FIFA 06
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a cura di Sarednab
Ricordo ancora perfettamentente quando, alla tenera età di 14 anni, mia madre mi fece trovare, sotto l’addobatissimo albero di Natale, una confezione bianca in cartone (anche piuttosto fragile) che sulla facciata anteriore mostrava 2 giocatori in dribbling, una scritta rappresentante la piattaforma videoludica interessata (in quel caso l’amatissima Amiga 500) e un titolo che a quel tempo risultava ancora sconosciuto, il quale rispondeva al nome di Fifa International Soccer. Una cosa è certa, in questi 12 anni di acqua sotto i ponti ne è passata a valanghe, e Fifa, a quel tempo il capostipite delle simulazioni calcistiche, ha dovuto subire periodi di alti e bassi, cedendo scettro e trono al titolo di casa Konami. Ma qualcosa sembra essere cambiato…
Ritorno al passatoL’appuntamento annuale con le serie sportive targate EA è ormai diventata una tradizione videoludica a cui ogni giocatore vi partecipa con piacere. La domanda di rito in ogni nuova apparizione è sempre la stessa; un quesito posto nel tempo e mai cambiato negli anni, il quale ha sempre ricevuto esito negativo nella serie di Fifa, vale a dire “ce la farà questa volta?” La risposta quest’anno sembra essere in tutto e per tutto positiva, ma prima di andare avanti con l’illustrare questo prodotto parliamo di eventi antecedenti, ossia pubblicazioni iniziali della serie, per capire di cosa stiamo parlando e del perché di tante polemiche.La prima apparizione di Fifa, denominata appunto Fifa International Soccer, fu un vero successo; un nuovo modo di vedere il calcio, una ventata d’innovazione nel mondo sportivo che allora vedeva i successi più acclamati e venduti in titoli come Sensible Soccer o Kick Off. Fu introdotta per la prima volta in un gioco di calcio la regola del fuorigioco e l’esaltazione per l’elevata tecnica e l’esplosiva giocabilità era immensa. Col passaggio al mondo 3D, il vero successo della serie (ancora oggi il caposipite dei vari Fifa) fu Fifa ’98 – Road to World Cup. Giocabilità spaziale, grafica mostruosa, stadi ottimamente riprodotti erano solo alcuni degli elementi che decretarono il successo di quell’indimenticabile gioco. Il tempo dei premi non tardò a decadere e le successive incarnazioni del suddetto titolo andarono in immediato declino. Ogni anno la speranza di vedere un titolo sportivo degno di tale nome vennero pian piano abbandonate, fin quando arrivò sul mercato il rivale per eccellenza del titolo EA, ossia Winning Eleven (o PES, se preferite). Anno dopo anno, uscita dopo uscita, il successo del titolo EA calò notevolmente. Tanta grafica e poca giocabilità erano la ricetta (mal riuscita, se vogliamo) del calcio della Electronic Arts.Ora, dopo 12 anni dalla sua prima apparizione, fa’ capolinea sul mercato il titolo che potrebbe in un certo senso accendere i motori della macchina del tempo e ritornare al successo del passato.
Urla dalla panchinaUna volta installato il gioco, saremo deliziati da un’introduzione degna di oscar, accompagnata da forti musiche da capogiro. L’adrenalina, innegabilmente, ne subisce le conseguenze incrementando il livello a tal punto che non vedrete l’ora di iniziare la vostra prima partita. Il menù ci offre, come di consuetudine, le stesse scelte comuni per la maggior parte dei titoli targati EA. Potrete decidere se fare un’amichevole “al volo”, gareggiare per vincere una coppa o un campionato. Troviamo inoltre la modalità allenatore che aggiunge al titolo un pizzico di gestionalità che di certo non guasta. Potrete cimentarvi in ogni angolo della panchina per gestire al meglio la vostra squadra. Ovviamente, l’entrata di un nuovo allenatore nel mondo del calcio non potrà godere della potenza delle squadre più forti (scordatevi di scegliere l’Inter…mamma mia, chissà quante polemiche suciterà questo mio commento :P), ma dovrete partire da club minori per far carriera e aspirare a titoli più alti e prestigiosi. Avrete a che fare con una serie di fattori che influenzeranno le prestazioni dei vostri pupilli in campo. Ogni scelta presa varierà l’umore deli giocatori, a partire dalle cose più semplici (come il fisso stazionamento nelle panchine a bordo campo da parte del giocatore), fino a quelle più complicate da gestire (come la vittoria di un qualche tipo di competizione).Una volta marchiati questi fattori non ci resta che mettere la…
