Dynasty Tactics 2
Advertisement
a cura di Yurixxx86-Zico
E rieccomi a voi finalmente dopo un breve periodo d’inattività, dovuto principalmente all’assenza di titoli davvero imperdibili in ambito Playstation 2.Riprendo il duro lavoro (ovviamente si fa per dire) testando per voi un esponente di un genere ludico che ha più familiarità con il pc che non con la PS2: uno strategico a turni.Dynasty Tactics 2 (DT2 d’ora in poi) ha fatto la sua sortita all’interno della mia consolle zitto zitto, quatto quatto, non essendo caricato di eccessive e spasmodiche attese (sono un appassionato del genere ma il prequel di questo titolo non era certo un capolavoro); ciononostante devo dire di esserne rimasto sorpreso sin dalle prime battute… Una coerenza storica non indifferente, un’atmosfera suggestiva ed un’elevata attenzione per i dettagli sono ciò che attira maggiormente l’attenzione durante i primi minuti di gioco. L’ottimo impatto iniziale sarà altresì confermato nel corso dell’avventura, ma di tutto questo parlerò in seguito.
Giochi “eruditi”“Storici, storiografi, analisti, statistici cercasi; qualità richieste: ampio bagaglio di cultura generale, approfondita conoscenza lingue straniere e tanta, tanta pazienza”…Doveste mai leggere un simile annuncio all’interno di un quotidiano nazionale, la firma al termine dell’iscrizione sarebbe quella di Keiko Erikawa (presidente Koei ltd.), siatene certi. Il tutto finalizzato alla ricerca di una essenziale virtù con la quale dotare i propri prodotti, la coerenza! Coerenza tradotta in assonanza concernente il passato, pertinenza alle realtà storiche, il tutto al servizio del prodotto videloudico.E’ nota ormai la specializzazione in simulazioni tattiche del colosso giapponese, e serie come Dynasty Warriors e Kessen (per non parlare di Romance of the Three Kingdoms) ci aiutano decisamente a capire il perché la Koei si sia costruita questa fama.Ma ciò che di buono era stato creato sino ad allora evidentemente non bastava, non soddisfava appieno gli obiettivi postisi dalla software house nipponica.Nei giochi sopra citati sopravviveva infatti una spiccata componente arcade che ci accompagnava in prima persona all’interno degli scontri, permettendoci di prender parte alle battaglie guidando il proprio esercito sino alla disfatta dell’avversario.Tutto questo non è sopravvissuto all’interno del successivo stadio d’evoluzione Koei, quel Dynasty Tactics che in Giappone ha riscosso un discreto successo, tanto da convincere i programmatori che fosse il caso di intraprendere la via del sequel.Esso puntualmente arrivò…
Cronistoria di un’eraDT2 è ispirato una volta di più al celebre romanzo cinese “La storia dei Tre Regni”, in assoluto uno dei libri più famosi mai esistiti, almeno in oriente.Attribuito a Luo Guanzhong e scritto intorno al 1330, narra le vicende verificatesi successivamente alla caduta dell’impero dinastico Han, del III sec d.C.I Tre Regni dei quali si racconta presero forma ad opera dei tre condottieri più noti di quel tempo: Cao Cao, fondatore del regno di Wei nella Cina del nord, Liu Bei, fondatore del regno di Shu ad ovest e Sun Quan, fondatore del regno di Wu a sud.Il periodo storico nel quale collocare la storia dei Tre Regni va dal 220 al 280 della nostra era e tramite la cronografia seguente vi illustrerò come si svolsero i fatti più importanti:220 d.C. Muore Cao Cao. Il figlio Cao Pi decise di porre fine alla dinastia Han, proclamandosi imperatore e attribuendo al nuovo stato il titolo dinastico di Wei.221 d.C. Han Liu Bei si proclama a sua volta imperatore, fondando uno stato a Chengdu, nello Schuan restaurando la stirpe degli Han, ponendosi al comando delle proprie truppe con lo scopo di attaccare Sun Quan.222 d.C. Lu Xun, appartenente al regno di Wu, attacca Liu Bei, il quale viene pesantemente sconfitto.223 d.C. Muore Liu Bei a Yongi An. Lu Xun ristabilisce buoni rapporti con Wu, in seguito alla morte del suo regnante.226 d.C. In seguito alla morte di Cao Pi, gli succede al trono Cao Rui. Sun Quan assedia Jiangxia, ma viene sconfitto da Wei.229 d.C. Sun Quan dichiare se stesso imperatore di Wu, e successivamente fonda la dinastia Wu, proclamandosi imperatore e stabilendo la capitale a Jianye. Zhuge Liang attacca nuovamente il regno di Wei nello stesso anno.234 d.C. Muore per cause naturali durante una spedizione Zhuge Liang, primo ministro di Liu Bei, nonché celebre stratega.239 d.C. Cao Rui muore, gli succede al trono Cao Fang.252 d.C. Muore Sun Quan, e Sun Liang gli succede al trono di Wu.258 d.C. Sun Liang viene deposto da Sun Xiu, il quale ascende al trono di Wu.263 d.C. Deng Ai, generale di Wie, attacca e assedia Chengdu. Il secondo imperatore Liu Shan si arrende, ed il regno di Shu cessa di esistere.264 d.C. Sima Zhao si proclama re di Jin. Sun Xiu muore e Sun Hao gli succede al trono, rovinandosi in vino e belle donne. Sun Hao uccide il pirmo ministro Pu Yang che tentava di convincerlo a ravvedersi.265 d.C. Sima Zhao muore e suo figlio primogenito, Sima Yan, depone l’imperatore Cao Huang e reclama per se stesso al trono, fondando la dinastia Jin.280 d.C. La dinastia Jin sconfigge il regno di Wu e l’imperatore di Wu, Sun Hao, si arrende. Il regno di Wu cessa di esistere, ponendo fine di fatto al periodo dei tre regni, in seguito all’unificazione del territorio.
