Recensione

F.E.A.R. - First Encounter Assault Recon

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a cura di Sarednab

Una delle sensazioni umane più spiacevoli e meno appaganti è senza ombra di dubbio la paura. La paura ci rende deboli, indifesi e a volte schiavi di noi stessi. Proprio su questa tematica i Monolith (già autori dell’ottima serie di “No One Lives Forever”, “Alien Vs Predator” e “Tron 2.0”) basano il loro ultimo prodotto, F.E.A.R. – First Encounter Assault Recon, cercando di far riemergere quelle sensazioni di brivido ogni qual volta le nostre mani vengano a contatto con la famigerata accoppiata Mouse + Tastiera. La campagna pubblicitaria creata attorno a questo titolo con lo scopo di accrescerne l’interesse è stata ben progettata e ricca di corpose anteprime che non mancavano di lasciare l’utente senza fiato. Quello che resta da vedere è se effettivamente le premesse fatte dalla casa sviluppatrice manterranno intatte le speranze di chi si accinge a spendere bei bigliettoni per l’acquisto di questo gioco…ma ora non abbiate paura…continuate a leggere.

Inquietante bambinaIn ogni horror che si rispetti (film o videogame), deve esserci sempre l’estrema presenza che rimanga impressa come icona futura (un pò come l’immagine del prete che si accinge a entrare nella casa, nella locandina de “L’esorcista”). Anche F.E.A.R. dispone di questa sagoma misteriosa e lugubre, e nonostante non si tratti di mostri o zombi, ma bensì di una semplice bambina dall’innocente apparenza, riesce a imprimere tensione verso coloro che la stanno a guardare. Meglio andare con ordine…L’immagine iniziale ci mostra un pazzo, uno psicopatico…una figura non propriamente identificabile e riconoscibile, ma comunque sofferente all’interno della sua cella 4×4; quando a un tratto uno spiraglio di luce entra dalla porta. Lentamente quest’ultima si apre, ma niente o nessuno si pone dalla parte opposta, solo una voce femminile non riconoscibile rimbomba nella mente dell’uomo; una voce inquietante, proveniente da una bambina che appare nella penombra, una ragazzina dal volto coperto da lunghi capelli castani e con un vestito rosso fuoco che le copre il corpo; questa ragazza in qualche modo imprime istruzioni con due semplici e coincise parole: Uccidili tutti! Caos, rivolta, oppressione…queste sono solo una parte delle situazioni che si verranno a creare dopo questo avvenimento, in quanto l’uomo, una volta in libertà, si inserisce a capo di una stirpe di soldati geneticamente modificati (egli compreso). E’ proprio in questa parte della storia che appare il vostro personaggio, colui a cui sarà affidato l’ingrato compito di mettere ordine all’interno di un luogo tanto ostile quanto cupo. Vestirete i panni di un neo-assunto in un organizzazione tattica-militare superiore a ogni genere di difesa governativa; questa associazione corrisponde al nome di First Encounter Assault Recon, o F.E.A.R. per gli amici. Ma perchè mandare in missione una recluta con appena una settimana di servizio in un corpo di difesa così tecnologicamente avanzato? La parte alta della scala gerarchica di questa associazione ha notato sin da subito gli ottimi requisiti del vostro curriculum, sopratutto la capacità di muovervi con incredibile velocità, innalzando all’inverosimile i riflessi che un normale essere umano disponga. Vi ritroverete così a cacciare cloni militari comandati dal pazzo Paxton Fetter. Ma non finisce qui, infatti da quando questa storia ha avuto inizio c’è qualcosa in voi che vi turba. Non si sà come giustificare questa situazione, ma capite sin da subito che ci sia una connessione logica tra voi e la bambina. Che ne dite, avete voglia di continuare col genere horror o preferite cambiare canale?

