Recensione

Dragon Ball Z Legend

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a cura di Kyo

Dragon Ball Z è un famoso anime prodotto dalla Toei Animation e trasmesso in Giappone per la prima volta nel 1989, in Italia nell’anno 2000. In precedenza era stata realizzata un’altra serie di Dragon Ball, il cui protagonista, Goku, è bambino. Dragon Ball Z narra le avventure del leggendario guerriero ormai diventato adulto, il quale si è sposato con Chichi e da cui a avuto due figli, Gohan e successivamente Goten. Durante il proseguimento della serie Goku e i suoi amici si vedono costretti a proteggere la Terra da nemici sempre più potenti e per poter fronteggiare tali minacce sono costretti a perfezionarsi sempre di più con nuove tecniche e nuovi allenamenti. Le sfere del drago sono alla base della fama di questa serie, le quali offrono il potere, una volta riunite tutte e sette, di evocare il possente drago Shenron, capace di esaudire qualsiasi desiderio da parte di colui che lo ha evocato. Purtroppo però, nel gioco in questione non c’è traccia delle sfere del drago poiché lo scopo del gioco è un altro…

Un Picchiaduro singolareI videogiochi ispirati alla serie di Dragon Ball Z sono numerosi, realizzati per quasi tutte le console esistenti. La console di casa Sega di certo non poteva non avere il suo, o meglio, i suoi visto che a nostro avviso sono almeno un paio. Quello che andremo ad esaminare adesso s’intitola Dragon Ball Z Legend e si tratta di un picchiaduro a squadre, per uno o due giocatori, dove gli sfidanti si scontreranno in un’area sconfinata e all’aperto, interamente realizzata in 3d. Dal menu iniziale possiamo decidere quali personaggi utilizzare nel gioco. Ogni squadra può essere composta da un massimo di tre combattenti. Lo Story Mode prevede la possibilità di selezionare unicamente i personaggi buoni e lo svolgimento della trama segue pari pari quello della serie animata al punto che di volta in volta possiamo selezionare solo i personaggi presenti in quel periodo della trama, così ad ogni incontro ci ritroveremo a manovrare sempre alter ego diversi. Goku è sempre presente, mentre gli altri cambiano. Molti di voi, se appassionati della serie animata, si chiederanno quali sono precisamente i personaggi selezionabili. Fra i tanti che abbiamo provato possiamo elencare Gohan, Goten, Vegeta, Crilin, Piccolo e Trunks. Tutti gli altri personaggi, compresi i cattivi, possono essere selezionati nella modalità per due giocatori. Una volta che abbiamo deciso quale personaggio usare possiamo iniziare la sfida. Gli scontri avvengono nell’arco di un unico round, senza limiti di tempo. Durante le fasi di combattimento possiamo selezionare un massimo di tre personaggi per squadra, per un totale di sei lottatori contemporaneamente presenti su schermo. Con il tasto laterale del joypad, possiamo decidere in qualsiasi momento quale manovrare, mentre gli altri saranno gestiti dalla cpu. Ogni personaggio ha a disposizione due barre energetiche, quella verde della salute e la seconda gialla, per l’energia spirituale. Le mosse a disposizione sono limitate alla parata, un tasto per le combo che utilizza calci e pugni, un altro per il lancio di attacchi ad energia base e un quarto tasto per ricaricare l’aura. Sono presenti alcuni attacchi più incisivi e pesanti, come un potentissimo calcio che fa volare via il nemico e un altro di pari potenza per scaraventarlo a terra o lateralmente in lontananza. Queste azioni fanno letteralmente demolire una montagna al malcapitato che li subisce, come accadeva nel cartone animato. L’area tridimensionale, infatti, è composta da elementi interattivi che possono essere distrutti dal contatto accidentale con un personaggio in caduta libera. Per sconfiggere il nemico però, non basta solo colpirlo in un modo qualsiasi, ma si deve adottare una tecnica particolare. Sullo schermo è presente un indicatore chiamato Power Balance. Quando si colpisce il nemico con ripetuti colpi a catena, potremo portare il Power Balance a nostro vantaggio e quando è pieno, il nostro personaggio effettuerà una Super Mossa spettacolare in automatico che toglierà al nemico circa un terzo della sua energia vitale, infine (se è ancora vivo), il match riprenderà e il livello del Power Balance tornerà a quello di partenza. L’unico modo per eliminare il nemico è questo e non ci sono altre vie. E’ obbligatorio portare il Power Balance a nostro vantaggio per effettuare la Supermossa speciale, altrimenti lo scontro non avrà mai fine. Ogni personaggio possiede simili mosse e attacchi, tranne quelli finali, pertanto è indifferente usare un personaggio anziché un altro, se non per l’estetica.

