EyeToy: Antigrav
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a cura di Blade
Sto in città e vedo gente grindare sui corrimano. Sto al mare e vedo gente cavalcare le onde. Sto in montagna e vedo gente sfrecciare sulla neve. Denominatore comune: la tavola, un mezzo tanto semplice quanto efficace per dare sfogo alla propria fantasia, pazzia, voglia di velocità e per attirare le simpatie della gente, da sempre col sogno di averla vita sulla forza di gravità.Ed è così che il mondo dei videogiochi, costantemente sensibile alle ultime tendenze, ha puntato da anni su sport come lo snowboard o la skateboard, riscuotendo un’incredibile successo, “Tony Hawk” in primis. Ecco, prendete proprio quest’ultimo titolo come esempio, aggiungetegli un’ambientazione futuristica e l’elemento innovativo dato dalla telecamerina Sony: siete pronti a decollare con “EyeToy: Antigrav”!
Tutti a bordo!Come ormai ben saprete, l’EyeToy offre il massimo dell’interattività possibile, sminuendo di fatto il ruolo del joypad e privilegiando i movimenti del corpo. Però quest’ultimo prodotto sviluppato dalla Harmonix (famosa soprattutto per i giochi musicali come “Frequency”, “Amplitude”, “Karaoke Revolution”) si differenzia dal passato della telecamerina per due sostanziali motivi.Innanzitutto “Antigrav” non è una collezione di mini-games, ma un titolo specializzato e basato su corse futuristiche a bordo di hoverboards.In secondo luogo, non proietta direttamente l’immagine del giocatore su schermo, ma ne rileva i movimenti per determinare le reazioni del character.Esso può essere selezionato tra gli otto disponibili divisi in quattro squadre (Talon, Stinger, Sonar, Scarab). Di tutti sono particolarmenti curati il look ed il lato psicologico, tanto che ognuno durante la scelta esclamerà una frase simbolica atta a contraddistinguerlo dagli altri e ad avvicinarlo maggiormente al nostro carattere. Dopo aver scelto il personaggio, ci verrà in soccorso un pratico “tutorial”, dove prenderemo familiarità con i controlli superando alcune semplici prove sotto la guida ed i consigli vocali di un maestro.
Il futuro è in voloIn solitario queste competizioni “volanti” possono essere interpretate in due maniere. Scegliere la modalità “Velocità” significa avere come unico scopo la prima posizione in tre gare sullo stesso circuito per sbloccarne poi di altri (in totale sono cinque), insieme a degli upgrades per il nostro alter-ego. Se a prima vista può sembrare un compito improponibile data la caparbietà degli avversari, per fortuna i percorsi sono costellati di scorciatoie, rail (monorotaie) a cui agganciarsi per raccogliere power-up per acquisire velocità, oltre alle classiche “zone di accelerazione” che mettono il turbo alle tavole.Nella modalità “Stile”, il gameplay esula dal concetto “vince chi arriva primo al traguardo” e concentra la sua attenzione sulla qualità della corsa. In pista ci siamo solo noi ed un punteggio standard da eguagliare o superare a forza di acrobazie folli e raccolta items. Ma non è così semplice come può sembrare, perchè mi stavo dimenticando che c’è un tempo limite!!!Ricordiamoci anche che l’EyeToy nasce come una party-periferica, in grado cioè di divertire più persone e se finora il multiplayer era stato ottimamente sfruttato dai titoli precedenti, non si può dire altrettanto di “Antigrav”. Va bene che si possono coinvolgere sino a quattro giocatori, però il difetto è la mancanza di una corsa “in contemporanea”. Nessuno split-screen: scegliamo se essere “veloci” o “stilosi” e gareggiamo da soli, sfidando il fantasma del migliore.Ultima e meno importante è la sezione “Extra”, accessibile dal menù principale e limitata ai filmati, i punteggi record ed i crediti degli sviluppatori.
Colpi di testaGià dall’inizio il gioco ci chiede di fissare il viso in un cerchietto in modo da poterne riconoscere gli spostamenti. Esso è infatti il punto di riferimento per guidare il personaggio scelto tra gli intricati e complessi tracciati. Spostiamo la faccia a destra o sinistra e lo direzioniamo, mentre ci sono delle varianti a seconda del momento. Se siamo per strada la abbassiamo e usufruiremo del turbo, se siamo sulla rail ci accucciamo/saltiamo ed eviteremo gli ostacoli, se siamo in volo, muovere il volto in senso verticale corrisponderà a prendere o perdere quota. Le mani, oltre ad avere un ruolo fondamentale per interagire coi menu, servono in-game per raccogliere gli items e per effettuare le acrobazie. Quest’ultime si realizzano solamente quando si è in aria, dopo essere saltati dalle rampe, ma sono decisamente poche. Come detto in precedenza, non c’è la nostra figura su schermo, ma possiamo comunque tenere sotto controllo la posizione ed i movimenti grazie ad una piccola icona posizionata in basso sulla destra.
Nel blu dipinto (non solo) di bluIl titolo Sony ha un’impostazione futuristica e la realizzazione tecnica non fa altro che esaltarla. Sotto l’aspetto estetico, il gioco si contraddistingue per una grafica piacevole, ricca di effetti speciali come riflessioni e trasparenze ed una scelta cromatica azzeccatissima. Sbalorditivi i circuiti che, seppur molto limitati nella quantità, brillano per vastità e per la libertà “di corsa” che ci concedono. Infatti, abbondano le rail a cui agganciarsi, rampe da cui saltare, cerchi da oltrepassare mentre si è in volo, ecc., senza contare le automobili volanti che ci ostacoleranno il percorso!!! Il motore grafico è impeccabile, esente da cedimenti di frame-rate ed in grado di offrire una notevole sensazione di velocità; proprio per ciò sarà necessario anticipare i movimenti, salti ed accucciate per evitare di cadere. A causa di questo turbinio di immagini, passa quasi inosservata la scarsa cura del dettaglio, con i modelli poligonali, soprattutto del “contorno”, piuttosto approssimativi.Il sonoro è composto essenzialmente di musiche dance-techno, selezionate e remixate dagli Apolli 440 (vi ricordate la pompatissima “Stop te rock” di qualche anno fa?) che ben si integrano con l’atmosfera del gioco. Per il resto, ci sono i soliti effetti come il motore dell’hoverboard, che non stupiscono più di tanto e le voci dei characters a sottolineare una buona/pessima prestazione.
– Nuova idea per l’EyeToy
– Circuiti pregevoli
– Realizzazione tecnica soddisfacente
– Coinvolgente
– Acrobazie minime
– Poco curato il multiplayer
7.2
“EyeToy: Antigrav” è un titolo ambizioso, perchè cerca finalmente di dare una svolta allo sviluppo della produzione per la telecamerina Sony. Al contrario del passato, non c’è più l’immagine del giocatore su schermo, ma vengono catturati i suoi movimenti in real-time per influenzare le reazioni dell’hoverboarder. Da sottolineare anche la maggiore cura del gioco in singolo, mentre il multiplayer appare poco coinvolgente. In uno spettacolo audio-visivo che ci farà immergere al meglio nelle competizioni del futuro di sky-surfing, sono i pregi a superare i difetti. Se volete cambiare, se rimpiangete i tempi dell’ormai dimenticato “TrickStyle” per Pc (“Antigrav” è la sua copia spiccicata) o se semplicemente adorate il brivido della velocità, l’ultimo prodotto Harmonix è quello che cercavate.
Voto Recensione di EyeToy: Antigrav - Recensione
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