Recensione

Dragon Ball Z: Shin Budokai

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a cura di Darkzibo

Inizio con una domanda: chi non conosce Dragon Ball? Quello che ha risposto:’Io’ dovrebbe tornare un attimo sulla Terra e accendere un po’ di più la televisione. Sì, visto che il nome di Goku e soci è ormai entrato nella cultura di quasi tutte le zone del mondo (esclusi i poli), conquistando consensi sempre maggiori. Come ogni prodotto di successo, non si butta via niente e allora ha inizio un’operazione di marketing sempre più ampia per coprire la maggior parte del mercato. I videogiochi, data anche la nature del manga, non sono esenti da questa legge ed ecco che, dopo gli esplodi per Snes, Mega Drive, Psone, Game Boy Color, Game Boy Advance, Playstation 2, Dragon Ball arriva su Psp.

Ka – me – ah – me – ahhhhhhLa struttura di Dragon Ball Shin Budokai, come si evince dal nome, prende spunto direttamente dagli episodi visti su Playstation 2 e Game Cube. Vi troverete di fronte, a differenza degli altri episodi portatili, un picchiaduro tridimensionale del tutto simile agli ultimi episodi visti sulle console maggiori. Andiamo con ordine: la storia, se gli altri giochi hanno ripercorso in lungo e in largo la ormai conosciuta storia di Dragon Ball Z e GT, ripercorre quanto avvenuto nei film animati: troverete, per esempio, Cooler, fratello di Freeza o Broli, Super Sayan risvegliato. Interessante questa scelta, visto che finalmente si discosta dalla solita trama riproposta in tutti i modi negli altri titoli. Passando al gioco vero e proprio, si può dire che ogni elemento visto e apprezzato negli episodi per le console casalinghe è stato ripreso in Shin Budokai. Si tratta sostanzialmente di un picchiaduro tridimensionale dove la componente arcade la fa da padrona. Sicuramente, chi si avvicina a questo titolo non si deve aspettare tecnicismi alla Tekken o Virtua Fighter, ma più semplicemente un gioco immediato che, tramite l’impiego di pochi pulsanti e combinazioni, permetta di scatenare la moltitudine di onde energetiche, cazzotti e calci visti nella serie televisiva. Infatti, per lanciare, ad esempio, un kameahameah di Goku, sarà sufficiente roteare appena il pad analogico e unirlo al pulsante utilizzato per lanciare le semplici palle energetiche. L’intensità del colpo sarà determinata dal numero di tacchette presenti appena sotto la barra dell’energia (per intenderci questo caricamento avviene quando si preme il dorsale L e si inizia a potenziare il personaggio, come avviene nel cartone animato e nel manga). Durante i combattimenti potrete volare, parare i colpi, muovervi in qualsiasi direzione e effettuare facili combo: la loro semplicità esecutiva è direttamente proporzionale all’effetto devastante che creano. Oltre alla mossa speciale (caratteristica e differente per ogni personaggio), si potrà, una volta riempita al massimo la barra di potenza, effettuare una super mossa: Goku, ad esempio, lancerà l’energia sferica, non prima che lo schermo diventi tutto nero lasciando i due combattenti in evidenza con un ottimo effetto scenico. Durante la modalità storia, assisterete anche allo sviluppo del vostro personaggio: Goku diverrà super sayan, e in seguito, sbloccando questa trasformazione, la potrete impiegare anche nelle altre modalità, proprio durante un combattimento in modalità arcade o in multiplayer.Le modalità di gioco, presenti dopo aver creato il profilo, sono, sostanzialmente, le solite viste in un gioco di Dragon Ball della serie Budokai: Dragon Road (la storia), Arcade (serie di partite veloci), Z Trial, Network Battle, Training e Profile Card. Queste modalità, oltre a destare la vostra attenzione, saranno supportate da un semplice sistema multiplayer Wi fi, utile per sfidare un amico.

