Europa Universalis III
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a cura di Jackazz
Viaggio al centro della storiaEuropa Universalis III porta sui vostri schermi quel grande processo di civilizzazione che è l’età moderna. Gli studiosi d’oltralpe sono soliti dividere (con le dovute precauzioni) questo periodo storico in due fasi: la prima, di cui si occupa il gioco recensito, è comunemente chiamata Early modern history e muove i suoi passi della scoperta dell’America fino agli albori della rivoluzione francese. Per completezza sarebbe scorretto indugiare sulla parte conclusiva dell’età moderna, la cosiddetta Late modern history, che veicola le trasformazioni europee iniziate con i moti del ’20 all’interno della prima guerra mondiale, che sancisce la definitiva caduta dell’ancien regime. Europa Universalis III (da qui in poi EU) si presenta dunque come un complesso titolo strategico, quasi gestionale, se vogliamo, che prende le dovute distanze da giochi quali Civilization ed Age of Empires. In EU tutto è “progresso, scienza ed incivilimento”: avrete a che fare con crisi diplomatiche e negoziati bellici, trattati di pace e guerre di successione, gestione di apparati burocratici sempre più complessi e mire espansionistiche di stati limitrofi; dovrete difendere i vostri interessi commerciali ed egemonici e garantirvi un posto nei secoli a venire.Il capolavoro Paradox non cede a compromessi e, a dispetto di una curva d’apprendimento decisamente non alla portata del giocatore occasionale, regala agli appasisonati di storia una vera e propria gemma. Ma passiamo ai fatti:– terzo capitolo delle serie strategica più ambiziosa di sempre– 250 stati formati in tutto da 1700 province interamente conquistabili– oltre 300 anni di storia a vostra disposizione– interfaccia grafica ed intelligenza artificiale migliorate– utilissima funzione di tutorial inclusa all’interno
Gameplay UniversalisCome sottolineato poche righe più in alto, Europa Universalis III non è uno “strategico” nel senso stretto a cui siamo abituati oggi. Risulta anche inopportuno e forzato giudicarlo entro questi termini. Il titolo Paradox prende una costola di Civilization, la macchinosa gestione dell’apparato bellico ritrovato in Rome: Total War, eleva il tutto all’ennesima potenza e regala un respiro degno di una enciclopedia. La libertà concessa è generosa: tra matrimoni combinati, 17 forme di governo disponibili, possibilità di cambiare nomi e fattezze ai protagonisti della storia, vi sembrerà davvero di possedere le sorti del mondo.All’espansione territoriale corrisponde la crescita economica e la conseguente gestione della forza: gli aspetti da tenere sotto controllo in EU sono moltissimi e vi occorrerà non poco allenamento per acquistare una certa confidenza con il “gioco”. Aggettivo riduttivo, se considerato quanto detto finora. Difatti la serie di EU si appresta sempre più a divenire una simulazione completa, la cui fruizione richiede al giocatore impegno a assiduità. Tornando al gioco, è possibile apprezzare alcuni elementi di contorno come le finestre informative che non mancheranno di fornirvi un quadro più dettagliato su contesti come la crescita demografica, la perequazione fiscale ed il livello di inflazione. Rispetto ai passati capitoli si nota fin da subito la maggiore cura riposta nella realizazzione dei mneu, che appaiono ora più “moderni”, accattivanti ed ordinati.Nel corso del gioco sarà vostro compito favorire od impedire la tollerenza verso questa o quella religione, aprire i vostri orizzonti commerciali nei confronti di questo o quello stato. Da non perdere, in coda, i filmati in computer grafica, la cui qualità si dimostra eccelsa fotogramma dopo fotogramma.
Let’s make HistoryLa ricostruzione storica di EU è ineccepibile, non vi sono date fuori posto ne imprecisioni: tutto risulta curato con grande attenzione, a partire dall’apparato militare, differenziato tra unità d’artiglieria, corpi specializzati, cavalleria di supporto e molte altre unità, passando per le strutture governative edificabili a vostro completo piacimento, per giungere infine alle “idee nazionali”, di cui parleremo più avanti.Nel corso dell’età moderna si contrapposero numerosi sistemi di governo: nel primo ‘500 le Diete Imperiali e gli Stati Generali francesi; nella Spagna seicentesca un sistema di consigli. Questo per evidenziare la fondamentale importanza del consenso all’interno di EU. Applicate una monarchia assoluta ad una Francia in subbuglio dopo i fatti del 1789 e potrete vedere il sangue scorrere per le strade di Parigi. Europa Universalis III pone nelle vostre mani il timone della storia, sarà poi vostro compito governare il vascello. Dovrete tenere conto delle cause di formazione dello Stato Moderno e comportarvi di seguito, allontanando progressivamente i poteri dalla figura del sovrano e spianando la strada alla democrazia. Oppure potrete decidere di instaurare una dittatura basata sul Terrore e reprimere nel sangue qualunque forma di rivolta. Il grado d’azione del titolo Paradox è sorprendente. Nel caso abbiate effettuato manovre felici una volta alla guida del paese, potrete approfittare delle “National Ideas” punti esperienza da spendere in favore di innovazione commerciali e tecnologiche.Ulteriore punto a favore è la possibilità di scegliere la data di inizio del gioco e la nazione con cui affrontare questo lungo cammino. A differenza dei titoli precedenti, questo terzo capitolo è completo di un esaustivo tutorial che si prenderà la briga di accompagnarvi, passo dopo passo, alla scoperta di questo strano ed ambizioso strategico.
HARDWARE
Sistema operativo: Windows 2000/XP Memoria richiesta: più di 512 RAM Processore: 1,9 GHz Pentium o Processore 100% compatibile CD-ROM: lettore necessario Scheda grafica: scheda grafica 3D con 128 MBMULTIPLAYER
Online e modalità cooperativa
– Grande libertà d’azione
– Longevità praticamente infinita
– Non adatto a tutti
– Grafica scarna
8.5
Europa Universalis III è un ottimo titolo, impegnativo e ben calibrato, forse non alla portata di chiunque ma più che congeniale agli appassionati di storia. Se l’interfaccia grafica si dimostra quantomeno curata ed ordinata, lo stesso non si può tuttavia dire del comparto audio, ridotto a pochi ed elementari effetti sonori. Si salva in extremis l’ottima colonna sonora, epica e maestosa, il cui sapore lirico tenderà a sottolineare le fasi più concitate ed emozionanti di questo grande titolo, dedicato a tutti i novelli Maggiori Von Trotta, in attesa di sguainare la spada e guidare il proprio paese verso la gloria ed il successo. Complimenti Paradox!
Voto Recensione di Europa Universalis III - Recensione
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