Recensione

Dr. Muto

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a cura di Zaku

Qualche tempo fa aveva fatto la sua comparsa in rete un sito dedicato a questo titolo Midway di imminente uscita e ciò era bastato a darci l’idea del fatto che ci saremmo trovati di fronte ad un gioco dai toni decisamente fuori dal comune, il cui protagonista sembrava uscito dalla fusione di tutti i più scapestrati inventori e scienziati pazzi che hanno riscosso successo nella letteratura e nella cinematografia. Pensate di fondere Doc di “Ritorno al futuro” con il dottor Frankenstein di Mary Shelley, shakerate il tutto con una buona dose di insana ingegneria genetica e otterrete il perfetto esemplare di scienziato pazzo. Il suo nome? Dr.Muto ovviamente…

Far esplodere un pianeta, quale miglior referenza per il curriculum di uno scienziato?!Chi sia e come sia arrivato a svolgere questo mestiere rimane un mistero, ma tutti conoscono da sempre Dr.Muto per i disastri che è riuscito a causare in anni di rispettabile carriera; non è un caso che gli abitanti del suo pianeta siano arrivati alla disperazione prima di arrivare, disperati, a chiedere il suo aiuto come ultima spiaggia per risolvere la mancanza di fonti di energia, prosciugata in ogni modo dalle industrie Burnital. Quale miglior soluzione alle malefatte di un pazzo se non un individuo altrettanto insano di mente? Eccoci allora al grande evento, l’attivazione dell’invenzione del dottore, capace di risolvere una volta per tutte la gravissima crisi; la popolazione ha riposto tutte le proprie speranze in questo evento e segue con trepidazione il conto alla rovescia: 5, 4, 3, 2, 1… Dr.Muto si sveglia di soprassalto da un terribile incubo nel quale la sua invenzione ha causato l’esplosione dell’intero pianeta. Svegliatosi nel suo laboratorio, è confortato nel constatare che tutto è ancora integro, finche non sporge il naso dalla finestra e si accorge che la sua abitazione e il terreno immediatamente vicino sono le uniche cose rimaste dopo la tremenda deflagrazione che il suo congegno ha realmente causato! Dopo un attimo di panico, il fiero inventore decide di rimediare alla sciagura assemblando una nuova macchina in grado di ripristinare il pianeta. Per farlo dovrà ricorrere a tutti i mezzi a sua disposizione, dagli strambi aggeggi di sua invenzione alle incredibili trasformazioni di cui sarà capace raccogliendo il dna delle creature che incontrerà lungo il suo cammino; egli dovrà inoltre recuperare la preziosa biomateria chiamata Terra, l’unico elemento in grado di fungere da carburante per il generatore e nel contempo rifornirsi dei preziosi isotopi necessari ad alimentare il super computer che coordinerà le sue missioni dal laboratorio. Scopo ultimo del gioco sarà lo scontro con la causa di tutte le nostre sciagure, il Prof.Burnital direttamente coinvolto nella vicenda per screditarci e mantenere il controllo delle fonti energetiche. Insomma, un gioco da ragazzi!!!…

Carburante, Dna, Isotopi, Componenti meccanici, cos’altro?Il meccanismo di gioco è caratterizzato dal tipico mix di esplorazione, raccolta di oggetti, combattimento e abilità nel superare piattaforme e trabocchetti, con visuale in terza persona e la possibilità di cambiare momentaneamente in soggettiva per orientarsi o utilizzare al meglio le armi e le abilità a disposizione. La nostra unica arma sarà un telecomando multifunzione, lo Splizz, in grado di stordire i nemici estrapolandone il codice genetico, attivare congegni elettronici e pulsanti. Se in un primo momento sembra un oggetto innocuo, scopriremo presto che esso è anche una potente arma di distruzione in grado di finire le creature e i guardiani dei mondi e di distruggere le casse sparse un po ovunque contenenti preziose risorse per recuperare le forze o accumulare energia. Il salto è assistito da stivaletti a razzo che assicurano una notevole elevazione e consentono di planare in tutta sicurezza. I controlli sono sufficientemente immediati e funzionali e possiamo gestire con facilità le varie abilità del personaggio, che cambiano a seconda delle metamorfosi che saremo in grado di effettuare. Il professore sarà inizialmente in grado di trasformarsi in un topo, consentendoci così di intrufolarci in passaggi altrimenti inaccessibili, ma il bello viene quando proseguendo nell’avventura codificheremo il dna delle strane creature che ci attaccheranno e saremo in grado di subire nuove e bizzarre metamorfosi, come il gorilla, il ragno o il pesce, che saranno indispensabili per sorpassare determinati scenari o combattere con i boss di fine livello.

