Recensione

Exit DS

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a cura di Star Platinum

Sviluppato originariamente da Taito Corporation nel 2006 per PSP, Exit DS rappresenta un chiaro adattamento dell’omonimo brand che, prima sul portatile di casa Sony e successivamente sul servizio Live Arcade di Xbox 360, era riuscito a riscuotere un buon successo di critica nel recente passato. L’attesa per questa versione DS è comunque stata utile, in quanto gli sviluppatori hanno cercato di perfezionare al meglio il particolare concept di questo puzzle game soprattutto in relazione alle caratteristiche tecniche e al sistema di controllo del portatile Nintendo. Ad una prima osservazione sembra di trovarsi di fronte ad una produzione piuttosto superficiale, ma alcuni elementi introdotti riusciranno presto a farvi cambiare idea, coinvolgendovi all’interno di una meccanica intensa e divertente. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Riflettere o scappare?Fin dai primi istanti di gioco risulta impossibile non riconoscere in Exit DS quelle sensazioni tipiche dei vecchi arcade, in cui l’elevato livello di difficoltà era spesso accompagnato dalla necessità di utilizzare la materia grigia per riuscire a superare situazioni apparentemente semplici, ma troppo spesso affrontabili solo con una buona dose di ragionamento e strategia. Per certi versi la struttura potrebbe addirittura ricordare un platform, se non fosse per delle dinamiche più riflessive ed un senso di sfida a tratti decisamente superiore alla media. Lo scopo del gioco consiste nel controllare il vostro alter ego, dotato di sembianze molto particolari e per certi versi estremizzate e fin troppo astratte rispetto ai titoli recenti, cercando di porlo in salvo da numerose situazioni di pericolo. All’interno di numerose ambientazioni multilivello dovrete infatti muovervi in luoghi in cui gli incendi la faranno da padrone e che non offriranno molte vie di scampo se non un’unica uscita per sessione, da raggiungere cercando di trovare i corretti passaggi da percorrere e quelli invece da evitare in quanto trappole mortali. Descritta così la struttura potrebbe apparire alquanto superficiale e semplicistica, ma vi assicuriamo che le dinamiche proposte vanno ben oltre la semplice ricerca di un luogo sicuro verso cui dirigersi. Oltre agli imprevisti di cui vi abbiamo accennato in precedenza, il gioco mette l’utente in condizione di dover scegliere non soltanto la soluzione migliore per la propria incolumità ma anche tutta una serie di accorgimenti per risolvere i problemi generati dalla forzata convivenza con altri soggetti. Ogni livello presenta infatti un certo numero di individui che letteralmente bloccati dal panico, che per essere soccorsi dovranno necessariamente venire accompagnati con estrema attenzione e attraverso azioni spesso forzate. Le dinamiche proposte assumono indubbiamente un’importanza fondamentale ai fini del gameplay, in quanto gli oltre cento livelli proposti alterneranno numerose situazioni ed ognuno necessita di un diverso approccio, più o meno cauto, per essere portato a termine nel migliore dei modi. Dal punto di vista della meccanica, altrettanto influente può essere considerato il sistema di controllo adottato, che descriveremo a breve, in grado di ampliare l’elemento strategico del gioco a fronte di tutta una serie di comandi da impartire nella giusta sequenza per realizzare le azioni desiderate.

Il fattore DSSi parla spesso di produzioni poco performanti rispetto alle caratteristiche di un sistema, eppure almeno da questo punto di vista Exit DS appare in grado di distinguersi rispetto alle altre versioni grazie a dei comandi ben pensati e che richiederanno per forza di cose molta attenzione ed allenamento per essere sfruttati al meglio nella loro particolarità. Tutto ciò sembra essere stato fatto appositamente per permettere al giocatore di sperimentare un approccio per certi versi strategico, seppur rapportato ai mini tempi di reazione da adottare, oltre che in relazione a sequenze di una certa complessità da realizzare con i pulsanti. Il gioco sfrutta il touch screen attraverso un’impostazione base del percorso da seguire, ma non disdegna l’impiego di pulsanti e D-Pad per l’esecuzione di numerose mosse indispensabili per superare alcuni ostacoli o attivare determinati comandi. Dopo un primo periodo di ambientamento, l’azione risulta fluida e divertente, nonostante un ritmo non sempre continuo ed un coinvolgimento fortemente condizionato dalla vostra passione per i puzzle game. Di diverso impatto appare invece la realizzazione tecnica, sicuramente uno degli aspetti meno curati del gioco e che sarebbe stato opportuno ottimizzare per questa versione DS. Sia ben chiaro che non si tratta di un elemento così importante da compromettere il divertimento in senso generale e per quanto la tipologia di gioco proposta non richieda certo un comparto grafico di alto livello ma piuttosto funzionale all’azione, resta qualche rammarico per uno sviluppo non certo perfetto. Lo stile che permea il gioco è ben riconoscibile e per certi versi accattivante grazie alla stilizzazione di ambienti e personaggi, ma nonostante si possa parlare di un livello qualitativo tutto sommato discreto per il portatile di casa Nintendo, in particolar modo se si vanno ad osservare gli effetti grafici in generale e l’omogeneità tra elementi 3D e 3D il tutto appare come un passo indietro se paragonato a quanto la serie era riuscita ad ottenere nel recente passato su altri lidi analoghe.Piuttosto anonimo il sonoro, con brani di sottofondo non disprezzabili, ma effetti sonori che appaiono datati e spesso riciclati per più situazioni. La longevità è piuttosto elevata ed anche il livello di sfida non va certo sottovalutato, tuttavia questi fattori da soli non bastano a rendere Exit DS una produzione di alto livello, a causa di una struttura solo in parte approfondita nei contenuti proposti e tecnicamente inferiore alle aspettative. Se siete dei veri appassionati di puzzle game fateci comunque un pensierino.

– Concept intrigante

– Più di cento livelli da affrontare

– Ottimo livello di sfida

– Tecnicamente si poteva fare meglio

– Sistema di controllo non perfetto

– Ritmo discontinuo

6.5

Exit DS può essere definito come un puzzle game per certi veri atipico, grazie al buon mix di elementi presenti, che di fatto rendono il gioco sufficientemente appassionante da risultare immediato e mai noioso. La meccanica introdotta dagli sviluppatori offre interessanti spunti strategici che evolveranno progressivamente nonostante alcuni cali di ritmo nel gameplay. L’ottimo livello di sfida è supportato da un divertimento tangibile e concreto, cui si abbina però una realizzazione tecnica non certo sconvolgente ed in generale ad una configurazione del sistema di controllo che non può certo essere definita perfetta.

Se riuscirete a passare oltre questi difetti potreste ritrovarvi per le mani un prodotto piacevole ed in grado di farvi divertire a prescindere dalla vostra conoscenza del genere trattato. Ancora una volta il Nintendo DS si dimostra piattaforma ideale per sperimentazioni ludiche tratte da idee particolari.

Voto Recensione di Exit DS - Recensione


6.5

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