Recensione

FIFA 12

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a cura di Darkzibo

Il Verdetto di SpazioGames

6.2

Come accade ormai ogni anno in questo periodo, ecco arrivare la versione PSP di FIFA 12, quest’anno ad un prezzo ridotto. Molte domande iniziano a frullare per la testa degli appassionati del genere: ci sarà una vera innovazione? Sarà maggiormente simulativo rispetto ai precedenti episodi? Se vi state ponendo queste domande, continuate a leggere quella che, forse, è l’ultima recensione della serie targata EA sulla nostra cara PSP.

All’ultimo minutoPartiremo, come sempre, parlando del database che, ogni anno, caratterizza piacevolmente il brand EA. In FIFA 12 per PSP tutto è stato aggiornato al meglio, con gli acquisti del calciomercato effettuati entro il 31 agosto. Un database formato da tantissimi campionati (quasi trenta), cui fanno seguito centinaia di squadre e migliaia di giocatori. Tutto questo potrebbe bastare per farvi venire un po’ di acquolina nei confronti del prodotto nella sua versione adattata al gioco nomade. Mancano le licenze delle squadre della SerieBwin, ma le compagini saranno comunque riconoscibili.

A modo vostroLe modalità di gioco presenti in FIFA 12 sono le medesime viste nelle precedenti apparizioni. Dopo aver personalizzato il vostro profilo, selezionando la squadra preferita e il livello di difficoltà, sarete catapultati sul menù principale. Qui potrete districarvi tra diverse modalità tra cui spiccano: il Calcio d’Inizio, per amichevoli veloci, la Carriera, la Stagione, il Torneo e le Sfide, nelle quali dovrete ribaltare un risultato preesistente. Presente anche il Campo di Allenamento, dove affinare le proprie abilità, sia come squadra che come portiere. L’opzione di gioco che vogliamo analizzare al meglio, vista anche l’assenza di un comparto multiplayer online (già estinto dal precedente capitolo), resta la Carriera. Appena scelta questa modalità dovrete selezionare come affrontarla, ovvero nei panni del Giocatore in cerca di Fama (nuovo parametro aggiunto in questo capitolo), creandolo partendo da zero oppure selezionando un campione già esistente, senza possibilità di cambiamento di squadra; ci sono poi le opportunità di vestire i panni del Giocatore e Allenatore o solamente Allenatore. La più gettonata sarà sicuramente l’ultima, molto più completa, profonda e appagante sotto il profilo gestionale. Infatti, una volta selezionata la squadra da allenare, grazie alle vittorie e al raggiungimento degli obbiettivi imposti da parte della dirigenza, incrementerete la vostra Fama e attirerete l’interesse dei club di tutto il mondo. Durante una stagione effettuerete operazioni di mercato (peccato per l’assenza dello scambio tra giocatori, presente da sempre in Pro Evolution Soccer), sempre tenendo d’occhio le finanze, che potrebbero risentire degli sforzi economici atti a portare giocatori importanti in rosa. Tutto deve essere sempre gestito al meglio, a partire dallo staff sino al prezzo dei biglietti per entrare allo stadio. Certo, non stiamo parlando del manageriale che permette la gestione completa del franchising, tuttavia riesce comunque a generare interesse nei confronti degli appassionati. Dobbiamo restare sempre con i piedi per terra e dire che nulla è stato aggiunto o tolto rispetto al passato.