Come nel cartone animatoAppena accenderete la console sarete accolti da un filmato “a cartone animato” preso direttamente dalla serie televisiva. Penserete che sia una cosa facile per una console che dovrebbe fungere anche da lettore multimediale di filmati. Avete ragione, fin qui non c’è nulla di straordinario. Passando alla grafica del gioco vero e proprio, soprattutto per quanto riguarda i personaggi, ci troviamo di fronte a un cell shading davvero ben fatto, capace di ricreare al meglio le fattezze e le espressioni dei personaggi del mondo creato da Akira Toriyama. Grazie a questa grafica e a una buona telecamera capace di zoomare agilmente senza mai farvi perdere il fulcro dell’azione, avrete spesso la sensazione di trovarvi partecipi all’interno di una puntata che tante volte abbiamo guardato in televisione. Anche con le inquadrature più ravvicinate, difficilmente vedrete poligoni vuoti, e gli effetti di luce provocati dagli attacchi energetici rendono giustizia alla serie di Dragon Ball. Ciò che rende unico questo picchiaduro è la velocità ricreata alla perfezione, capace di rendere adrenalinica ogni lotta fino a tenervi con i pollici incollati sul pad. L’unico neo è rappresentato dalle ambientazioni, che sono davvero troppo poche e scarsamente riprodotte, tant’è che in diverse occasioni, anche nella modalità storia, si ripresenterà lo stesso livello. Se questo è lo scotto che bisogna pagare per avere dei personaggi ben caratterizzati e ricreati, lo sia accetta volentieri. Non mancano tocchi di classe, come in occasione del colpo violento, che vedrà la schermata fermarsi un attimo per farvi gustare la drammaticità della mossa appena inferta all’avversario oppure il terreno che viene letteralmente solcato dal corpo di un personaggio nel caso in cui voi o il vostro avversario veniate fatti schizzare lungo il suolo come un sassolino a filo d’acqua.La colonna sonora japan – rock, supportata da tracce audio di buona fattura sia per quanto riguarda la realizzazione sia per l’adrenalina che riescono a trasmettere durante uno scontro, rende bene l’atmosfera provata nelle grandi battaglie di Dragon Ball. Gli effetti sonori sono corredati da voci campionate che annunciano il nome della mossa (con un tempismo perfetto) e sono i medesimi ascoltati nel cartone animato, ripresi e riadattati con una precisione magistrale.

Muoversi nel mondoI comandi, come detto poco sopra, esulano dal tecnicismo, lasciando spazio a un’agevolezza che rende il titolo appetibile a tutti i palati. Il tasto quadrato serve per sferrare colpi rapidi, triangolo per altri più pesanti, cerchio per l’attacco energetico semplice, X per la parata, L per caricare la barra di energia e R per muovere rapidamente il personaggio. Per effettuare le mosse e le super mosse, sarà sufficiente impiegare l’analogico con il pulsante cerchio, tutto qui. Anche se la modalità storia ben perdura, prima o poi la completerete. A correre in aiuto della longevità arriva quindi la modalità arcade che, grazie anche a un livello di difficoltà variabile, renderà sempre alta la sfida che diverrà ancora maggiore quando affronterete un altro giocatore tramite Wi fi.

– Tecnicamente il miglior Dragon Ball per portatili

– Divertente

– Personaggi curati

– Diverse modalità

– Forse troppo semplicistico

– Ambientazioni poco variegate

– Pochi personaggi

– Alla lunga potrebbe risultare ripetitivo

7.2

Un titolo ben fatto Dragon Ball Z: Shin Budokai: rispettando le regole degli altri episodi della serie Budokai, ripercorre fedelmente quanto visto nella serie animata, rendendogli giustizia anche nel campo dei portatili. Forse i personaggi non sono moltissimi, e le ambientazioni ripetitive. Tutti coloro che apprezzano i picchiaduro tecnici faranno meglio ad aspettare Tekken, mentre gli altri, magari i neofiti del genere, potrebbero trovarvi una buona “palestra” in vista di titoli più impegnativi. E’ necessario sottolineare come Dragon Ball Z: Shin Budokai sia creato per quelle centinaia di migliaia di persone che apprezzano le avventure di Goku e company e che vorrebbero, almeno per una volta, riviverle al meglio su una console portatile. Se tu che stai leggendo sei un fan della saga, compralo senza riserve.

Voto Recensione di Dragon Ball Z: Shin Budokai - Recensione


7.2

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