Recensione

Dynasty Warriors: Gundam 2

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a cura di Star Platinum

Dopo essere rimasti parzialmente delusi dal primo episodio, tutti gli estimatori di Gundam attendevano con ansia un nuovo capitolo in grado di donare nuovamente il giusto riconoscimento ad una delle icone più carismatiche del mondo degli anime. A distanza di alcuni mesi dalla pubblicazione in territorio nipponico, ecco arrivare anche in Europa Dynasty Warriors: Gundam 2 che, riproponendo una formula in parte ottimizzata ed approfondita, tenta di presentare un’esperienza ludica più appagante e spettacolare, andando a correggere i difetti del passato e cercando di offrire nuovi motivi d’interesse verso un prodotto che non ha mai goduto di particolari apprezzamenti, a causa di un’impostazione decisamente troppo votata ad un ritmo eccessivo. A questo punto non vi resta che entrare nella cabina di pilotaggio del vostro Mobile Suit e prepararvi al combattimento, per scoprire che cosa è cambiato.

Core Fighter, in azione!Per tutti coloro che non avessero mai avuto modo di giocare al primo episodio, sarà bene fornire alcune indicazioni di base circa la struttura generale del gioco, utilizzata in modo marcato anche in questo Dynasty Warriors: Gundam 2 nonostante la presenza di alcune varianti che descriveremo a breve. Prendendo il controllo di un mobile suit (robots antropomorfi controllati da un pilota umano) delle dimensioni comprese tra i quindici e gli oltre ventidue metri, vi ritroverete all’interno di ambienti differenti e sempre ricchi di nemici che dovrete eliminare grazie all’enorme potenza di fuoco ed armi di cui ogni unità dispone, seguendo una sorta di filo conduttore a livello narrativo che serve a legare tra loro ogni missione. Attorno a queste dinamiche piuttosto semplici e ben lontane dal richiedere grandi ragionamenti o soluzioni strategiche di tipo complesso, si sviluppa quindi un titolo che, com’era avvenuto con il primo episodio, utilizza un personaggio importante quale è Gundam per rendere più coinvolgente un’esperienza di gioco che altrimenti avrebbe avuto diverse falle da colmare, non puntando certo su un concept molto innovativo.Fatta questa doverosa premessa, è interessante precisare che fin dai primi istanti di gioco risulta evidente lo sforzo compiuto dagli sviluppatori per cercare di non commettere più gli errori del passato, sotto ogni punto di vista, anche se alla fine i risultati non possono certo essere ritenuti esenti da difetti. La possibilità a disposizione dell’utente appaiono infatti piuttosto ampie a partire dal numero di personaggi ed unità selezionabili. Le serie ed i lungometraggi animati a vostra disposizione saranno infatti le più note ed interessanti mai prodotte, ossia: Mobile Suit Gundam (il primo, indimenticabile, anime), Mobile Suit Zeta Gundam, Mobile Suit Gundam ZZ, Mobile Suit Gundam Char’s Counterattack, Mobile Suit Gundam F91, Mobile Suit Victory Gundam, Mobile Fighter G Gundam, Mobile Suit Gundam Wing, Turn A Gundam e Mobile Suit Gundam SEED Destiny. Ne deriva, considerando che alcune si renderanno disponibili solo dopo aver completato alcuni obiettivi, che il numero di unità a vostra disposizione corrisponde a circa una sessantina di robot. Tra essi, giusto per fare qualche esempio, figurano modelli entrati ormai nella memoria di ogni appassionato che si rispetti quali ad esempio RX-78-2 Gundam, MS-06S Zaku II Commander Type, MS-14S Gelgoog Commander Type, MSN-02 Zeong, RX-77-2 Guncannon, MSZ-006 Zeta Gundam, MSN-00100 Hyaku Shiki, RX-178 Gundam Mark II, RX-93 Nu Gundam, MSN-04 Sazabi, F91 Gundam Formula 91, XXXG-00W0 Wing Gundam Zero, ZGMF-X20A Strike Freedom Gundam oltre a numerosi Mobile Armor (unità fuori parametro in quanto enormi e comparabili a vere e proprie navi spaziali) che si presenteranno puntualmente sotto forma di boss di fine livello.