FIFA 10.2Il titolo di questo paragrafo non è stato inserito a caso. Dal punto di vista della giocabilità, infatti, il FIFA 12 non propone nulla di nuovo e si presenta così come lo avevamo lasciato la scorsa stagione: stesso sistema, stessi errori. In primis bisogna ricordare come il titolo sia molto arcade e poco simulativo e si distacchi completamente dalle controparti per console in alta definizione. Giocare a FIFA 12 su PSP è un momento comunque piacevole, che purtroppo non genera quella soddisfazione restituita da un’azione ben congegnata, magari frutto di un modulo elaborato nei minimi dettagli, atto a sfruttare al meglio le forze presenti nella vostra rosa. Le mosse, i passaggi, la fase difensiva risentono ormai del peso degli anni e reclamano ad alta voce un rinnovamento che probabilmente mai arriverà, almeno sulla portatile Sony. In secondo luogo, ancora più sconvolgente è il fatto che bug ed errori vecchi di anni non solo sono rimasti ma, addirittura, annoverano nuovi problemi al già folto gruppo. Ricordate il portiere che esce in maniera folle quando effettuate un’incursione da fondo campo all’interno dell’area ? In FIFA 12 questo difetto è ancora presente, nonostante siano anni che venga sottolineato. Altra pecca è data dalle barriere che molte volte si posizionano inspiegabilmente lontano dal calcio di punizione, lasciando completamente indifesa la porta e l’estremo difensore. Anche la I.A. difensiva mostra gravi lacune, lasciando fin troppe vie libere per gli attaccanti. La fase offensiva si riduce inoltre alle abilità del singolo giocatore, essendo difficili le costruzioni di azioni realmente efficaci, anche a causa dell’inettitudine dei vostri compagni di reparto, che non cercheranno mai di smarcarsi. Non sarà inoltre raro riuscire con un giocatore ad attraversare tutto il campo di corsa e realizzare un gol alla Weah (o Sanchez, giusto per ricordare un esempio più recente). L’unico consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di partire con uno dei livelli più alti di difficoltà, in modo da accendere, almeno in parte, il gusto della sfida.

I difetti non finiscono maiPer l’ennesima volta ci troviamo a trattare la grafica di un titolo che proprio non ne vuole sapere di evolversi. Il comparto visivo è infatti il medesimo visto negli anni precedenti, senza alcuna aggiunta degna di nota. I calciatori più famosi sono a malapena riconoscibili (stando allo standard attuale) e si denotano le medesime movenze legnose “gustate” nei vecchi episodi. Anche le texture, fino a qualche anno fa accettabili e gradevoli, sentono ormai il peso degli anni e non basta qualche piccolissima cromatura in più per sistemare il tutto. Non aspettatevi poi nuove esultanze: sono le medesime già viste in precedenza. Il tutto condito da qualche bug grafico, come la scarsa aderenza tra i poligoni che compongono la testa dei calciatori. Le strutture degli stadi restano invece ben fatte, anche se qualche dettaglio in più sarebbe risultato sicuramente gradito.Il commento delle partite è stato affidato, ancora una volta, alla coppia Caressa – Bergomi che, nonostante anche risenta anch’essa del peso degli anni, è stata comunque aggiustata e personalizzata per i commenti alle azioni degli atleti più famosi. Abbiamo notato come, di contro, sia nettamente in ritardo il commento ai gol: appena segnerete, ci sarà un secondo di silenzio seguito dall’annuncio. Imbarazzate, consentitelo. La track list è decisamente ben assortita e, anche per quest’anno, si mostra essere l’unica vera innovazione di gioco.

– Database completo

– Molte modalità

– Accessibile a tutti

– Identico agli altri anni

– Datato

– Molti bug

– Nessun rinnovamento

6.2

Ci avevamo creduto, ma anche quest’anno la nostra speranza è stata mal riposta in una serie che su PSP inizia veramente a mostrare i segni dell’età. FIFA 12 è un clone degli episodi passati, con qualche miglioria a livello di grafica del menù (!) e un database molto aggiornato.

La giocabilità resta molto arcade e gli appassionati di questa versione del gioco di calcio più famoso del mondo troveranno sicuramente molte ore di divertimento grazie alle diverse modalità presenti. Anche chi scrive ci giocherà tantissimo, soprattutto nella modalità Carriera che, nonostante sia sempre la stessa, riesce ancora ad appagare. Se FIFA 11 aveva portato come innovazione l’utilizzo del portiere nella modalità Professionista, FIFA 12 non aggiunge veramente nulla, e questo è decisamente incomprensibile, considerato anche il prezzo elevato.

Con l’uscita di PSVita ci attendiamo sicuramente qualcosa di rivoluzionario, che faccia dimenticare questi anni di immobilità artistica da parte dei programmatori di EA per PSP.

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