Condottieri dei tempi che furonoDi seguito trovate una breve descrizione dei condottieri protagonisti di DT2:Cao Cao, primo Ministro nella dinastia Han occidentale, fu un abilissimo stratega nonché eccellente poeta. Ebbe 25 figli; la sua consorte, lady Bian, ne diede alla luce 4: Cao Pi, Cao Zhang, Cao Zhi e Cao Xiong. Cao Zhi viene ricordato come il poeta migliore del suo tempo. Morì nel 220 d.C. a causa di un tumore cerebrale; gli successe al trono il primogenito Cao Pi.Riguardo a Liu Bei, invece, c’è da dire che la sua scalata al potere (in seguito alla fondazione del regno di Shu) cominciò soltanto dopo che Zhuge Liang divenne primo ministro. Zhuge Liang suggerì a Liu Bei di intraprendere una via comune con Sun Quan, alleandosi in modo da contrastare efficacemente il regno di Cao Cao. Zhuge Liang (ed in seguito Guan Yu, eccellente generale e combattente) furono i reali sostegni del regno di Shu. Morì di depressione nel 223 e gli successe al trono il figlio Liu Chan.Sun Quan, terzo regnante dello stato di Wu, diede inizio al suo regno rinforzando di fatto il proprio potere sul territorio in questione. Non ebbe però la reale aspirazione a diventare il sovrano indiscusso di tutta la Cina, preferendo distribuire l’amministrazione del reame tra i suoi più fidati ufficiali, in particolar modo Zhou Yu, Zhang Zhao, Huang Gai. Morì nel 252 d.C. all’età di 71 anni, gli successe al trono il figlio Sun Liang.
La parte interna delle battaglieIl gameplay segue essenzialmente gli stessi schemi del prequel, il che vuol dire che dovremo muoverci ed istruire le nostre truppe all’interno di una vasta mappa, la quale ci metterà a disposizione miriadi di comandi che permettono di personalizzare in base alle nostre necessità le varie armate di cui disponiamo.Sarà possibile, tramite svariati menù, acquisire nuove tattiche per ogni comandante del nostro team, ispezionare il villaggio nel quale ci troviamo e spiare all’interno dello stesso ciò che accade, sempre alla ricerca di validi alleati che decidano di abbracciare i nostri ideali. Possiamo anche visitare i templi, dove i monaci possono cancellare una delle tattiche da noi acquisite per sostituirla con una versione potenziata (ovvero di livello superiore). In definitiva le opzioni d’azione sono queste, oltre, ovviamente, al potersi spostare tra una città e l’altra.Altre utili possibilità sono offerte dalla possibilità di visualizzare il terreno di battaglia di quella città, per poterci equipaggiare in maniera adeguata alle sue caratteristiche.Per ciò che riguarda la personalizzazione del proprio esercito, le possibilità sono molteplici ed oltre alla completa customizzazione degli squadroni sarà possibile settare ogni ufficiale come meglio crediamo, facendogli scegliere le tattiche che vogliamo (a patto che le abbia imparate ovviamente), equipaggiandolo con oggetti, decidendo di quale tipo di unità metterlo a capo (fanteria, arcieri, lancieri o quant’altro) e guardando a quali altri ufficiali egli sia più legato (per varie cause quali ad esempio amicizia, fratellanza, parentela, ecc).Da menzionare l’enorme database incluso, che consente di attingere informazioni da qualsiasi personaggio già incontrato nel corso dell’avventura.Le battaglie sono davvero ben studiate, con gli eventi che si svolgono all’interno di una specie di scacchiera, dove le pedine sono i condottieri della propria armata.Ogni comandante simboleggia lo squadrone sotto il suo comando, che può essere composto da 3000, 4000, 5000 o 6000 guerrieri, o anche più; ogni guerriero rappresenta un punto ferita, al termine dei quali lo squadrone viene annientato ed il rispettivo comandante ucciso.Le battaglie vengono regolate tramite un sistema a turni che molto ha in comune con titoli storici del genere quali Final Fantasy Tactics, Tactics Ogre e Vandal Hearts, eccellenti esponenti di un genere ormai poco sviluppato ma ancora incredibilmente ricco d’attrattiva.Ogni attacco delle unità sarà accompagnato da una piccola scena d’intermezzo della durata di pochi secondi, che illustra l’azione corrispondente.L’ordine con il quale inizieranno le battaglie viene deciso dal morale delle singole unità; più questo è alto, prima esse potranno agire, con tutti i vantaggi che questo comporta.
