Recensione

Dracula 2: L'Ultimo Santuario

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a cura di Jo

E’ tornato! Il conte succhiasangue nato in Transilvania torna ad essere protagonista di un horror game targato Microids. Bisogna riconoscere che, rispetto al precedente “Louvre: la maledizione finale” la casa francese ha fatta realmente un buon lavoro. Ancora una volta il gioco segue per filo e per segno il libro di Stoker. I protagonisti dell’avventura sono l’ammazza vampiri Johnathan Harker e la sua compagna Nina, quest’ultima dominata dal contrastante sentimento di amore-odio che prova nei confronti del conte. Voi guiderete Harker a Carfax ultima dimora britannica di Dracula, per porre definitivamente fine al suo regno di terrore e di…morsi! Come ormai consuetudine dei produttori francesi, l’unica nota dolente di questo gioco è la grafica: è tradizione, infatti, degli sviluppatori d’oltralpe dotare i loro giochi di un motore grafico di vecchia generazione (il Phoenix/VR) che rende tridimensionali locazioni non 3D. A onor del vero, comunque, l’effetto grafico è tutt’altro che sgradevole. La visuale del gioco è interpersonale, sarete così dotati di un mirino che muterà a seconda dei fondali con cui verrà a contatto; esempio: se entra in contatto con un oggetto che potrà esservi utile nel proseguo del gioco, si trasformerà in una mano che vi permetterà di raccoglierlo. Per la raccolta degli oggetti avrete a disposizione un inventario diviso in due parti così da poter combinare gli oggetti raccolti. Ottimamente realizzati i vari enigmi che vi verranno proposti durante l’avventura: seguono un filo logico e sono tutti di non facile soluzione; state tranquilli comunque,troverete sempre un indizio che vi condurrà alla risoluzione dei vari arcani. In questo sequel, dovrete fare molta più attenzione rispetto all’episodio precedente: Harker può morire! Sarà infatti dotato di una barra di energia che una volta esaurita lo manderà dritto all’altro mondo (vi consigliamo quindi di salvare spesso)! Sono state aggiunte una serie di locazioni “splatter” dove verranno messi a dura prova i vostri riflessi e la vostra prontezza. Davvero ben realizzato il sonoro che offre musiche ed effetti che riescono a tenere sempre alta la tensione. Un po’ sottotono le voci che, a parte quella di Haker, non sembrano in sintonia con il genere horror del gioco. Come il predecessore, Dracula II è contenuto in due CD ma al contrario di “louvre: la maledizione finale” vanta una longevità nettamente superiore: ci vorrà molto prima di arrivare allo scontro finale con il vampiro più famoso di tutti i tempi. Tuttavia, una volta completata l’avventura, la confezione del gioco andrà a prendere polvere su qualche scaffale e difficilmente la riprenderete in mano per una nuova partita.

HARDWARE

I requisiti minimi sono: Pentium a 166 MHz con 16 MB di RAM e un lettore CD-ROM 4X. Tuttavia è consigliato un Pentium II a 233 MHz o superiore con almeno 32 MB di RAM e un lettore CD-ROM dal 36X per far fronte ai frequentissimi caricamenti.

7

Dracula II ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un ruolo da protagonista nel suo genere: dopo una prima uscita tutt’altro che esaltante, la Microids ha realizzato un sequel degno del nome del protagonista e che non può mancare nelle ludoteche degli appassionati degli horror games

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