Recensione

Eternal Sonata

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a cura di Falconero

A distanza di poco tempo dall’uscita di Blue Dragon, tutti gli appassionati di J-RPG hanno nuovamente motivo di gioire per l’arrivo di un altro prodotto degno di grande attenzione, Eternal Sonata; realizzato da Tri-Crescendo, software house già nota per Valkyrie Profile e Star Ocean, questo titolo vi porterà a vivere un’esperienza magica, capace di emozionare e commuovere. Ripercorrendo le ultime ore di vita del celebre compositore Chopin, verrete proiettati in una realtà onirica, dove musica e colori si uniranno per dare vita ad un mondo tanto affascinante quanto bizzarro.

Tra sogno e realtàIn una realtà surreale, dove la magia è considerata come una conseguenza di malattie incurabili vive Polka, una piccola bambina, evitata da tutti a causa delle sue capacità di guaritrice. La solitudine che deriva da questa sua condizione la porterà a cercare disperatamente una felicità ormai svanita da tempo. Una triste notte, incontrerà Fredric Chopin, giunto in questa mistica realtà tre ore prima della sua morte nel mondo reale; il celebre compositore, convinto che tutto ciò che lo circonda sia soltanto frutto della sua fantasia, farà di tutto pur di riportare gioia e spensieratezza nel cuore della giovane ragazza. L’incontro tra questi due personaggi, ai quali poi se ne uniranno molti altri come Allegretto e Beat, porterà ad una serie di eventi inaspettati, che metteranno a dura prova le abilità e la forza d’animo di tutti i protagonisti. Un nuovo conflitto, tra il bene ed il male vi attende. Siete pronti ad intraprendere un’esperienza ai limiti dell’immaginazione?

Cercasi strategaEternal Sonata propone un sistema di combattimento che, pur mantenendo una classica struttura a turni, si discosta dalla maggior parte dei jRPG attualmente disponibili sul mercato. Il contatto con un nemico vi proietterà all’interno di un’arena dove potrete muovervi liberamente. Una volta che sarà iniziato lo scontro, avrete a disposizione alcune azioni, ognuna delle quali sarà abbinata ad uno dei tasti principali: A per eseguire un attacco normale, X per utilizzare gli oggetti disponibili, B per parare un colpo nemico ed infine Y per sferrare un attacco speciale. Quest’ultimi attacchi varieranno in base alla luce o l’oscurità presente sul campo di battaglia. Prendiamo come esempio Allegretto; trovandosi in una zona illuminata potrà fare uso di Fendente solare, mentre nell’ombra, avrà la possibilità di scatenare la sua Onda Fantasma. E’ comunque importante ricordare che di giorno, l’ombra di un nemico o di un albero, determinerà l’utilizzo di un attacco oscuro ed allo stesso modo, e di notte, il bagliore della luna vi permetterà di sferrare attacchi di luce; per evitare mosse “indesiderati”, sarà quindi necessario osservare sempre il territorio circostante. Il numero delle azioni eseguibili non sarà però illimitato, ma bensì regolato in base a due speciali indicatori, il tempo tattico e la barra d’azione. La barra d’azione, che inizierà a svuotarsi una volta che il tempo tattico si sarà esaurito, indicherà quanto a lungo un personaggio potrà agire durante il proprio turno. Ogni azione, anche la più inutile, consumerà una determinata quantità della barra e proprio per questo motivo, sarà importante valutare attentamente le vostre mosse, prima di iniziare a giocare. Il tempo tattico è un elemento incredibilmente ostico, che potrebbe rappresentare un problema tutt’altro che marginale nelle fasi di gioco più avanzate; questo indicatore – definibile come un semplice timer – vi metterà a disposizione una determinata quantità di secondi, durante i quali potrete pianificare le strategie da mettere in pratica. Gli effetti di entrambi gli indicatori varieranno in base al livello del vostro party; ciò significa che più forti saranno i personaggi a vostra disposizione, più alta sarà la difficoltà di gioco. Nelle prime ore, per esempio, il tempo tattico sarà illimitato, ma procedendo nel corso dell’avventura si ridurrà gradualmente. Fortunatamente rinforzando il vostro gruppo, riceverete anche una serie di abilità extra, come il contrattacco e l’aumento della velocità di movimento, che sapranno – in parte – sopperire alle avversità che sarete chiamati a superare.

