Eragon
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a cura di rspecial1
Prendendo spunto dal primo libro della serie Trilogia dell’eredità è stato realizzato per il cinema il lungometraggio Eragon, che spesso capita per le pellicole cinematografiche, è giunto anche sotto forma di videogioco per le diverse piattaforme disponibili. Dopo quelle casalinghe, non certo riuscitissime, eccoci a provare anche quella per il doppio schermo della console Nintendo, sperando che le cose per questo tie-in siano andate un po’ meglio.
I draghi sputafuocoIn un mondo fantasy, in un epoca nella quale vigeva la legge del più forte ed il popolo era oppresso da un sovrano tiranno, un giovane di nome Eragon andava cacciando per la foresta nella speranza di poter portare a casa qualcosa per la cena, inconsapevole di ciò che il destino gli stava per preservare. Il paese era in grave pericolo e solo il ritorno dei leggendari cavalieri del drago avrebbero potuto risolvere i vari problemi portandoci cosi la pace come in passato, di questi draghi però ne era rimasto solo uno, quello di Galbatorix, sovrano del regno e cattivane di turno. Il fato però farà trovare al giovane Eragon un uovo di drago, ed è da qui che inizierà la nostra avventura anche su Nintendo DS. Ripercorrendo le vicende del film, i programmatori della Amaze hanno cercato di non stravolgere la storia originale dandoci quindi un titolo molto lineare nel quale passo passo seguiremo gli avvenimenti visti nel film. Inizieremo cosi a prendere confidenza con i vari comandi del gioco proprio guidando Eragon attraverso la foresta per cercare di cacciare un cervo, lottando con i lupi e cercando di impratichirci con il sistema di gioco e della telecamera. Almeno finchè non troveremo l’uovo della nostra futura draghessa, Saphira. Il titolo è sviluppato come un classico action che presenterà però alcuni elementi tipici dei giochi di ruolo per cercare di rendere il tutto più interessante. Il giovane eroe potrà compiere delle azioni molto comuni, come correre, effettuare un salto o doppio salto ed usare varie armi per combattere contro i nemici, tra le quali oltre la spada anche un arco; da notare che per il sistema di lockaggio dei nemici è utilizzato un sistema molto simile a quello della serie Zelda di Nintendo (si impara sempre dai migliori) , che ci permetterà di passare da un bersaglio all’altro durante i combattimenti. Gli elementi da gioco di ruolo si riducono alla risoluzione di piccole quest che potremo ottenere parlando con i personaggi che incontreremo durante le fasi esplorative, il problema è che sono poche e per nulla originali, anche se a tratti ci fanno ricordare ancora una vota il capolavoro di mamma N. La maggior parte di esse si risolverà tramite una corsa contro il tempo per raggiungere determinate zone e posti indicatoci, o con la ricerca di determinati oggetti. Essendo un titolo che già dalle prime fasi non si dimostra molto originale, altri elementi che cercano di dare maggior spessore al gameplay sono riconducibili all’esperienza che potremo accumulare durante gli scontri, sia per noi che per ogni arma ed indicataci attraverso una barra che potremo vedere dal menù. Chi avrà assistito al film, o letto il romanzo, si ricorderà anche che Eragon, una volta che il drago è diventato abbastanza grande, riesce ad acquisire dei poteri magici da usare per attaccare i vari nemici, poteva essere dimenticata una caratteristica come questa e non implementarla nel gioco? Certo che no, ed è anche uno dei pochi elementi che riesce a farci estrarre il pennino ed utilizzarlo. Per evocare le varie magie dovremo eseguire sul touch screen il simbolo a loro corrispondente, senza preoccuparci di essere troppo precisi, visto che i simboli nel loro insieme sono molto semplici. Le magie a disposizione e che utilizzeranno l’apposita barra, saranno oltre un attacco magico molto potente per spazzare via i nemici, anche un particolare blocco temporale per tutti coloro che colpiremo (che non potranno muoversi per qualche secondo). Per finire le caratteristiche del tie-in, e renderlo il più vicino possibile al film mancava solo la cavalcata sul drago, ed infatti il terzo elemento del gioco è costituito proprio da alcuni momenti nei quali dovremo svolazzare con Saphira. Nelle fasi di volo non dovremo soltanto andare in giro a nostro piacimento ma anche cercare di attraversare una serie di anelli, combattere i nemici e cercare di non fare una brutta fine, almeno fino allo scontro finale…
Ma non troppoSebbene il titolo si presenti con molti elementi caratteristiche dei titoli di avventura, e sia sviluppato lungo la story line del film, presenta diversi elementi che non riescono a renderlo un gioco che possa farsi notare tra la massa, ma neppure un titolo brutto o che faccia parte della categoria più negativa dei tie-in. Il gioco è indicativamente indirizzato ad un pubblico piuttosto giovane, per questo motivo troveremo ben poca resistenza nel corso dell’avventura, sia da parte dei nemici che della risoluzione dei pochi enigmi presenti. Anche nel corso dell’esplorazione dei diversi livelli, oltre a trovare ben poca sfida, noteremo una certa semplicità nell’evadere i combattimenti, aggirando i nemici. L’estrema semplicità però non è l’unico aspetto negativo, anche perché nonostante le sotto-quest ed i diversi livelli presenti, per concludere tutto ci metteremo meno di sei ore, già alla prima partita… troppo poco per un avventura, decisamente tanto per un titolo che costa sulle quaranta euro.
Verdi prateriePer essere un Nintendo DS i programmatori hanno dimostrato di essersi impegnati e non poco, riuscendo a realizzare un motore grafico più che buono, anche se con alcune textures sottotono e troppo pixelose, che presenta scenari poveri nelle varie distese, ma villaggi ben riprodotti. Buone anche le animazioni dei personaggi, dei nemici, anche se l’IA lascia a desiderare, e di Saphira. Gli effetti grafici sono invece nella norma, mentre risultano molto buone le musiche riprese dal film e riprodotte dal Nintendo DS in maniera più che ottima. Buoni anche gli effetti sonori, che vanno a concludere cosi un comparto tecnico più che discreto.
-Buona giocabilità
-Realizzazione tecnica adeguata
-Troppo facile
-Dura poco
6.4
Pur essendo un titolo indirizzato ad un pubblico di fan e di età ridotta, il gioco risulta nello svolgimento dell’avventura troppo semplice. Non solo per ciò che riguarda lo svolgimento della storia, degli enigmi, o delle sotto-quest ma decisamente sul piano di sfida, visto che gli scontri sono decisamente facili. In questo modo lo svolgimento del gioco risulterà molto lineare ed andando ad aggiungersi alla brevità del tutto, visto che in poco più di sei ore finire il tutto. Un gioco consigliato quindi agli appassionati del film, ma decisamente troppo povero per poter appassionare chi non conosce Eragon per potercisi appassionare con questo titolo che regala ben poche emozioni.
Voto Recensione di Eragon - Recensione
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