Visione spettralePer fare in modo che un prodotto scarichi la giusta quantità di horror e adrenalina attraverso la sua rappresentazione su schermo (grande o piccolo che sia) è necessaria la corretta dose di elementi che aiutino a completare in larga scala quello che possiamo definire un set da paura. Nulla deve essere lasciato al caso, ogni piccolo elemento, anche quello che magari potrebbe risultare insignificante agli occhi di chi lo sfrutta, deve essere reso unico per un’imponente esperienza da brivido. Su questa falsariga si sono mossi i creatori di questo splendido gioco, sviluppando un prodotto che non solo rispetta tutte le condizioni sopra elencate, ma le sfrutta nel migliore dei modi. La rappresentazione fittizia di un mondo parallelo con un ambiente in forte declino è rappresentata con gran classe e lo si nota sin dalle prime immagini di gioco, quando farete la vostra prima apparizione nella squadra F.E.A.R.. L’ambiente che circoscrive le sequenze di gioco è stato curato nel minimo dettaglio e il motore grafico utilizzato rende giustizia a un prodotto che sfiora (se non addirittura tocca) la vetta della perfezione. Durante le numerosi fasi di sparatorie non potrete far altro che ammirare il gran numero di effetti particellari che circonderanno il vostro personaggio. Gli ambienti sono quasi-completamente modificabili, quindi ogni pallottola che fuoriesce dalla canna del vostro fucile o pistola andrà a creare una componente differente su una rappresentazione digitale quale che sia il muro, o magari semplici oggetti presenti nelle varie stanze. I nemici muoiono con gran classe, e ogni colpo di pistola impresso su un determinato punto del corpo nemico provocherà un movimento “reale” a quella che potrebbe essere la pressione di una pallottola su una determinata zona. Inoltre, anche in fase di morte, i nemici riescono a far fuoco consumando la loro ultima forza vitale con la speranza di centrarvi con qualche scarica di pallottole. La gestione della fisica degli oggetti è solo la lode di una laurea già acquisita da questo prodotto. Toccando qualsiasi oggetto presente, colpendolo con pistola o scaraventandogli un nemico contro, tutto subisce un movimento che riproduce ogni singolo centimetro lo spostamento che lo stesso potrebbe assumere nel mondo reale. Altra nota che esalta in maniera esponenziale questo titolo è la gestione delle luci e dei vari effetti di illuminazione. Anche la rappresentazione degli ambienti marini ha i suoi tocchi di classe, diffondendo riflessi su acqua che hanno dell’incredibile. Il buio contribuisce a creare il fascino del genere horror, questo si sà, ma qui le cose vanno ben oltre. La struttura dinamica delle luci che si focalizzano sui vari ambienti in maniera fissa o intermittente, verrà a identificare ogni ambiente con ostilità…senza parlare delle stanze in cui l’illuminazione è assente e dovrete avanzare servendovi della comune amica torcia (ormai oggetto di culto per questa tipologia di giochi). Uno dei pochi appunti che si può fare per il comparto grafico sta nel fatto che i cadaveri nemici, così come i fori impressi sul muro dopo una sparatoria, spariscano dopo poco tempo…un dettaglio che sicuramente non infastidisce la maggior parte di voi, ma potrebbe comunque infastidire i più scettici (ehm…me compreso). Un altro neo è sicuramente dato dalle esose richieste hardware. E’ vero che la qualità grafica è mostruosa, ma dovrete disporre di una macchina molto potente per godere in pieno di queste sue caratteristiche.Ora veniamo alla rappresentazione sonora dell’ambiente di gioco. Il genere horror (così come avviene per i thriller) ha bisogno di un adeguato comparto musicale che riesca a creare tensione nel giocatore/spettatore, con la capacità di immergere completamente l’interessato all’interno del mondo digitale su cui si muove il suo alter-ego. Le musiche che accompagneranno i vostri passi sono degne dei migliori film horror in circolazione e riescono a dare quella giusta dose di timore su ogni avanzamento nei vari luoghi aumentando o diminuendo le tonalità sonore. Anche gli effetti sonori che circonderanno ogni azione sono ben rappresentati, i colpi di pistola così come le varie esplosioni. Andrebbero migliorati sicuramente gli effetti che si hanno con il contatto sull’ambiente di gioco e il parlato digitalizzato, che talvolta risulta appartenere più a un film comico che a un horror. Questa in effetti è una nota dolente all’interno di un prodotto che rasenta la perfezione…ma come si dice, nessuno è perfetto!

Tattiche nemicheL’intelligenza artificiale sbalordirà chiunque abbia avuto a che fare con la “semplice” concorrenza. In uno scontro a fuoco, vivrete ogni volta situazioni differenti che vi imporranno di pensare a tattiche diverse per raggirare il nemico. I soldati che vivono con il solo scopo di ammazzarvi, non solo reagiranno in maniera immediata e ogni volta differente, ma verranno a creare un proprio modo di contrastarvi che molto spesso vi metterà alle strette. Le tattiche di combattimento che utilizzano varia in maniera molto frequente, e non parlo solo di variazione in combattimenti diversi, bensì essi modificano il proprio stile di attacco anche nello stesso combattimento; cercano di trovare il modo di attaccarvi in massa e circondarvi. Saranno in grado di nascondersi in maniera molto efficace e cercheranno di trovare qualche via alternativa al fine di arrivare all’obbiettivo prefissato, cioè voi! Dovrete fare attenzione a ogni rumore che potrete provocare in zona, ogni suono strano che giunge nell’orecchio avversario corrisponderà a stato d’allerta. Ma attenti però…i nemici oltre a sentire i vostri rumori sono in grado di vedere i vostri errori, quindi l’uso inopportuno della torcia in ambiente circondato da personale nemico renderà più facile la caccia alla volpe, giovando guardie che si apprestano a farvi a pezzi. Pensano, vedono e sentono…che volete di più?

