Eternal Darkness (Usa)
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a cura di Massimo
Prima di raggiungere l’accordo con la Capcom per la pubblicazione in esclusiva della saga di Resident Evil, la Nintendo aveva affidato alla Silicon Knights il compito di rendere la nuova console della Grande N “adatta” anche ad un pubblico più adulto, producendo un nuovo gioco destinato a far cambiare opinione in proposito anche ai più scettici. E cosa c’è di meglio che un titolo horror per “eliminare” la nomea di “consolle per bambini” che negli ultimi anni hanno riguardato le macchine Nintendo? Ed ecco, in ritardissimo rispetto ai tempi di uscita annunciati (dicembre 2001!), Eternal Darkness: Sanity’s Requiem che si preannuncia degno rivale di Resident Evil, anche se la sua trama e la sua impostazione sembra più indirizzata ad un actionadventure-horror, più che ad un survival. Ebbene, visto l’imminente uscita dei nuovi capitoli del capolavoro Capcom anche dalle nostre parti, e il successo di RE Rebirth, riusciranno i ragazzi del team di sviluppo Silicon Knights a mantenere le promesse? Vediamo un pò di scoprire cosa ci aspetta.
I soliti sfigati…Ad essere sinceri il progetto Eternal Darkness era stato iniziato ben quattro anni fa, ai tempi del N64, console sulla quale il titolo Silicon Knights doveva vedere la luce. Poi, per ragioni inspiegabili, il gioco non venne realizzato e solo un paio di anni dopo venne rispolverato dalla stessa Nintendo. Tuttavia c’è da aggiungere che l’ED del N64 era ben diverso concettualmente di questo per GCN, in quanto quello era molto più simile a Soul Reaver 2 che a Resident Evil… Ma torniamo a noi. Eternal Darkness: Sanity’s Requiem può vantare innanzi tutto una trama coinvolgente, che naturalmente è alla base di ogni buon gioco. Tutto ruota attorno alla figura di Alexandra Roivas, la moglie di un famoso psicologo che viene assassinato nella villa di famiglia all’inizio del gioco. Alex, per cercare di capire le ragioni di tale evento, decide di partire in direzione di Rhode Island dove conta di trovare degli indizi per la risoluzione del caso, e dove invece si imbatterà in qualcosa che sfugge ad ogni minima comprensione umana… Moltissimi secoli fa, molto prima dell’esistenza dell’umanità, il nostro pianeta era popolato da antichi esseri, i quali a causa degli sconvolgimenti climatici, decisero fosse bene per loro ritirarsi in un lungo letargo e attendere fino a quando le condizioni non fossero più favorevoli (ma è la STESSA, IDENTICA trama del mitico manga Devilman!!!). Alcuni secoli dopo, dopo centinaia di anni di forzato ritiro, questa antica progenie di Esseri è tornata in “vita” ed è ben decisa a riprendersi ciò a cui ha dovuto rinunciare: il controllo del mondo! Il loro ritorno alla vita si preannuncia ricco di paura e terrore, con orribili riti magici, arcani misteri, e sanguinosi sacrifici umani. Il tutto nel più assoluto segreto, in modo da cogliere l’umanità di sorpresa (in fondo i bamboccioni ci temono). Il loro risveglio avverrà lentamente, anno dopo anno, fino all’acquisizione dell’enorme potere demoniaco che solo alla rinascita di tutti gli ibernati si potrà manifestare in tutto il suo orrore. Ma allora, data la premessa, noi poveri mortali dovremo soccombere irrimediabilmente senza nemmeno poter opporre resistenza? Non sia mai detto! Alcuni prescelti, non chiedetemi da chi perchè ancora nemmeno i Silicon Knights lo sanno, diciamo noi, alla guida di uno dei 12 (!) personaggi selezionabili (in un ordine prefissato, così non correremo il rischio di annoiarci), verremo catapultati in un epica avventura attraverso venti, dicasi venti (!) secoli di storia e ci troveremo a combattere una guerra sanguinosa e inimmaginabile che neanche gli Highlander oserebbero immaginare. Per combattere nelle varie epoche storiche del gioco non avremo una macchina del tempo ovviamente, ma la possibilità di impersonare vari tipi più o meno raccomandabili, scelti per eliminare il Male dalla terra. Eccoci allora nei panni di un monaco nel periodo dell’Inquisizione, oppure in quelli di un centurione dell’antica Roma, o alla guida di un commando durante la prima guerra mondiale, oppure peggio ancora ai nostri giorni nei panni del solito sfigato. Ma ogni volta lo scopo della nostra missione sarà lo stesso: combattere le orrende creature, sterminarle e salvare l’umanità dall’invasione. Il tutto condito da qualche spruzzatina di storia vera come la morte di Carlo Magno o la Guerra del Golfo, per dare un tocco di veridicità ad eventi ispirati al genio di H.P. Lovecraft, Edgar Allan Poe e Steven Spielberg. Interessante, no?