Non è tutto oro quel che luccicaLe caratteristiche proposte da questa originale meccanica di gioco, rappresenteranno sicuramente motivo di grande interesse per i cosiddetti “hardcore gamers”, ma allo stesso tempo – specialmente verso la fine dell’avventura – potrebbero rendere l’esperienza di gioco frustrante e sostanzialmente troppo complessa per i videogiocatori meno esperti. Inoltre il gameplay non è esente da difetti; la visuale predefinita, soprattutto in situazioni dove non avrete tanto tempo a disposizione, potrebbe rendere l’individuazione del nemico davvero difficile, portandovi così a perdere del tempo prezioso. Allo stesso modo, anche il combattimento vero e proprio, necessita di grande precisione; per essere sicuri di colpire il nemico, dovrete infatti “attaccarvi” ad esso, o altrimenti qualche attacco potrebbe andare totalmente a vuoto. Le fasi di fuga, sono probabilmente l’elemento più irritante dell’intero gameplay. Per scappare da una battaglia, dovrete tenere premuti LB ed RB per tutta la durata del turno. “Sembra facile” direte voi, ma sappiate che non lo è affatto; la pressione di uno dei due tasti con un attimo di anticipo rispetto all’altro, o la tardiva pressione di entrambi (anche un 1 solo secondo dall’inizio del turno) potrebbe vanificare il vostro tentativo di fuggire, senza che ve ne rendiate neanche conto. Se ciò dovesse verificarsi, il vostro turno verrà sprecato, “passando la palla” ad un eventuale nemico. In casi di reale emergenza, gettare alle ortiche un turno, potrebbe rivelarsi fatale; per avere qualche possibilità di sopravvivenza, dovrete quindi essere assolutamente precisi, o andrete incontro ad un triste, quanto frustrante “Game Over”. Fate attenzione!

Nemici all’orizzonteLa difficoltà generale derivante dal gameplay, è incrementata ulteriormente dalla buona intelligenza artificiale dei nemici che vi troverete a fronteggiare; nonostante una poca varietà nella tipologia dei “mob” presenti nei singoli livelli, le loro abilità di combattimento vi creeranno più di un problema. Inoltre, proprio come gli attacchi speciali, anche i mostri potrebbero variare di dimensioni ed abilità in base alla presenza di luce od oscurità sul campo di battaglia; un nemico apparentemente innocuo sotto il sole, potrebbe invece trasformarsi in un’imponente creatura se avvolto dall’oscurità. I boss sono anch’essi dotati di ottime abilità, oltre ad una forza non indifferente; per questo motivo, gli scontri di fine livello dovranno essere sempre affrontati con un party ben livellato, in modo da avere a disposizione attacchi e stats adeguati alla situazione. Come ogni gioco di ruolo che si rispetti, per aumentare le caratteristiche dei personaggi dovrete superare quante più battagli possibili; le vittorie ottenute vi faranno guadagnare una specifica quantità di punti esperienza, con i quali i personaggi aumenteranno di livello e subiranno dei leggeri potenziamenti alle loro statistiche. Un altro modo per rendere rinforzare i personaggi utilizzabili, è ovviamente quello di acquistare o trovare nuove armi o equipaggiamenti; gli oggetti “recuperabili”, pur essendo abbastanza numerosi, purtroppo non apporteranno alcuna modifica al look di chi li utilizzerà. Una scelta apparentemente incomprensibile, visto che una maggior personalizzazione estetica, avrebbe sicuramente portato ad un maggior coinvolgimento generale.

