Recensione

Eragon

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a cura di rspecial1

Dopo l’uscita dei vari film sulla saga di Tolkien i suoi emuli al cinema si contano ogni anno, tutti con l’intento di riuscire a sbancare, ma anche solo di guadagnare qualche soldo, grazie ad un mix di avventura con presenza di creature mitologiche. Non fa eccezione questo Eragon, che ci presenta una storia mitica nella quale al comando di un possente drago dovremo liberare le nostre terre dalle forze del male…insomma bene contro male, per l’ennesima volta, rivisto in un’altra chiave ma sempre li siamo. Un film simile, che già dal finale fa presagire ad un prossimo sequel in lavorazione, non poteva di certo n on avere il suo bel tie-in, ed è proprio la Sierra, di certo non l’ultima arrivata delle software house, a provare a proporre su console le gesta del nostro piccolo eroe e del suo drago Saphira.

Già visto?I programmatori della Stormfront Studios, che si sono occupati dello sviluppo del titolo, hanno deciso di dare al gioco un impronta da avventura con elementi tipici dei picchiaduro a scorrimento e sezioni simil sparatutto (avete presente Panzer Dragon della Sega? Ecco, il tutto realizzato in modo pessimo). Dopo aver trovato per caso, o per il volere del destino, un misterioso uovo, inizieranno le disavventure del giovane Eragon, ragazzo di 17 anni che vive con lo zio ed il cugino contadini; purtroppo gli anni in cui si svolgono le vicende sono segnati da un temibile cavaliere che con la forza è riuscito a sottomettere tutti ed imporre un regno di terrore al popolo. Una leggenda però narra dell’arrivo di un cavaliere che “galoppando” sul suo fido drago riuscirà a ridare alla luce il mondo. Ecco quindi che il potente Galbatorix, a conoscenza dell’effettiva veridicità della leggenda, cercherà in ogni modo di ottenere l’uovo del drago trovato da Eragon per eliminare questa minaccia, uccidere il ragazzo è la strada più breve e, neanche a farlo apposta, quella scelta. Guidando il giovane eroe dovremo attraversare 16 livelli combattendo contro le orde di nemici del Re, il gameplay in questo caso si mostrerà in tutta la sua semplicità visto che potremo usare la nostra spada per combattere e difenderci, a nostra disposizione anche un arco (in teoria dovremmo essere degli ottimi cacciatori, in pratica la nostra mira lascia molto a desiderare) per cercare di colpire i nemici a distanza. La caratteristica più importante l’avremo quando il nostro drago sarà nel pieno delle sue forze, grazie ad esso infatti disporremo di poteri magici, che ci aiuteranno molto quando i nemici su schermo diventeranno troppi, ed anche del suo supporto fiammeggiante, visto che potremo chiamarlo in nostro soccorso nelle zone all’aperto. Per ceracre di variare l’azione di gioco, e non rendere il tutto troppo lineare, ci saranno anche dei piccoli puzzle da risolvere per aprire delle porte o per accedere a passaggi che ci faranno avanzare di livello. A differenza dei titolo del genere questa volta sono state introdotte anche le prese e per un certo numero di livelli saremo accompagnati dal nostro amico ed insegnante d’armi, che ci farà da tutorial insegnandoci i segreti della spada e non solo, visto che alcune sezioni ci vedranno in sella al nostro potente drago; cui avremo la possibilità di usare il fuoco della bestia per attaccare i nemici e non solo, in una sorta di spratutto che assomiglia molto al celebre capolavoro della Sega, risultandone però una brutta copia e basta.

Tie-in…ho detto tutto!Forse no. Sebbene il film uscito nelle sale non sia stato un granchè e non abbia riscosso il successo sperato, dal videogioco non ci attendevamo, come sempre nel caso si tratti di un tie-in, molto. Per fortuna non avendo molte attese nessuno è rimasto deluso, andiamo quindi a vedere nel dettaglio quali sono i difetti reali di un titolo che strutturalmente non è stato studiato neppure tanto in malo modo. Iniziamo dal gameplay, troppo semplice sin dall’inizio e troppo lineare, avere l’arco con le frecce infinite è un vantaggio troppo grosse per il giocatore per non approfittarne ed usarle sempre facilitandosi il cammino. Neppure la possibilità di sbloccare nuove mosse e combo nei livelli più avanzati riesce ad interessare il giocatore o comunque a rendere il prodotto interessante, ciò poiché utilizzeremo per la maggior parte del tempo le combo più semplici e meno complesse, che risulteranno essere molto più efficaci di tutte quelle sbloccabili. E’ evidente quindi un mal calibramento del livello di difficoltà sia per gli avversari, i nemici sono troppo stupidi e non hanno un IA sufficiente per impegnarci, che per il sistema di potenziamento del personaggio…non parliamo neppure della possibilità di usare la magia, che renderà il gioco una vera passeggiata. Le sezioni in volo si contraddistinguono soltanto per la pessima realizzazione, sia per gli scontri che per il volo in se e la sensazione di velocità, una sezione evitabile inserita giusto per rimanere in tema con il film. Neppure giocare con un amico potrà risollevare dalla mediocrità questo gioco, con buona pace della Sierra.

Mi è sembrato di vedere un Drago!L’aspetto tecnico del titolo si presenta per Playstation 2 in modo mediocre, con livelli e stages poco caratterizzati, con elementi interattivi ridotti all’osso ed una nebbiolina che si denota troppo spesso. Persino le animazioni dei personaggi non convincono, con i nemici tutti uguali e con quelli più corposi che si muovono in modo troppo ridicolo anche solo per essere credibili. Un comparto quindi che non riesce a convincere sulla console Sony e che su quella Microsoft risulta quasi improponibile visto che non c’è neppure un adeguato aumento di risoluzione portando il tutto ad essere un porting quasi fotocopiato dalla versione meno potente…alla faccia dell’alta risoluzione. Il comparto audio è anche peggiore a tratti, non tanto per i campionamenti audio che in fondo sono accettabili anche se pochi e troppo spessi ripetitivi o per le musiche ma per il doppiaggio che lascia un po’ a desiderare.

-Ci sono i Draghi

-Gameplay semplice

-IA scarsa

-Troppo lineare

-Poco coinvolgente

-Dura poco

4.9

Eragon è tutto ciò che ci attendiamo ogni volta da un tie-in, un prodotto nato in fretta per cercare di vendere grazie all’hype generata dal film e dalla pubblicità che lo circonda. Genere che molto spesso risulta essere di bassa qualità, mediocre se va bene; ecco il prodotto della Sierra è un classico titolo di azione che risulta lacunoso troppo spesso nella parte più importante di un gioco, il gameplay. Troppo semplice, troppo ripetitivo e noioso, non riesce a coinvolgere il giocatore mai come si deve e ripercorrendo troppo linearmente gli avvenimenti del film per poter interessare i fan di quest’ultimo. Il consiglio è quello di evitarlo e lasciarlo sullo scaffale.

Voto Recensione di Eragon - Recensione


4.9

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