GameplayChiaramente la trama non è l’unica componente fondamentale per il successo di un titolo, ed ecco che i tipi della Silicon Knights hanno pensato bene di apportare delle notevoli importanti novità in un genere, il survival horror oramai giunto ad una fase di profondi cambiamenti per non stancare il pubblico di appassionati con i soliti schemi di gioco. Ma quali sono queste novità? Partiamo subito da un misuratore dove viene segnalata l’instabilità mentale del personaggio che guideremo nel corso dell’avventura. I prescelti a cui è stata affidata la salvezza della terra, sono pur sempre degli esseri umani, mica dei “Rambo”, e quindi il loro coraggio non è sicuramente così particolarmente elevato da riuscire a sopportare il senso di terrore che certe situazioni che vanno al di fuori della comune conoscenza umana possono creare in ognuno di noi. Il succitato misuratore di sanità mentale entrerà quindi in funzione ogni qualvolta ci troveremo davanti a scene raccapriccianti e incredibili, a cose mai viste in precedenza, che ci porteranno (nei panni del personaggio ovviamente) a perdere stabilità, a non farci più distinguere ciò che è reale da ciò che è finto, frutto della nostra paranoia e delle nostre paure. Perderemo il senso della realtà e tutto questo influirà sulla giocabilità e sul nostro stato d’animo….fino a, nel peggiore dei casi, condurci alla pazzia e alla perdita di controllo che potrebbe portarci addirittura al suicidio! Non c’è che dire, una variante al gioco davvero notevole e ricca di possibili, intriganti nuove situazioni, per incrementare ulteriolmente una longevità che di base già raggiunge le 20 ore di gioco circa. Ognuno dei personaggi ha caratteristiche proprie e propri stili di gioco, con armi e items diversi fra loro, ed un approccio all’avventura diverso. Un monaco del 400 si comporterà diversamente rispetto ad un soldato del 1916 temprato ad ogni tipo di battaglia, tanto per fare un esempio. Un aspetto interessante del gioco è il fatto che si potranno riesplorare locazioni già ultimate con gli altri personaggi, magari secoli dopo! Chiaramente ritornando in determinate locazioni il nostro modo di agire sarà modificato dai cambiamenti che la storia ha compiuto su quel posto. Per cui se ai tempi dei romani il vosto centurione ha esplorato una landa desolata, la donna dei giorni nostri potebbe trovare nello stesso luogo una ridente cittadina o un albergo… Altra interessanti novità sono costituite da un nuovo sofisticato sistema di inquadrature, dai diversi tipi di armi presenti grazie all’alto numero di personaggi selezionabili ed ai vari periodi temporali che permettono ai programmatori di inserire tantissimi scenari diversi fra loro e moltissime situazioni, un sistema di puntamento-armi innovativo che ci permetterà di colpire il nemico con una certa precisione tanto da riuscire a mirare con cura ogni singola parte del corpo ed infine un motore grafico interamente 3D, in grado di muovere tanto ben di Dio grafico su schermo a 60 FPS COSTANTI, in alta risoluzione e con effetti di luce ultra realistici! Ah, bontà del GameCube…
La mente è tuttoMa per parlare di grafica c’è tempo. Per adesso concentriamoci sugli aspetti del gioco appena accenati, come ad esempio il Sanity Meter. Il Sanity Meter è una barra di energia verde che indica sullo schermo il livello di stabilità mentale dell’individuo che controllate. Contrariamente a quanto avviene in Resident Evil dove i vari Chris e Jill pur terrorizzati reagiscono alle vicende orribili che gli capitano davanti con una certa dose di sangue freddo, in Eternal Darkness: Sanity’s Requiem i personaggi non hanno di queste qualità Essendo gente comune, persone assolutamente normali, esse sono soggette ala paura più profonda, quella che ti distrugge ogni più piccola cellula celebrale fino a farti impazzire. Come fare allora per impedire la tragedia e portare a termine la propria missione? Con l’altra grossa novità nel gameplay in questo genere di giochi. La Silicon Knights infatti, vi mette a disposizione un particolare sistema di proseguimento dell’avventura: in pratica sarete lasciati liberi di decidere da voi l’approccio migliore per proseguire nell’avventura. Potete scegliere: sacrificare la vostra mente o la vostra vita per salvare l’umanità dalla dannazione eterna. Se massacrate ogni forma di vita demoniaca presente sullo schermo, e dunque decidete di affrontare di petto la storia, allora completerete la vostra missione in toto, rischiando solo minimamente di intraprendere la strada della follia. Viceversa, se il vostro modo di interagire con gli eventi sarà più cauto, in pieno stile Resident Evil eviterete certi scontri fuggendo, allora vi muoverete in bilico sull’orlo della follia. Nel caso infatti subiate troppo gli eventi, il vostro livello di Sanity Meter salirà vertiginosamente fino a farvi perdere la bussola. A questo punto, i demoni succhieranno via la vostra sanità