Lotta contro i TitaniLa struttura narrativa oggetto della vicenda può essere definita attraverso la lunga epopea che compone la serie Z Gundam, che non vi racconteremo nel dettaglio per non rovinare alcuna sorpresa, ma che merita comunque almeno una breve introduzione, quantomeno a beneficio di chi volesse approfondire il discorso da buon appassionato di anime. L’inizio del conflitto ha avuto origine ancor prima in un periodo precedente all’epoca attuale, per la precisione poco dopo la conclusione di quella che per molti fu nota come Operazione Stardust, momento cruciale in cui la Federazione Terrestre creò una forza d’élite con il compito di scovare ed annientare ogni traccia dei veterani di Zeon ed in generale qualsiasi altro nucleo armato ribelle. Questo supporto operativo, conosciuto con il nome di Titani, non condusse però all’obiettivo sperato, in quanto divenne presto sede di azioni sconsiderate e atroci crimini, che con la pace non avevano nulla a che fare. Vi basti sapere che nell’anno 0085 U.C. il gruppo dei Titani operò a copo dimostrativo un vero e proprio sterminio su una colonia spaziale, generando il fuoco della ribellione che da lì a breve tempo avrebbe innescato il meccanismo della lotta armata. Con la sigla A.E.U.G. (“Anti Earth Union Group”, Gruppo Anti-Unione Terrestre), iniziò ad operare un’unità clandestina di combattenti uniti da un unico scopo: porre fine al periodo di terrore attuato dai Titani. Grazie al segreto supporto di potenti compagnie industriali spaziali, tra cui la Anaheim Electronics (nota a chi avrà seguito le vicende dell’anime Gundam 0083), questi coraggiosi individui iniziarono presto ad organizzare una vera e propria offensiva, ed è qui che entrerete in gioco voi, ritrovandovi al centro dell’azione in uno dei momenti più carichi di tensione della storia… Ovviamente non vi sveleremo altri dettagli sulla trama, per scoprire cosa accadrà dovrete farcela con le vostre forze.