…palla al centroCredo che questo sia il momento più atteso dell’intera recensione. I motivi, le impressioni e il taglio netto col passato deriva dalla sezione gestita sul campo da gioco. Iniziamo col dire che il vecchio gameplay è stato chiuso nel cassetto lasciando campo aperto a un nuovo stile di gioco che ne esalta notevolmente la giocabilità. Niente più partite arcade (dimenticatevi il vecchio metodo di prendere la palla in difesa con un giocatore e far segnare lo stesso), ma mosse ragionate col cervello. Infatti, a differenza dei precedenti titoli della serie che vedevano tonnelate di grafica e giocabilità scarsa, qui è stata data meno importanza per i poligoni impressi su schermo, per far spazio alla gestione globale sulle pedine numerate in campo. Nel significato più comune del termine, tutte le premesse fatte dai produttori per il lancio di questo titolo sono state mantenute a pieni voti. Certo, a volte risultano un po’ scattosi i movimenti, ma grossomodo ogni termine è stato rispettato. Il miglior modo con cui potrete godere in ogni forma il nuovo sistema di controllo ovviamente viene dato dall’utilizzo di un Pad (per chi avesse laversione PC quindi c’è poco da fare). Le azioni rispondono prontamente ai comandi, anche se una cura maggiore rivolta alla traiettoria dei tiri sarebbe stata la ciliegina sulla torta che avrebbe completato il tutto. I giocatori “autonomi” cercano in ogni modo la giusta collocazione risultando preparati ed efficaci nel campo di gioco. I vari passaggi di palla tra i calciatori appaiono precisi e spesso dobbiamo far fronte all’abilità dell’avversario rendendo ogni colpo il più diretto possibile affinchè il nostro rivale non si impossessi della sfera. Ogni azione, quindi, va pensata facendo risultare il sistema di gioco molto simile a quello presente in PES.Questa volta i ragazzi della EA hanno fatto centro…badate bene che il prodotto non è perfetto, ma l’entusiasmo con il quale mi accingo a scrivere questa recensione è dato sopratutto dal fatto che la direzione in cui si stanno muovendo questi ragazzi è proprio quella giusta.Il livello di realismo rappresentato in questa nuova incrarnazione raggiunge i giusti livelli, equilibrato da un sistema di controllo molto simile a quello di PES, e nonostante pecchi ancora in alcuni punti riesce a far godere i 90′ (fittizzi) di gioco nel migliore dei modi.Inoltre il livello dell’intelligenza artificiale che fa da padrone al titolo, è sicuramente ben equilibrata e ottimamente impostata (ovviamente in baso al livello di difficoltà selezionato).
Un occhio di riguardoTecnicamente Fifa è sempre stato un prodotto valido e ben presentato al pubblico. Questa volta, almeno a livello grafico, qualcosa è cambiato. Lo stile a volte vi sembrerà troppo “cubettoso” e nonostante la buona rappresentazione facciale dei giocatori in campo (tra l’altro parliamo della bellezza di più di 10000 calciatori) il corpo non sarà perfettamente rappresentato. La rappresentazione su schermo degli stadi (almeno quelli più famosi) è ben fatta. Vedere San Siro riprodotto così fedelmente riesce a far commuovere ogni sportivo. Purtroppo, dato il numero di stadi considerati “importanti”, solo pochi avranno quel maniacale dettaglio che tutti cerchiamo, mentre gli altri saranno solo…stadi. Inutile dire (mi pare quasi scontato) che come ogni anno avremo licenze e casacche ufficiali aggiornatissime.Giocabilità, grafica…cosa manca? Ma certo, l’aspetto sonoro! Su questo aspetto signori, alzo le mani. Niente da dire ai ragazzi del team. Cori stupendamente riprodotti, musiche da capogiro, comprendente pezzi recenti e famosi (si riesce a trovare il cd originale? :P) e commento ben realizzato da Bruno Longhi e Aldo Serena (nonostante, rare volte, il repertorio di frasi varia dal ridicolo all’assurdo). Alzate quindi il volume, ne varrà la pena…
Passaggio, tiro…GOL!Infatti i ragazzi della EA hanno fatto un bel gol, trasformando il vecchio Fifa e dando alla luce un prodotto capace di regalare le emozioni che una partita imprime ad un tifoso, e in grado di competere con IL gioco per eccellenza. Personalmente trovo che il gioco Konami sia ancora qualche gradino più avanti al pupillo di casa EA ma, si sa, il giudizio di un titolo sportivo è puramente personale. Non ci resta che attendere qualche settimana per vedere la nuova incarnazione di PES5 sui nostri monitor, ma fino ad allora saprete che un tiro in porta di tutto rispetto è stato fatto dalla Electronic Arts. Se avete qualche dubbio, magari provate prima la demo, nonostante le differenze col prodotto completo siano evidenti, potrete comunque farvi un’idea di cosa sto parlando. E ora scusatemi, ma Inter – Milan mi attende in campo…
– Sistema di controllo rivoluzionato
– Fronte audio da capogiro
– Longevità garantita
– Graficamente non eccezionale
8.0
Commentare un gioco del calibro di Fifa non è mai cosa semplice. Le parole si sprecano nella recensione, ma la valutazione di un titolo calcistico è sicuramente un giudizio puramente soggettivo e personale. La domanda che vi frulla in mente in questo momento è sicuramente “è meglio di PES?” Beh, a mio avviso la EA deve fare ancora un po’ di strada per toccare la vetta del successo attualmente occupata dal titolo Konami, ma la direzione verso la quale si sta muovendo fa ben sperare per un confronto diretto nei prossimi anni. Nonostante questo Fifa 06 rimane un ottimo prodotto. Acquisto consigliato a tutti i fan della serie e a chi, come me, è amante del gioco del calcio. Il divertimento è assicurato.
Voto Recensione di FIFA 06 - Recensione
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