Recensione

F.E.A.R.

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a cura di Redazione SpazioGames

E’ trascorso un anno dall’uscita della versione originale nata su PC e altri sei mesi dalla successiva conversione per Xbox 360. La nuova console Sony non poteva naturalmente rinunciare a uno degli sparatutto in soggettiva a sfondo horror meglio riusciti degli ultimi anni: First Encounter Assault Recon (d’ora in poi F.E.A.R.). Dopo tutto questo tempo il titolo sarà ancora attuale? Gli sviluppatori avranno sfruttato a dovere le caratteristiche della nuova console Sony? Non vi resta che scoprilo continuando a leggere la recensione.

Una missione particolareIn F.E.A.R. impersonerete una recluta di un corpo speciale segreto, chiamato First Encounter Assault Recon che si occupa di fenomeni paranormali. Il vostro compito sarà quello di individuare e fermare un certo Paxton Fettel, un folle che sembra essere manipolato da una misteriosa bambina, la quale gli chiede esplicitamente di “uccidere tutti”, a comando di un potente esercito di cloni il “cattivo di turno” si prepara ad esaudire il desiderio della ragazzina. Singolare la scelta da parte dei superiori di affidare un caso di tale importanza e segretezza ad un novizio, a parer loro tuttavia le abilità dell’agente in questione sono semplicemente fuori dalla media e particolarmente indicate per l’insolita missione. Fin da subito noterete una sorta di legame particolare tra il soldato e l’inquietante bambina, la quale più volte si divertirà a prenderci in giro con disturbanti visioni distorte della realtà, ma molto spesso simboliche e vari flashback che aiuteranno a comprendere meglio il passato della ragazzina piena di rabbia.

SlowMo, il bullet time secondo MonolithLa caratteristica che contraddistingue il protagonista da un semplice soldato sta soprattutto nei suoi ottimi riflessi, sfruttabili attivando la modalità SlowMo (che ricorda molto il Bullet Time già visto nel 2001 nell’ottimo Max Payne), utilizzandola, tutto ciò che vi circonda rallenterà: I movimenti degli avversari, i proiettili da loro esplosi, la deflagrazione di una granata ecc. Il beneficio che può trarre il giocatore da questa abilità sta nel fatto che mentre tutto rallenta, la velocità del protagonista rimane elevata, fornendo quindi un notevole vantaggio sui nemici, ben realizzati gli effetti particellari che vengono evidenziati durante l’utilizzo della slow motion come per esempio le scie d’aria lasciate dai proiettili e le esplosioni.

Intelligenza Artificiale avanzataSicuramente una delle cose che più colpisce insieme all’ottima atmosfera di gioco è l’I.A. dei nemici, molto evoluta. Più di una volta può capitare di esser messi alle strette da parte degli antagonisti i quali reagiranno in modo molto intelligente e ponderato a seconda delle vostre azioni; mentre in molti videogames il nemico non esita mai a “buttarsi a capofitto” verso il giocatore, in F.E.A.R. succede il contrario, gli avversari preferiranno utilizzare al meglio l’ambiente per disporsi in modo tattico oppure per nascondersi, in modo da tendervi un’imboscata. In altri casi possono sfruttare le caratteristiche dei livelli per accerchiarvi oppure colpirvi alle spalle e comunque non rimarranno inerti a subire i vostri colpi ma cercheranno di difendersi nel modo più opportuno. Mentre ci muoviamo dovremo stare attenti a non fare troppo rumore, a non mostrare la propria ombra e a non utilizzare la torcia in modo da riuscire a ottenere un buon piazzamento e colpire così i nemici di sorpresa e da una posizione favorevole.

Il sistema di controlloIl controllo tramite SIXAXIS è abbastanza preciso: prendere la mira risulta facile, anche senza opzioni di mira assistita. I controlli del gioco, abbastanza complessi per un FPS, sono stati mappati discretamente bene, con azioni che si usano di frequente, come lo Slow-Mo, associate ai tasti dorsali, mentre quelle che riguardano gli oggetti, come la torcia o la selezione delle granate, sono state associate al D-pad. Discutibile però la scelta di impostare la selezione dell’arma unicamente scorrendo la lista di quelle disponibili, o il posizionamento del tasto adibito a tale funzione proprio sopra al tasto di fuoco.

