Recensione

F-Zero GX (Jap)

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a cura di akira fudo

Era l’inizio degli anni 90 quando la Nintendo commercializzò il Super Famicom (Super Nes in occidente), la sua console a 16 bit, e per l’occasione titoli di punta e vere e proprie killer application furono il trittico di games costituiti da Super Mario World, Pilot Wings ed F-Zero.Di questi tre giochi quello che mostrò maggiormente le potenzialità della console Nintendo fu proprio F-Zero, il quale utilizzando al meglio il famigerato mode-7 (coprocessore grafico) riuscì a mostrare una grafica che rese al meglio la sensazione di velocità e fluidità unita ad un senso di tridimensionalità. Insomma, all’epoca nessuno rimase impassibile di fronte a tale gioco ed oggi possiamo dire che in un certo senso la stessa cosa potrebbe ripetersi con la nuova edizione di F-Zero sviluppata per Game Cube.Prima di tutto occorre un attimo di raccoglimento per il fatto che oggi a poco più di 10 anni di distanza dalla sua prima apparizione, tale gioco risulta sviluppato non più dalla Nintendo, ma dalla Sega, rivale di sempre ed oggi preziosa collaboratrice.Non possono non tornare in mente ai giocatori più anziani i vecchi ricordi delle diatribe fra Mega Drive e Super Famicom, su quale console fosse la migliore e sul fatto che proprio F-zero rappresentava un gioco irrealizzabile sulla console Sega.Detto ciò non mi resta che entrare nel merito di quest’ultima produzione della Sega, che come prima sottolineato, rappresenta una vera svolta nell’industria dei games poiché mostra come nel tempo vecchi “nemici” possano diventare grandi alleati in futuro, ed affidare lo sviluppo di un titolo così importante proprio alla Sega è un sintomo ancora più chiaro di come i vecchi tempi siano ormai andati persi per sempre e di come l’industria dei videogiochi sia cambiata in modo radicale.

