Recensione

Don't Starve Mega Pack, la recensione del survival game definitivo

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Cinque anni fa vide la luce su PC una particolarissima avventura dai toni survival con visuale isometrica: il suo nome era Don’t Starve. Si trattò a conti fatti di un videogioco realmente particolare, forte anche di un look che rimandava alla memoria alcune celebri pellicole del regista Tim Burton (Edward Mani di Forbice e La Sposa Cadavere in testa), talmente apprezzato dal pubblico che col tempo ricevette un buon numero di espansioni, nonché una versione destinata al mercato console (come titolo straordinario del catalogo PS Plus) e a quello dei dispositivi mobile. Ora, arrivati al quinto anniversario dall’uscita del gioco, il piccolo team di sviluppo chiamato Klei Entertainment ha deciso di riproporre l’avventura di Wilson con il recente Don’t Starve Mega Pack, contenente tutto ciò che di buono è uscito sino ad ora, tra espansioni e aggiornamenti. Dopo tutto questo tempo, ne varrà ancora la pena?

Il protagonista del gioco è il buffo – ma intelligentissimo – Wilson, il quale si ritroverà suo malgrado in un ambiente a dir poco ostile, da cui dovrà fuggire al più presto. Per farlo dovrà però sopravvivere alle insidie e ai pericoli di questo mondo sconosciuto, dando quindi sfogo a tutte le sue conoscenze scientifiche pur di non farsi sopraffare. Tradotto: restare in vita. Una premessa piuttosto semplice che, oggi come cinque anni fa, catapulta il giocatore nell’universo inospitale msso in piedi dai ragazzi di Klei Entertainment. La salute, la sanità mentale e l’appetito di Wilson (rappresentati da comodi indicatori a schermo) saranno i tre elementi da tenere costantemente d’occhio, il tutto mentre saremo chiamati a raccogliere nel minor tempo possibile tutti i i numerosi oggetti presenti all’interno delle varie location, con l’idea di trasformarli in strumenti (o pietanze) utili alla nostra sopravvivenza. Nonostante siano passati diversi anni dall’uscita originale del gioco, le meccaniche base di Don’t Starve Mega Pack non si sono arrugginite come temevamo: raccogliere legna da ardere, cercare un luogo ospitale dove accamparsi per la notte, cacciare i beefalo e stare attenti a non impazzire (il tutto craftando come se non ci fosse un domani), è ancora piuttosto funzionale al contesto, nonché terribilmente impegnativo per chi magari non si è mai avvicinato al genere dei survival prima d’ora. Immaginate un’ideale fusione tra Minecraft e le bestemmie di un soulslike e vi sarete fatti un’idea sommaria di quello che vi aspetta. Anche perché, è importante sottolinearlo, in Don’t Starve il Game Over equivale alla morte permanente e l’avventura potrà essere riaffrontata solo iniziando una nuova partita, ripartendo quindi da zero (esperienza e oggetti inclusi). In bocca al lupo. Fortunatamente, il Mega Pack conserva il buon sistema di controllo della versione per console PS4 uscita circa quattro anni fa: i tasti dorsali del pad permetteranno di compiere le azioni legate al crafting, così come quelle legate all’utilizzo degli oggetti raccolti sino a quel momento (i quali, ovviamente, potranno deteriorarsi con il passare del tempo). E se già il ciclo giorno / notte ci darà modo di percepire lo scorrere delle ore, anche l’alternanza delle quattro stagioni darà il giusto sovraccarico alla nostra permanenza in quei luoghi ostili (considerando che l’inverno metterà a dura prova anche il più temerario tra di voi).

Dove Don’t Starve Mega Pack brilla rispetto alle uscite precedenti è per il fatto che al suo intenro troverete tutte le espansioni e le modalità di gioco aggiuntive uscite sino ad ora, incluso l’add-on multiplayer Don’t Starve Together. In particolare, quest’ultima altri non è che un vero e proprio secondo capitolo di Don’t Starve, nel quale i giocatori sono chiamati a collaborare assieme. Lo scopo ultimo srà sempre quello di salvare la pellaccia raccogliendo risorse oppure fabbricando oggetti utili alla sopravvivenza. Senza dimenticare ovviamente anche la possibilità di affrontare partite PvP. Reign of Giants è invece un’espansione che aggiunge nuovi personaggi, avversari (tra cui i giganti) e scenari diretti a entrambi i capitoli base, mentre il DLC chiamato Shipwrecked catapulta il giocatore verso un’ambientazione composta principalmente da isole, dandoci così modo di affrontare anche i pericoli provenienti dalle profondità del mare (come se quelli della terra ferma non fossero già abbastanza). Dal punto di vista tecnico, Klei Entertainment ha riproposto per questa edizione definitiva di Dont’ Starve lo stesso motore grafico con visuale isometrica visto originariamente ben cinque anni fa, riproponendo quindi anche il look visionario del tutto simile – per non dire identico – allo stile estetico di Tim Burton (tanto che il protagonista e gran parte dei personaggi di contorno sembrano essere usciti proprio da alcuni dei suoi vecchi film). Peccato solo che il Mega Pack sia costellato da tempi di caricamento realmente estenuanti, specie nel momento in cui saremo chiamati ad esplorare per la prima volta la mappa di gioco, oltre al fatto che la localizzazione in italiano dei testi – sottotitoli inclusi – darà più volte l’idea di essere stata effettuata usando il più banale dei traduttori online (qualcuno ha forse detto Google Translate?).

Comparto estetico goticheggiante

Include tutti i contenuti usciti sino ad oggi

Livello di difficoltà piuttosto alto…

… forse anche troppo

Caricamenti estenuanti

Localizzazione in italiano imbarazzante

7.5

Concludendo, Don’t Starve Mega Pack è semplicemente la miglior versione dell’apprezzato survival game uscito ormai diversi anni fa, complice anche la presenza di tutti i contenuti rilasciati sino a ora e presenti all’interno del pacchetto (ossia il titolo originale, l’add-on multiplayer Don’t Starve Together e tutte le varie espansioni disponibili). Oltre al fatto che le avventure di Wilson, lo scienziato gentiluomo, sono ancora una volta pervase da quel piacevole tocco gotico che lo farà rassomigliare spesso a volentieri a un’opera cinematografica di Tim Burton. Questo, unito a un buon livello di difficoltà e a un prezzo al dettaglio realmente basso (siamo ben sotto i 30 euro), fa si che il titolo Klei Entertainment meriti tranquillamente la vostra attenzione. Sempre che non lo abbia già fatto cinque anni fa.

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7.5

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