Electroplankton
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a cura di Jack Right
Electroplankton mi ha fatto da subito pensare alla discussa teoria delle stringhe (conosciuta anche come teoria “M”). Essa vuole il mondo essere una infinita sinfonia cosmica. L’affascinante teoria, supposta ma non ancora dimostrata a causa dell’inesistenza di tecnologie sufficientemente avanzate da studiarla a fondo, sostiene il quark, l’elemento primo dell’esistente e, quindi, base strutturale dell’atomo, essere composto a sua volta da miliardi di stringhe. Esse apparirebbero come cerchi di energia vibrante, cerchi sonori. In questo senso dunque l’universo intero è sinfonia su sostanza ad 11 dimensioni. Una curiosità. C’è chi sostiene che, immaginando un atomo della stessa grandezza del sistema solare, ogni singola stringa di energia vibrante sonora avrebbe la dimensione di un albero.
Electroplankton in sèPremetto anzitutto, a scanso di equivoci, che questo software non è un gioco. Non compratelo dunque se vi aspettate un prodotto come i vari Rhytm Game. Qui non c’è da tenere il tempo. Non c’è, tantomeno, da creare a tavolino musica o da suonarla. Qui si può soltanto improvvisarla. Electroplankton è improvvisazione continuata, un esercizio di stile che fa della modificazione costante al “gioco” la costante del “gioco” stesso. Non vi è un punteggio, non vi è un nemico da sconfiggere a suon di balli (Parappa the rapper), non vi è nessuno strumento da suonare virtualmente né vi è un obiettivo da raggiungere. Ma allora cos’è? Se fosse un film sarebbe opera di Kim Ki-Duk. (Regista coreano autore di, tra gli altri, “Ferro 3, la casa vuota” – 2004 e “Primavera Estate Autunno Inverno.. e ancora Primavera” – 2003).
Electroplankton fuori di sèElectroplankton si presenta al mondo attraverso una veste grafica curiosa e suggestiva. Minimale, certo, ma perfettamente funzionale allo scopo che si propone. Appena inserita la cartuccia nello slot di Nintendo DS apparirà la schermata principale capace, fin da subito, di farci entrare in un mondo assolutamente alieno. Quasi metafisico. Capeggiando il logo Electroplankton su sfondo blu, sublimano bolle d’acqua verso l’alto ed una prima scelta si fà necessaria per iniziare l’esperienza. Si potrà scegliere se essere fin da subito artista o spettatore. La modalità spettatore è in pratica una demo del software e delle sue potenzialità (anche se potremo intervenire attivamente sugli spettacoli sonori propostici). Divertente e curiosa, cederà il posto alla modalità principale ma vi si tornerà qualche volta. Da artista saremo chiamati a scegliere tra 10 modalità ludiche in cui i protagonisti dello spettacolo sonoro da noi improvvisato saranno i Plancton, buffi e minuscoli esserini di forma variabile che attraverso i loro spostamenti creeranno sinfonie di suoni. Il suono è quasi l’energia dei Plancton. Ogni Plancton genererà suoni diversi ma, ed è caratteristica sublime, sarà possibile talvolta intuire il suono che si sprigionerà da essi semplicemente osservandoli. Le loro forme infatti coincidono con la loro essenza. E la loro essenza è suono. Dunque c’è corrispondenza tra forma e suono.Ma vediamo nel dettaglio ciascuno dei 10 momenti di questa esperienza.1: Tracy: è la prima modalità di gioco. Scegliendola vedremo sul secondo schermo, in basso, sei plancton. Tracciando delle linee che partono da essi e portano in qualunque parte dello schermo scaturiranno melodie sempre diverse. Sarà possibile dirigere ciascuno dei sei plancton in una sola direzione per volta. Dunque saranno sei le melodie sovrapponibili.2: Hanenbow: Un plancton per volta si lancerà verso un alberello acquatico di cui potremo scegliere l’inclinazione delle foglie. Ogni foglia produrrà un suono, dunque inclinando opportunamente ciascuna foglia si creeranno piacevoli melodie.3: Luminaria: Una delle modalità che preferisco. Su schermo appariranno delle freccie di cui è possibile scegliere l’orientamento. Si potranno così creare percorsi per i quattro plancton presenti in ogni bordo dello schermo.Ognuno dei quattro plancton ha una sua velocità di movimento (ottavo, quarto, semiminima e minima) e molto varie saranno le melodie che potranno essere create. Inoltre le freccie potranno essere fatte girare continuamente creando così un effetto di caoticità sonora. 4: Sun Animalcule: Suggestivo. Su uno sfondo rosso con bollicine che salgono verso l’alto, sarà nostra premura sistemare come vogliamo delle uova (quante vogliamo) di plancton che, crescendo e venendo in contatto con le bollicine, emetteranno suoni e melodie. 5: Rec-Rec: Quattro plancton che si cibano di suoni passeranno ad intervalli regolari su schermo. Toccandone uno potremo registrare al giro successivo su di esso un suono che, da lì, esso ripeterà ad ogni passaggio. Sarà possibile dunque creare simpatiche mescolanze sonore personalizzabili con la vostra voce.6: Nanocarp: Battendo le mani vicino al microfono i plancton assumeranno certe forme e, di conseguenza, produrranno certi suoni. Risponderanno anche alla vostra voce esibendosi in trasformazioni musicali.7: Lumiloop: Facendo dei cerchi attorno la circonferenza di plancton sferici si produrranno suoni sempre diversi a seconda della velocità cui li faremo girare. Sono 5 in tutto, quindi cinque melodie sovrapponibili. 8: Marine-Snow: Plancton simili a fiocchi di neve occuperanno lo schermo inferiore. Ciascuno di essi produrrà un suono diverso se toccato. Toccandone molti ed in rapida successione si genereranno belle melodie.9: Beatnes: Sulla base musicale di musiche storiche di casa nintendo si potranno toccare varie parti di vari plancton che aggiungeranno suoni ed effetti alla musica. 10: Volvoice: Sullo schermo inferiore ci saranno 16 plancton. Ognuno di essi, se toccato, potrà “essere riempito” della nostra voce. Sarà divertente scoprire quali effetti ciascun plancton applicherà sopra di essa. In ognuna delle 10 modalità lo schermo superiore avrà il ruolo di lente d’ingrandimento sul plancton che di volta in volta selezioneremo.
– Una piccola opera d’arte videoludico-interattiva
– Grafica minimale ma d’atmosfera
– Qualità del ds sfruttate benissimo
– Bellissimo comparto audio
– Non è un gioco
– E’ per pochi
– Se non se ne coglie il senso ultimo verrà presto a noia
7.4
Le caratteristiche di Nintendo DS sono da Electroplankton sfruttate benissimo. Il gioco non è però un gioco, è un software, divertente ed affascinante, ma lontano dai classici schemi dei rythm game. Può essere usato come antistress o come passatempo al pari di un cubo di Rubik, o vissuto intensamente quale opera d’arte sperimentale. Electroplankton è una piccola opera d’arte videoludico-interattiva. Consiglio vivamente di provarlo prima di acquistarlo perchè, ne sono sicuro, a molti non piacerà affatto. Ultima nota: i voti che ho assegnato “valutano” Electroplankton da un punto di vista artistico-estetico (per quanto questa sia una contraddizione in termini). Ne tenga conto colui che è in cerca di altre esperienze.
Voto Recensione di Electroplankton - Recensione
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