Eternal Darkness
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a cura di Maxnikk
Storia di un incuboForse qualcuno non lo ricorderà, ma uno dei titoli di punta del Nintendo 64 previsti per il Natale 2000 fu proprio Eternal Darkness, primo frutto dell’allora nascente collaborazione tra Silicon Knights e la stessa Nintendo.L’annuncio, fatto circa 6 mesi primi dell’ipotetica data d’uscita, era stato accompagnato dalla notizia che il gioco avrebbe avuto come supporto una speciale cartuccia da 512 Megabit, gran parte del cui spazio sarebbe stato utilizzato per il comparto sonoro, vera e propria punta di diamante di un thriller psicologico che si preannunciava davvero molto interessante.Purtroppo, per varie ragioni, il progetto fu abbandonato per poi essere rispolverato e diventare, insieme a Resident Evil, il titolo simbolo del nuovo corso di Nintendo che, con il GameCube, aveva deciso di intraprendere una strada decisamente indirizzata ad un pubblico più maturo.
L’eco dei miti di CthulhuLa storia che fa sfondo al gioco (e che pare uscita dalla penna di H.P. Lovecraft) è sicuramente appassionante sia per quanto riguarda i contenuto che, soprattutto, per quanto riguarda l’espediente narrativo utilizzato per raccontarla. Ma, andiamo con ordine…Molto tempo prima che comparisse la razza umana il pianeta Terra era dominato da una misteriosa specie vivente completamente scevra da ogni tipo di vincolo tipicamente umano, sia esso fisico, naturale, etico e teologico.L’avanzare dei ghiacci e delle placche continentali, però, insieme ad altre cause che non sono state mai chiarite, costrinsero gli esseri appartenenti a questa specie, i cosiddetti Antichi, a rifugiarsi negli angoli più nascosti e sicuri del mondo, luogo in cui, per moltissimo tempo, restarono come imprigionati nell’attesa che si realizzassero le condizioni ideali per un loro ritorno.Come spesso accade, però, alcune sette segrete, divorate dalla sete di potere, hanno cercato, nel corso dei secoli, di risvegliare gli Antichi ricorrendo a magie, sacrifici e rituali sanguinari di ogni genere.Tutti quelli che cercano di opporsi a questo folle piano che rischia di portare all’estinzione dell’umanità vengono presto eliminati ma, fortunatamente, il fato ha fatto in modo che, nel corso della storia, alcuni prescelti possano contrapporsi a questo male che, a poco a poco, sta iniziando a riaffiorare.Non si tratta di grandi eroi, di persone famose, ma di gente comune che dovrà affrontare situazioni terribili che potranno sconvolgere, una volta per sempre, il loro equilibrio mentale.I protagonisti delle vicende narrate in Eternal Darkness sono dunque molteplici, ma tutti uniti da uno stesso filo conduttore che si dipana attraverso diverse epoche storiche.Non ci troviamo così di fronte ad un racconto lineare, ma ad un nucleo narrativo che si articola e si differenzia in tante storie diverse ma, allo stesso tempo uguali, ad un racconto che fa della sua “uni-diversità” il suo vero punto di forza.All’inizio il giocatore si trova a vestire i panni di Alexandra Roivas, una donna intelligente, indipendente e dotata di un carattere estremamente deciso. Studentessa all’Università di Washington, sta completando la sua tesi di laurea in matematica astratta e teoria dei numeri quando una telefonata le sconvolge la vita.E’ la polizia che la informa dell’omicidio di suo nonno Edward.Fermamente intenzionata a scoprire la verità sulla morte del nonno Alexandra inizia ad ispezionarne palmo a palmo la villa per scoprire un misterioso libro celato in una stanza segreta della biblioteca.Si tratta del “Libro delle Tenebre”, uno strano libro rivestito in pelle umana i cui vari capitoli hanno come protagonisti i “prescelti” nella lotta contro il male, uomini e donne che il giocatore dovrà, di volta in volta impersonare e guidare lungo i secoli per salvare la razza umana dalla distruzione…
Le diverse facce di un’unica medagliaDi Alexandra abbiamo già detto poco sopra, ora è necessario fare la conoscenza di alcuni altri protagonisti di questa inquietante avventura.
