Fatal Fury Special
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a cura di Ryuken
In Fatal Fury Special (FFS) non c’è una vera e propria trama che fa da pretesto al pestaggio globale, non si sa come e perché ma tutti i personaggi facenti parte del team di Fatal Fury e Fatal Fury 2 (ad eccezione di alcuni) si ritrovano in questo nuovo episodio a darsele di santa ragione.
LE CARATTERISTICHE TECNICHELe caratteristiche sono le medesime di Fatal Fury 2, in altre parole: l’uso di tutti e quattro i pulsanti del joypad piu’ eventuali combinazioni fra i vari tasti, una quantità di mosse segrete che variano da un personaggio all’altro (in media cinque) e una supermossa che ogni lottatore può utilizzare in caso di estremo pericolo (quando l’indicatore dell’energia lampeggia).Nel gioco è stata mantenuta una peculiarità da sempre ad esclusivo appannaggio della saga: la possibilità del combattimento tridimensionale su due piani, prospettici, differenti dello schermo, questo parametro presente dalla prima release del prodotto era lì resa piuttosto irrealisticamente in quanto era sempre e solo il personaggio mosso dalla CPU a spostarsi su di un altro piano prospettico e voi potevate solamente seguirlo in esso senza, però, avere la possibilità di colpirlo o di scegliere il momento opportuno per poter fuggire, in ritirata strategica, su un altro piano.Quanto detto in questa versione Special, come per altro già in FF2, non accade piu’ ; adesso, oltre al fatto di decidere autonomamente se cambiare piano o meno, potete colpire l’avversario anche restando su di un piano prospettico differente dal suo, tutto ciò non fa altro che aumentare l’aspetto strategico di un gioco che ha fatto la staria del NEO GEO in quanto non vi ritroverete, sempre, a faccia a faccia con l’avversario ma, spesso e volentieri, potrete ritrovavi a combattere in diagonale, cioè, con un guerriero di schiena ed uno frontale al monitor.
L’INTERFACCIA GRAFICA E MUSICALEGli sfondi sono un qualcosa di mai visto (nemmeno su Psx), caratterizzati da dei colori azzeccatissimi e superbi, inoltre, in alcuni di essi, come nello stage jappo, italiano, americano e spagnolo, si possono notare oggetti, persone e animali in movimento, per esempio: dei tori, un treno (sul quale combatterete nello stage di Terry), una gondola, Fuma di World Heroes a cavallo di un pesce (nello stage di Mai) e una zattera.Tutti gli stage sono composti da numerosi livelli di parallasse e danno, al giocatore, un realistico senso di “presenza” e profondità. Il sonoro è bellissimo; in FFS potrete ascoltare delle colonne sonore adrenaliniche e melodiche che spaziano dal metal/hard rock, al new age fino ad arrivare al sinfonico.Gli FX sono anch’essi ottimi fra questi si distinguono in particolar modo gli urletti di battaglia veramente coinvolgenti.
LA CHICCABattendo tutti e quindici gli avversari, senza mai perdere un round, si ha la possibilità di accedere alla modalità Dream Mach all’interno della quale vi misurerete con un combattente oscuro; a voi l’arduo compito di scoprire di chi si tratta.
I PERSONAGGIMAI SHIRANUI: sicuramente la combattente piu’ sexy e letale di tutto il panorama dei picchia-picchia in 2D con i suoi ballonzolamenti alla Dead or Alive e i suoi vestitini succinti che non fanno altro che scatenare i pensieri piu’ oscuri di quelli che, fra voi, sono dei maniaci in erba. La ragazza, comunque, presenta delle mosse letali e non è poi così facile da sconfiggere.
DUCK KING: il punk arriva direttamente da FF nella sua trasposizione, in questo episodio della saga, non ha guadagnato molto a parte delle animazioni in piu’ e un aspetto piu’ gradevole. Un personaggio piuttosto inutile.
BIG BEAR: enorme!!!! Un colosso un po’ lento ma che quando colpisce fa veramente male, la sua tecnica di combattimento è il Wreastling di cui è profondo conoscitore in quanto allievo di Hulk Hogan
CHENG SIZAN: il panzone cinese di turno usa una specie di arte marziale basata sulle panzate volanti; insomma, un combattente nella media.
