Recensione

Eurocops

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a cura di Sarednab

I giochi tattici, bellici, di guerriglia generale e comunque facente parte dell’ampia gamma (a volte troppo sopravalutata) di titoli a sfondo violento e combattivo, sono al giorno d’oggi i generi più gettonati dalla miriade di videogiocatori che prontamente fanno capolinea nei grossi centri di vendita videoludici presenti in territorio nazionale (a volte anche estero). Se pensiamo per un attimo che il tanto amato Tom Clancy ha ripetutamente messo in gioco questo tema, ogni volta con risultati sempre più convincenti e con successi sempre più esaltanti, lanciando e rilanciando espansioni e seguiti con la serie di titoli ispirati a “Raimbow Six”, riusciremo a capire come un maestro di gialli polizieschi possa aver fiutato la sindrome indiscussa del successo attraverso il suddetto genere. Come in ogni altro campo dove è presente un minimo di competitività, prontamente la concorrenza agisce presentando prodotti sempre più vari nel mercato, cercando di sobbalzare, spianare e in un certo senso tamponare l’originale classicità portata in campo dal titolo visto da molti come matrice.L’arduo compito in questione questa volta tocca proprio alla francese (se non erro) “Crazy Foot”, software house che si appresta a lanciare sul tortuoso campo da guerra il suo neo-pupillo che risponde al nome di Eurocops, titolo che si presenta come una derivata miscela (riuscita o meno lo scoprirete più avanti, anche se credo abbiate già dato una sbirciatina alla valutazione finale) tra 2 generi molto differenti; ovvero Action-Game (Raimbow Six) e Stealth Game (Splinter Cell). Riuscirà questa blasonata software house nell’arduo compito di spadroneggiare i titoli del genere dalle vette d’azione più gettonate del momento?

Esperienza sul campoLa realizzazione di Eurocops ha comportato non pochi sforzi agli sviluppatori. Il tempo impiegato per la strutturazione generale fino alla resa finale del prodotto è oscillato tra circa due anni di impegno profuso, tempo necessario per la relase finale di questa ambiziosa produzione, ma non solo… Per avere un’idea completa di cosa possa comportare la vera immersione tattica dei corpi speciali presi in esame dal titolo (diciamo pure i migliori sulla piazza, non potrebbe essere altrimenti), gli ideatori e relizzatori del prodotto (un team di sviluppo che conta nel suo organico circa 20 persone) si sono sottoposti a un vero e proprio addestramento tattico-bellico per un totale di oltre 80 ore di sessioni soft-air (lo “sport” che riproduce una simulazione tattica di guerra utilizzando armi ad aria compressa). I luoghi che hanno ospitato questi (duri) addestramenti sono tutti diversi e scelti singolarmente a seconda dei temi affrontati in gioco, comportando lo spostamento del team dalle aree urbane a quelle extra-urbane, per poi concludere con la zona industriale del luogo; il tutto è stato effettuato in territorio Olandese. L’intera operazione svolta è stata coordinata da un gruppo di professionisti di soft-air, saldando nella mente degli sviluppatori le giuste movenze basiche e tattiche da affrontare in campo bellico e quindi da imprimere all’interno di Eurocops.

Coordinazione tatticaL’ambientazione, divenuta ormai simbolo di classicità nei prodotti PC del genere, vi porterà all’interno di una fazione di gioco in cui vestirete i panni di una squadra d’elite, composta da uomini di esperienza superlativa in campo tattico, ognuno di essi addestrato e preparato alla battaglia con modi e abilità differenti. Lo scopo sarà quello di contrastare e abbattere il terrorismo che sempre più frequentemente avanza in campo europeo (tematica ormai abbondantemente affrontata in ambito videoludico).La struttura tecnica e generale del prodotto, come abbiamo già detto in precedenza, ruota sulla falsariga di due generi differenti e molto in voga; tra questi troviamo il classico Stealth-game alla Splinter Cell, e l’ormai conosciutissimo tattico-strategico al quale fa riferimento l’intera serie di Raimbow Six. Per quanto l’idea possa presentarsi in maniera gradevole e comunque singolare, il risultato finale non sembrerebbe confermare piacevolmente gli scopi proposti dal team. Il gioco soffre di un’enorme mancanza carismatica, ormai indole di culto in titoli del genere, affinchè il giocatore possa sentire in ogni partita la reale e totale immersione verso i comandi impartiti ai suoi membri d’elite. Anche la meccanica di gioco appare scarsamente curata e decisamente rivisitata, in maniera non del tutto esatta, da titoli di successo presenti nel mercato.

