Recensione

Dragonball Z: Supersonic Warriors

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a cura di rspecial1

Dopo averci regalato due action-rpg dedicati alla saga di Goku e dei suoi compagni, Banpresto rilancia la classica formula del picchiaduro ad incontri che ha sempre caratterizzato le trasposizioni videoludiche di questa saga. I personaggi sono famosissimi e da anni si ripropongono ciclicamente con giochi nuovi, ma quanto può cambiare un gameplay che esiste dai tempi del Super Famicon? Andiamo a scoprire cosa si sono inventati i programmatori per evitare di riproporci il solito porting delle vecchie e gloriose console a 16-bit.

GameplayIl gioco, come fa supporre il nome, è ambientato nella seconda serie creata dal maestro Akira Toriyama, precisamente da quando arriva Vegeta sulla Terra fino alle vicende di Majin Bu. Come in ogni classico titolo, l’opzione principale è quella relativa alla Story Mode, in cui selezionerete il personaggio e seguirete le vicende sotto un aspetto diverso e totalmente differente da quelle narrate nel manga originale. Un esempio pratico è la storia dei “cattivi”, che ci faranno conoscere finalmente cosa sarebbe accaduto nel caso di una loro vittoria. La peculiarità di questa modalità è che, alla fine, in base a come vi sarete comportati ed al livello di difficoltà a cui completerete il gioco, otterrete dei punti utilizzabili nello Shop. In questa edizione, infatti, i nuovi characters o i livelli aggiuntivi saranno sbloccabili solo attraverso il loro acquisto nell’apposito negozio. Sono stati aggiunti anche i classici tornei chiamati Z Mode e Challange Mode, oltre alle immancabili opzioni allenamento e battaglie libere. Per quel che riguarda i combattimenti, i programmatori hanno preferito utilizzare un mix diverso di idee già viste nei capitoli precedenti sia per Super Famicom che per Sega Saturn. Abbandonato lo split screen che permetteva di combattersi in arene enormi divise solamente in due sezioni, cielo e terra, adesso gli scontri si svolgeranno in zone più piccole con i lottatori sempre presenti sullo schermo, ma con un finto effetto tridimensionale che dovrebbe rendere gli scenari simili agli episodi visti sui 32-bit, con montagne e rocce che andranno in frantumi e con i personaggi che avranno la possibilità di muoversi liberamente in qualsiasi direzione e non soltanto in avanti od indietro.

Fight!Lo stile adottato dalla Banpresto è prettamente frenetico e poco tecnico, basato su un sistema di gioco immediato e semplice che utilizza i quattro pulsanti del Game Boy Advance per effettuare tutte le mosse viste nel manga. Il pulsante A ha la funzione del colpo forte, mentre B quella del colpo debole. Da notare che non è possibile scegliere se dare un calcio od un pugno, questi infatti sono inseriti automaticamente all’interno delle varie combo (effettuabili nel 95% dei casi con la pressione rapida di B e successivamente A) o di un colpo energetico… dipende da come vorrete concludere la sequenza. I personaggi hanno una presa base ciascuno, effettuabile tramite la pressione contemporanea di A e B, da eseguire quando si è vicini al nemico anche durante una combo. Come in ogni DragonBall Z che si rispetti, non può mancare la barra del Ki, ovvero quell’energia spirituale attraverso la quale ogni combattente può eseguire le sue mosse speciali o Super. A differenza di tutti i titoli precedenti questa volta oltre a caricarsi con la pressione del tasto R la barra (qui in versione percentuale), salirà anche ogni volta che colpirete il nemico a distanza ravvicinata con le varie combo, il tutto per rendere gli incontri più vari visto che in passato il corpo a corpo era sempre evitato dal giocatore. Una funzione inedita la svolge il tasto L, in molti combattimenti infatti sarete in coppia e quindi potrete cambiare lottatore rapidamente con la pressione di questo pulsante: non è possibile come sui titoli della Playstation, vedere combattimenti multipli ma sempre e solo fra due giocatori. L serve anche per un rapido “teletrasporto” se premuto insieme ad una direzione della croce del GBA, utile a schivare i proiettili nemici, anche se vi consumerà ben il 25% del vostro Ki. Tutte le mosse energetiche vengono effettuate tramite la pressione del tasto R in combinazione con uno dei restanti tre pulsanti, per le Super basterà avere l’energia oltre il 50% od al 100% e premere R+A+B. Un sistema come dicevamo semplice, immediato ma che non è perfetto ed evidenzia una semplicità a tratti disarmante. I personaggi sono dotati di pochissime mosse ciascuno e l’aver tolto le combinazioni classiche per eseguire mosse speciali come le mezze lune od i comandi tipici di questo genere ha tolto tutto il tatticismo al game, privo anche di combo da tenere sotto controllo. Alla fine, la strategia che adopererete si limiterà a capire quando e da che posizione effettuare la Super, visto che da essa influiranno gli attacchi avversari.

Grafica e SonoroDal punto di vista grafico Banpresto ha sicuramente svolto un ottimo lavoro. I fondali sono molto dettagliati e colorati, presentano sezioni interattive (vedi montagne che potrete distruggere scagliandoci contro il nemico) e presentano numerose locazioni del manga che li rendono vari ed interessanti; unica pecca la loro grandezza se paragonati ad altri titoli della serie visti su altre piattaforme. I personaggi sono ben caratterizzati ed hanno animazioni fluide e riprese dalla serie animata che li rende più verosimili nei movimenti. Peccato che siano un po’ piccoli e che nei momenti in cui vengono scagliati verso lo schermo o dalla parte opposta, lo zoom non faccia il suo dovere lasciando il giocatore in dubbio sulla posizione del combattente (sembrerebbe in linea con l’altro ma in realtà sono le errate proporzioni in queste situazioni che danno quest’illusione, anche se breve). Il sonoro è decisamente buono, il parlato è stato campionato egregiamente e le varie voci e grida di battaglia sono chiare e nitide, così come i nomi delle varie mosse eseguite. Le musiche sono le classiche della serie, belle ed orecchiabili ma decisamente troppo ripetitive in alcuni frangenti; svolgono comunque efficacemente il loro compito, soprattutto nei menu di gioco.

-Realizzazione tecnica

-Storie inedite

-Troppo semplice

7.0

Questa volta Banpresto si distacca radicalmente da Street Fighter ed dai suoi cloni per offrire un gameplay diverso e vario, diciamo anche unico su Game Boy Advance. I difetti principali del titolo risiedono nella sua estrema semplicità e nella mancanza di una tattica che renda i vari scontri interessanti e diversificati. C’è da aggiungere però che il gioco è indirizzato principalmente agli amanti della serie e che sotto questo aspetto i combattimenti sono molto fedeli a quelli visti nei manga. I colpi energetici dalla distanza la fanno da padrone mentre la frenesia dei corpo a corpo è identica alle scene viste nella versione animata della serie. Di certo i fan del genere non lo apprezzeranno molto, preferendo alternative più sostanziose, ma vi consiglio almeno di provarlo per testare qualcosa di nuovo e diverso. La longevità è garantita dallo Shop Mode, che vi farà rigiocare parecchie volte il titolo ai vari livelli di difficoltà, con la voglia di scoprire ogni storia inventata per l’occasione inerente ai personaggi selezionabili, per vedere finalmente trionfare il male o solo per vedere cosa ufficialmente sarebbe successo se Goku avesse perso determinati scontri.

Voto Recensione di Dragonball Z: Supersonic Warriors - Recensione


7

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