Aspetto TecnicoPassando ai commenti tecnici, possiamo affermare che graficamente il gioco è gradevole. Sono presenti personaggi animati in modo adeguato e curati nei dettagli, molto colorati e convincenti per fedeltà all’anime. L’ambiente in cui si muovono invece, è tridimensionale ed al suo interno sono presenti elementi di sfondo, come alberi, montagne, cespugli, sassi, che possono essere anche distrutti accidentalmente durante gli scontri più violenti. Grazie alla tridimensionalità di ogni location i combattimenti appaiono più realistici e interessanti, infatti, il nostro personaggio si più spostare anche lateralmente a destra o sinistra e di conseguenza si modificherà anche la visuale, e qui si può ammirare come i personaggi pur essendo bidimensionali riescono ad integrarsi con l’ambiente circostante.L’aspetto sonoro presenta musiche dal tono regolare e orecchiabile, che si adeguano all’azione di gioco, anche se bisogna ammettere che durante gli scontri non si notano più di tanto. Mentre i personaggi se le danno di santa ragione con raffiche di pugni, calci e fireball varie c’è un tale fracasso che di conseguenza le musiche passano inevitabilmente in secondo piano e siccome sono già di basso volume, si rischia di non notarle proprio. Le voci dei vari personaggi invece, sono ben fatte e piacevoli, con le digitalizzazioni prese esattamente dall’anime originale. La risposta al joypad è più che accettabile; anche se all’inizio il titolo può apparire ingiocabile e difficile, in seguito, non appena si capisce il sistema di gioco, tutto ci apparirà estremamente facile e siamo sicuri che non impiegherete molto tempo a completarlo.La longevità quindi, si stabilizza nella media, a causa della scarsa varietà di mosse utilizzabili e per via del fatto che tutti i personaggi sono simili nel combattimento, pertanto con un po’ di pratica il gioco risulterà estremamente facile. Anche se dopo averlo terminato ci sono sempre sorprese da provare, in fin dei conti la meccanica non è così varia da portare ad una rigiocabilità elevata.

– Grafica colorata e accattivante

– Molti personaggi selezionabili

– Imperdibile per i fans

– Effetti sonori chiassosi

– Difficile all’inizio, ma poi diventa troppo facile in seguito

– Gameplay ripetitivo

6.7

Dragon Ball Z Legend dimostra di essere un picchiaduro dal sistema di gioco innovativo, ma dal tono ripetitivo, a causa della scarsa varietà di mosse adottabili in battaglia. L’aspetto grafico offre personaggi bidimensionali ben animati e curati che si muovono in un ambiente tridimensionale con oggetti interattivi di contorno. Le musiche sono adeguate ma poco rilevanti a causa dell’aggressività ripetuta dei vari effetti sonori che caratterizzano tutti gli scontri. La difficoltà di gioco a prima vista alta, si rivela estremamente bassa dopo poche partite consentendo anche ai giocatori meno esperti di completare il titolo in poco tempo e senza troppa fatica. Un prodotto che può fare felici tutti gli appassionati della serie animata, grazie ai molti personaggi famosi, ma per gli appassionati di picchiaduro, invece, può apparire insolito e divertente, ma potrebbe finire presto sullo scaffale dopo aver visto tutto.

Voto Recensione di Dragon Ball Z Legend - Recensione


6.7

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