ContrattaccoOttimizzando le possibilità offerte con il primo capitolo, il gioco permette di scegliere tra numerosi personaggi che, alla pari delle unità da comandare, si differenziano in fatto di caratteristiche peculiari ed abilità specifiche. Il fatto di poter inoltre collocare ogni pilota all’interno di differenti MS permette inoltre di dare il via a combinazioni molto interessanti, utili ad esempio a migliorare le prestazioni di alcuni robot o comunque a renderli più efficaci in determinate situazioni di combattimento. A livello d’interazione con il nemico, le dinamiche presenti durante le fasi di combattimento sono molteplici e necessiteranno di alcune scelte da adottare con tempi di risposta minimi e spesso quasi del tutto assenti. Le principali tipologie di azioni effettuabili possono essere catalogate attraverso Attacchi Normali, in Carica, Scatto, in Slancio ed in Carica con Slancio. In base alle caratteristiche del proprio pilota e fino a che l’apposita barra energetica di Spinta non si esaurirà, potrete effettuare quante più combinazioni possibili andando ad inanellare numerose combinazioni d’attacco. Alcune di queste porteranno inoltre all’avvio di eventi Quick Time (ad esempio per gli scontri Spada contro Spada) che potranno essere risolti solo premendo in rapida successione i pulsanti proposti, lasciando quindi l’avversario sbilanciato ed esposto ad altre offensive. Esistono poi i cosiddetti attacchi SP (Speciali), che attraverso l’utilizzo di un apposito indicatore d’energia consentiranno mosse offensive ancor più potenti e letali, che avranno effetti diversi in base alla posizione che la vostra unità starà occupando nei confronti del nemico e di un eventuale pilota speciale o compagno presente nei dintorni. Ogni unità è differente dalle altre per i parametri che ne compongono lo status generale e numerose informazioni saranno costantemente presenti a schermo, per tenere sempre sotto controllo ogni possibile emergenza. Visualizzerete infatti il livello d’energia del nemico, le condizioni della battaglia in corso, gli indicatori di d’energia precedentemente descritte, il radar, il livello della vostra corazza ed infine il numero di avversari sconfitti. Periodicamente, lungo i livelli, sarà possibile recuperare alcuni item che potranno essere utilizzati, ad esempio, per recuperare energia o incrementare alcune caratteristiche per un breve periodo di tempo. Allo stesso modo, con il completamento delle missioni, avrete ovviamente modo d’intervenire sui parametri in oggetto, migliorando le caratteristiche delle unità e facendole crescere a livello di prestazioni e potenziale attraverso il menu di Rapporto. La possibilità di poter personalizzare, migliorare, sostituire e modificare le componenti per condividerle in più unità è stata sviluppata in modo pregevole e risulta soddisfacente anche a livello di quantità. Altrettanto interessante è il Lounge, molto utile per visualizzare caratteristiche dei piloti, modificarne le abilità base, conoscere quali mezzi sono in grado di pilotare e approfondire il livello d’interazione personale che ognuno possiede, anche a livello narrativo operando alcune scelte. Queste attività di relazioni devono essere seguita missione dopo missione, al fine di ottenere un maggiore affiatamento e conseguenti migliori prestazioni durante i combattimenti con i propri compagni, senza dimenticare l’interessante possibilità di poter approfondire meglio la trama. Il fatto che il gioco sia molto ben ispirato, a livello di ambientazioni e scenari, ad alcune delle più celebri location dell’anime offre inoltre l’interessante possibilità di dover variare in parte il proprio approccio in funzione delle aree in cui dovrete combattere. Nello spazio, infatti, si dovrà fare attenzione a non perdere l’orientamento, mentre su superfici terrestri o artificiali potrebbe capitare di ritrovarsi letteralmente circondati da nemici, senza alcuna via di fuga percorribile se non opportunamente creata facendosi largo tra le unità nemiche e tenendo bene a mente la posizione di strutture rocciose ed edifici.Restando sempre in tema di ambientazioni, ancora una volta è doveroso segnalare che nonostante l’ottima varietà di tipologie di superfici ed elementi naturali presenti, a prescindere dai danni che riuscirete a causare non sarà possibile riscontrare alcun danno né un’interazione tangibile con l’ambiente circostante, nonostante non vi siano nemmeno molti elementi interessati dagli scontri. Tutto ciò potrebbe essere considerato esclusivamente come un difetto, tuttavia, visto l’elevato ritmo dell’azione, non appare nemmeno così rilevante. Si tratta ovviamente di una precisa scelte operata dai programmatori che, per quanto sia condivisibile o meno, non danneggia fortunatamente la giocabilità anche se sarebbe stata gradita ed interessante da valutare a livello di gestione dell’engine poligonale. Partendo dal pèresupposto che non tutti conosceranno così bene Gundam, ancora una volta segnaliamo che nell’ottica di un gamer “normale” la produzione Bandai Namco potrebbe risultare fin troppo semplicistica e sviluppata secondo una struttura ormai superata e ben poco attraebte, mentre invece alcuni elementi potranno essere apprezzati in particolr modo solo dai fans dell’anime.

