Già quattro anni fa Realmforge Studios aveva provato a rinverdire i fasti dell’indimenticabile
Dungeon Keeper con
Dungeons, tentativo non proprio encomiabile di riportare in auge un modello gestionale-strategico a sfondo fantasy che, anche a causa di una realizzazione un po’ approssimativa, non ha raccolto granché. Oggi il team tedesco, sempre supportato da Kalypso in fase produttiva, ci riprova con
Dungeons 2, sequel che potete scaricare da
Steam a 44,99 euro e che fortunatamente cambia un po’ le carte in gioco rispetto al predecessore. Possiamo infatti considerare Dungeons 2 come due giochi in uno, visto che tutta la parte gestionale ambientata nel sottosuolo è completamente separata da quella RTS, in cui dobbiamo guidare le nostre truppe come faremmo in un
Warcraft III, giusto per citare uno dei titoli che Realmforge Studios ha scelto evidentemente come ispirazione per queste sezioni strategiche.
I nostri adorabili minion
In Dungeons 2 impersoniamo la mano di un Signore del Male (già proprio la mano come in Dungeon Keeper), che dopo essere caduto vittima di un potete incantesimo ha perso la sua corporeità e si è rifugiato in un immenso dungeon. Assetato di vendetta, il nostro Evil Master si organizza per costruire un esercito di creature malvagie da scagliare contro le forze del Bene e, già che c’è, le studia davvero tutte per rendere la vita difficile agli avventurieri che si addentrano nel suo dungeon in cerca di tesori e ricchezza. Il riferimento a Dungeon Keeper è già ora evidente e il team tedesco non ha fatto davvero nulla per evitare il paragone con il classico di Bullfrog, ma Dungeons 2 ha comunque una sua personalità, almeno nella parte gestionale. All’interno del dungeon dobbiamo infatti raccogliere oro per costruire l’esercito, ma anche spaccare muri per scoprire nuove aree di questo sotterraneo e intrattenere (più che altro a suon di birra) i servitori-minion, che dopo un po’ tendono ad annoiarsi e a diventare anche pericolosi rubando l’oro e smettendo di eseguire i nostri ordini. In queste fasi non controlliamo direttamente i minion come faremmo in un classico RTS, ma il tutto risulta piuttosto automatizzato. Non manca poi la possibilità di scoprire e creare nuovi incantesimi e sperimentare tecnologie che ci serviranno in battaglia, senza contare che la scoperta del dungeon può portare con sé incontri poco piacevoli con creature non proprio amichevoli che non ci metteranno molto a papparsi i nostri adorabili minion.
Gestione maligna
Ecco perché in Dungeons 2 possiamo reclutare e controllare anche altri tipi di unità oltre a quelle per la semplice manovalanza. I Goblin ad esempio sono abili nel costruire trappole per gli avventurieri che si addentrano nel sottosuolo e, in generale, hanno una spiccata capacità di creare oggetti. Ci sono poi gli Orchi, una specie di braccio armato del nostro Signore del Male che si occupa di tenere a bada le creature nemiche, va pazzo per la birra e mette in riga i minion più scansafatiche. Troviamo poi anche altre razze con i Troll e i Nagas e ognuna di queste unità può essere potenziata con il passare del tempo, tenendo sempre a mente però l’importanza di controllare i nostri servitori per evitare spiacevoli sorprese. A parte un tutorial che spiega poco e male il funzionamento di queste sezioni gestionali, costringendoci spesso a perdere tempo inutile perché magari non capiamo come svolgere una certa attività, tutta la parte di Dungeons 2 ambientata nel sottosuolo è ben fatta. Piacerà a chi rimpiange ancora oggi la geniale intuizione di Dungeon Keeper, la trovata delle trappole funziona sempre e stare dietro alle esigenze delle varie unità non è così semplice come può sembrare, anche se nel complesso rimpiangiamo il controllo diretto dei nostri servitori.
La strategia che manca
Controllo che invece abbiamo nelle fasi di gioco RTS, dove Dungeons 2 si trasforma in un classico strategico in tempo reale in stile Warcraft. In queste fasi, caratterizzate da mappe non particolarmente vaste, il gioco perde parecchio in personalità, limitandosi a offrire scontri in cui l’elemento tattico-strategico è davvero limitato. Difficilmente infatti perderete uno scontro se avete più unità rispetto alle forze del Bene e, a parte qualche incantesimo o alcune unità più forti delle altre, la componente strategica latita non poco. Il tutto poi, anche a causa di un’IA nemica non proprio irreprensibile, risulta fin troppo semplice, sebbene il sistema di controllo non molto preciso renda a volte difficile scegliere una specifica unità nel cuore di una battaglia. I neofiti del genere apprezzeranno forse questo approccio poco complesso alla materia strategica e in effetti la Campagna in singolo comprende anche missioni in cui le battaglie si mescolano alla gestione del dungeon, permettendo così di evitare una ripetitività delle fasi RTS che dopo un po’ affiora inevitabilmente. Inutile dire che è proprio la componente strategica a convincere di meno in Dungeons 2, anche se la possibilità di scontrarsi con altri giocatori online o via LAN tra Deathmatch, Dominio e Re della collina rende gli scontri campali più interessanti. Da segnalare infine altri due elementi di gioco degni di attenzione. L’ottima localizzazione italiana permette di godersi al meglio la voce fuori campo in stile Bastion e tutta l’impalcatura narrativa, sorretta da uno humor perfettamente in tema con le atmosfere del gioco che non diventa mai troppo stucchevole o invadente. Meno convincente invece l’ottimizzazione del motore grafico, che anche con una GeForce GTX 770 con 4 GB di VRAM non è esente da fenomeni di stuttering nelle fasi RTS e mette in campo una fluidità inferiore alle aspettative considerando anche che Dungeons 2, pur cavandosela discretamente su questo versante, non è proprio un gioiello di grafica.
– Sezione gestionale ben fatta
– Molte unità disponibili
– Multiplayer completo
– Il comparto RTS è troppo derivativo
– Motore grafico non ottimizzato al meglio
Dungeons 2 è un ibrido tra RTS e gestionale più riuscito del suo scialbo predecessore, ma non è ancora in grado di avvicinarsi ai livelli di un certo Dungeon Keeper (e in fondo era scontato). Il gioco di Realmforge Studios funziona nella parte gestionale (divertente e profonda), ma perde punti quando cerca di fare il Warcraft III di turno e si limita invece a offrire sezioni RTS con poca personalità e fin troppo semplicistiche. Per fortuna le due componenti del gioco tendono spesso a mischiarsi nel corso della Campagna in singolo e tutto lo humor che sorregge l’impianto narrativo del gioco è una piccola chicca, ma nel complesso non aspettatevi nulla di eccezionale, bensì un tipico gioco “medio” con i suoi pro e i suoi contro. Se però Dungeon Keeper vi manca terribilmente e non siete spaventati dal prezzo non proprio aggressivo, Dungeons 2 potrebbe fare davvero al caso vostro.