Il comparto tecnicoL’atmosfera del gioco è affascinante grazie ad una storia intrigante che si svela passo dopo passo. Tutto questo però non avrebbe il giusto impatto senza un’adeguata realizzazione tecnica. In questo senso la versione migliore è sicuramente quella per computer. Il porting su Xbox 360 non aveva deluso grazie ad una realizzazione tecnica curata anche se in quell’occasione alcuni dettagli erano risultati inferiori come ad esmpio la realizzazione delle ombre. Ora è il turno della versione Ps3 e purtroppo dobbiamo notare che anziché dei progressi sono stati compiuti dei passi indietro. Sono presenti tutti gli effetti delle versioni PC e Xbox 360, come il blur durante lo Slow-Mo, gli effetti particellari e i danni causati dai proiettili all’ambiente, ma non appaiono molto ben definiti. A dire il vero, tutto il gioco non appare ben definito. Non solo per il dettaglio delle texture, che non è molto elevato, ma sembra che le immagini siano state renderizzate in bassa risoluzione, ed in seguito upscalate in HD risultando in definitiva poco nitide. Il framerate è stabile nella maggior parte delle situazioni, tranne alcune occasioni dovute ai caricamenti.Tra gli elementi positivi rimane la gestione delle ombre che è comunque sempre d’effetto, basti notare le proiezioni generate dal fuoco di una nostra arma applicate alla maggior parte degli elementi che compongono la scena 3D.Le animazioni dei personaggi inoltre sono molto buone, realizzate tramite la tecnica ragdoll, è davvero un piacere vedere come i nemici cadano a terra dopo un colpo letale o accusino il danno provocato da un proiettile in modo realistico, altra nota positiva la più che discreta interazione coi fondali arricchita da tutti i vantaggi del supporto del motore fisico Havok. Per quanto riguarda la realizzazione degli ambienti notiamo che non è stato utilizzato un numero elevato di poligoni anche se come descritto precedentemente la vera nota dolente è la qualità delle textures che offrono un livello di definizione inadeguato per una console come la Playstation 3. Ultima annotazione tecnica, i caricamenti fra un livello e l’altro risultano essere troppo lunghi, e anche se fortunatamente non sono presenti durante l’azione, attendere più di trenta secondi per passare al livello successivo potrebbe risultare stancante.

Un sonoro da brividi!L’intrigante atmosfera che si respira nel gioco è arricchita da un sonoro di ottima fattura, con musiche azzeccate ed effetti sonori terrificanti, non mancheranno tocchi di classe come risate malefiche da parte della bambina ed altri suoni disturbanti che, se accompagnati da una volontà da parte del giocatore di volersi far spaventare dal gioco e da una dovuta preparazione pre-partita, (giocare al buio e con delle buone cuffie) offriranno un’esperienza di gioco sicuramente spaventosa!L’unica pecca nel comparto audio sta nel doppiaggio in italiano di scarsa qualità, purtroppo le frasi pronunciate da parte dei nemici spesso sono senza enfasi.

Multiplayer, azione istantanea F.E.A.R. è giocabile anche in multigiocatore fino a 16 players, le modalità disponibili comprendono: Deathmatch, deathmatch a squadre, conquista la bandiera, eliminazione, nella quale ogni giocatore dispone di una singola vita, vince ovviamente l’ultimo che sopravvive, eliminazione a squadre ed infine le modalità in SlowMo. Queste ultime differiscono dalle altre per l’implementazione del bullet time caratteristico del gioco, attivabile a patto di aver raccolto il potenziamento adatto, chi utilizza questa caratteristica lampeggia di blu e diviene visibile sull’HUD di tutti i giocatori, diventando quindi facilmente localizzabile, utilizzando questa abilità il tempo rallenta per tutti, ma ovviamente il detentore dell’abilità ha maggiori benefici, potendo reagire più velocemente rispetto ai nemici, se si viene però uccisi si perde il power up, che cade a terra e può essere raccolto da chiunque.Le mappe disponibili non sono numerose, spesso riprendono il design dei livelli del single player, fortunatamente sono ben strutturate e di varie dimensioni, per soddisfare tutte le esigenze. Per quanto riguarda la modalità azione istantanea si tratta semplicemente di una tipologia di partita in cui l’obiettivo è uccidere tutti gli ostili presenti in una delle mappe disponibili, a seconda del tempo impiegato, della precisione, della vita e dell’armatura persa si riceve una valutazione.

Extra versione PS3La versione Playstation 3 di F.E.A.R. è provvista di alcuni contenuti esclusivi. È presente infatti una missione bonus che permette ai giocatori di vedere ciò che è accaduto al primo arrivo della Delta Force all’Armachan, dopo l’invasione di Fettel ed i suoi replicanti, ed è sbloccabile superando il quarto Intervallo della modalità Campagna.Gli altri contenuti esclusivi includono una nuova arma, lo shotgun a fuoco rapido Watson SAS-12, e tre mappe multiplayer: due mappe deathmatch, Hotel e Fogne, ed una mappa CTF chiamata Ecosfera.

– Atmosfera terrificante

– Ottima I.A.

– Conversione grafica inadeguata

– Gli extra non compensano i problemi tecnici

6.5

Pur essendo penalizzata da una grafica inferiore e da caricamenti più lunghi, questa versione di F.E.A.R. resta caratterizzata dal solido gameplay che ha reso famoso il gioco. L’acquisto è consigliato a tutti coloro i quali non abbiano già giocato a F.E.A.R., e non hanno la possibilità di provare le versioni disponibili per le altre piattaforme. Purtroppo la mancanza di un’ottimizzazione adeguata nel processo di conversione impedisce al titolo di esprime le elevate potenzialità di cui dispone.

Articolo a cura di:

-SolidSnake- e Garese

Voto Recensione di F.E.A.R. - Recensione


6.5

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