Dungeons & Dragons Tactics
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a cura di Darkzibo
La saga di Dungeons & Dragons ha inizio nel 1974, con il lancio del gioco di ruolo da tavola creato da Gray Gygax e Dave Arneson. Da lì ebbe inizio una scalata incredibile del mondo fantasy che avrebbe dato adito a saghe interminabili le cui carte capeggiano ancora in tutte le cartolerie, negozi a tema, librerie e negozi di giocattoli. Certo tutto ha luce ed ombra perché nel 1996 la TSR, editrice di D&D fallì e fu acquisita dalla Wizards of the Coast. Naturalmente, anche alla luce del nuovo editore, tutti i campi sono stati tastati dalla saga: cinematografia e, tanto per arrivare subito al sodo del nostro interesse, videogiochi. Vediamo insieme cosa c’è di nuovo in questo episodio per PSP e, soprattutto, se i programmatori sono riusciti a trasmettere digitalmente le emozioni che il gioco da tavolo aveva dato.
Guerrieri, arcieri, maghi e maghettiInizialmente Dungeons & Dragons Tactics ci immerge in un mondo totalmente fantasy con una colonna sonora epica e celtica e davvero ben realizzata: nel menù principale troverete diverse opzioni, che vanno dall’avvio veloce alla modalità campagna, dal multigiocatore alla creazione dei personaggi. In quest’ultimo caso la vostra scelta dovrà ricadere sul sesso del vostro personaggio e sulla razza. Ogni razza, manco a dirlo composta da elfi, nani, gnomi, uomini, mezz’elfi e mezz’orchi, avrà le sue caratteristiche peculiari: gli elfi saranno rapidi i nani forti e i mezz’orchi distruttivi mentre gli uomini si presentano come la tipologia più equilibrata. In seguito la selezione ricade sulla classe del nostro personaggio, che può essere un bardo in grado di rinforzare gli alleati con il suo canto o di incantare i nemici, un chierico dotato di poteri sovrannaturali, un druido letale con le magie neutrali, un paladino, un guerriero, un monaco e via dicendo. Che dire se non che la varietà è garantita ? Dopo la classe di appartenenza la schermata scivolerà sull’assegnazione degli iniziali punti – caratteristica del personaggio: forza, destrezza, costituzione, intelligenza, saggezza e carisma saranno punti modificabili nel corso della campagna in base all’esperienza accumulata dal nostro o dai nostri personaggi. Di seguito sceglierete l’allineamento: neutrale buono, caotico malvagio caotico buono o legale buono o altro ancora e la divinità protettrice del vostro alter ego e le abilità e i talenti che ne derivano; si passa poi alle caratteristiche somatiche e da quanto descritto finora potete capire come l’editor per la creazione di un personaggio sia vario. Cominciamo, però, ad analizzare la modalità principale di gioco: la campagna. Prima di iniziare vi verrà domandato di selezionare sei personaggi (o creati da voi o già presenti nel gioco) che faranno parte della compagnia che intraprenderà l’avventura. La selezione dei personaggi con la musica di accompagnamento fanno sì che il giocatore riesca a immergersi al meglio nello spirito fantasy del titolo e vi sembrerà proprio di creare una sorta di compagnia dell’anello. Una volta creata la vostra compagnia, vi ritroverete in una mappa che prevede ci siano diversi luoghi. All’interno di ognuno di questi, potrete comprare oggetti, armi e magie, decidere di affrontare l’avventura con i relativi nemici da sconfiggere e avere informazioni sul luogo. Vediamo come si presenta l’azione sul campo. Sostanzialmente Dungeons & Dragons Tactics è un gioco di strategia tattica a turni, che può ricordare la tipologia di quei tanti titoli che hanno invaso Nintendo DS e prima ancora N-Gage. Prima di intraprendere una missione sarete chiamati a selezionare i vostri compagni perché, almeno nelle fasi iniziali, non potranno scendere in campo tutti i sei componenti del vostro gruppo. Una volta sul terreno di gioco vi si presenterà la missione, che può variare dall’attaccare dei ladri a sconfiggere eserciti numerosi. Il titolo segue una sua storia che mostrerà diverse sfaccettature con il proseguo. La struttura di gioco è piuttosto semplice: selezionato un personaggio della vostra compagnia, il terreno intorno a lui sarà sovrastato da caselle blu, che rappresenteranno il suo raggio d’azione che gli servirà per raggiungere un punto determinato, dove ci sarà un ingresso a una struttura, un forziere da aprire o un nemico da