Appuntamento con Char Analizzando questo episodio in rapporto al precedente, non vi sono vere e proprie novità per quanto riguarda le scelte a disposizione, fatta eccezione per l’interessante possibilità di poter combattere insieme ad un secondo giocatore umano attraverso l’online. Le tipologie a disposizione si compongono di alcune macrocategorie quali Modalità Ufficiali in cui bisogna scegliere un pilota da controllare e sbloccandone successivamente altri, la Modalità Missione, composta a sua volta da Storia, Missione Libera, Missione Collezione, Missione Licenza, Missione Amicizia, Missione Extra ed infine Missione Scaricamento. Se disponete di un amico potrete dedicarvi alla Modalità scontro, suddivisa in Guerra (vince il primo che raggiunge mille punti, corrispondenti ad alcuni obiettivi da portare a termine) e Caccia, dove in base al ruolo bisognerà cercare di abbattere l’avversario o di eludere il proprio inseguitore. All’atto pratico, a prescindere dall’opzione selezionata e dalle differenze a livello di personaggi ed intrecci narrativi cambia poco nel gameplay, tuttavia le numerose opzioni a disposizione garantiscono un interesse discretamente elevato, anche se il tutto sarà relativo alla vostra voglia di approfondire l’universo Gundam. Il sistema di controllo risulta ancora una volta molto semplice ed intuitivo. La curva d’apprendimento per riuscire ad eseguire in maniera corretta ogni azione è piuttosto breve anche per via delle poche combinazioni di comandi da adottare, tuttavia per riuscire a padroneggiare al meglio ogni unità sarà fondamentale conoscerne i pregi ed i difetti, soprattutto a livello di mobilità, in quanto un Gundam possiede per sua natura caratteristiche ben differenti rispetto ad uno Zaku ed anche MS appartenenti in teoria allo stesso raggruppamento potrebbero offrire differenti comportamenti in tal senso. Le mosse a disposizione richiamano le principali armi a disposizione di ogni Mobile Suit, sia a corto raggio che attraverso l’utilizzo di cannoni e fucili di varia natura e attivando gli attacchi più spettacolari sarà possibile assistere ad una sorta di sequenza animata di elevato impatto visivo. Il livello di difficoltà appare ben bilanciato ed impegnativo nelle fasi di combattimento contro i boss, tuttavia il ritmo tende troppo spesso a risultare decisamente elevato, contribuendo a generare caos anche in quelle situazioni che sarebbe stato preferibile agire in modo più ragionato e “pulito”. Va bene la spettacolarità durante i combattimenti, ma entro certi limiti altrimenti non si hanno che svantaggi. La longevità risulta quindi in parte penalizzata, anche se sarà necessario un buon numero di ore per completare ogni missione e sbloccare ogni contenuto presente.Dal punto di vista tecnico il lavoro svolto dai programmatori è davvero apprezzabile. Graficamente tutti i robot sono stati riprodotti con molta cura e appaiono convincenti sia per quanto riguarda le animazioni che per i dettagli di cui dispongono i modelli poligonali. Ben rappresentate, anche se non certo complesse, le varie ambientazioni, così come la gestione della telecamera virtuale che riesce nel compito d’inquadrare in modo funzionale il vivo dell’azione, supportata da un engine fluido e valido. Ottimi gli effetti d’illuminazione e le esplosioni sono ben riprodotte, anche se sarebbe stata gradita maggiore varietà scenica nel momento in cui un’unità nemica viene colpita in un punto chiave. Apprezzabile il sonoro, ricco di effetti presi direttamente dall’anime e di brani ben riprodotti ed in grado di supportare egregiamente il ritmo dell’azione. Non riuscendo a raggiungere un livello tattico sufficientemente approfondito e sviluppato, che non fa comunque parte del Dna stesso della serie, il divertimento risulta piuttosto elevato, ma solo a patto di apprezzare la forte inclinazione arcade del gioco e la voluta esasperazione del ritmo stesso, accompagnato da una struttura narrativa apprezzabile ma dedicata a pochi appassionati. La scarsa originalità della meccanica potrebbe in parte scoraggiare chi cerca giustamente qualcosa di più profondo. Tirando le somme, il risultato finale può dirsi positivo e se l’ottimo comparto tecnico fosse stato accompagnato da un concept ancor più ottimizzato la qualità generale non sarebbe stata pregiudicata risultando ancor più consistente e ben oltre la sufficienza raggiunta. Consigliato ai fans di Gundam ed in generale a chi desidera un action game senza troppe pretese ma gradevole nel complesso.

– Ottima realizzazione tecnica

– Meccanica migliorata rispetto al passato…

– Imperdibile per i fans di Gundam

– Concept poco originale e datato

– …ma il ritmo è spesso troppo caotico

– Gameplay alla lunga ripetitivo

6.5

Dynasty Warriors: Gundam 2 risulta un prodotto discretamente curato, soprattutto a livello tecnico, oltre che divertente nel complesso. Le numerose modalità presenti, oltre a una struttura narrativa non certo originale ma interessante, garantiscono un’esperienza ludica pregevole anche se consigliata quasi esclusivamente ai fan dell’anime, che apprezzeranno non poco l’estrema fedeltà con cui numerosi elementi sono stati realizzati.

Nonostante la meccanica di gioco sia stata corretta e il livello di profondità raggiunto possa essere considerato più vicino agli standard attuali, il maggiore difetto di questa produzione è concentrato nel ritmo che, in numerose occasioni, tocca vette fin troppo elevate a discapito di un gameplay che sarebbe risultato ancor più appagante se avesse permesso al giocatore una maggiore possibilità di analisi e una componente strategica meglio definita. Seppur coinvolgente e privo di gravi difetti, il gioco è limitato quindi dalla sua stessa impostazione action e da un concept ormai datato, che penalizzano il divertimento rendendo tutto troppo caotico e alla lunga ripetitivo.

Voto Recensione di Dynasty Warriors: Gundam 2 - Recensione


6.5

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