Mancano ormai solo due mesi alla cerimonia di apertura dei Mondiali di calcio, evento atteso da milioni e milioni di appassionati. Per alleviare l’attesa Electronics Arts ha deciso di rilasciare sul mercato FIFA World Cup Brazil 2014, gioco che fin dalla sua presentazione ha scatenato feroci polemiche, sia per le piattaforme di rilascio (Xbox 360 e Ps3), sia per il prezzo a cui viene venduto il titolo.
Gameplay
Chi si aspettava un gioco completamente nuovo rimarrà probabilmente deluso. Il gameplay è una versione leggermente modificata di quello di FIFA 14, qui spinto maggiormente verso l’arcade. Il gioco è infatti pensato per accontentare un pubblico più numeroso e vario rispetto al capitolo principale. A questo si deve l’introduzione di un livello di difficoltà più basso, pensato per i giovanissimi e per chi non ha mai avuto confidenza con un titolo sportivo. Numerose le modifiche ai movimenti dei giocatori, ora molto più fluidi e capaci di cambiare direzione molto velocemente. I passaggi filtranti bassi sono ora molto più precisi, al contrario di quelli alti, quasi per incoraggiare il gioco in velocità palla a terra piuttosto che abusare di uno-due degli attaccanti. Una nuova feature si riscontra nella possibilità di chiamare degli schemi predefiniti dalle situazioni di palla inattiva. Con una semplice pressione del dpad potremo ora mandare gli uomini sul primo palo, disturbare l’uscita del portiere e altro ancora. A questo si aggiungono calci di punizione e rigori migliorati, con il portiere che ora ha a disposizione dei comandi per innervosire l’avversario (ad esempio è possibile mimare il gesto per indicare dove il portiere andrà a buttarsi, o muoversi per tutta la linea di porta). La stanchezza fisica è stata accentuata: non è raro quindi vedere i propri giocatori con la barra della stamina quasi completamente vuota già verso il settantesimo minuto. Diventa quindi fondamentale gestire la propria rosa, utilizzando i sostituti al momento opportuno per dare una svolta completa alla partita. Per il resto il gameplay si trascina dietro ancora qualche problemino da FIFA 14, come i colpi di testa spesso troppo efficaci e i tiri a incrociare, vero incubo dei portieri che difficilmente riescono a sventare questa minaccia. È ancora possibile modificare le slides, caratteristica fondamentale per affrontare la CPU al livello di difficoltà più alto. Con i settaggi di base infatti, il computer sarà un avversario quasi insormontabile, con squadre capaci di fare un prolungato possesso palla e di non sbagliare quasi mai un passaggio.
Atmosfera
Il comparto grafico è pari pari a quello delle versioni old gen di FIFA 14, con i giocatori principali abbastanza riconoscibili e le seconde linee con volti generici. Grande lavoro è stato fatto da EA nel ricreare l’atmosfera dei Mondiali. Ora il pubblico è vivo, esulta per un gol segnato ed è capace di farsi sentire nei momenti più importanti come nella finale della coppa del mondo, con lo stadio che si trasforma in una bolgia ad ogni gol segnato. Oltre al pubblico arrivano finalmente gli allenatori reali, pronti ad esultare o a disperarsi dopo ogni gol. Profondamente cambiato anche l’ingresso in campo delle due squadre, con un breve pezzo degli inni nazionali suonato prima di mostrare le formazioni. Da elogiare anche i due telecronisti, la coppia Caressa-Bergomi, che nell’introduzione al match ricordano i precedenti tra le due squadre in campo. Una funzionalità, quest’ultima, valida solo per le nazionali più famose (non aspettatevi un resoconto completo sui precedenti tra Aruba e Anguilla).