sconfiggere. L’avversario che ci si porrà davanti sarà eliminabile tramite un attacco diretto, una magia o un attacco poderoso. A differenza di molti altri giochi del genere, sono concessi colpi da una posizione diagonale rispetto al nemico. Si può dire che la struttura tattica sia simile a molti altri giochi, ma, nel complesso, concede più libertà di azione, quasi ricalcando quegli slam’n slash che tanto vanno d’accordo con il mondo fantasy. Prima dell’inizio di una determinata missione, potrete fare acquisti, potenziare il vostro armamentario, comprare armature e magie da impiegare durante le battaglie. Naturalmente, trattandosi di un gdr tattico, i vostri personaggi potranno essere potenziati e starà a voi decidere se incitare la crescita drastica di una determinata caratteristica o di far crescere uniformemente il vostro avatar. Sarà utile essere scaltri, creare una propria tattica in modo da far cadere i propri nemici in trappole inaspettate, calcolando anche che la loro i.a. sarà altalenante. La meccanica di gioco, così come la giocabilità, funziona bene. La longevità, alla luce del fatto che molte battaglie sono piuttosto lunghe (non tanto per sconfiggere un nemico quanto per trovarlo), è garantita per diverse ore, sempre che la vostra pazienza regga. In effetti, a ben vedere, il titolo non si dimostra prettamente appartenente alla categoria dei portatili, dato che non è immediato e le fasi di esplorazione, seppur facilitate da un’ampia copertura del terreno per il nostro cammino, risultano spesso noiose.Il multiplayer prevede diverse modalità, come l’unirsi a una partita ad hoc, la modalità coopertiva di incursione nei dungeons e lo scontro diretto contro un altro giocatore. Niente di eclatante anche perché non stiamo parlando di un gioco dinamico, ma lento nel suo sviluppo che potrebbe portare in breve tempo alla noia in suoi avventori.
Terre epichePurtroppo il titolo del paragrafo non rispecchia quanto troverete nel gioco: vero, le ambientazioni sono fedeli al genere, però risultano troppo scarne e ridotte. Non ci sono elementi, a parte quegli essenziali, in grado di abbellire le zone che andrete a visitare e le texture sono quasi monocromatiche. I personaggi, quasi sempre visti da molto lontano, sono poco definiti, formati da pochi poligoni non in grado di effettuare movimenti realistici, anche se, in alcuni casi, le armature sono finemente realizzate. Degni di nota sono alcuni draghi, giganteschi quando si pareranno davanti alla nostra compagnia e, di contro ripetto a prima, ben realizzati. Difettosa è la telecamera che in alcuni casi rischia di far perdere il senso dell’orientamento, o di coprire l’azione a causa delle sporgenze degli ambienti. Degni di nota gli effetti di luce generati dalle magie, davvero ben realizzati con giochi di luce e ombra credibili. Una chicca sono le rappresentazioni dei personaggi e degli ambienti nelle anteprime (prima di iniziare un livello o durante la selezione dei protagonisti), che ricalcano lo stile del gioco da tavola, riproponendo personaggi carismatici e ambienti evocativi. Ben poca cosa, perché sarebbe come il giudicare una casa solo per la sua facciata.Il comparto sonoro è ben realizzato con tracce, di chiara ispirazione celtica, cantate e che riescono a infondere un senso di eticità in un gioco dove, in realtà, questa caratteristica è assente.
– E’ Dungeons & Dragons
– Bello poter guidare una propria compagnia di eroi
– Comparto sonoro ben realizzato
– Divertente almeno all’inizio
– Alla lunga stanca
– Tecnicamente doveva essere fatto qualcosa di più
6.2
Si può dire che Dungeons & Dragons Tactics sia un buon titolo mancato, con ingredienti posti intorno alla padella ma mai sapientemente mescolati. L’idea di fondo, quella di proporre un gioco di strategia tattica a turni, fa storcere il naso perché la lunghezza delle partite inficia la portabilità del titolo e forse avremmo preferito il classico gdr stile diablo, magari ricalcando al meglio le ambientazioni della serie Dungeons & Dragons. Certo, se qualcuno apprezza il genere, è liberissimo di procedere con l’acquisto, con una mesta delusione che andrà diffondendosi nel suo animo quando capirà che questo gioco ha le medesime caratteristiche di altri titoli già visti.
Voto Recensione di Dungeons & Dragons Tactics - Recensione
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