Recensione

Exhumed

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a cura di Kyo

L’antica città egizia di Karnak è stata invasa da una forza sconosciuta e il paese è in preda al caos.Molti si sono addentrati nella valle di Karnak nel tentativo di scoprire la provenienza di una simile malvagità, ma nessuno a mai fatto ritorno.Il futuro del nostro pianeta è ora affidato al più abile guerriero disponibile. Esplorando le zone della valle sopra e sotto la superficie dovrà scoprire quello che sta succedendo.Ma attenzione, la presenza di questa forza misteriosa ha fatto resuscitare molte creature assetate di sangue, tutte desiderose di impossessarsi delle anime umane.Utilizzando tutte le armi lasciate alle spalle dai precedenti (poco fortunati) visitatori, dovrà eliminare praticamente tutto ciò che si muove e riuscire a portare a termine la missione.

Cosa si cela dietro l’angolo?Exhumed è uno di quei giochi in tipico stile Doom, dove dietro ogni angolo si può nascondere un imprevisto che può causarci una brutta fine.Già dall’inizio del gioco cominceremo a fare a fettine svariati scorpioni blu giganti, dotati di una straordinaria capacità di saltare e di un veleno assai letale.Poi giunti d’innanzi alla tomba di Ramses ci apparirà il suo fantasma che ci chiederà di fare luce sulla scomparsa della sua mummia, dandoci utili consigli sul da farsi.La prima arma che troveremo durante il cammino è la classica pistola, fortunatamente carica, le munizioni disponibili sono contrassegnate da una barra blu in basso allo schermo, mentre a destra c’è una barra rossa che indica lo stato di salute.Per orientarci durante la perlustrazione delle varie aree di gioco abbiamo a disposizione una bussola, situata sempre in basso allo schermo, tra le due barre rossa e blu.Inoltre premendo il tasto select si accederà ad un menù dove si ha la possibilità di consultare una mappa, che si andrà ad auto-costruirsi man mano che si procede per il livello; questo tipo di mappa si chiama automapping. Inoltre si ha la possibilità di verificare tutto l’arsenale disponibile e quali artefatti sono in nostro possesso.L’armamento che si andrà a collezionare è notevole, dalla pistola si passa al M -60, poi le granate, il lanciafiamme, per poi passare più avanti a vere e proprie armi magiche come scettri, anelli, ecc.per ricaricare tutte queste armi, bisogna raccogliere delle sfere energetiche, rilasciate dai vari mostri dopo che verranno da noi eliminati. Stesso discorso per la barra vitale, che verrà rigenerata grazie al raccoglimento di sfere rosse.Oltre alle armi, durante il gioco dovremo impossessarci a tutti i costi di vari artefatti che ci daranno la possibilità di continuare la nostra avventura, come ad esempio: i Sandali Magici, che ci permettono di effettuare salti prodigiosi per poter così raggiungere piattaforme inarrivabili, oppure la Maschera per Immersioni, che ci darà la possibilità di esplorare le profondità di pozze d’acqua e cunicoli subacquei, impossibili da percorrere normalmente.Riuscire a fare tutte queste cose non è affatto facile, grazie alla presenza di mostri di ogni genere pronti a saltarci addosso e sbranarci pur di non farci passare. Quindi prima di prendere una decisione bisogna fare piazza pulita di tutti i mostri presenti nella zona. Durante il gioco mi è capitato di assistere a una scena raccapricciante, dove due mostri litigavano fra di loro finchè uno dei due non veniva soppresso dall’altro! Questo sta a testimoniare la grande cattiveria dei mostri presenti nella valle di Karnak.Come se non bastassero i mostri, nei vari Dungeons sono presenti trabocchetti di ogni genere, realizzati appositamente per i visitatori indesiderati. Palle di fuoco, acido solforico, burroni nascosti sono sempre dietro l’angolo, quindi bisogna tenere gli occhi aperti prima di tirare una leva o schiacciare un interruttore.

Campo Base, mi sentite?Un’altra cosa molto importante che si dovrà fare durante il gioco è quella di riuscire a costruire una trasmittente per poter contattare il campo base, il quale invierà un elicottero che ci porterà in salvo una volta portata a termine la missione. Per farlo, abbiamo la possibilità di collezionare i vari componenti del trasmettitore, sparsi qua e là per i livelli, spesso situati in punti difficili da raggiungere.Per localizzare meglio i vari componenti, si deve prestare attenzione ad un beep sonoro, sempre più vicino ed insistente, che sta ad indicarne l’esatta posizione.Per capire quanti componenti ci mancano per completare il trasmettitore, ci basterà consultare l’inventario.Una volta terminato il gioco ci rimangono sempre dei segreti da scoprire, ma su questo non voglio approfondire.

Aspetto TecnicoLe ambientazioni sono molto varie e diversificate, realizzate con una struttura molto complessa e ben studiata. Ho notato che rispetto alla versione per Saturn le varie ambientazioni sono leggermente differenti, ciò può far piacere a chi desiderasse giocare a questo titolo con qualche variazione. Gli effetti di luci e ombre sono stati usati in maniera eccellente, tanto da far sembrare vere le varie locazioni. I mostri, così come i vari oggetti interattivi, sono stati realizzati bidimensionalmente, ma non sfigurano rispetto all’ambientazione.Le texture sono rese più che bene, come le varie raffigurazioni sui muri o sul pavimento.Le musiche sono realizzate in tipico stile egiziano, alcune molto coinvolgenti in stile Indiana Jones, le quali una volta udite difficilmente verranno dimenticate. Quindi musiche di grande atmosfera e di grande effetto (le stesse della versione Saturn), compresi effetti sonori ben fatti, e molto divertenti, compresi i lamenti dei vari mostri quando vengono colpiti o eliminati.La giocabilità è buona grazie all’utilizzo di tutti i tasti del joypad, che ad ognuno dei quali è stata assegnata una funzione diversa.Ho notato però, che rispetto alla versione Saturn, qui è difficile colpire i nemici volanti, poichè non si dispone di auto-target, quindi bisogna obbligatoriamente alzare la mira prima di sparare a nemici come Poiane o Vespe Giganti, questo può metterci un pò in difficoltà quando i mostri ci assalgono numerosi.La longevità è garantita dalla grande varietà degli scenari, e dal buon assortimento di armi disponibili. L’esigenza di possedere alcuni artefatti inoltre, ci obbliga a rivisitare le locazioni precedentemente terminate, per imboccare strade prima inaccessibili, e forse questa caratteristica può scoraggiare i giocatori meno esperti, mentre per i più abili è una sfida emozionante e misteriosa che invoglierà a portare a termine il gioco fino in fondo, dopodichè ci saranno sempre vari segreti da scoprire

– Grafica fenomenale

– Grande atmosfera

– Buone colonne sonore

– Controllo non sempre perfetto

– Un pò difficile

8.5

Devo ammettere che Exhumed è uno dei migliori titoli stile Doom, con una grafica eccellente, grandi ambientazioni, ottime colonne sonore visti su PSX nei primi anni. Un gioco che sa donare ore e ore di puro divertimento e avventura come nessun altro gioco sa fare.

Exhumed è un capolavoro che sta a testimoniare le grandi abilità dei Lobotomy, che hanno saputo sfruttare al meglio le capacità della console di casa Sony..

Voto Recensione di Exhumed - Recensione


8.5

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