Modalità
Piatto forte del gioco sono sicuramente le licenze di tutte le 203 nazionali FIFA che hanno preso parte alle fasi di qualificazione. Oltre alle squadre più quotate come Brasile, Argentina e Spagna, possiamo giocare con Aruba, Afghanistan e Timor Est, squadre che probabilmente non verranno mai utilizzate dalla stragrande maggioranza dei giocatori. Oltre che nella classica modalità calcio d’inizio, impreziosita dal supporto al Match Day per modificare lo stato di forma dei giocatori in base alle loro prestazioni reali, possiamo metterci alla guida della nostra nazionale in varie modalità, riprese da FIFA 14 e riproposte con leggere modifiche, per tentare di conquistare il trofeo più ambito nel Calcio. Guida la Nazionale è l’equivalente della carriera giocatore: dovremo quindi scegliere o un giocatore reale o un giocatore creato per scalare le gerarchie della nostra Nazionale preferita, partendo dalle amichevoli estive fino a diventare Capitano e alzare la Coppa del Mondo. Il giocatore può migliorare le proprie statistiche grazie alla valutazione in partita, quindi con buone prestazioni riuscirete a diventare sempre più forti. Scegliendo un giocatore esistente non partirete con la sua valutazione base ma avrete tutti i valori più bassi, in modo da evitare facili scorciatoie. Destinazione Mondiali 2014 è invece la cara e vecchia modalità allenatore. Dovrete in questo caso scegliere una tra le tante nazionali presenti e affrontare tutta la fase di Qualificazioni e di amichevoli internazionali fino ad arrivare ai Mondiali, tenendo sempre d’occhio la forma fisica e lo stato dei giocatori. Attraverso delle sessioni di allenamento potremo migliorare le caratteristiche dei nostri giocatori prima di una partita importante, un modo per avvantaggiarci sulla CPU.
Entrambe le modalità risultano però abbastanza noiose, difficilmente avremo voglia di rigiocarle, anche a causa di un coinvolgimento quasi nullo. Al contrario di quanto visto in altri titoli sportivi, qui non avremo scene di intermezzo, dialoghi con altri giocatori e con l’allenatore e altro ancora, dovremo semplicemente disputare una più o meno lunga serie di partite. Troviamo poi Mondiali FIFA 2014, modalità base in cui potremo metterci alla guida di una delle 32 nazioni qualificate alla Coppa del Mondo e giocare seguendo il calendario reale del torneo in uno degli stadi della manifestazione, tutti completamente licenziati per l’occasione. Modalità interessante è Storia delle Qualificazioni, in cui dovremo affrontare diversi scenari che ripercorrono alcuni momenti chiave delle fasi di qualificazione. Gli eventi sono vari e numerosi e mentre i primi vi sembreranno particolarmente agevoli anche a difficoltà elevate (Come difendere il risultato e vincere a 10 minuti dalla fine), altri saranno particolarmente ostici e richiederanno particolare impegno per essere completati (segnare 3 gol al Portogallo in 20 minuti utilizzando il solo Ibrahimovic). Attraverso il catalogo EAFC potremo poi sbloccare degli scenari aggiuntivi dedicati alle nazionali più famose, potremo quindi ripercorrere tutte le qualificazioni di paesi come Italia, Germania, Argentina e altri ancora. A chiudere troviamo poi gli immancabili skill games con nuove prove, sempre molto divertenti e qui proposti in 50 nuove versioni oltre a quelli già proposti in FIFA 14
Online
Il grande assente delle modalità online è sicuramente Ultimate Team, modalità che ormai è diventata quasi il centro del capitolo principale. Il comparto online non è però vuoto ed EA ha deciso di introdurre una nuova modalità, Storia delle Finali, che ci permetterà di modificare l’esito di una partita a poche ore dal fischio finale. Una modalità che ricorda molto Storia delle Qualificazioni. Troviamo infine Road to Rio, fulcro della nostra esperienza online. Partendo dallo Arena Amazônia di Manaus, gli utenti dovranno farsi strada attraverso le altre città Brasiliane fino ad arrivare allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro. Il tutto è ripreso dalle classiche stagioni online di FIFA 14: ottenendo vittorie potremo spostarci di città, al contrario, inanellando una serie di sconfitte, saremo costretti a tornare in una città precedente. Non abbiamo avuto modo di provare il matchmaking, interessante è capire se sarà possibile giocare anche con squadre molto scarse o gli utenti utilizzeranno solo le squadre più famose. Non manca infine la possibilità di sfidare i propri amici nelle classiche amichevoli online.
– Gameplay più accessibile di FIFA 14
– Buona offerta di modalità
– Meno problemi tecnici di FIFA 14
– Atmosfera dei Mondiali ben ricreata
– Prezzo elevato
– Alcune squadre davvero inutili
– Manca Ultimate Team
Mondiali FIFA Brasile 2014 non si può certo definire una rivoluzione all’interno della serie. I fan sfegatati della serie troveranno un gioco in grado di spezzare la monotonia di FIFA 14, ma a un prezzo decisamente troppo caro vista la quantità di nuovi contenuti pressoché nulla. I neofiti potranno invece divertirsi grazie al gameplay più arcade e spettacolare, facendo pratica in attesa di quel FIFA 15 che sarà inevitabilmente chiamato a correggere i piccoli e grandi difetti che il gioco si porta dietro.