Pius Augustus è il rampollo di una ricca famiglia patrizia di Roma che, dopo essersi arruolato nell’esercito, ha condotto numerose spedizioni in Persia ricoprendo la carica di centurione prima e comandante poi.Mentre molti suoi pari preferiscono tentare la carriera politica nell’Urbe, Pius Augustus continua a svolgere un ruolo di primo piano come soldato dell’Impero, profondamente convinto che la storia abbia in serbo per lui un destino molto più nobile che quello di scaldare un seggio al Senato.
Ellia vive nella regione di Angkor Thon, nella Cambogia del 1150 a.C.Liberata dalla sua condizione di schiava e diventata una delle danzatrici alla corte di Suryavarman, il sovrano che ha saputo riunire l’Impero Khmer dopo un lungo periodo di disordini.Incuriosita dalla lettura di un arcano volume si avventura in un tempio dove scopre alcuni segreti che avrebbero dovuto restare tali.
Karim è un abile maestro di spada vissuto nella Persia del VI secolo d.C.Il suo fascino ha fatto capitolare molte donne incontrate sul suo cammino, ma solo una di queste ha conquistato davvero il suo cuore, la misteriosa Chandra. Deciso a sposarla ad ogni costo, per farlo dovrà soddisfare tutte le richieste fattegli da lei.Tra questo, il recuperare, come pegno d’amore, una reliquia perduta…
Il Dott. Maximillian Roivas, avo della nostra bella Alexandra, è un medico apprezzato in molte università dell’America del XVIII secolo.La perdita della moglie, deceduta dopo una lunga notte contro la tubercolosi, lo ha segnato profondamente. Nonostante le occasionali visite dei suoi tre figli, ormai adulti, preferisce passare il suo tempo in completa solitudine nella sua proprietà di Rhode Island, a leggere ed approfondire i suoi studi.
Veniamo, infine, al Dott. Edward Roivas, l’omicidio del quale dà avvio alle vicende narrate nel gioco.E’ uno psichiatria che vive nell’antica dimora di famiglia a Rhode Island, dove ama approfondire le sue conoscenze con la lettura delle opere di Freud e Jung.Il suo atteggiamento fortemente razionale lo ha indotto alla negazione di qualsiasi sapere sovrannaturale ma, messo a parte di alcuni oscuri segreti, le sue certezze inizieranno a vacillare…
Esplorazioni, combattimenti ed incantesimiLa struttura del gioco è una sapiente alchimia comprendente trovate innovative, come l’utilizzo dei diversi personaggi le cui avventure si sviluppano su binari paralleli appartenenti ad epoche diverse, e di elementi classici come l’esplorazione, gli enigmi da risolvere, i combattimenti e l’utilizzo di magie.Il mondo di Eternal Darkness è vasto e ricco di particolari che vanno esaminati con attenzione in quanto anche la cosa più insignificante potrebbe rivelarsi determinante per il prosieguo della storia.Ad onor del vero va però detto che gli enigmi che incontreremo non saranno eccessivamente difficili, anche nel caso in cui per la loro risoluzione dovremo ricorrere a delle magie.Per quanto riguarda i combattimenti mi preme sottolineare che, oltre ad un vasto arsenale di armi risalenti alle diverse epoche dei personaggi protagonisti è stata implementata una funzione che, se stessimo giocando a The Legend of Zelda: Ocarina of Time potremo chiamare di “Z-targeting” (non so perché ma mi viene in mente il buon yoshi che cerca di sconfiggere Ganon e che, con grande abilità, utilizza questo sistema di puntamento…).In Eternal Darkness, infatti, premendo il grilletto R e muovendo, in contemporanea, lo stick analogico potremo decidere quale parte del nemico colpire. Poi, una volta atterratolo, non dovremo far altro che infliggergli il colpo di grazia utilizzando il tasto B.Chi preferisce, invece, alla forza bruta la magia non avrà che l’imbarazzo della scelta.E’ presente, infatti, un ampio ventaglio di incantesimi anche se, va detto, all’inizio il loro utilizzo può risultare abbastanza macchinoso. Come si suol dire, sono più facili da mettere che in pratica che da spiegare…Per le magie più utilizzate, comunque, è prevista la possibilità di assegnare ad esse le 4 direzioni della croce direzionale in modo tale da averle sempre a disposizione..
