Recensione

Dragon's Lair 3D

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a cura di Stefo

Nostalgici esultate! Dopo 20 anni di attesa spasmodica, Don Bluth e soci ritornano per riproporci una versione riveduta e corretta del grande classico Dragon’s Lair! La tecnologia si è evoluta, le idee si sono chiarite, il gameplay è diventato più complesso in ogni titolo, tutto è più coinvolgente.Un ghiotta occasione, che gli abili programmatori di Dragonstone Software non si sono lasciati scappare, sfornando un ibrido platform / puzzle game divertente, lungo ed abbastanza vario.I fan del celebre cavaliere Dirk non resteranno delusi…ma vediamo di non anticipare troppo, e andiamo con ordine!

In principio erano solo riflessiChi conosce il gioco originale, ricorderà sicuramente che si trattava di un laser game a cartone animato, che immergeva il giocatore in un’ambientazione medioevale da favola.Un cavaliere valoroso (Dirk The Daring), una principessa in serio pericolo (Daphne) perché rapita dal perfido dragone Singe…ed un castello incantato nel quale affrontare la ricerca della nostra bella principessa.Dietro a tutto questo sicula un cattivo mago, Mordroc, che assumerà più importanza nei giochi successivi (più relative conversioni per i PC e le console anni ‘80 e ’90).Per quanto il gioco disponesse di un’ambientazione e di una caratterizzazione davvero ottima, condita con una grafica ed un sonoro da urlo, possiamo dire senza alcun problema che l’interattività del titolo era pari a quella di un criceto in coma. Il tutto si limitava ad azzeccare la mossa giusta al momento giusto. Non c’era alcuna libertà d’azione: Dirk poteva eseguire solo un movimento (quello giusto) o sarebbe morto. La mossa giusta, poi, andava eseguita anche all’istante giusto…altrimenti, indovinate un po’…MORTE, con tanto di scenetta d’intermezzo (peraltro davvero carina).

L’evoluzione della specieDragon’s Lair 3D (questo il titolo di questo nuovo gioco) non è un seguito, ma semplicemente una rivisitazione in chiave “moderna” ed aggiornata di quello che è stato il fenomeno Dragon’s Lair.Per questo gioco si è scomodato, niente-popò-di-meno-che il grande Don Bluth, disegnatore di incredibile fame e talento, che mise la sua mano nel primo ed originale capitolo.Per rendere il tutto più al passo coi tempi, il prode Dirk è stato inserito in un mondo completamente tridimensionale (utilizzando le librerie grafiche OpenGL) e disegnando tutti i personaggi nel famoso e caratteristico stile cartoon. Tutto questo è stato possibile grazie all’utilizzo del Cell Shading. La grande rivoluzione, però, riguarda l’assoluta libertà che il gioco offre: il cavaliere è finalmente libero di potersi muovere senza problemi o vincoli, utilizzando anche un parco mosse vasto e completo. Pensate che i comandi utilizzati nell’originale versione arcade prevedevano solo l’utilizzo di joystick e di un tasto di fuoco, mentre ora dovremo controllare completamente il personaggio, la telecamera di gioco, e ci saranno tasti per ogni funzione: attacco, difesa, salto, richiamo dell’amuleto magico (uno splendido gingillo che ci permette di parlare con Daphne ed avere consigli su come superare i vari trabocchetti)…un sacco di cose, insomma!

GameplayLa novità introdotte nel sistema di controllo, e nella libertà d’azione, rendono Dragon’s Lair 3D estremamente diverso dall’originale laser game…e ci mancherebbe altro! Siamo nel 2003!La nostra strada verso la salvezza della bella e svampita Daphne sarà lunga e molto insidiosa! Il castello del dragone Singe ci accoglierà con ben 250 stanze diverse, ognuna con situazioni varie e sempre impegnative, e se devo proprio essere sincero al 100%, a volte anche un po’ frustranti!La morte sarà una compagna di viaggio imprescindibile: a parte nei primissimi livelli, sarà praticamente impossibile non morire almeno 4 o 5 volte per stanza! Fortunatamente le vite sono infinite, e ad ogni “decesso” il personaggio verrà resuscitato all’entrata dell’ultima stanza “fatale”.Dragon’s Lair 3D è un Tomb Raider che sposta la propensione sui puzzle e non sul corpo a corpo o sull’azione pura. In effetti gli scontri con i nemici, seppur abbastanza frequenti, non risultano più di tanto impegnativi o stimolanti: i nemici sono facili da battere, e non sono nemmeno molto vari. Anche la componente “action” del gioco non è molto marcata. Il più delle volte si tratta solo di qualche corsa e qualche salto veloce. Il più del tempo lo si spende a cercare una soluzione ai moltissimi enigmi proposti. Molti di essi richiamano le stanze del gioco originale, e ripropongono le stesse situazioni…ovviamente in ambito più “soft”, meno frenetico e più meditativo.Non sempre, però, sarà molto chiaro l’obiettivo finale di una precisa stanza: parecchie volte ci toccherà sacrificare la vita di Dirk per vedere a priori cosa succede, “prendere le misure” e studiare un metodo per passare indenni. Da un lato questo dona un approccio adatto ai patiti del “problem solving”, ma dall’altro genera una sensazione abbastanza frustrante! Entrare in una salone del castello e non capire cosa ci sia da fare non invoglia di certo ad andare avanti.Ad aiutare, però, c’è una buona varietà di fondo, non solo nelle situazioni da affrontare, ma anche nelle modalità in cui affrontarle. Durante il gioco, uccidendo nemici varie distruggendo qualche cassa magica, potremo accumulare un po’ di “mana”, l’energia magica utile a farci compiere evoluzioni di tutto rispetto. Tra i vari incantesimi segnalo senza esitazioni la possibilità di utilizzare un paio di rudimentali ali, la presenza di una visione potenziata ed il ripristino della nostre doti energetiche. L’energia è comunque ripristinabile raccogliendo le pillole rosse, anch’esse rilasciate dai nemici sconfitti o da alcuni barili magici.Durante la nostra ricerca di Daphne ci sarà anche possibile accumulare un po’ di tesori “pecuniari”,dei quali però, al momento, ignoro del tutto l’utilità…d’altronde non ho 2 mesi per poter spremere a fondo un gioco!Anche gli scontri armati, anche soggetti alle limitazioni di cui vi parlavo in precedenza, godono di varianti interessanti, dovute alle diverse tipologie di armi disponibili.Oltre alla spada potremo utilizzare una balestra corredata da dardi letali: ci sono quelli standard, quelli infuocati o i devastanti dardi magici…capaci di annientare praticamente chiunque. Fate attenzione, comunque…la disponibilità di frecce non è illimitata.

