EUROPA UNIVERSALIS
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a cura di Mirai Trunks
EUROPA UNIVERSALIS? COS’E’, UN CORSO DI LATINO INTERATTIVO?
Non proprio, ma potrebbe essere un’idea per futuri progetti, chissà che la Paradox ci pensi su…vabbè và, direi che è bene cominciare subito a parlare del gioco, visto che per non scrivere un poema epico in endecasillabi sciolti è bene che vada ad illustrarvi le caratteristiche di questo che è un prodotto estremamente vasto e complicato. Dunque, Europa Universalis è un bel giochino di strategia in tempo reale che si svolge in un periodo storico che va dal 1492 al 1792; 300 anni secchi nei quali dovrete guidare una nazione a vostra scelta gestendola sotto innumerevoli aspetti. Avrete a disposizione una dozzina di scenari, ambientati in periodi differenti, con diversi obiettivi e giocabili in 5 livelli di difficoltà, che garantiscono sicuramente una buona longevità al prodotto. Purtroppo non sono legati tra di loro, non esistono infatti vere e proprie campagne ma d’altro canto credo che su questo non si possa recriminare più di tanto: la struttura di gioco non permette infatti l’inserimento di una modalità del genere, perlomeno lo rende alquanto proibitivo. Da encomiare è invece l’estrema (anzi, totale) attinenza ai fatti storici del tempo: tanto per fare esempi vi ritroverete monarchidittatori realmente esistiti, eventi come Riforma, Controriforma e l’avvento di Calvino. Oltre a ciò è possibile implementare eventi casuali, cosa che repuito indispensabile altrimenti non sarebbe difficile prevedere le mosse dei propri nemici, vi pare? Ma la decisione spetta a voi. Strategia in tempo reale sì, ma un gioco plurigenerazionale no, quindi per fortuna potrete decidere quanto 1 minuto reale debba essere nel gioco, ovvero 1, 2, 4, 8 mesi o 1, 2 anni. Diciamo che 4 mesi è il giusto compromesso, anche se a volte in tempo di guerra sono stato costretto a scendere un gradino, così come in tempo di pace si può anche passare a 8 mesi, ma solo quando non si ha nulla da fare altrimenti si rischia di non riuscire a gestire tutto alla perfezione.
COMANDANTE, ATTENDO SUE DIRETTIVE
Come già detto Europa Universalis vi mette alla guida di una nazione europea (e non solo!) che dovrete guidare attraverso i meandri del rinascimento e dell’illuminismo al successo continentale ed intercontinentale. Ora, non pensate che questo voglia dire conquistare tutto il mondo conosciuto, anzi: vostro compito sarà sì quello di espandervi, ma attenzione a non farvi la reputazione di pericolo per l’equilibrio europeo. Perchè? Ihihih…poi, stabilità ed economia. Senza questi due elementi scordatevi pure di ottenere risultati decenti: se infatti i vostri sudditi si ribellano svariate volte al mese eo non avete una lira (ducato nel nostroi caso) difficile non solum pensare ad una guerra d’espansione, sed etiam alla difesa in caso di eventuale attacco. Già da queste poche parole dovreste aver capito come le variabili da tenere in considerazione sono un’infinità, ma andiamo con ordine e cominciamo dalla politica interna; economicamente parlando otterrete buona parte dei vostri introiti dalle tasse, anche se questo ovviamente dipende soprattutto dalla grandezza del vostro stato: più è vasto, più gente ci vive (con le dovute eccezioni), più soldi arrivano in cassa. Ma soprattutto il commercio saprà regalarvi soddisfazioni infinite, perlomeno in certuni scenari: inviare mercanti nei mercati più ‘furbi’ è fondamentale per racimolare ducati; fate conto che con il passare del tempo il giro di soldi complessivo varia (in positivo quanto in negativo, al variare delle condizioni della nazion d’appartenenza), sta a voi capire dunque su quali mercati, magari a prima vista scadenti, è meglio puntare per il futuro: una buona posizione al momento giusto e son ducati che piovono(borsaioli d’Italia, unitevi!). Religione: occhio a conquistare province con religione diversa da quella vostra di stato: così facendo la probabilità di ribellione cresce; le cose da fare in questo caso sono aumentare la tolleranza verso quel credo o tentare una conversione violenta. Soprattutto in momenti di guerra queste cose si rivelano non decisive, ma fastidiose: mezza nazione che si rivolta mentre siete nel pieno di un conflitto, con gente che si dichiara indipendente ogni 2 x 3 non è bello (che bei ricordi con la Turchia…Iraq…Georgia…). Ma la possibilità di una ribellione non è legata solo a problemi relgiosi, ma anche alla stabilità: questo è un valore numerico che varia da + 3 a –3 che definisce…la stabilità (ma và…) della vostra nazione, non mi pare difficile da capire!! Un valore alto porta a tranquillità relativa, mentre un valore basso conduce, soprattutto in certe nazioni, a rivolte continue e stressanti. L’esercito; avrete a disposizione 3 tipi di truppe: la fanteria, utile nelle battaglie campali e negli assalti alle città, la cavalleria, fondamentale nelle battaglie campali ma perfettamente inutile in assedi e assalti e l’artiglieria, fondamentale negli assedi ma che nelle battaglie campali serve solo come sostegno morale (l’esatto contrario della cavalleria insomma). Il costo di queste truppe varia da nazione a nazione, a seconda dell’effettiva efficienza dei vari reparti dell’epoca. Molto importante sarà anche il comandante di un plotone: a parità di uomini, ma anche in casi di inferiorità numerica non disarmante, un buon comandante può decidere l’esito di una battaglia a favore della sua squadra. Anche la flotta ha la sua importanza: pure qua 3 tipi di navi: galere, da trasporto, da guerra; e anche qua il comandante della flotta ha la sue bella importanza. Politica estera: diplomazia. Fondamentale per la sopravvivenza anche dello stato più potente del mondo è stabilire alleanze ed avere buoni rapporti con le altre nazioni. Ed in EU tutto questo sarà possibile: entrare in un alleanza, crearne una dal nulla, celebrare matrimoni reali, stabilire dei legami di vassallaggio, annessioni pacifiche…sarà inoltre possibile fare regali o insultare le corti in modo da migliorarepeggiorare i rapporti con uno stato (rapporti che sono misurati da un valore che va da –200 a + 200). Guerra!! So che voi non aspettavate altro, vero? Bene, come ho già detto scordatevi di creare un impero universale, almeno ad alti livelli di difficoltà. Di per sé conquistare miriadi di staterelli non è difficile, solo che poi capita come è successo a me con la Russia (e con tante altre nazioni…): attaccato contemporaneamente da (comprendendo alleanze): Spagna, Francia, Inghilterra, Polonia-Lituania (che era mia alleata), Turchia, Crimea, Mammelucchi, Persia, Austria, Milano, Stato Pontificio, Hannover, Boemia, Svezia, Danimarca, Portogallo, Savoia + staterelli africani vari (Tripoli, Marocco…) + staterelli tedeschi assortiti. Ebbene sì, il 90% dell’europa vs Russia. E così da quel momento per ogni guerra che dichiaravo. Mi sono salvato (per la disperazione del tesoriere), ma ero a livello facile. Quindi rimettete il costume da Napoleone in naftalina: conquistare mezza Europa farà insorgere l’altra metà contro di voi, che minate l’equilibrio nel continente. Datevi al colonialismo, quello frutta parecchi punti vittoria anche se ovviamente richiede legioni di ducati nelle ricerche, soprattutto a livello di tecnologia navale e nell’impiego di coloni.
La spiegazione che vi ho dato è, al contrario di quanto si potrebbe pensare, alquanto riassuntiva, e costituisce una vista d’insieme del gioco, impossibile da spiegare in questa sede in ogni suo piccolo particolare
TECNICAMENTE PARLANDO
Scarsino…la grafica è appena sufficiente per un giuoco da tavolo, ma d’altronde per un prodotto del genere non si poteva certo ricorrere alla grafica 3d; il sonoro è da censurare, mettete la musica al minimo e attaccate Sonique, Winamp o il vostro amato Hi-Fi di casa: le vostre orecchie vi ringrazieranno. Giocabilità direi molto buona: i menu sono molto chiari, certo è che districarsi tra le mille opzioni che il gioco offre sembra all’inizio impossibile, ma, credete, è solo questione di tempo. Imparato a giocare i menu vi appariranno molto più chiari e familiari e l’unica rottura rimarranno i messaggi del tipo ‘il tal esercito arriva nella tal provincia’ & affini, fortunatamente si possono togliere dai mar…si possono togliere. Longevità: nonostante l’effettiva assenza di una modalità multiplayer, grazie anche ai vari livelli di difficoltà proposti dal gioco, gli amanti del genere rimarranno ore ed ore appiccicati allo schermo del PC cercando di difendersi dagli attacchi di mezza europa, certo è che dovete mettere in conto la perdita di un mucchio di tempo: le missioni più lunghe (La Grande Campagna, fulcro del gioco, su tutte) sono a dir poco strazianti e per chi non gioca molto al PC potrebbero durare anche un mesetto!
HARDWARE
MULTIPLAYER
Evitatelo…non si può stoppare il tempo, gli avversari li dovrete cercare da soli, i poveri sfigati che giocano con nazioni come l’olanda si vedrebbero portar via le loro (poche) province in meno di mezz’ora di gioco. E non è bello.
Una volta che si impara a giocare dà immense soddisfazioni
Profondità di gioco encomiabile
Attinenza ai fatti storici massima
Realizzazione tecnica non certo da urlo
Il multiplayer è da rivedere
Alcuni particolari potevano essere più curati
8.4
Nonostante una realizzazione tecnica chiaramente (ma comprensibilmente) insufficiente, EU è un prodotto da tenere assolutamente in considerazione. Capire come si gioca perfettamente richiede una certa pratica, ma è proprio in quel momento che si avranno grandi soddisfazioni. L’attinenza alla realtà storica e la grande quantità e realisticità dei parametri da considerare nella gestione dello stato sicuramente giocano a favore del prodotto, andando ad influenzare in maniera irrimediabile la profondità e l’esperienza di gioco.
Se siete amanti dei giochi di strategia e cercate qualcosa che possa impegnarvi abbastanza seriamente, EU è ciò che fa per voi. Se invece non riuscite a stare senza fraggare nessuno per più di 10 minuti credo che un certo Max Payne vi stia aspettando.
Voto Recensione di EUROPA UNIVERSALIS - Recensione
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