Il solito concept?Il concept base del primo F-Zero (ed anche delle versioni N64 e GBA) prevedeva sfide ambientate nel futuro fra macchine in grado di raggiungere folli velocità grazie al fatto di correre su cuscini elettromagnetici.Tale concept, occorre subito precisarlo, è rimasto del tutto invariato e coloro che hanno giocato anche i prequel non potranno non provare un piacevole deja-vu appena poseranno i loro occhi su F-Zero GX.Infatti tutto è rimasto immutato (in un certo senso) e troverete molti dei soliti modelli di vetture, gli stessi protagonisti (più alcuni nuovi) e anche piste caratterizzate dalle solite curve impossibili.Insomma una cosa la possiamo affermare con certezza: tutto ciò che caratterizzò al meglio i titoli precedenti è stato fedelmente trasposto anche in questa nuova edizione, senza però tralasciare l’inclusione di nuovi elementi che finiscono per impreziosire al meglio una meccanica di gioco già di per se perfetta ed appagante.I controlli sono rimasti immutati e molto facili da gestire prevedendo sempre i soliti tasti per: l’acceleratore (A), il freno (B), il turbo(Y), i deflettori (L-R).A queste funzioni aggiungete la possibilità di cambiare inquadratura (mediante la croce digitale), compiere delle rotazioni (tasto Z), molto utili nelle curve più strette, e la possibilità di utilizzare una sorta di barriera (tenendo premuto il tasto X) in grado di scansare avversari troppo invadenti e di farvi compiere repentini spostamenti laterali molto utili per cambiare traiettoria.Quindi come era lecito aspettarsi non sono state apportate modifiche sostanziali alla meccanica di gioco e questo aspetto andrà preso in esame secondo i personali punti di vista che ognuno di noi ha; ovvero coloro che desideravano una versione con una impostazione dei comandi ed una giocabilità immutata resteranno soddisfatti, mentre coloro che si aspettavano radicali cambiamenti rimarranno parzialmente delusi.Ho appena citato il termine parzialmente poiché la giocabilità resta sempre ottima ed ancora in grado di conferire grandissime soddisfazioni grazie ad una calibrazione dei controlli perfetta e ad un’ottima risposta dei comandi ad ogni vostra piccola sollecitazione.Diciamo che molto impegno dovrete impiegare nell’usare al meglio i deflettori, poiché solo grazie ad essi potrete riuscire ad affrontare le curve più impensabili, anche se il talune circostanze neanche l’aiuto dei deflettori sarà sufficiente e dovrete necessariamente o frenare oppure premere Z per effettuare una rotazione (cosa alquanto consigliata visto che vi permette di andare sempre al massimo della velocità donando anche molta spettacolarità al tutto).Poi i turbo non sono limitati al numero di giri che dovrete compiere (come nel primo F-Zero per intenderci, dove ad ogni giro veniva assegnato un nuovo turbo), ma dipenderanno dalla vostra barra energetica visto che ogni volta che ne azionerete uno essa diminuirà; quindi riuscendo a ricaricarsi sopra tutte le apposite corsie (a volte presenti anche tre volte nel tracciato) potrete usufruire di un numero elevatissimo di turbo, e vi anticipo che anche i vostri avversari nei livelli di difficoltà più avanzati faranno uso di loro costringendovi sempre a correre con poca energia per impiegarla appunto in turbo.L’intelligenza artificiale dei vostri sfidanti non è eccezionalmente evoluta al livello di difficoltà “novice” e dovrete prestare loro attenzione soprattutto nelle fasi iniziali di ogni gara, ovvero quando qualcuno potrebbe addirittura spingervi fuori pista, ma nonostante ciò alcuni di essi (soprattutto i vostri rivali, che saranno segnalati con un apposita scritta “rival”) vi daranno del filo da torcere e non mancheranno sfide testa a testa per arrivare primi al traguardo; inutile dirvi che ai livelli di difficoltà “standard” ed “expert” le vetture pilotate dalla cpu presenteranno una notevole AI e sarete costretti a sfruttare al meglio tutte le caratteristiche di ogni tracciato per riuscire a vincere (quindi dovrete avere bene presente la collocazione dei vari turbo, costituiti da frecce gialle, e quella dei salti gravitazionali).Comunque arrivare già alla fine di una gara richiederà moltissimo impegno visto che la struttura di alcune piste spesso presenterà spazi vuoti o pericolosi bivi che potranno farvi precipitare nel vuoto, perdendo così una delle vite a disposizione (cinque per campionato) e facendovi ricominciare la gara dall’inizio.Quindi concludendo l’esame sul parametro giocabilità posso tranquillamente affermare che il lavoro svolto dalla Sega è sicuramente ottimo e come già detto in precedenza farà la felicità di coloro che speravano in una meccanica di gioco immutata; ovviamente non mancano innovazioni, che pur non essendo sostanziali contribuiscono a migliorare una già rosea situazione, ma che non sono in grado di donare più spessore per coloro che speravano in un cambiamento radicale del gameplay oppure in una sua maggiore innovazione…… de gustibus………