Non abbiate pauraDiciamocelo chiaro, F.E.A.R. è un gran gioco, un mix tra azione e horror riuscito alla perfezione. Tutti gli elementi analizzati fino ad ora non fanno altro che esaltare le sue qualità e potenzialità; e secondo voi, dopo tutti questi chicchi dorati il prodotto potrebbe perder punti sui 2 aspetti cardini di ogni titolo quali giocabilità e longevità?! La risposta ovviamente è no.La giocabilità si attesta su livelli altissimi, magari decorato in maniera non suprema da un’elevata difficoltà di gioco (comunque completamente settabile e gestibile), ma forte di elementi unici che consentono a questo FPS di entrare nell’olimpo dei giochi del genere. Il movimento del protagonista è accompagnato dall’ormai fedele accoppiata mouse + tastiera e elementi quali il bullet-time (Max Payne docet.) renderanno l’azione di gioco ancora più coinvolgente. Ebbene si, con la pressione di un tasto, il tempo che vi circonda rallenterà notevolmente i passi, senza che la vostra velocità nei movimenti cali (sentirete la voce distorta dei nemici che urlano frasi del tipo “E’ troppo veloce!”…vi gaserà non poco). Questo vi dà un estremo vantaggio rispetto al nemico, in quanto sarete in grado di prevenire molte sue mosse. Le armi sono ben rappresentate, ma dovrete fare attenzione nell’uso inappropriato delle stesse, in quanto le munizioni non hanno frequenza di ritrovamento elevata e molto spesso vi ritroverete a fare i conti con delle situazioni di crisi dovuta proprio all’assenza di armi. Nella vostra sacca (o inventario se preferite) potrete trasportare un massimo di 3 armi.La tensione è mantenuta sempre su livelli altissimi e già dopo i primi minuti di gioco sarete paragonabili a un filo tirato al massimo a cui serve un niente per spezzarsi; elementi horror vi faranno compagnia sin da subito e non vi nascondo che in più di qualche occasione mi sono ritrovato dall’altra parte della stanza per l’improvvisa apparizione di qualche creatura non identificata.Tutti questi elementi contribuiscono ad aumentare la longevità finale. Vi ritroverete seduti ore e ore su quella sedia con la sola speranza di riuscire a capire chi siete, incollandovi davanti al monitor senza rendervi conto del tempo che vi trascorre intorno.Infine, la sezione Multiplayer è stata creata con delle sezioni classiche e alcune più atipiche (le troverete nel box qui sotto), ma senza ombra di dubbio tutte molto divertenti a accattivanti.

HARDWARE

Requisiti minimi: Processore da 1,7 Ghz, 512Mb di Ram, Scheda Video 64Mb, DirectX 9.0c, 5 Gb liberi su hard diskRequisiti consigliati:
Processore da 3 Ghz, 1Gb di Ram, Scheda Video 256Mb, DirectX 9.0c, 5 Gb liberi su hard disk

MULTIPLAYER

Possibilità di diverse tipologie di gioco Online, comprendenti i classici Deathmatch, Eliminazione, SlowMo Deatmatch, Cattura la bandiera.

– Grafica assolutamente perfetta,

– Musiche d’atmosfera,

– Grande giocabilità,

– Atmosfera horror da brivido, attenti…

– …avrete davvero paura!

– Con qualche accuratezza grafica in più avrebbe raggiunto la perfezione,

– Effetti sonori migliorabili.

9.2

Siamo arrivati alla fase conclusiva. Tutti si aspettano nel commento finale la risoluzione dell’enigma dell’acquisto del titolo, magari qualcuno salta addirittura la recensione e si dedica alla sola lettura di questa parte finale per cercare di capire la qualità del prodotto. Proprio per questo non mi sento di aggiungere altro a quanto già detto nei vari punti di discussione, la sola cosa certa è che i ragazzi della Monolith hanno creato uno degli FPS più belli fino ad oggi, e non me ne vogliano gli altri.

Azione, stategia, tattica e terrore sono gli elementi cardine di questo prodotto che mi sento consigliare a chiunque sia un fortunato possessore di PC. Peccato solo per le esose richieste hardware, ma ciò non toglie che F.E.A.R. è un oggetto di culto da avere nella propria collezione; un videogioco da giocare e rigiocare…a meno che non abbiate paura!

Voto Recensione di F.E.A.R. - First Encounter Assault Recon - Recensione


9.2

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