Disney's Magical Mirror starring Mickey Mouse
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a cura di Fabfab
Dal giorno della sua uscita nei negozi i possessori di Game Cube lottano indefessamente contro il pregiudizio che vuole la console Nintendo rivolta principalmente ai bambini. Naturalmente si tratta di classificazioni assurde, fatte in malafede basandosi esclusivamente sull’aspetto cartoonoso dei vari Mario e Zelda, senza tener presente titoli come Resident Evil, Eternal Darkness o Metroid.Bè, se volete convincere che il Game Cube è una console per adulti, vi conviene non fare il minimo accenno a questo titolo Capcom…
Dai tre ai cinque anniE’ questa la fascia d’età per cui è stato pensato quest’avventura punta e clicca di Capcom che tanto ricorda una versione semplificata dei mitici titoli Lucas Arts di una decade fa, compresa la ragione per cui oggigiorno questi prodotti non tirano più.Il gioco comincia con il nostro beneamato Topolino (un Mickey Mouse realizzato con un tratto molto retrò) che se la ronfa beato nel suo letto, non accorgendosi che una presenza maligna lo osserva sogghignate al di là dello specchio del suo comò; improvvisamente la forma astrale della pantegana più famosa del mondo si stacca dal corpo ed attraversa lo specchio, solo per rimanere intrappolata al di là di esso. Occorre trovare al più presto un modo per tornare indietro perché altrimenti Topolino non si risveglierà mai più (volesse il cielo…) e per farlo occorre recuperare tutti i pezzi dello specchio, nel frattempo andato in frantumi!Comprensibilmente il mondo al di là dello specchio appare piuttosto strano, un susseguirsi di ambienti e situazioni spesso del tutto slegate fra loro: tra l’altro noi non controlleremo direttamente il Topolino tridimensionale che si muove sullo schermo, ma dovremo piuttosto indicargli cosa fare muovendo l’apposito cursore.Per la maggior parte del tempo, infatti, Disney’s Magical Mirror starring Mickey Mouse si presenta come un’avventura punta e clicca con pochissima libertà d’azione: la strada da seguire è una sola e tutto quello che c’è da fare è spostare il cursore a forma di mano cercando gli oggetti su cui è possibile interagire ed aspettando che la pantegana faccia partire l’animazione prevista dai programmatori. Generalmente lo scopo del nostro agire è trovare la chiave celata nella stanza e che apre la porta chiusa che ci impedisce di proseguire, oppure raccogliere il numero di stelle necessario per degli scherzi e trovare gli oggetti di cui si ha bisogno, tutto qui!Naturalmente non sempre le cose saranno così facili e, come tipico in questo genere di prodotti, per lo più sarà necessario risolvere alcuni facili indovinelli prima di poter “completare” le varie stanze (facili perché il cursore viene sempre in aiuto del giocatore non solo indicandogli quando è possibile compiere un’azione, ma anche se, ad esempio, due oggetti sono combinabili tra loro…).Tutta l’avventura si svolge negli ambienti chiusi della magione al di là dello specchio ma, saltuariamente, potremo rilassarci con brevi intermezzi a bordo di un aeroplanino, impegnati a fare snowboard oppure intenti a sfuggire a spade stregate.
Il topo sul tetto che scottaVisivamente il titolo Capcom si presenta con una grafica rotondeggiante e coloratissima che rende molto bene la sensazione di vivere un cartone animato; d’altra parte la bassa risoluzione delle textures e la generale mancanza di dettagli trasmettono un’idea di povertà e desolazione.Topolino, con il suo look demodè è ben realizzato e discretamente animato, ma denota un’incomprensibile pochezza nel livello dei dettagli mentre il fantasma suo antagonista è semplicemente orribile!Musichette ed effetti sonori sono carucci ma non lasciano il segno e la voce del topo è proprio quella lamentosa cui siamo abituati.Il problema maggiore del gioco risiede tuttavia nella giocabilità e, conseguentemente, nella longevità dello stesso: premesso che il titolo è chiaramente indirizzato ad un’utenza molto, molto giovane, trovo tuttavia inammissibile la pochezza che i programmatori Capcom sono riusciti a generare. Nella modalità normale l’unica cosa da fare è esplorare l’ambiente col cursore fino a trovare la zona interattiva, cliccarci sopra ed attendere che Topolino esegua l’azione prevista: il tutto avviene con molta, troppa calma, continuamente intervallato da lente e snervanti cut-scenes (realizzate con la grafica di gioco) non interattive. In pratica c’è poco da fare e bisogna pure aspettare un sacco di tempo prima di poterlo finalmente fare e non ci sono grandi o piccini che tengano: il gioco è di una lentezza e di una noia mortale! Pensate, inoltre, che è stato pure pensato un livello di difficoltà semplificato nel quale se per un certo tempo il controller non si muove, presumendo che il giocatore si trovi in difficoltà, Topolino comincia a muoversi ed andare avanti nel gioco da solo… demenziale!Per completezza rimane da aggiungere che se disponete di una copia di “Disney’s Magical Quest starring Mickey & Minnie” per GBA potrete collegarlo a Magical Mirror per sbloccare qualche trascurabile bonus.
– Graficamente molto cartoonoso
– Troppo corto
– Troppo facile
– Troppo poco interattivo
4.5
Disney’s Magical Mirror starring Mickey Mouse è un gioco mediocre, dal gameplay limitato e, soprattutto, tremendamente noioso! Vi assicuro che non giudico da giocatore adulto, per mia fortuna ho avuto la possibilità di testarlo con due piccole pesti di 7 e 11 anni che non hanno resistito più di dieci minuti davanti al video: non ha senso sottovalutare a tal punto i bambini da creare un prodotto talmente semplificato da non offrire, praticamente, nessuno stimolo a giocarlo…
Voto Recensione di Disney's Magical Mirror starring Mickey Mouse - Recensione
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