Recensione

Driver 2

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a cura di Fabfab

Torna il poliziotto Turner nel secondo episodio di un videogioco di grande successo che ci proietterà ancora una volta in un mondo molto vicino ai serial poliziesche degli anni ’70: benvenuti in Driver 2!

L’infiltratoQuesta volta la faccenda si fa piuttosto scottante in quanto i due capi-mafia finora in lotta tra loro, Lenny e Vasquez, decidono infine di dare vita ad un’alleanza criminale contro cui la polizia sembra impotente: l’unico modo per debellarla pare essere quello di agire dall’interno. Indovinate un po’ a chi toccherà l’ardua impresa?La trama si snoda appassionante come in un film poliziesco attraverso i 2 cd del gioco, strapieni di sfavillanti sequenze in computer grafica davvero ben realizzate e, soprattutto, d’atmosfera: questa volta le città a disposizione sono ben quattro e si spazia dalle americanissime Chicago e Las Vegas alla suggestiva Havana (Cuba) ed alla sudamericana Rio de Janeiro, tutte fedelmente riprodotte non solo in quanto a topografia, ma anche per quanto riguarda il parco veicoli in circolazione per le loro strade. Le missioni si susseguono una dopo l’altra, una volta superata la prima si passa alla successiva e così via, così come le città: una volta portati a termine tutti gli incarichi in una località si passa alla successiva, rendendola disponibile per la libera esplorazione nell’apposita modalità “Fatti un giro”.Come nel precedente capitolo, le missioni si portano a termine al volante di un qualche veicolo mentre quello che varia è lo scopo che può passare dal raggiungere una certa destinazione entro un certo limite, allo sfuggire agli inseguitori oppure al pedinare una vettura senza farci scoprire. Occhio però che, come al solito, la polizia sorveglia attentamente la città e ad ogni minima infrazione (bè, proprio “minima” no, si parla di passare col rosso, superare abbondantemente il limite di velocità, causare o venire coinvolti in incidenti…) si getterà prontamente al vostro inseguimento: perdipiù questa volta saranno avversari decisamente più ostici e non basterà zigzagare tra le auto (magari andando contromano) per vederli scontrarsi allegramente contro gli altri veicoli.Oltre che dal traffico automobilistico, le città sono rese vive dal via vai di pedoni per le strade (il cui numero varia a seconda che sia giorno o notte), tutti proditoriamente dotati di un’agilità fuori dal comunque che permette loro di scansare la nostra auto qualunque tentativo di investirli si faccia, quindi dimenticatevi pure massacri alla Carmageddon: stranamente, però, tendono a valutare il nostro Turner alla stregua di un veicolo perchè capita di vedere la gente lanciarsi in tuffi laterali pur di evitarci mentre stiamo camminando…Proprio così, avete capito bene, Turner può anche aggirarsi per le strade cittadine a piedi anche se, in generale, è consigliabile stazionare al di fuori dall’abitacolo di un auto solo il tempo necessario a rubarne un’altra, vista la goffaggine dei nostri movimenti: la novità è comunque ben accetta perchè fa si che se anche il nostro veicolo è andato distrutto, la missione non fallisca perchè avremo sempre la possibilità di cambiarlo, a tutto vantaggio della giocabilità.Le città sono più animate e vive rispetto al precedente episodio, ma questo, per lo più, rappresenta un ulteriore ostacolo sulla strada del giocatore: visto che la maggior parte delle missioni sono a tempo, finire imbottigliati nel traffico o trovare sollevato il ponte del fiume da cui dobbiamo necessariamente passare non sono belle esperienze. Pertanto la conoscenza della città in cui si agisce è essenziale per portare a termine con successo le missioni percorrendo la via più breve: naturalmente è sempre possibile accedere alla mappa cittadina, ma nel mezzo di una corsa l’operazione è troppo macchinosa e rischia di rivelarsi dannosa piuttosto che utile.

Un uomo e la sua autoIl motore grafico non si discosta molto da quello del primo episodio anche se è stato, evidentemente, aumentato il livello di dettaglio: paradossalmente questo aumento della qualità delle textures si paga con inopinati rallentamenti che di solito avvengono nelle situazioni più critiche di sovraffollamento di veicoli e pedoni e che finiscono col pesare non poco sulla giocabilità generale, riuscendo talvolta a compromettere la situazione (trasformando, ad esempio, un sorpasso a pelo in un rovinoso tamponamento). In più si segnalano caricamenti decisamente lunghi, giustificati dalla mole di dati necessari al gioco, ma comunque fastidiosi.Fortunatamente nessuno di questi problemi risulta grave al punto compromette del tutto la giocabilità, che si attesta, dunque, su standard sempre molto elevati.Ottima si rivela anche la colonna sonora stile telefilm anni ’70, molto d’atmosfera, mentre meno convincente si rivela il doppiaggio italiano.La longevità, infine, è garantita dalle quattro città da esplorare e dal buon livello di sfida delle missioni; molto gradita anche l’inclusione di una spassosa modalità a due giocatori in grado di offrire diversi tipi di sfida.

– 4 immense città da esplorare

– Possibilità di rubare altre auto

– Divertente ed impegnativo

– Qualche rallentamento e lunghi caricamenti

– Talvolta capita di smarrirsi…

8.0

Driver 2 interviene e migliora i pochi punti deboli del primo capitolo rendendo il prodotto, se possibile, ancora più appetibile e divertente: soltanto qualche problema tecnico (comunque non trascurabile) gli impedisce di raggiungere l’eccellenza.

Voto Recensione di Driver 2 - Recensione


8

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