Comparto TecnicoDal punto di vista tecnico, Eternal Sonata si attesta tra i migliori titoli attualmente disponibili su Xbox 360. Il comparto grafico, realizzato in cel-shading, è di grande impatto visivo, sia per quanto riguarda i personaggi ed i nemici – forti di uno stile ricco di fascino – ma soprattutto per ciò che concerne gli scenari che andrete a scoprire nel corso della vostra magica avventura. Il tema dominante è sicuramente la natura; ogni albero, prato o ruscello denota una cura dei dettagli di altissimo livello, che non farà altro che rendere la vostra esperienza di gioco sempre più emozionante e coinvolgente. Gli effetti di luce ed ombra vi lasceranno a bocca aperta, specialmente quando – grazie alla vastità di alcuni ambienti – avrete la possibilità di goderne a pieno l’oggettiva bellezza. Inoltre, una scelta cromatica del tutto adeguata all’atmosfera “fiabesca” proposta, si dimostra determinante nel rendere ogni paesaggio una vera e propria gioia per gli occhi; anche il luogo più lugubre ed apparentemente pericoloso, come per esempio le fogne, vi sembrerà radioso e carico di fascino. Ad ogni modo, quello che renderà il vostro “viaggio” indimenticabile, sarà il comparto audio. Le melodie che “fanno da sfondo” alle fasi di gioco, comprese alcune celebri composizioni di Chopin, sapranno suscitarvi emozioni memorabili, che vi faranno immergere anima e corpo nella realtà proposta da Tri-Crescendo. Inoltre, gli effetti sonori dell’ambiente circostante, si mescolano alla perfezione con la colonna sonora, dando origine ad un’atmosfera magica, dalla quale difficilmente sarete in grado di allontanarvi. Il doppiaggio non è all’altezza della colonna sonora anche se nel complesso si rivela sostanzialmente gradevole, nonostante alcuni personaggi risultano poco carismatici. Manca purtroppo la localizzazione audio in Italiano, disponibile soltanto in Inglese e Giapponese; se non foste avvezzi alle lingue straniere, avrete comunque la possibilità di attivare dei comodi sottotitoli per gustare la storia nella sua interezza.

La longevità è nella media; per portare a termine l’avventura facendo lo stretto indispensabile vi basteranno circa 25 ore, mentre facendo tutti gli extra, potrebbero volerci circa 35 ore. Per incrementare ulteriormente la durata dell’esperienza di gioco, è inoltre disponibile un’opzione fino a tre giocatori. Tale modalità, disponibile soltanto durante le fasi di combattimento, vi permetterà di giocare insieme ai vostri amici, ognuno dei quali prenderà il controllo di uno dei personaggi del vostro team. Poteva essere fatto sicuramente di più, ma vista la penuria di RPG che permettono di giocare in multiplayer, per il momento, potete ritenervi soddisfatti.

– Comparto tecnico sublime

– Story-line coinvolgente

– Gameplay affascinante…

– … ma migliorabile

– Poca rigiocabilità

– La trama si evolve troppo lentamente

8.0

Definire Eternal Sonata un semplice videogioco sarebbe riduttivo ed avvilente; l’ultima fatica dei Tri-Crescendo appare infatti come una vera e propria “fiaba interattiva”, capace di coinvolgere, emozionare e perché no, anche commuovere. Grazie ad un comparto tecnico di primissimo livello e ad un gameplay, che pur denotando una leggera difficoltà di utilizzo, appare originale e divertente, questo titolo si impone come il miglior J-RPG attualmente disponibile su Xbox360. Ad ogni modo, alcune sue caratteristiche, come per esempio la lentezza nell’evoluzione della trama, potrebbero suscitare noia e monotonia in molti utenti; Eternal Sonata è un prodotto unico nel suo genere, che proprio a causa di questa sua originalità, forse anche eccessiva, potrebbe non essere apprezzato nella sua interezza. Consiglio l’acquisto ai veri appassionati di questo genere videoludico e a tutti quelli che desiderano vivere, nel verso senso della parola, un’esperienza diversa da quelle che i titoli attuali sono soliti proporre.

Voto Recensione di Eternal Sonata - Recensione


8

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