Dynasty Warriors 4
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a cura di Fabfab
Alla Koei devono apprezzare molto l’antica leggenda cinese meglio nota come “La Storia dei Tre Regni”, vista la quantità di giochi ad essa ispirati: giusto per rimanere in tema, cito le serie di “Dynasty Warriors” e “Dynasty Tactics” oltre al bellissimo “Kessen II”!Forse si tratta di mera scaramanzia, vista la fortuna che hanno riscosso i titoli sopra citati, o forse di una cronica mancanza di idee…
Morto un imperatore, se ne fanno tre!Se avete già giocato ad uno qualsiasi dei titoli menzionati poc’anzi (o se avete visto l’omonimo cartone animato trasmesso su Rai Uno una decina di anni fa) saprete già com’è la storia: nella Cina mitologica del passato la dinastia Han, dopo secoli di dominio, decade e perde il controllo del Paese e dalla sua dissoluzione nascono tre regni, Wei, Wu e Shu.Cao Cao, spietato dominatore di Wei, combatte per conquistare il potere, Sun Jian per espandere l’influenza di Wu, Liu Bei per ripristinare l’onore della dinastia Han; ognuno di loro è accompagnato e appoggiato da una schiera di mogli, figli, parenti, consiglieri e condottieri dalle capacità fuori dal comune! A complicare il tutto esistono pure le cosiddette “terze parti”: la setta religiosa della Via della Pace, causa della rovina finale della dinastia cinese, Dong Zhuo, usurpatore del trono, la tribù barbara dei Nanman, desiderosa di approfittare del momentaneo stato di caos per allargare i propri domini; tutti loro giocheranno una parte importante nelle vicende narrate e contribuiranno in maniera determinante a complicare gli avvenimenti.La trama, ben presto, si discosta dalla leggenda originale, dalla quale trae solo spunto, in quanto a seconda della fazione prescelta gli avvenimenti assumono tutt’altra direzione, a volte anche in contraddizione con quanto visto in una precedente campagna: resta la curiosità di sapere come effettivamente si svolgesse la leggenda originale…
Scontri di esercitiNata come picchiaduro ad incontri su PSOne, la serie di “Dynasty Warriors” si è evoluta e dal secondo episodio, uscito per PS2, è diventata un vero e proprio, spettacolare, “picchiaduro di massa”: su schermo si scontrano eserciti con decine di unità contemporaneamente in movimento ed il giocatore si muove e combatte in mezzo a loro. Il terzo e questo quarto episodio, gli unici ad approdare su Xbox, hanno proseguito sulla strada tracciata dal secondo.In pratica nella modalità principale del gioco (la Modalità Musou) dovrete scegliere uno tra le decine di condottieri dei tre eserciti (non necessariamente i tre leader) ed affronterete nei suoi panni tutta una serie di scontri, alcuni opzionali, altri obbligatori: battaglia dopo battaglia, la storia progredisce attraverso spettacolari filmati per giungere, prima o poi, verso l’inevitabile epilogo.Dynasty Warriors 4 non è un titolo strategico come “Kessen” o “Dynasty Tactics”: voi non avrete alcun controllo sulla disposizione delle truppe e sul loro utilizzo, l’unica accortezza che vi viene richiesta è di seguire l’andamento della combattimento per portare aiuto laddove le vostre truppe sono maggiormente in difficoltà. Non dimenticate che se il vostro esercito viene messo in fuga ed il vostro leader sopraffatto perdete la partita: se interpretate voi stessi il capo supremo, la fuga dei vostri uomini vi lascerà comunque soli e circondati dal nemico, non certo una situazione ideale!Per fortuna una comoda mappa, sempre richiamabile su schermo, segnala con prontezza le zone calde e vi aiuta ad orientarvi attraverso i vasti e “nebbiosi” campi di battaglia; nonostante tutto all’inizio il disorientamento coglierà quanti tra voi non abbiano familiarità con la meccanica di gioco, ma bastano poche ore per padroneggiare completamente il sistema ed individuarne i punti deboli. Ogni armata, compresa la vostra, è suddivisa in più eserciti guidati da almeno un eroe: basta attaccare lui per primo e sconfiggerlo perché i suoi uomini cadano in preda alla confusione più totale e vengano messi in fuga dai vostri soldati.Ogni missione rappresenta una battaglia: quasi sempre lo scopo ultimo è mettere in fuga il nemico, ma talvolta gli obiettivi possono variare (impedisci al leader avversario di fuggire, difendi il tuo accampamento…) e, a seconda del comportamento tenuto, è possibile sbloccare personaggi extra! Rispetto al precedente capitolo sono stati aggiunti nuovi eroi e macchine da assedio e da battaglia, non direttamente controllabili dal giocatore.