Tecnica di assaltoDal punto di vista tecnico, Eurocops non sembra rispecchiare le promesse fatte dai suoi sviluppatori. Per carità, gli ambienti sono carini, l’utilizzo del motore “Serious-engine” derivato dal primo Serious Sam riesce comunque a offrire qualità nelle rappresentazioni tattiche su schermo, le texture non sono realizzate allo stato dell’arte ma sono comunque piacevoli da guardare, i dettagli dei vari scenari risultano molto spesso ripetitivi e non del tutto consoni all’ambiente e al luogo in cui ci si trova (abiti messi ad asciugare in strade dove il sole sembra raggiungere temperature equatoriali non è il massimo); eppure sotto tutti questi aspetti, qualcosa sembra lasciare l’amaro in bocca. I movimenti sono scattosi e poco credibili, l’intelligenza artificiale che arricchisce la mente dei nostri compagni è praticamente pari a quella di una gallina e (conseguentemente) il supporto che essi vi offriranno in gioco si presenterà troppo improvvisato e assolutamente inutile. Per “fortuna” (dobbiamo metterla su questo piano) anche il cervello nemico sembra essere affetto da mancanza di neuroni digitali sufficienti affinchè il contributo a un’azione tattica diventi più movimentata e nella maniera più genereale possibile, credibile. Tutto questo capirete bene che equivale alla totale eliminazione di strategie studiate per affrontare e abbattere il fronte terroristico in gioco e il tutto si riduce a uno sparatutto anche mal gestito. Dal versante sonoro, i difetti espressi nella componente grafica ritornano in vesti audio con le medesime problematiche. Le musiche sembrano in un certo senso adatte all’azione proposta (o almeno quella che si prefiggeva come scopo finale), ma alla lunga diventano snervanti e monotone. I campionamenti delle varie armi presenti sono decisamente sotto la media, senza contare i dialoghi digitalizzati che si presentano in maniera monotona e comunque molto povera.

Posizionamento e perimetro areaLa struttura di gioco è piuttosto semplice (a dire la verità, troppo semplificata per un genere che si prefiggeva tattico). I comandi principali sono stati suddivisi in piccole e immediate configurazioni, le quali renderanno vive (?) le nostre azioni sul campo da battaglia. La scelta del nostro soldato verrà effettuata attraverso la numerazione su tastiera. Gli unici comandi a sfondo prettamente tattico che avrete la possibilità di impartire ai vostri colleghi sono rappresentati da due singole scelte, vale a dire “Segui” e “Mantieni posizione”. Durante la prima fase di gioco, vedrete apparire sullo schermo dei fasci luminosi che corrispondono (secondo il tutorial) al giusto posizionamento tattico da seguire per far avanzare il proprio team, in maniera tale che ogni singolo giocatore si trovi nella posizione da poter fronteggiare un nemico. Il sistema di danneggiamento e caduta del corpo umano è stato gestito in maniera superficiale e non inerente alla realtà proposta. Vi troverete spesso in situazioni dove con il singolo colpo di pistola stenderete un nemico, mentre ne saranno necessarie diverse decine prima che il vostro soldato assaggi un pò di asfalto. Inutile dire che tutto questo trambusto non farà altro che turbare l’emozione iniziale che si prova con l’avvento verso un nuovo titolo di questo genere.Per concludere, le ambientazioni disponibili sono solo 6 (quindi le missioni di gioco corrisponderanno al medesimo numero).

HARDWARE

Requisiti minimi: Processore da 1Ghz, 128Mb di Ram, Scheda Video 32Mb, DirectX 9.0, 600 Mb liberi su hard diskRequisiti consigliati:
Processore da 2,5Ghz, 512Mb di Ram, Scheda Video 128Mb, DirectX 9.0, 600 Mb liberi su hard disk

MULTIPLAYER

Possibilità di giocare in 4 persone contemporaneamente

– Faccio fatica a trovare un punto a favore

– Graficamente datato

– Solo 6 missioni

– AI deludente

– Sistema tattico inesistente

3.5

Indubbiamente Eurocops mette piede sul mercato in un periodo decisamente non consono alle sue possibilità. Se gli autori avessero avuto modo di rompere la continuità spazio-temporale, varcando la soglia del tempo (magari a bordo di una Delorean) per tornare nel passato, probabilmente il gioco in questione avrebbe ottenuto maggiori consensi e con essi si sarebbe stipulato un discreto successo, ma oggigiorno, agli albori delle innovazioni tecnologiche sempre più spinte e con traguardi di foto realismo imminenti, Eurocops non sembra essere in grado di affrontare nessun paragone con i titoli che offrono lo stesso genere, ma elaborati in maniera differente. Inoltre la struttura di gioco scarsamente curata e la giocabilità pressochè inesistente, fanno apparire nuovo nato di casa Crazy Foot come una perdita di tempo nello spazio videoludico che un giocatore utilizza giornalmente al solo scopo di divertirsi e dimenticarsi dei problemi del mondo esterno. La modalità Single-Player soffre di una durata totale di gioco decisamente inferiore alle aspettative, mentre il Multiplayer sembra mancare di sfide carismatiche facilmente reperibili in altri prodotti. Non vorrei essere troppo severo, ma Eurocops è decisamente un buco nell’acqua.

Voto Recensione di Eurocops - Recensione


3.5

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