Osservazioni tecnichePur vantando un notevole lavoro in fase di pre-produzione e concept, testimoniato peraltro dagli extra contenuti sul disco e sbloccabili nel corso del gioco, il risultato finale è caratterizzato da una qualità grafica piuttosto altalenante con scenari e personaggi cromaticamente confusi e poco dettagliati e texture che denotano una qualità al di sotto della media. L’impatto visivo è in certi casi buono, in altri caotico e poco definito con scelte di abbinamenti cromatici discutibili che, a differenza della norma, contribuiscono ad impoverire l’aspetto globale, rendendolo datato ed appiattendo e sminuendo la buona realizzazione dei modelli tridimensionali; in poche parole, se le texture, ovvero il “vestito” dei modelli, di norma sono un prezioso mezzo per rifinire ed arricchire di particolari, qua finiscono col renderli confusi. Stesso discorso per le animazioni, punto di forza nei titoli dove i programmatori possono sbizzarrirsi laddove non è necessario ricercare il realismo, che risultano in questo caso poco fluide e un po troppo “grezze”. Discreto l’utilizzo degli effetti di luce che sopperiscono almeno in parte ai difetti sopraccitati. Gli effetti sonori, pur senza stupire, si inseriscono bene nel contesto, ovvero fanno la loro parte a dovere, niente di più niente di meno… Colonna sonora praticamente assente…

GiocabilitàCome sempre la scelta della visuale in terza persona è la più appagante, ma quando ci troviamo in passaggi angusti e dalla complessa conformazione spuntano dei problemini con la gestione della telecamera; niente di grave comunque, pensando poi che anche sua maestà, il signor Mario, soffre della stessa malattia, possiamo dire che il team di sviluppo se l’è cavata egregiamente; quello su cui invece si poteva fare qualcosa di più è la giocabilità, che talvolta rivela qualche piccola imperfezione, traducibile più che altro in piccoli ritardi nella risposta o ad animazioni troppo lente. Fatte queste doverose premesse, Dr.Muto interagisce in maniera più che soddisfacente con l’ambiente circostante, le piattaforme e i nemici e le varianti date dalle trasformazioni garantiscono una buona dose di mosse, abilità e peripezie di sicuro effetto.

LongevitàAnche se le locazioni non spiccano per particolare qualità visiva, completare per intero un livello comporterà un gran numero di operazioni e ci costringerà a ritornare su luoghi già esplorati per recuperare oggetti dimenticati. Infatti molte volte ci troveremo di fronte a bivi che condurranno comunque alla fine, ma che inevitabilmente ci impediranno di collezionare tutto ciò che ci occorre per considerare il livello archiviato poichè ormai inutile ai fini della nostra missione. Divertimento garantito quindi per numerose ore di gioco, dovrete guardarvi bene intorno e non lasciarvi scappare particolari importanti. La difficoltà è ben calibrata, rapportata al genere e si attesta nella media, garantendo la fruibilità a giocatori di qualsiasi età; infine la trama, le trasformazioni, le invenzioni e i boss di fine livello lo rendono molto vario e vi coinvolgeranno fino alla fine.

– Sufficientemente originale e divertente

– Protagonista carismatico

– Invenzioni e trasformazioni veramente fuori di testa!

– Scenari vasti e ben studiati

– Grafica, animazioni e texture mediocri

– Problemi con la telecamera

– Giocabilità in certi casi migliorabile

6.8

Dr.Muto ha tutto ciò che di buono si può inserire in un titolo di questo genere: originalità, humor, divertimento e varietà non mancano, purtroppo però non gli riesce di sbalordire e di eccellere in un campo dove la concorrenza ha fatto passi da gigante, stabilendo parametri di giudizio molto più severi e confinandolo ad un ruolo di comprimario; ciò non toglie che guidare questo insolito scienziato attraverso i bizzarri e vasti mondi da esplorare sia incredibilmente divertente, grazie alle mille trovate che il team Midway ha saputo implementare per renderlo decisamente coinvolgente e vario, il che non è poco per un genere così saturo di cloni, seguiti e remake. Bizzarramente, alla pari del protagonista, al contrario di tanti altri c’è la sostanza ma manca la forma!

Acquisto consigliato quindi agli amanti del genere, un po meno a chi, oltre al divertimento, esige dal proprio monolito nero le prestazioni che i diretti concorrenti sono riusciti ad ottenere in termini di qualità visiva e sonora.

Voto Recensione di Dr. Muto - Recensione


6.8

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