Enthusia Professional Racing
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a cura di rspecial1
Nel panorama videoludico per PS2 esistono svariate scelte per quanto concerne i giochi di guida, dagli arcade puri a quelli impostati con un minimo di realismo. Nessuno però ha mai osato cercare di raggiungere il livello dei ragazzi della Polyphony e del loro Gran Turismo, un titolo dalla qualità talmente elevata che le altre software house hanno sempre preferito evitare di affrontare in uno scontro diretto, almeno fino ad oggi. Enthusia si presenta con un nome che farebbe pensare ad un nuovo gioco di ruolo giapponese, se si legge poi che lo sviluppatore è Konami si potrebbero rafforzare questa ipotesi…poi però ci si ritrova davanti un gioco di macchine che punta tutto sul realismo e che senza paura va a sfidare il Real Driving Simulator per contendergli il trono.
Cosa c’è di nuovo?Il titolo Konami si presenta con un’ottima sequenza iniziale in computer grafica, realizzata con cura e molto particolare e poetica, considerando il titolo a cui fa da introduzione. Una volta premuto il fatidico pulsante Start saremo introdotti nei menù del gioco, i quali, benché bellissimi ed ottimamente realizzati, si presentano particolarmente ostici da navigare all’inizio (questione di abitudine, come sempre, ma almeno il menù di gioco non dovrebbe richiedere un tutorial per essere usato…), alla ricerca del modo più veloce per prendere un bolide e scendere in pista per effettuare immediatamente un “prova su strada”. Come in ogni titolo del genere anche cui troviamo un tutorial camuffato da modalità di gioco. Quello che hanno realizzato alla Konami è un sistema che permette di prendere rapidamente il giusto feeling con la vettura ed il sistema di guida attraverso delle sezioni di gioco in cui dovrete effettuare determinate azioni (passare attraverso determinati punti ad una certa velocità, fare lo slalom ecc. ecc.), ricompensate con punti che vi serviranno per accrescere il vostro garage, proprio come in Project Ghotam Racing della Microsoft. La modalità principale però é la carriera, o Enthusia Life, dove potrete farvi largo attraverso varie sfide per vincere nuove vetture e raggiungere la gloria diventando il miglior pilota del mondo. Tutto già visto, se non fosse per il particolare svolgimento delle gare: questa volta, infatti, i programmatori hanno optato per la suddivisione delle corse in settimane. Ogni settimana ci saranno determinate gare tra cui potrete scegliere quelle a cui partecipare. Se vincerete una roulette deciderà quale premio vi sarete meritati…ed è li che incrocerete le dita per un bel bolide tra i 200 presenti nel gioco da far sfogare a tutto gas su una delle 50 piste inserite dai programmatori.
Virtual Gravity System, VGS per gli amiciIniziamo subito col dire che Konami stupisce tutti introducendo nel sistema i gioco la frizione! Per una casa che realizza il suo primo titolo di corse serio è un bel biglietto da visita. Oltre al cambio manuale classico avrete infatti anche la possibilità di utilizzare la frizione durante il cambio delle marce; quest’opzione non é fine a se stessa, visto che avrete più tempo per cambiare marcia potrete dosare meglio sia le partenze che le riprese della vettura rendendo il titolo più simulativo. Da notare, comunque, che non è obbligatorio usarla, rende la guida più realistica ma se non si fa un po’ di pratica si rischia solo di arrivare sempre ultimi al traguardo. Prima di scendere in pista potrete anche editare completamente la griglia di partenza: ovviamente mettersi sempre in pole position è obbligatorio per avere buone chances di vittoria. Non appena avrete cominciato a girare sarà impossibile non notare la strana icona posta proprio al centro dello schermo, subito dietro la vostra vettura, con in basso la scritta VGS…una cosa strana ed incomprensibile? Tutt’altro. Dietro queste tre lettere, che ai più ricorderanno l’emulatore PSOne, si cela il sistema di gravità artificiale realizzato da Konami e su cui si basa tutto il sistema di guida del gioco. Un’aggiunta apprezzatissima da tutti i fan dei giochi di guida visto che permette di bilanciare il carico della vettura in accelerazione, frenata ed in curva in modo da vedere immediatamente se stiamo perdendo o meno il controllo della vettura e reagire di conseguenza. Per il resto il feeling che si ha guidando è ottimo anche se l’intelligenza artificiale degli avversari non sembra proprio perfetta, permettendovi spesso di vincere facilmente anche durante le gare più avanzate della carriera (all’inizio sarà proprio una passeggiata ed anche se i concorrenti avversari avranno delle macchine con il triplo dei vostri cavalli riuscirete a dargli tranquillamente secondi di distacco…non proprio il massimo, un po’ più di sfida sarebbe stata l’ideale). Ovviamente un piccolo appunto bisogna sollevarlo circa la mancanza, anche qui, dell’on-line: ormai per giocare ad un titolo di macchine contro altri giocatori umani senza split-screen dovremo attendere la PS3 .
Il Motore…poligonaleTecnicamente parlando la Konami ha svolto un buon lavoro, anche se al disotto degli standard raggiunti con il Capolavoro di Hideo Kojima, Metal Gear Solid 3, realizzando un motore poligonale solido e che dà la giusta sensazione di velocità. Le mancanze purtroppo si riscontrano nei dettagli, poco curati e non paragonabili a quelli presenti nei circuiti di Gran Turismo 4, e nelle macchine che pur se belle e ben realizzate, non danno mai la sensazione di essere veramente di metallo.Ultimo appunto circa l’effetto della visuale periferica, che diminuisce all’aumentare della velocità: praticamente più andrete veloci e più sui bordi dello schermo vedrete apparire delle bande su tutti i lati che diminuiscono la visuale laterale, che risulta troppo accentuata tanto che non si inserisce con progressione ma piuttosto direttamente…una buona idea da realizzare meglio però.Il sonoro è nella media, con musiche di accompagnamento ben realizzate e che si sposano perfettamente con l’atmosfera magica e poetica che sin dal filmato introduttivo si viene a creare. Meno brillante il lavoro svolto sul rombo del motore, purtroppo troppo simile anche su diversi tipi di vettura sebbene sia possibile ad orecchio intuire i tempi di cambio marcia; piccolezze che però si possono perdonare visto che si tratta del primo tentativo della società giapponese di entrare anche in questo settore.
– La fisica di gioco
– Il Virtual Gravity System
– Il clima variabile
– Frizione
– L’I.A.
– Menù poco intuitivi
8.2
Konami è un nome che dai puristi dei videogiochi viene da sempre associato a titoli di grande spessore che hanno lasciato il segno dopo la loro uscita. Di solito la società giapponese porta alla mente titoli entrati nell’olimpo videoludico come Castlevania, Metal Gear Solid e, per noi italiani, il mai troppo lodato Pro Evolution Soccer: insomma, non è certo l’ultima arrivata ed è proprio per questo che la sorpresa nel giocare a questo Enthusia non si spiegherebbe se non fosse per il genere a cui appartiene. Non dovrebbe essere strano quindi il fatto che Konami al primo tentativo si sia avvicinata tantissimo al pluri-osannato Gran Turismo, riuscendo sotto molti aspetti ad essere anche più simulativo.
Un ottimo inizio quindi, che porta una nuova saga automobilistica nel panorama ludico di grande spessore destinata a crescere e migliorarsi ulteriormente con il sequel…ed allora chissà che non possa esserci anche un sorpasso sui ragazzi della Polyphony.
Se amate i racing game seri non potete farvelo mancare.
Voto Recensione di Enthusia Professional Racing - Recensione
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