano intuitivi e puntuali e ci permettono, grazie alle pressione di due tasti assieme, di effettuare passaggi in profondità, uscite del portiere, richiamare l’ultimo uomo oltre ai soliti contrasti, pallonetti, tiri e scatti. Le partite possono essere giocate anche in più utenti col cavetto e due cartuccie.

Calcio-spettacolo in miniatura?La grafica in-game, seppur non offrendoci la visione delle maglie originali con gli sponsor ed i visi dei giocatori, si mostra nel suo insieme curata. I characters, compreso l’arbitro sul terreno, si muovono fluidamente e sono ben animati, capaci di effettuare molte giocate. Il campo è troppo corto e ci vuole pochissimo per percorrerlo da porta a porta, ma stiamo pur sempre parlando del GameBoy… L’audio risulta abbastanza sgradevole, composto da musiche campionate e cori al limite della ripetività ed effetti sonori piuttosto superficiali.

– E’ l’unico gioco di calcio

– Tante modalità di gioco

– Licenze a go-go

– Sonoro ripetitivo

– Rose poco aggiornate

– Giocabilità irreale

7.0

Sempre oscurato dalle versioni per le console maggiori, “Fifa 2005” per GameBoy Advance si rivela un buon prodotto in grado di appagare la nostra fame di calcio portatile. Le molte licenze e modalità di gioco lo rendono decisamente appassionante, ma scade soprattuto nel fastidiosissimo sonoro e nella giocabilità poco realistica.

Visto che di alternative non ne abbiamo, possiamo accontentarci.

Voto Recensione di Fifa 2005 - Recensione


7

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