La sagra degli eroiOgni combattente prescelto si differenzia dagli altri per la stazza, per l’arma usata, per potenza e velocità; l’unico punto in comune è che sono tutti personaggi una spanna al di sopra degli altri, in grado di tenere testa senza problemi a decine di fantaccini avversari.Ognuno di essi è dotato di un numero limitato di attacchi: il colpo normale, quello potente ma che necessita di qualche secondo per essere preparato, quello in carica, l’attacco con salto, il colpo speciale utilizzabile unicamente una volta caricata l’apposita barra (il cosiddetto Attacco Musou, più efficace se siete in fin di vita). Naturalmente è possibile dare vita a diverse combo premendo in sequenza i vari pulsanti d’attacco; è inoltre possibile utilizzare armi a gittata – come gli archi -, difendersi, parare il colpo degli avversari e sbilanciarli, salire su una cavalcatura e combattere o spostarsi avvalendosi del suo aiuto.Il vostro combattimento non si svolge in solitario, ma sarete sempre accompagnati dalle vostre guardie del corpo – da un minimo di due ad un massimo di otto – essenziali per ridurre la pressione su di voi da parte dei nemici nelle fasi più concitate della battaglia: ai vostri angeli custodi potete dare tre tipi di ordine, quello di rimanere intorno a voi e proteggervi, di attaccare qualunque nemico avvistino oppure di rimanere ad aspettare in un determinato luogo.I combattimenti a disposizione sono di due tipi: contro la fanteria nemica, che compensano la sostanziale incapacità di inferire danni seri col numero (ed è importante non sottovalutarli mai ed evitare di farsi circondare); quindi ci sono i combattimenti contro gli altri eroi, ben più impegnativi e pericolosi, anche perché verrete frequentemente disturbati durante lo sconto dagli altri combattenti: può anche capitare di venire sfidati dal condottiero avversario e, se si accoglie l’invito, ci si sposta in un’arena solitaria dove lo affronterete in singolar tenzone in uno scontro uno contro uno, evidente rimembranza del primo capitolo della serie.Dopo ogni battaglia a voi ed alle vostre guardie del corpo vengono assegnati dei punti esperienza che vi permettono di salire di livello ed aumentare le vostre abilità ed i punti vita: anche le armi salgono di livello, modificando il loro aspetto e diventando sempre più temibili!Il personaggio è inoltre liberamente equipaggiabile con tutta una serie di oggetti acquisibili nei livelli di gioco; tali oggetti si dividono in tre generi: Sella (per avere dei bonus nei combattimenti a cavallo), Globo (per potenziare i propri attacchi con un elemento magico) e Speciale (tutti gli altri oggetti, ognuno dei quali fornisce potenziamenti per una data caratteristica).
Non finisce qui…Oltre alla Musou sono presenti altre modalità di gioco: la Modalità Libero permette di selezionare un condottiero tra quelli disponibili e lo scenario con cui si desidera combattere, la Modalità Versus, che presenta 4 livelli selezionabili (Scontro, sconfiggi i nemici in combattimenti uno contro uno, Incontro, cerca e sconfiggi il nemico, Influenza, trova alleati e sconfiggi il nemico, Scorta, distruggi i rifornimenti del nemico e proteggi i tuoi), la Modalità Sfida anch’essa suddivisa in 4 modalità (Resistenza, sconfiggi il maggior numero di nemici possibile, Attacco a tempo, sconfiggi 100 nemici il più velocemente possibile, Mischia sul ponte, butta giù dal ponte più nemici che puoi, Demolizione, distruggi più oggetti che puoi).Una delle poche novità introdotte in questo quarto capitolo è rappresentato dalla Modalità Edita che, come potete facilmente dedurre, consente di creare un proprio guerriero personalizzato da impiegare poi in battaglia: inizialmente le opzioni tra cui scegliere non sono molte ma, terminando le varie campagne, ne sbloccherete tante altre. L’idea è carina, ma meno coinvolgente del previsto viste le poche opzioni presenti; inoltre, per forza di cose, il personaggio creato risulterà assente da tutti i filmati di intermezzo e quindi, inevitabilmente, finisce col ricoprire un ruolo marginale negli eventi narrati.Segnalo anche l’inclusione di una completissima Enciclopedia, finalmente tradotta in italiano, con brevi ma esaurienti informazioni riguardo la storia de “I Tre Regni”, i personaggi del gioco, le varie armi ed oggetti che troverete.
