Fairune
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a cura di Moxarc
Fairune è un mondo in cui l’illusione è realtà. Tanto tempo fa tre spiriti buoni hanno sigillato il male al centro del regno, ma un terribile giorno le statue che li rappresentano sono sparite misteriosamente e i mostri hanno cominciato ad imperversare per il territorio. Solo tu, fanciulla prescelta, puoi compiere questa importante missione: recuperare le tre effigi del bene e riportare la pace. Ma non preoccuparti, i mostri non farebbero mai del male ad una bella ragazza, no? Almeno finché non decidi di impugnare una spada!
Con queste parole, parafrasate per l’occasione e proferite da un misterioso libro magico, veniamo catapultati nel mondo di Fairune, un interessante GDR minimalista ricco di elementi puzzle realizzato dal team giapponese Skipmore e prodotto da Circle Enterteinment. Il titolo è disponibile, oltre che su 3DS, anche per iOS e Android ed è stato di conseguenza creato per dare il meglio principalmente sui dispositivi mobile, ma come vedremo fa un’ottima figura anche sulla console portatile di casa Nintendo. All’inizio pensavamo di avere tra le mani il solito titolo indie clone di “The Legend of Zelda”, ma ben presto ci siamo dovuti ricredere: sebbene le influenze del capolavoro nipponico siano evidentissime (d’altronde si tratta di una pietra miliare ha fatto scuola), Fairune riesce fin da subito ad emanciparsi, creando una propria identità.
Can we count on you?
Durante l’avventura vestiremo i panni di una giovane eroina, e la guideremo attraverso la missione di recuperare le tre statue magiche grazie alle quali sarà possibile affrontare e sconfiggere il male. La trama non è certo delle più complesse ed originali di sempre, ma andando avanti con il gioco ci siamo accorti che il minimalismo è la cifra stilistica che sta alla base di tutta l’esperienza videoludica. I comandi, in primo luogo, sono ridotti ai minimi termini: la croce direzionale, un tasto per la pausa ed uno per aprire il menu. Proprio così, non appena abbiamo impugnato la nostra spada, ci siamo accorti che in Fairune non esiste un comando per effettuare l’attacco, anche se questo non vuol certo dire che non è possibile fare piazza pulita dei nemici. Per affrontarli, infatti, basta camminare verso di loro e il combattimento è istantaneo: se il livello dell’eroina e quello del mostro sono uguali la vittoria è assicurata (seppur a discapito di alcuni punti vita), mentre se il nemico è troppo forte verremo feriti e respinti. E non è tutto: crescendo di livello, i mostri che prima ci davano esperienza, smetteranno di farlo, cosicché saremo alla continua ricerca di avversari alla nostra altezza, che ci permetteranno così di salire di livello. Abbiamo trovato questo sistema di crescita davvero innovativo e performante, poiché da una parte evita che il giocatore si blocchi per lunghi periodi nel farming dei punti esperienza, mentre dal lato opposto impedisce che si prosegua troppo velocemente nell’avventura. Il libro magico (chiamato ancient codex), selezionabile dal menu di gioco, suggerirà inoltre il nemico più adatto ad essere abbattuto, livello dopo livello.
In Fairune non ci sono pozioni di cura, bensì fonti magiche sparpagliate per la mappa nelle quali sostare per riottenere i punti vita perduti. Tuttavia, nel caso in cui il nostro personaggio dovesse morire, non occorre disperare: il libro stesso ci dirà che nel mondo in cui ci troviamo la dipartita non è un problema insormontabile. La protagonista riapparirà semplicemente all’interno di un sotterraneo ed una volta uscita si ritroverà vicino ad una lapide nella zona centrale della mappa. Questo significa che esaurire i punti vita in fasi avanzate del gioco sarà piuttosto frustrante, in quanto bisognerà spesso compiere lunghi tragitti per tornare al punto in cui ci si trovava: le aree percorribili non sono esageratamente grandi, ma sarebbe stato meglio collegarle le varie zone in maniera più lineare, magari tramite un maggior numero di passaggi sbloccabili proseguendo con l’avventura.
Muscoli e cervello
Ma veniamo adesso alla vera colonna portante del titolo, ovvero la risoluzione degli enigmi. Anche in questo frangente il minimalismo la fa da padrone, in quanto il gioco è molto ermetico nel distribuire qualsivoglia indizio riguardante i rompicapi, che sono perlopiù di tipo visivo ed ambientale: si tratta ad esempio di spostare oggetti, notare strane differenze nel terreno o premere interruttori. Nulla di particolarmente complesso a dire il vero: basta fare appello al buon senso ed avere un minimo di inventiva e colpo d’occhio. Spesso capita di vedere zone del gioco non ancora raggiungibili, e sbloccabili solo con l’utilizzo di determinati oggetti: questo (come già detto anche per quanto riguarda la morte) costringe il giocatore ad una fitta attività di backtracking, che può far storcere il anso ai giocatori meno pazienti. La mappa su schermo, un’esclusiva della versione 3DS assieme ad alcuni nuovi livelli, contribuisce a dare un’idea della parte di mondo visitata, ma purtroppo manca la possibilità di zoomare, cosicché risulta difficile scorgere alcuni particolari che potrebbero contraddistinguere le aree di maggior interesse. Non vi sono inoltre supporti né per il touch screen, né per la visuale in 3D, anche se almeno quest’ultima ci sarebbe comunque sembrata quanto mai azzardato. La grafica, ispirata alla semplicità dei titoli ad 8 e 16 bit è decisamente adatta al contesto: il mondo di gioco e i personaggi sono composti da pixel enormi e nostalgicamente evocativi. Gli ambienti sono coloratissimi e gli sprite dei mostri convincono appieno per varietà ed animazioni. Il comparto sonoro presenta un numero piuttosto esiguo di tracce musicali, che però si fanno ascoltare senza mai risultare fastidiose.
C’è però un fattore per il quale Fairune mostra davvero il fianco, ovvero la longevità. L’avventura può essere portata a termine in meno di 4 ore, ed una volta finita gli spunti a rigiocarla sono davvero minimi: alcuni oggetti e nemici segreti e una serie di achievement faranno venire l’acquolina in bocca solo ai maniaci del completamento, mentre lasceranno indifferenti tutti gli altri. Nel complesso ci troviamo comunque davanti ad un ottimo titolo che, nonostante le sue origini mobile, non sfigura assolutamente all’interno del parco titoli di Nintendo 3DS. Un acquisto davvero consigliato, visto anche il prezzo contenuto di soli 2,99 euro.
– Ottima grafica 8-bit
– Alcune trovate davvero originali
– Enigmi semplici ma divertenti
– Troppo corto
– Alcuni passaggi possono risultare frustranti
7.5
Semplice ma genuinamente divertente, Fairune è uno di quei titoli fatti apposta per essere giocati tutti d’un fiato durante una giornata piovosa. Riesce nell’obiettivo di suscitare attenzione e curiosità pur mantenendo innegabilmente un basso profilo. Potete tranquillamente comprarlo ad occhi chiusi ma non pensate di aver trovato il nuovo Zelda o resterete sicuramente delusi. Menzione speciale per le fasi finali: davvero inaspettate!
Voto Recensione di Fairune - Recensione
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