Una gioia per gli occhi!Ebbene si!Il comparto tecnico di F-Zero GX rappresenta una vera gioia per gli occhi e senza mezze misure posso affermare che il gioco in questione è il titolo graficamente più “impressionante” mai visto sul GameCube!Preparatevi ad un’orgia di poligoni ed effetti grafici mai visti prima, ed il tutto a 60 fotogrammi per secondo costantissimi.Prima di tutto occorre lodare il design dei tracciati che mostra sempre un’ottima ispirazione mostrandoci piste futuristiche ambientate in tutte le varie situazioni ambientali e climatiche immaginabili; troverete piste situate al centro di città (Mute City ed Aeropolis), altre situate in mezzo al mare (Big Blue), a foreste (Green Plant), dentro crateri vulcanici(Fire Field) e persino piste “psichedeliche” (Phantom Road vi darà l’impressione di stare dentro una discoteca).Ovviamente non mancano anche situazioni atmosferiche differenti come il vento generato dai tornado di “Sand Ocean” o la pioggia di “Lighiting”, entrambi resi benissimo.Poi va precisato il fatto che, contrariamente a quanto divulgato da molti, fra i vari effetti grafici è presente anche il tanto osannato bump-mapping, grazie al quale viene conferito il senso di ruvidità dell’asfalto in diversi tracciati.Infatti molte piste non faranno uso di tale effetto visto che proporranno tracciati trasparenti oppure vi permetteranno di correre dentro veri e propri cilindri, in situazioni al limite della vostra capacità d’orientamento.Tutte le piste vantano, come già detto, un notevole dettaglio grafico e non di rado vi capiterà di fermarvi ad ammirare quanto “ben di Dio” avrete davanti agli occhi, ma ciò che maggiormente colpisce è il fatto che, spesso, i fondali siano animati; così vi capiterà di vedere insegne luminose in continuo cambiamento, navi spaziali volanti ed anche una sorta di pistoni giganti immergersi nella lava (inutile parlarvi anche dello splendido effetto con cui la lava è animata oltre che la presenza di varie fumate di calore che continuamente invaderanno la vostra pista).Le texture sono di ottima fattura essendo spesso in alta definizione, anche molto varie, e non mancano i canonici effetti luce dovuti dalla luce del sole, dallo scintillio delle vetture fra di loro e così via, completando al meglio (come se ce ne fosse bisogno) una già stupenda situazione.Poi vanno menzionati anche i moltissimi tocchi di classe inseriti appositamente per il piacere di coloro che hanno posseduto le vecchie console Nintendo e così non potrete non notare nella pista “Port Town” la presenza del vecchio robot bianco-rosso optional del Nes (una delle periferiche più inutili, ma allo stesso tempo megalomani, della storia dei videogiochi).Passando ad analizzare le vetture occorre precisare che esse non vantano un dettaglio elevatissimo (comunque sempre più che sufficiente), ma il fatto che ne siano presenti trenta su schermo (senza il più “pallido” rallentamento) e che molte di loro abbiano addirittura sfumature di bump-mapping rende piena giustizia anche a questo aspetto del comparto tecnico (nei replay potrete ammirare anche la presenza all’interno di esse dei loro rispettivi piloti).Le musiche sono ben riuscite e si sposano benissimo con il tipo di gioco e, soprattutto, con il tipo di ambientazione in cui correrete.Inutile dirvi che coloro che hanno giocato i vecchi episodi di F-Zero proveranno un brivido di piacere risentendo i remix dei vecchi brani (la musica di Mute City è “biblica”) e non mancano ovviamente nuove composizioni sempre molto curate e perfette per il gioco.Va segnalata anche la presenza di un buon doppiaggio (in inglese) che nei vari filmati (realizzati decisamente bene) saprà fare la felicità di coloro che hanno dei rudimenti della lingua anglosassone vista la loro ottima comprensibilità.Gli effetti sonori sono realizzati benissimo e soprattutto “esagerati”, come l’eccessivo accento dei turbo che non fa altro che estremizzare al massimo la sensazione di velocità e di pazzia che inevitabilmente proverete compiendo giri della morte o salti nel vuoto ad altitudini esagerate!Concludendo l’analisi sul comparto tecnico di F-Zero GX non si può non lodare gli Amusement Video (team interno di Sega che ha sviluppato il gioco) per essere riusciti a sfruttare al meglio le potenzialità tecniche del Game Cube fornendoci una versione di F-Zero che sotto tale punto di vista non ha rivali su nessun’altra piattaforma (i vari Wipe Out o Quantum Redshift per quanto belli non sono al livello di F-Zero GX, il quale non ha un solo difetto grafico!).

Quanto tempo ci giocheremo?Parlando della longevità, come detto prima, occorre tenere presente i propri gusti personali e non si può tralasciare il fatto che F-Zero GX sia un racing-game futuristico pensato quasi esclusivamente per gli hardcore gamers.Quindi coloro che hanno voglia di cimentarsi in sfide in puro stile arcade basate sulla loro prontezza di riflessi e spericolarità troveranno pane per i loro denti vista la grandissima quantità di modalità di gioco presenti; nel dettaglio troverete le seguenti modalità:

-Gran Prix: la classica modalità di gioco di ogni F-Zero in cui potrete selezionare il campionato da affrontare.All’inizio avrete a disposizione la “Ruby Cup”, “Sapphire Cup” e la “Emerald Cup”, ma nel corso del gioco se ne aggiungeranno altre) ed il relativo livello di difficoltà (novice, standard ed axpert), che vi servirà per guadagnare punti e scoprire nuovi extra.

-Vs Battle: modalità che vi permetterà di fare sfide con gli amici settando il numero di giri ed il tipo di split screen (orizzontale o verticale) se sarete in due. Va precisato che il gioco mantiene anche in quattro giocatori la stessa velocità e fluidità, a scapito (più che giustificato) del dettaglio dei fondali.

-Time Attack: modalità in cui potrete cimentarvi per migliorare i vostri record.