mentale, ed inizieranno delle terribili allucinazioni! Tutto ciò si manifesta visivamente in parecchi modi, visto che questi “sanity effects” sono stati creati per colpire direttamente anche l’utente, come nella perdita di tutti gli items del vostro inventario, o con problemi di controllo manuale del vostro personaggio quando magari vi trovate ad entrare all’interno di una stanza piena zeppa di zombi! Pensate che sensazione proverete nel muovere la leva del pad in una direzione e vedere il vostro alter ego virtuale arrancare, fare l’opposto di ciò che gli avete ordinato. Semplicemente geniale! La perdita di sanezza mentale influirà perfino sul vostro stato di salute fisica. Magari riuscirete ugualmente a finire l’avventura, ma alla fine, uno dei vostri personaggi sarà perduto per sempre…
Controll YourselfEternal Darkness prevede un particolare sistema di controllo dei personaggi semplificato al massimo, con una configurazione dei tasti disegnata specificatamente per rendere il più agevole possibile il controllo dei nostri eroi. Il movimento, tanto per citare un comando, è molto intuitivo. Contrariamente a Resident Evil, il vosro eroe su schermo si muoverà nella direzione esatta in cui gli indicherete di andare col Pad. Se ad esempio volete schivare un attacco e correre verso destra vi basterà semplicemente muovere la croce direzionale a destra (nel titolo Capcom invece, dovete di solito premere i tasti del controller a destra, e poi muovere ancora la leva verso l’alto). Per sparare ai nemici basta tenere premuto il solito Tasto R e premere A per aprire il fuoco. La cosa interessante è che qui potete decidere a quale parte del corpo del nemico mirare con la levetta analogica. Il tasto B viene invece utilizzato come tasto Azione, come interagire con gli oggetti o parlare con altri personaggi per venire a capo di alcuni segreti, anche se gli enigmi nel gioco sono sostanzialmente semplici da risolvere e servono generalmente, sullo stile di Resident Evil solo per trovare nuovi items o aree segrete. Raramente comunque questi enigmi porteranno cambiamenti sostanziali alla storia. Il resto dei tasti servono per gli Items e la mappa.
Poligoni e noteLa grafica è un altro dei punti di forza di Eternal Darkness. Essa è interamente in 3D and con renderizzazioni in real-time, al contrario dei fondali splendidi, ma fissi, della saga Capcom. Ogni personaggio si presenterà dettagliato all’inverosimile. Pensate che ogni modello è composto da oltre 5500 poligoni con migliaia di animazioni e, tutto questo, in tempo reale, come detto, con tanto di riflessi, effetti di luce e qualsiasi cosa possiate immaginare, inoltre ogni paesaggio è stato fedelmente ricreato in assoluta conformità col periodo temporale in cui ci si trova, con tanto di nebbia volumetrica. Cos’ altro aggiungere? L’audio? Beh, in tanta magnificenza non poteva non distinguersi anche l’aspetto sonoro, davvero ben fatto, con musiche d’atmosfera ed effetti vari, grugniti dei mostri, lamenti ed esplosioni degni di un film horror. Addiruttura in Eternal Darkness non mancano nemmeno i discorsi vocali, alcuni dei quali sono addirittura recitati in Latino o in dialetto! Il tutto in un Dolby Pro-Logic di ottima qualità. Bene, mi sembra che sia giunto il momento di asciugare la bava dal monitor, ed attendere la versione Pal del gioco, prevista per la fine di questo 2002.
Bellissima atmosfera e grafica
Grande longevità con 12 personaggi e varie situazioni storiche
Buona trama ed innovazioni nel gameplay
Caricamenti pressocchè inesistenti
Audio da paura
Qualche difettuccio nella gestione delle telecamere, ma comunque lieve
Fa paura
Un pò facile per via del sistema di salvataggio
Il design di qualche personaggio poteva essere fatto meglio
9
Commento
Il nuovo gioco della Silicon Knights non è propriamente un survival horror, e l’errore più grande che si possa fare sarebbe quella di comparare Eternal Darkness: Sanity’s Requiem con Resident Evil. Piuttosto, il nuovo titolo per GCN è un avventura con un perfetto mix di terrore e azione alla Bio Hazard, appunto, ma con più botte. Un action-adventure a forti tinte horror ricco di novità e suspance. La longevità è garantita dall’alto numero di personaggi selezionabili e dall’ottimo intersecarsi degli eventi storici dell’avventura, per un totale di oltre 20-30 ore di gioco! Un enormità per un titolo simile in cui di solito la medesima si attesta sulle 6 ore scarse… Divertimento, audio, grafica, novità, fanno di questo un acquisto obbligato per ogni appassionato di giochi horror. La Nintendo, la Compagnia che ha invaso il mondo con i suoi Pokèmon, ora ha deciso di sterzare bruscamente la rotta, ed incominciare a guardare anche al mercato degli adulti, e con l’esclusiva di Bio Hazard e Eternal Darkness, il passo è stato compiuto. E’ proprio vero: i tempi sono cambiati.
Voto Recensione di Eternal Darkness (Usa) - Recensione
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