Ubisoft continua a seguire la strada tracciata ormai da qualche anno, puntando in maniera importante, oltre che su nuove IP e sul rafforzamento dei propri brand principali, come mostrato durante l’E3, anche sui suoi titoli digital. The Mighty Quest for Epic Loot e Duels of Champions sono attualmente le due stelle più brillanti nel firmamento dei free to play della casa francese e proprio quest’ultimo ha da poco ricevuto un aggiornamento sostanzioso, che abbiamo analizzato per voi.
Nuove carte, nuovi modi di giocare
La nuova patch non è arrivata proprio senza intoppi, quantomeno per la versione iOS. L’aggiornamento infatti ha reso ingiocabile il titolo sui dispositivi mobile, con una situazione tornata alla normalità solo dopo qualche settimana e un crollo sensibile dell’utenza connessa ai tornei di quel periodo.
Araldo del Nulla, questo il nome del secondo pacchetto di carte aggiuntivo si presenta come un’espansione solida, introdotta con l’intento di ridurre lo strapotere di alcuni mazzi comuni come il temuto OTK (acronimo di One turn Kill) e della passiva di Siegfried, principalmente introducendo tutta una serie di eventi atti a limitare il numero di carte giocabili in un solo turno o danni ad area consistenti dal costo ridotto.
L’espansione si presenta con soli cinque eroi nuovi, uno per fazione, identici in termini di statistiche e con una passiva a costo sei decisamente potente. Tra le nostre preferite sicuramente ci sono da citare quella di Adar Malik della Necropoli che permette di riprendere una carta dal cimitero, con le banshee e i nuovi Decay Spitter fa davvero paura, e quella di Noboru della fazione del santuario in grado di spostare una creatura qualsiasi nemica in un’altra posizione lasciando praticamente libera la strada ai propri assalti.
Dal punto di vista delle creature invece, 46 in totale, troviamo diverse aggiunte interessanti con nuove keyword capaci di cambiare il precedente meta.
– Towering: Questa particolare abilità permette di proteggere i tiratori sulla stessa linea della creatura dotata di questo potere, impedendo che questi vengano attaccati o danneggiati nei combattimenti. Risulta particolarmente forte per mazzi basati sul controllo.
– Fear: In parole povere, le creature con questa keyword non possono essere attaccate da nemici con un valore pari o inferiore a quello stampato sulla carta. Per farvi un esempio pratico il Lurker in the Dark, dotato di fear 3, potrà essere attaccato solo da creature di potere 4 o superiore. Se contiamo che la creatura in questione ha un costo di sole due risorse ed è un onesto 2-0-4, vederla in un mazzo inferno non è un’eventualità poi così rara.
– Berserk: Potere a doppio taglio, usualmente dato a creature dal grande valore di attacco e dal costo ridotto. Obbligherà la carta ad un assalto automatico ad inizio turno, senza possibilità di spostarla o di decidere altro. Non è un potere che ci ha convinto particolarmente e attualmente le possibilità di usarlo con successo sono veramente ridotte all’osso.
– Swift: La possibilità di muovere e attaccare nello stesso turno è davvero incredibilmente utile e se pensiamo che alcune creature dotate di questo potere hanno anche il Quick Attack, che gli permette di attaccare appena entrate in campo (come il Blackskull Shredder), questa caratteristica risulta facilmente una delle nostre preferite.
– Ward: Semplicemente meravigliosa. Le creature dotate di questa capacità saranno immuni a fortune o incantesimi degli avversari, divenendo praticamente inarrestabili se giocate contro mazzi controllo.
Purtroppo Ubisoft non ha fatto un test poi così approfondito e il temuto OTK non è svanito del tutto, mutando e adattandosi ora ad altri eroi. Necropoli, Stronghold e Haven possono ora riuscire ad imbastire un one turn kill abbastanza facilmente, rendendo obbligatorio un maggior rimaneggiamento delle carte nelle prossime espansioni. Ovviamente il titolo resta giocabilissimo, ma alcuni mazzi sono ancora troppo forti e troppo usati. Inferno inoltre fatica ancora ad essere realmente competitivo e soffre troppo gli incantesimi ad area degli avversari.
Dal canto nostro siamo riusciti a montare finalmente un mazzo basato su Crag Hack divertente da giocare, nostro pallino sin dalla prima versione del gioco.
Si ma i costi?
Buone notizie e brutte nuove si amalgamano in questa nuova espansione. La prima cattiva notizia è che tutti i mazzi e box di Araldo del nulla devono obbligatoriamente essere acquistati con moneta reale, precludendo ai giocatori più saltuari di ottenere in breve tempo le carte nuove. I pacchetti di Emilio dal canto loro, sempre venduti a 20.000 gold, includono carte di tutte le espansioni, ma prima di riuscire ad avere in saccoccia quattro rare dello stesso tipo per divenire competitivi dovrete spendere su Duel una quantità enorme di ore. Fortunatamente, la vecchia espansione invece è divenuta acquistabile completamente con valuta del gioco, un buon modo per recuperare alcune ottime carte e popolare la fazione del santuario.
Peccato per la mancata aggiunta di nuove missioni della campagna, ma graditissimo invece l’inserimento dei premi giornalieri, che ricompenseranno i giocatori più assidui con biglietti per i tornei, token omaggio, e bonus per punti exp e gold.
Da segnalare infine una rivisitazione al jackpot del torneo giornaliero che ora salirà in base alle partite giocate da tutti i partecipanti e non più solo dal numero di concorrenti iscritti. Non sarà raro quindi avere anche 10 milioni di gold in palio, da spartire ovviamene con qualche altro migliaio di giocatori ben piazzati in classifica.
– Tante nuove carte, nuove abilità, e qualche ritocco per limitare lo strapotere degli OTK
– Bilanciamento dei mazzi poco riuscito
– Traduzione imprecisa
Araldo del Nulla è una buona espansione, non in grado di cambiare in maniera netta il meta ma capace comunque di portare all’interno di Duel of Champions nuove strategie e meccaniche.
Il vantaggio di un card game online come questo, tuttavia, è la possibilità di apportare modifiche rapide alle carte, esattamente come accade per il bilanciamento dei MOBA o dei MMORPG, cosa che invece qui avviene molto raramente. Ci aspettiamo quindi nei prossimi mesi un maggior supporto da parte degli sviluppatori, una riduzione, anche se improbabile, dei costi delle carte nuove e una maggior cura nella localizzazione italiana (alcune carte sono tradotte davvero in maniera incomprensibile). Ubisoft dovrà spingere il prodotto in ogni modo possibile se vuole tenerlo in cima alla lista dei titoli più giocati online, perché si sta per affacciare sul mercato un certo Heartstone di Blizzard, che potrebbe tirarsi dietro una grande fetta di giocatori direttamente dal cartaceo.