Non è tutto oro quello che luccica!Preparatevi a vedere un bel po’ d’oro! La stanza di battaglia con Singe è un enorme salone pieno zeppo di gioielli e materiale prezioso; ma il motivo di questo paragrafo non è di certo descrivere uno dei momenti più tesi del gioco, ma farvi aprire gli occhi su alcune lacune del titolo.Ok, la possibilità di giocare finalmente liberamente con il mitico Dirk in un mondo completo ed interattivo realizzato in 3D potrebbe già essere motivo per annullare tutti i difetti, ma questo non mi è concesso…bisogna essere obiettivi!Purtroppo il gioco soffre parecchio di grossi problemi relativi al sistema di controllo, la gestione della telecamera ed alle collisioni…non roba da poco per un gioco di questo tipo.Molte delle morti che subirete saranno senza dubbio dovute ad un impreciso sistema di collisione, che molte volte vi fa credere di essere in linea esatta con qualcosa (magari una corda su cui saltare) senza però che sia in realtà così! La stessa cosa vale con piattaforme e scale varie…a volte il nostro Dirk sembra perfettamente in grado di raggiungere un punto dello scenario…senza in realtà poterlo fare! La gestione della telecamera manuale risolve un po’ di problemi, in quanto ci permette di ruotare l’immagine a piacimento: lasciare in mano alla cpu la gestione della telecamera è un suicidio vero e proprio. Mi raccomando, poi, di usare il mouse per controllarla…utilizzare la tastiera per la telecamera è impossibile e crea più disagi che vantaggi.

Piccole note tecnicheIl gioco presenta una grafica ben realizzata, in stile cartoon, mossa da un motore discreto: sempre fluido anche al massimo dettaglio!Se per quanto riguarda animazioni, dettaglio ed attenzione nei particolari dei personaggi non c’è nulla da dire, si può muovere qualche appunto sul dettaglio di alcuni elementi secondari: a volte i risultati non sono all’altezza, lasciando intravedere una povertà di dettaglio imperdonabile. Per il resto il comparto è ben sfruttato, grazie all’utilizzo del Cell Shading per la realizzazione dei personaggi.La colonna sonora, anche se è stata risuonata da capo, presenta gli stessi motivi dell’originale da sala, con l’aggiunta di qualche buon motivo nuovo. In più tutto è codificato in DOLBY PRO LOGIC!Ottimi gli effetti sonori: d’atmosfera ed ottimamente trasportati dall’originale. Il gioco contiene una serie di filmati documentario sulla realizzazione del gioco, pane per gli appassionati! Per ultima cosa, vi segnalo che per permettere la visibilità a tutti gli utenti, il gioco è stato distribuito su 2 CD, contenenti i filmati in bassa o alta risoluzione.

HARDWARE

Requisiti Minimi:
Windows 98/ME/2000/XP, PIII 400Mhz, (800Mhz raccomandato), 64Mb di RAM, (raccomandati 128), DirectX 8.1, scheda video da 16Mb di RAM (consigliato 32Mb), scheda audio compatibile con DirectX 8.1

Grande Atmosfera

Molte situazioni diverse

E’ sempre il buon vecchio Dirk!

Sistema di controllo impreciso

Telecamera ballerina

Collisioni non perfette

A volte spazientisce (provate a morire 23 volte di fila nellostesso punto…)

7

Ragazzi, 20 anni sono davvero tanti! Quando Dragon’s Lair furoreggiava in sala giochi io avevo solo 5 anni, e a malapena sapevo tenere in mano il joystick del mio fidato Atari 2600!

Nonostante questo sono sempre stato affascinato dai laser games, da Dragon’s Lair, Space Ace e dal loro genitore Don Bluth! Era mesi che seguivo con trepidazione le vicende di questo titolo (rimandato circa cento mila volte), ma finalmente sono riuscito a giocarci. Il 7 in pagella è dovuto soprattutto da un buon equilibrio generale dei componenti che formano il gioco: discreta grafica, ottimo sonoro, divertimento assicurato a causa delle situazioni molto varie che dovremo affrontare, ma anche grande rammarico per quelle 3 pecche che minano alla grande il punteggio finale! Se solo si fosse fatta più attenzione ad alcune cose già elencate in precedenza…

In ogni caso ci troviamo di fronte ad un gioco che garantisce un buon livello di sfida, molto lungo ed estremamente vario. Un titolo impedibile per i fan di vecchia data, ma anche consigliato a chi ha voglia di tuffarsi un po’ in un mondo antico, magico e pieno di simpatia (non ditemi che Dirk non è un idolo…). Al prezzo a cui viene venduto (circa 30 Euro in molti punti vendita), non potete non farci almeno un pensierino!

Voto Recensione di Dragon's Lair 3D - Recensione


7

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