-Practice: in questa modalità invece potrete correre liberamente nei vari tracciati al fine di imparare per bene le caratteristiche di ogni pista, ed io invito caldamente chiunque ad utilizzare questa modalità poiché conoscendo per bene i tracciati potrete avere la meglio nelle varie gare e soprattutto provare moltissima soddisfazione.

-Story: nella modalità storia faranno la loro apparizione molti filmati i quali mostreranno la vicende di Captain Falcon e dovrete affrontare una serie di prove che porteranno la sua storia ad evolversi fino alla sfida finale con Black Shadow. Va precisato che le varie sfide saranno molto impegnative e richiederanno una guida pulita al limite del possibile… insomma sarà veramente dura arrivare fino alla fine.

-Replay: qui potrete caricare i vostri replay salvati e così riammirali mediante moltissime opzioni che vi permetteranno, fra le tante cose, di ruotare la loro angolazione come meglio vorrete.

-Customize: questa modalità rappresenta forse una delle maggiori innovazioni poiché potrete acquistare (con i punti vinti nel “Gran Prix”) altri piloti (e relative vetture) da utilizzare nelle altre modalità di gioco ed anche componenti per costruire voi stessi la vostra vettura personale (avrete a disposizione un garage in grado ci contenere tre vetture).Poi potrete anche creare il vostro logo e colorare come meglio vorrete la vostra vettura mediante un editing molto semplice e funzionale.

-Option: inutile dirvi che qui potrete settare vari parametri dei comandi e regolare l’audio e la posizione dello schermo come vorrete.

-Pilot Profiles: qui potrere vedere la scheda personale di ogni pilota che avrete acquistato nella modalità “customize”. Va segnalata la presenza di una traccia musicale diversa per ogni personaggio e la possibilità di ruotare ed ammirare ogni veicolo nel dettaglio. E’ presente anche una scheda personale che spiega il passato dei personaggi, ma per una sua comprensione è necessario aspettare una release occidentale.

Alla luce di tutte queste modalità è evidente la lunghissima longevità che F-Zero GX offre e mi sento di segnalare anche il fatto che il livello di difficoltà contrariamente a quanto divulgato non è assolutamente calibrato male, ma molto bene e dopo un po’ di pratica non faticherete ad arrivare primi al livello di difficoltà “standard” e troverete sfide accese solo nella modalità “story” ed al livello di difficoltà “expert”.

-Tecnicamente ineccepibile sotto ogni punto di vista

-Giocabilità immutata e controlli molto precisi

-Decisamente longevo in singolo ed infinito in compagnia

-Non sarebbe stato possibile sperare in una trasposizione migliore!

-Alcuni potrebbero non apprezzare il sistema di controllo

-Il senso eccessivo di velocità potrebbe dare fastidio ad alcuni

-Un leggero clipping in alcune piste (decisamente trascurabile)

9

Dopo diversi anni ritorna una delle saghe più riuscite di sempre della grande N e non possiamo non elogiare la scelta di avere conferito lo sviluppo agli Amusement Video, visto che il risultato finale non tradisce minimamente le aspettative e riesce nel difficilissimo compito di riproporre in chiave ultra moderna una meccanica di gioco ed un feeling datati ma al tempo stesso ancora vincenti e molto divertenti.

Tecnicamente ci troviamo di fronte ad un vero capolavoro, il titolo più impressionante al momento disponibile per il Cube, ed anche sotto il profilo della longevità la presenza di molte modalità di gioco, di tantissime piste e della possibilità di giocare anche in quattro non fa altro che elevare all’infinito la durata di F-Zero GX.

Insomma, questo gioco rappresenta un felice “ritorno” per tutti coloro che hanno sempre amato questa saga e nel suo genere si pone indiscutibilmente come il miglior gioco mai realizzato, quindi non ci resta che ringraziare il team di sviluppo per l’ottimo lavoro svolto e buttarci a capofitto nelle competizioni della Formula Zero!

P.S. La versione jap presenta sottotitoli in inglese solo nel menù principale, quindi se non avete paura degli ideogragrammi procuratevene una copia anche subito, altrimenti aspettate una versione più comprensibile (ad Ottobre il gioco dovrebbe essere disponibile in versione pal con tanto di sottotitoli in italiano).

P.P.S. il 9 della grafica consideratelo come un 9,5

Voto Recensione di F-Zero GX (Jap) - Recensione


9

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