Cose… da pazziImmaginate per un attimo che la telecamera sia completamente impazzita, che il joypad non risponda più ai comandi, che lo schermo inizi a traballare come se foste ubriachi…Non è il vostro GameCube che sta “friggendo”, ma è l’Indicatore di Sanità Mentale che ha raggiunto un determinato livello.Spieghiamoci meglio: ogni volta che incrociamo un nemico la nostra sanità mentale ne risente (è come quando, nella realtà, ci facciamo prendere dal panico e le nostre azioni e percezioni vanno incontro ad una progressiva disarticolazione) producendo sul gioco gli effetti sopra menzionati.Per non cadere vittima delle nostre paure non dovremo fare altro che dare il colpo di grazia ai nemici stessi o utilizzare particolari oggetti che impareremo a riconoscere..Un vero e proprio tocco di classe, non c’è che dire!
GraficaA differenza di Resident Evil, la grafica di Eternal Darkness è interamente 3D e non contempla fondali pre-renderizzati. Se questo si traduce in un minor dettaglio rispetto al titolo Capcom la sensazione generale è comunque quella di un gioco ottimamente realizzato e con un engine che svolge alla perfezione il proprio lavoro.Le ambientazioni sono ricche di dettagli e tocchi di classe, mentre la scelta delle texture non delude quasi mai, sebbene in taluni casi si sarebbe sicuramente potuto fare meglio.La presenza del bump-mapping, inoltre, contribuisce ad aumentare i livello di realismo e di profondità di molte locazioni.Per quanto riguarda i personaggi abbiamo notato un minor livello di dettaglio rispetto agli sfondi, ma abbiamo apprezzato la cura riposta nella realizzazione della postura e dell’andatura, variabile a seconda della forma e del peso delle armi impugnate.Da segnalare i pregevoli effetti particellari e i giochi di luce che possiamo ammirare durante l’esecuzione degli incantesimi.Un discorso a parte lo merita la telecamera che segue il giocatore in maniera completamente automatica. Chi scrive non si trova d’accordo con molti recensori che ne hanno decantato la precisione e la funzionalità. Forse il continuo (ed inutile) cercare il grilletto sinistro per tentare di aggiustare l’inquadratura deriva dalle troppe sedute di gioco a Super Mario Sunshine… chissà…
SonoroUn consiglio spassionato: spegnete la luce e collegate l’impianto Dolby Sorround. Se non l’avete, compratelo, perché Eternal Darkness da il meglio di sé proprio nelle musiche.Evocative, perfettamente calate nell’atmosfera delle vicende narrate, accompagnano con in loro incedere, talvolta lento, altre volte più sostenuto, il succedersi degli eventi senza la minima sbavatura.Non è quindi un caso se la prevista e mai realizzata versione per N64 avrebbe dovuto avere come supporto una cartuccia da 512 Megabit proprio per dedicare ampio spazio al comparto sonoro.Ottimo anche il doppiaggio con brani addirittura recitati in latino che mandano in estasi chi, come me, adora le lingue antiche.
LongevitàCompletare Eternal Darkness esplorando tutto l’esplorabile dovrebbe richiedere all’incirca una trentina di ore di gioco, un tempo sicuramente di tutto rispetto per un’avventura esclusivamente basata sul gioco in single player.
Storyboard intrigante e coinvolgente
Innovativo quanto basta
Un gioco d’atmosfera ben realizzato
Enigmi non eccessivamente difficili
9
Prendete le opere di Edgar Allan Poe e mescolatele con gli incubi che un maestro come Lovecraft è riuscito a descrivere nelle pagine dei suoi libri; aggiungetevi le poesie di William Blake e le musiche di “Music from the Elder” dei Kiss; infine condite il tutto con i quadri dipinti da quel genio indiscusso che è Bosch. Quello che otterrete sarà Eternal Darkness, un titolo da giocare e da cui essere “giocati”, un thriller psicologico caratterizzato da una storia coinvolgente come poche, capace di rubare addirittura il palcoscenico al più blasonato Resident Evil.
Un’opera ludico-letteraria da avere nella propria collezione e da scoprire poco alla volta, giorno dopo giorno…
Voto Recensione di Eternal Darkness - Recensione
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