Recensione

Eurofighter Typhoon

Avatar

a cura di Bantha

Corre l’anno 2015 e la Russia decide che è ora di mostrare che la guerra fredda non è finita ma, anzi, si porta ad un nuovo livello. Ed è guerra.Il gioco inizia con una presentazione carina ma niente di eclatante, introducendo il giocatore a quello che sarà il suo scopo: difendere l’Islanda (sì avete capito bene) da una invasione di forze russe che utilizzerebbero l’isola come ponte per un attacco al continente americano. Per iniziare verrete posti davanti ad una schermata di opzioni che vi proporranno di incominciare la campagna durante il tempo di pace, guerra, avvio rapido e multiplayer. La missione in tempo di pace funge da tutorial che piano piano vi introdurrà all’escalation di violenza che porterà alla guerra per la conquista di quell’isola brulla e semidisabitata. Dopo aver fatto questa scelta si dovranno selezionare i piloti che faranno parte dello squadrone di caccia Eurofighter (un nome meno imbecille non potevano trovarlo?), il velivolo più avanzato tecnologicamente a disposizione dei “buoni”. I piloti sono di varie nazionalità (c’è anche un italiano che di cognome fa Armani…) e dotati di caratteristiche che non saranno lì solo per estetica ma saranno estremamente funzionali al gioco. Eh si perché qui arriviamo al cuore del gioco, la campagna: questa è strutturata in totale real time, mi spiego meglio. Mediante vari menù a scomparsa attivabili in qualunque momento sarà possibile ascoltare i bollettini di guerra, programmare le missioni da affidare ai piloti e gestire il tutto in modo rapido, comodo e funzionale. Ogni volta che affideremo una missione ad un pilota, questi partirà e l’affronterà sfruttando le sue conoscenze e propensioni. Sta poi al giocatore decidere se calarsi nei panni del pilota e guidare il suo aereo, osservare cosa fa l’IA, oppure saltare al comando di un aereo all’altro per gestire le fasi più critiche… Si, lo so sembra confuso, ma dopo dieci minuti si è già padroni della situazione e mentre ci sono già 4 piloti in giro per l’isola noi stiamo pianificando una missione e guidando un velivolo verso una colonna di carri armati! Le caratteristiche dei piloti serviranno anche, nel caso venissero abbattuti, per la sopravvivenza nelle galere avversarie, per il ritorno a casa… Il gioco in sostanza è una campagna virtuale completamente in tempo reale con l’aggiunta di un simulatore divertente ma non troppo complesso, ma ne riparleremo.Commento tecnico: La grafica. Ahi ahi, qui le note dolenti… non è assolutamente al passo coi tempi! I modelli degli aerei non sono molto dettagliati, i paesaggi spartani al massimo, il cockpit essendo virtuale non lo si conta nemmeno. Gli unici effetti degni di nota sono gli agenti atmosferici e le esplosioni e come questi si infrangono sul cupolino (occhio a non farvi colpire dai detriti degli aerei distrutti!) ma siamo molto lontani dalla beatitudine visiva di molti titoli passati! Ma come vi ho preannunciato né la grafica né il sonoro sono fondamentali in questo titolo. Il sonoro infatti è senza infamia e senza lode, buoni gli effetti atmosferici e i soliti dialoghi per radio ma inspiegabile l’assenza del rumore del motore se non dopo aver acceso l’afterburner… mah! Giungiamo ora all’aspetto cardine, il punto forte del gioco, che vi terrà incollati al monitor per cercare di fermare quei maledetti russi!( ooooppsss come la mettiamo ora che la Russia è entrata nella nato?) La parte simulativa del gioco infatti non è un mega polpettone alla Falcon 4 (e ve lo dice uno che lo ama alla follia) i tasti sono relativamente pochi per un simulatore e riuscirete a tenere a mente i fondamentali senza alcun problema. Il titolo in questione è dunque un piacevole connubio di vari generi, simulazione, strategia in tempo reale e azione, senza che nessuno di questi aspetti sia sbilanciato in confronto agli altri. Forse i puristi storceranno il naso, in fondo tutte queste cose le faceva anche total air war e in effetti questi è ancora superiore sotto molti aspetti a eurofighter, ma la semplicità d’utilizzo e la varietà di situazioni che il nuovo titolo Did propone, lo rendono maggiormente fruibile ad un target più ampio, sostanzialmente a chi ha poco tempo per giocare ma vuole comunque guadagnarsi una fetta di popolarità combattendo per la libertà! (brrr, sembra uno spot per dei supereroi)

-Ottima campagna.

-Facilità d’uso.

-Grafica non al passo coi tempi.

-Sonoro scialbo.

7.5

Che altro dire, il gioco non è di certo uno di quei titoli che passeranno alla storia ma si fa giocare molto bene ed è appassionante quanto basta per guadagnarsi un posto di rispetto nella softeca di ogni giocatore a cui piacciano i giochi dove si guarda alla sostanza, non solo alla grafica e al sonoro, in fondo ne abbiamo tutti le tasche piene dei film interattivi che ci vengono propinati in continuazione (chi ha detto metal gear solid 2?) no? Ho ragione o forse sono troppo vecchio? Io mi auguro che i giocatori a cui interessi il genere si procurino il gioco e lo sfruttino a fondo, sorvolando sulle pecche sopra esposte. E chissà che questa recensione non possa avvicinare qualche neofita!

Nota finale: la versione da me testata è dotata di due ottimi manuali elettronici, leggeteli mi raccomando!

Voto Recensione di Eurofighter Typhoon - Recensione


7.5

Leggi altri articoli