Napoleone in confronto era un incapace…Il vero punto focale delle battaglie sono però le tattiche, con le quali si potranno attaccare le unità nemiche causandogli ingenti danni, al pari di vere e proprie mosse speciali: la splendida intuizione di questo sistema di combattimento è dato dalla possibilità di concatenare tali mosse, dando vita a combo semplicemente devastanti! L’utilizzo di una determinata tattica da parte di un ufficiale, potrebbe porre un’altra nostra unità in condizione di supportare il nostro attacco, aiutandoci a renderlo sempre più efficace. Concatenare le combo è il segreto per superare scontri che altrimenti sarebbero decisamente improbi da affrontare e, ad onor del vero, demolire l’avversario con 5 tattiche in combo, una dietro l’altra, appaga non poco!
L’antica Cina nel 2004L’aspetto tecnico del gioco certamente non colpisce per spettacolarità o dettaglio, ma decisamente non sono questi i punti fondamentali per un titolo strategico.Graficamente il gioco è nel complesso discreto, minato forse da una mancanza generale di dettaglio nelle animazioni durante le battaglie, con sfondi cubettosi e dall’insufficiente definizione, specie se si tengono presenti le potenzialità della PS2.I modelli poligonali dei personaggi non sono realizzati male e svolgono il loro dovere senza infamia e senza lode, anche se talvolta si sente la mancanza di qualche frame in più nell’animazione.Buona realizzazione della mappa del territorio cinese, chiara, pulita e dettagliata.Dal punto di vista audio nulla da segnalare, musichette carine e d’atmosfera sono accompagnate da effetti sonori piuttosto anonimi: nulla di grave sia chiaro, anche perchè in un titolo simile il sonoro è oggettivamente l’aspetto meno importante.Sul versante della longevità nulla da eccepire, con tutti e 3 i protagonisti dotati a loro volta di 3 avventure principali, composte ognuna da una crescente (sia per numero che per difficoltà) quantità di obiettivi da portare a termine anche se questi ultimi, in linea di massima, non si discostano molto dallo schema “invadi-questo-conquista-quello”, con successiva battaglia indispensabile allo sviluppo della narrazione.Ultima nota: localizzazione e doppiaggio sono interamente in inglese, senza sottotitoli e si tratta pure di un inglese abbastanza complesso, che potrebbe mettere in difficoltà tutti coloro non siano in possesso in un’elevata conoscenza di questa lingua. In definitiva una localizzazione dei testi non avrebbe certo guastato.
– Cura per i dettagli eccezzionale
– Miriadi di possibilità per personalizzare le proprie unità
– Atmosfera coinvolgente
-Fedele riproduzione storica
– Battaglie ricche di possibilità…
– … Ma proprio per questo potrebbe far storcere il naso ai non appassionati del genere.
– Tecnicamente si poteva fare di meglio
– Se vi piacciono le battaglie in tempo reale, rivolgetevi altrove
7.8
Un titolo molto valido, che appassionerà sicuramente gli estimatori del precedente capitolo e gli appassionati del genere.
Un solido gameplay ricco di opzioni, una spiccata componente strategico/simulativa ed un’accurata riproduzione storica dei fatti sono i punti forti di questo prodotto ben realizzato e coinvolgente, non adatto però a tutti i giocatori: se ne avete l’occasione, provatelo prima di valutarne un acquisto.
Come si suol dire: per molti, ma non per tutti.
Voto Recensione di Dynasty Tactics 2 - Recensione
Advertisement