AXEL HAWK: l’immancabile pugile è un buon personaggio dotato di alcune mosse devastanti ma limitato, essendo boxeur, dall’impossibilità di usare tecniche di calcio.
KIM KAPHWAN: il mio preferito. Maestro delle sacre tecniche di Tae-Kuan-Doo questo allegro coreano si dimostra equilibratissimo per ciò che riguarda la potenza e la velocità di esecuzione dei colpi.Le sue mosse speciali sono, allo stesso tempo, spettacolari ed efficaci; vedere quando mette i piedi in testa agli avversari è una goduria.
TUNG FU RUE: questo santone cinese, presente in tutte le precedenti puntate di FF, dietro l’aspetto di un tranquillo nonnetto nasconde un grosso segreto: in realtà non è altri che (direttamente da Dragon Ball) il maestro Muten o Genio delle tartarughe di mare; non ci credete? Allora fate caso ad una delle sue mosse segrete, cioè, quella della trasformazione….e guardate attentamente!
TERRY BOGARD: uno dei tre protagonisti della saga con il fratello Andy e l’amico Joe si presenta come il classico, a giudicare dall’abbigliamento, teppistello da strada ma che quando si tratta di combattere, essendo molto equilibrato per ciò che concerne potenza e velocità, non teme molti rivali.
ANDY BOGARD: fratello di Terry, e anch’egli amico fraterno di Joe, si distingue da quest’ultimo per una tecnica di combattimento piu’ armonica e meno rozza, per un fisico meno muscoloso e per la lunga chioma bionda. Non è molto facile da padroneggiare, a dire il vero, ma una volta impratichiti si dimostra uno dei piu’ efficaci.
JOE HIGASHI: presente in tutte le release di FF, insieme ai suoi due amichetti, non poteva mancare, di certo, in questa.La sua tecnica di Kickbox non è mai stata così perfetta come in questa versione di FFS.
LAURENCE: uno dei quattro boss presenti in FF2 non è cambiato di una virgola, per mestiere fa ancora il torero e per riuscire a sconfiggerlo dovrete per forza andarlo a trovare sul posto di lavoro (in un’arena dove si svolgono corride).Costui, comunque, non è particolarmente difficile da sconfiggere, l’unica cosa da temere sono i tori che vi scaglierà contro.
BILLY KANE: l’hooligan si ripresenta sempre piu’ letale; è sicuramente uno dei piu’ forti poiché il bastone che utilizza per mazzuolare gli avversari sembra far parte del suo corpo vista, soprattutto, la maestria con cui lo maneggia.
JUBEI YAMADA: questo simpatico vecchietto giapponese è maestro di Judò, una tecnica poco spettacolare ma se ben utilizzata molto efficace. Mi sono divertito un casino nel farlo scontrare con Tung Fu Rue, praticamente due civiltà orientali a confronto.
GEESE HOWARD: l’americano esperto di arti marziali che nel primo FF aveva osato sfidare la triade (Terry, Andy e Joe) e dalla quale era stato inesorabilmente sconfitto si ripresenta per una rivincita; rispetto a FF poco è cambiato in quanto a mosse e tecnica di combattimento. Letale, occhio!
W. KRAUSER: il Kaiser è tornato, cioè, ritornato in tutto il suo oscuro splendore. Il boss finale di FF2 è sempre fortissimo e difficilissimo da sconfiggere, con la sua tecnica di combattimento tutta teutonica, ve lo consiglio!
– Grafica molto curata
– Tutti i migliori personaggi della saga
– Ottimo sonoro
– Sistema di controllo ben congeniato
– Non adatto agli estimatori di Street Fighter
8.0
Giocabilità e longevità ai massimi livelli grazie a 15 personaggi piu’ il vostro doppione, ad una marea di mosse, a crediti limitati e ad una difficoltà di gioco che per i meno esperti risulterà, forse, troppo elevata ma, comunque, ben calibrata.
Voto Recensione di Fatal Fury Special - Recensione
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