La solita, sporca guerra!Se pensavate che il tempo trascorso dall’uscita del gioco in versione PS2 servisse a Koei per apportare delle migliorie al comparto grafico rimarrete parecchio delusi perché tecnicamente il prodotto è identico a quanto visto sulla macchina Sony: certo, la grafica appare più pulita e l’aliasing meno pesante, ma è davvero difficile trovare significative differenze tra le due versioni, ed anche in questa release il frame rate cala vistosamente in presenza di molti nemici su schermo.D’altronde parlare di grafica simile a quella per PS2 non significa sminuire un motore grafico comunque eccellente, in grado di gestire senza eccessivi patemi decine e decine di personaggi contemporaneamente su schermo, anche se a prezzo di un pesante nebbione diffuso che non permette di vedere oltre pochi metri dal personaggio: una vera e propria fog of war…La modellazione dei personaggi è degna di lode: i vari eroi sono dettagliatissimi e splendidi nelle loro armature, ma anche i soldati semplici fanno la loro bella figura; è quasi del tutto scomparsa anche l’innaturale rigidità che caratterizzava i loro movimenti nei precedenti capitoli.D’altra parte tanta ricchezza di dettaglio viene compensata da sfondi desolati e poveri, con pochi elementi, texture di bassa qualità e interattività ridotta a qualche cassa o vaso da spaccare.Gli effetti sonori fanno il loro dovere nel ricreare il rumore della battaglia, mentre la colonna sonora varia da suoni tambureggianti (per i menù) a chitarre rockettare (per le battaglie) ma non rimane particolarmente impressa nella mente; ottimo invece il doppiaggio in inglese dei vari dialoghi, questa volta finalmente sottotitolati in italiano.La longevità del titolo è, a mio avviso, molto soggettiva: innanzitutto il gameplay è lo stesso del precedente episodio, salvo qualche minima aggiunta e miglioria a livello grafico. Come picchiaduro “Dynasty Warriors 4” è molto spettacolare ed impegnativo (tre i livelli di difficoltà selezionabili) ma non particolarmente profondo, viste le poche mosse a disposizione e la generale confusione in cui vi troverete sempre durante le battaglie: di campagne da portare a termine, sfide da vincere e segreti da sbloccare ce ne sono parecchi, ma se la meccanica di gioco non vi prende allora il tutto vi sembrerà estremamente ripetitivo!
– Scontri tra decine di unità
– Stupenda atmosfera epica
– Molto longevo
– Quasi identico al predecessore
– Parecchio ripetitivo
– Nebbia permanente in tutto il gioco
7.5
Ennesima trasposizione della saga di Koei, questo Dynasty Warriors 4 approda su Xbox con tutta una serie di novità: la sospirata localizzazione in italiano, l’introduzione di una modalità per editare i propri personaggi, l’ulteriore, lieve, miglioramento del comparto grafico contribuiscono a conferire nuova linfa vitale ad un gioco che comunque comincia a non avere più nulla da dire.
L’atmosfera epica c’è ancora tutta, il divertimento pure, la passione di Koei per il periodo e per le meravigliose armature rende l’esperienza visiva estremamente appagante e financo divertente: rimangono invariati anche i consueti punti deboli, l’inesistente approfondimento della componente strategica, l’estrema ripetitività dell’azione, la povertà delle ambientazioni, la nebbia onnipresente. Su Xbox poteva e doveva essere fatto di più, quantomeno dal lato tecnico, ma anche così non può parlarsi di un brutto gioco: per i novizi potrebbe essere un buon acquisto, trattandosi del miglior capitolo della serie. Chi già possieda il 3 consideri comunque che per i miglioramenti introdotti potrebbe valer la pena rivivere ancora la drammatica, epica, favolosa storia de “I Tre Regni”…
Voto Recensione di Dynasty Warriors 4 - Recensione
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