DragonBall Z: Sagas
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a cura di Crashman
Alzi la mano chi non ha visto il cartone animato, o letto un fumetto di Dragon Ball almeno una volta nella vita. Come prevedevo, nessuna mano in vista. Vi farà dunque piacere sapere che, finalmente, il famoso manga ideato dalla fervida mente di Akira Toriyama ha raggiunto nuovamente le nostre amate console anche la Xbox, dove, sino ad ora, non era comparso alcun episodio della celebre saga. Dragon Ball Z: Sagas sarà degno del nome che porta?
Il solito, mediocre, tie-in? Sì, e anche peggio!A differenza di quello che ci si possa attendere da Atari, publisher di altri giochi dedicati all’universo di Dragon Ball, tra cui l’ottimo Dragon Ball Z: Budokai 3, il gioco in questione non è un picchiaduro: si tratta infatti di un action game. Vista la qualità gli ultimi titoli ispirati alla saga di Dragon Ball era lecito quindi aspettarsi non un semplice tie-in ma qualcosa di più, come minimo un buon gioco. A questo proposito avete presente Ninja Gaiden, oppure God of War? Bene, perché DBZ: Sagas è l’esatto opposto di questi due capolavori: sistema di combattimento penoso, design offensivo e dinamiche esplorative noiosissime. Un vero affronto alla serie.
Dalle stelle (beh, quasi) alle stalleOgni beat’em up che si rispetti deve essere dotato di un sistema di combo almeno vario e appagante. Come detto in precedenza non è di certo il caso di Dragon Ball Z: Sagas. Il numero di combo effettuabili si può contare sulle dita di una mano e l’esecuzione di mosse più complicate non viene ricompensata con combinazioni veramente letali e soddisfacenti. Ma in effetti non serve a nulla sforzarsi di utilizzare tecniche più avanzate vista la scarsa abilità della IA che ha il compito di fronteggiarci. Là dove Ninja Gaiden impegnava il giocatore all’inverosimile, costringendolo a fondere meningi ed istinto, Dragon Ball Z: Sagas stupisce per la banalità dei pattern d’attacco degli avversari, che si limitano a non più di due combinazioni di mosse diverse. E non serve nemmeno cambiare strategia da nemico a nemico. Persino i boss di fine livello non riescono che ad annoiare. La situazione non migliora quando si passa all’esplorazione delle varie location, ispirate alle ambientazioni della serie, ma realizzate in maniera pessima. La telecamera non favorisce certamente questo aspetto del gioco, rendendo di fatto complicata la ricerca di Z-coins, gettoni da spendere per potenziare i vari personaggi, e di altri oggetti come capsule rosse e gialle, rispettivamente utilizzate per incrementare vita ed energia. Le dimensioni degli scenari inoltre sono ridicole e la pessima collocazione di alcuni oggetti (tentativo di realizzare enigmi ambientali?), costringono a sezioni di back-tracking, tanto snervanti quanto evitabili. Forse tali fasi, che prevedono il recupero di oggetti posti ad una elevata altezza partendo da piattaforme sopraelevate poste a fine livello, sono state implementate per aumentare il tempo che si impiega a completare il gioco, ma fortunatamente l’avventura (se così la si può chiamare) si riesce a concludere comunque in poche ore. L’unico fattore che può spingere a proseguire nel gioco è la presenza di cut-scene, comunque di dubbia qualità, e la possibilità di poter giocare in coppia. Meglio di così!!
Perché, perché, perché??Perché non hanno utilizzato il cell-shading di Dragon Ball Z Budokai 3? Si sposava perfettamente con lo stile di questa serie, ed è stato abbandonato a favore di una sottospecie di… non so nemmeno come definirlo… E vogliamo parlare del design? Location minuscole e poco ispirate, ripetitive e soprattutto offensive nei confronti di Akira Toriyama. Davvero era così difficile realizzare qualcosa che riuscisse a rendere giustizia alle fantastiche ambientazioni di Dragon Ball Z? Basta osservare le microscopiche texture, o le animazioni indecenti che caratterizzano ogni frangente dell’avventura per rendersi conto del pessimo lavoro svolto da Avalanche Software. E il fatto che in alcune occasioni si presentino anche cali nel frame rate, pur senza sfruttare un briciolo della potenza delle varie cosnole, è solo l’ultimo dei problemi. Onde evitare querele eviterò di soffermarmi sullo scarsissimo comparto sonoro, che fa della ripetitività e della banalità le sue qualità migliori.
– L’universo di Dragonball
– Non poteva essere peggio
– Un’offesa alla serie
– La lista è troppo lunga
4.0
Sono rimasto deluso da questo prodotto. Eppure i presupposti c’erano tutti: un marchio famoso e facilmente adattabile ad un videogame e la possibilità di accontentare una infinità di fan che desideravano poter giocare ad un gioco basato su Dragon Ball sulle proprie console, quelli di Microsoft più di tutti visto che era la prima volta. Un’occasione sprecata per rendere giustizia ad un eccezionale manga. Ormai avrete già sbirciato il voto, ma vi assicuro che per un fan della serie animata non è bello vedere una trasposizione videoludica di questo tipo e con questi risultati.
Voto Recensione di DragonBall Z: Sagas - Recensione
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